Intendo l'homo erectus http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Homo_erectus Scherzo... intendevo l'homo sapiens sapiens. Dal momento che non c'è niente che non possiamo fare siamo la specie dominante. Nessuna altra specie animale sta al di sopra di noi. Neanche i T-Rex di Jurassic Park . E la natura beh... se qualche altro vulcano prova a rompere ancora una volta i coglioni lo facciamo nuclearizzare ok?
L'errore nel tuo ragionamento sta in questa frase Il comprendere qualcosa non deriva direttamente dall'averlo studiato; non è la laurea che cambia il cervello ad una persona
a parte la politica D'Annunzio non era da disprezzare sulle poesie e pezzi teatrali, la Pioggia nel Pineto è splendido
chiedo scusa a GyJex se non mi sono accorto che fosse lui a dominarmi.. mmh...:sbav::sbav: Rob... culo? mi son diplomato come "primo della classe" eppure non studiavo mai. smaltire il lavoro in base a stupidi pregiudizi politici non poteva farmi che piacere! ma disprezzo l'incorenza nella gente: sta tipa si professava candidamente come migliore del mondo (quasi come faccio io con la piccola differenza che sono io il migliore del mondo. non possiamo essere in tanti sennò che "migliore" è?) nonostante una bruttaggine da nobel perchè essendo lei "comunista" e vicina alla gente che soffre si riteneva eccezziunalmente super per la profondità del suo pensiero. l'equazione è: io="comunista"=penso ai deboli=wow a dispetto di voi=sporchi,bigotti,fascisti=egoisti=bleah. e faceva passare questo scandalo non solo in forma-pensiero ma anche in forma-azioni!!!! non faceva studiare d'annunzio. in base alle "simpatie" (se s'innamorava di te) elargiva voti più alti o dava addosso, intercedeva presso altri professori (un anno mi ha salvato dall'avere un debito...) se non facevi quel che voleva lei s'incacchiava. capì?
Blueberry, ti rivelo un segreto. È una regola che impera in questo mondo da...da... da boh, da sempre. La regola è: Do ut des.
ma solo io ho dovuto leggere i Sepolcri? Roba che ti penti di essere nato, altro che i Promessi Sposi.
Anche io, ma non mi erano sembrati così male... [lo dice scappando più veloce che può per portarsi fuori dalla portata dei lanci di sanpietrini]
si certo ma a me Pioggia nel Pineto mi fa sempre piacere leggerlo Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione. Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitio che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, né il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancora, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immensi noi siam nello spirito silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. Ascolta, Ascolta. L'accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s'ode su tutta la fronda crosciare l'argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell'aria è muta: ma la figlia del limo lontana, la rana, canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione. Piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca aulente, il cuor nel petto è come pesca intatta, tra le palpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alveoli son come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti ( e il verde vigor rude ci allaccia i melleoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione. :ador:
Qual è il significato dell' esistenza di persone come questo"signore" a cui viene concesso perfino di svolgere la funzione di professore?
lo stesso significato dell'esistenza del sindaco che ha dichiarato che gli angloamericani ci hanno liberato dalla dittatura comunista, di La Russa che petula a ogni piè sospinto "repubblichini=eroi" tralasciando le uccisioni dei civili (e che trova molti apostoli anche qual sul forum: sempre pronti a parlare di Dresda o delle marocchinate e mai dei crimini di quelli "che combattevano per liberare la patria dagli angloamericani",ma che non passrano la maggior parte del loro tempo a fucilare civili disarmati). Ho risposto alla tua domanda?