A Konstantin Rokossovskij successe proprio quello che descrivi e non si comportò male per niente, anzi...
O tornavano a combattere o, se gli andava bene, tornavano nel gulag. Era una ghiotta possibilità di rifarsi una vita all'interno del sistema sovietico, perchè mai avrebbero dovuto perdere una così ghiotta opportunità?
Non aveva molte possibilità. O si impegnava e rimaneva in carica, o non si impegnava e tornava nel gulag (o peggio eliminato)
Appunto: non si trattava solo di combattere per chi ti aveva imprigionato, ma soprattutto per chi poteva farlo di nuovo, o poteva fare di peggio...:arg: Non c'era molta scelta...
Già, se un esercito perdeva non era colpa del superiore armamento nemico, delle condizioni avverse o semplicemente dell'utilizzo di una strategia sbagliata imposta dall'alto, ma era colpa del comandante...
asp forse si:humm: di ke cs parlava?mi sembra di ricordare un film con un titolo del genere....ma forse mi sbaglio !
Il nemico alle porte parla della battaglia di Stalingrado vista con gli occhi di Vassili Zaitsev (o roba del genere), cecchino russo, che affronta il miglior tiratore tedesco. GyJeX ti riferivi al generale che si suicida all'inizio, vero? fftopicavvero un bel film, comunque, mi è piaciuto un sacco! (Soprattutto quando quei poveretti vanno all'assalto!)
L'ho visto anch'io, molto bello, ma mi son sempre chiesto 2 cose: davvero i commissari dell'armata rossa erano spietati al punto da sparare a chi si ritirava? e davvero c'era così tanta penuria di armi e munizioni da poter armare solo un fante su due?
La risposta è... sì! E già, se non lo facevano erano loro i prossimi...:arg: E poi, che senso avrebbe sprecare le poche armi disponibili (le industrie appena portate in Siberia non erano ancora a pieno regime) per attacchi dove le probabilità di vittoria erano puramente irrisorie? E non si lesinava solo sui fucili, pensa che nei campi d'addestramento al posto delle granate usavano le patate!
Non lo so se usassero le patate, forse erano pietre, penso. Sarebbe più logico oggetti inermi che cibo, di certo non ne abbondavano mica.. Cmq è vero, ci fu bisogno anche di questo, ed è vero anche che i treni dei coscritti erano chiusi da fuori, non andavano a combattere per volere prorpio, diciamo così.. Ci furuno però molte eccezzioni, sennò non si potrebbe spiegare la vittoria finale.
Certo, quando le industrie in SIberia furono ultimate, e la produzione andò a pieno regime, di roba ne ebbero in abbondanza, pensa che la produzione di armamenti dell'URSS superò quella della Germania!
usavano le patate perchè così nel mentre che s'addestravano le seminavano... Tant'è che si spostavano di volta in volta, Solzenicyn parla di campi d'"addestramento" in Siberia che si estendevano per decine di ettari, e dove le patate crescevano bene...