in realtà a me interessano libri storici in generale..."samurai" mi ha intrigato, quasi quasi vedo un pò anche quello...qualsiasi periodo storico credo che mi piaccia
Liddle hart è un ottimo libro, ma è vero quanto detto sopra... non è assolutamente tanto obbiettivo quanto sembra. Gli italiani è vero che sostanzialmente li ignora, ma riconosce che in africa la sproporzione di forze pro allies era presente fin dall'inizio e che la crisi fu responsabilità dei comandi inglesi (senza nulla concedere all'ottimo comportamento italiano se ben comandato da ufficiali superiori tedeschi) critica così ferocemnte i vertici alleati (che non dimentichiamo però lo avevano sostanzialmente lasciato a casa). E' merito di Hart se Guderian fu salvato dal plotone di esecuzione, sostanzialmente scaricando sul solo hitler tutte le "responsabilità", senza andare troppo per i sottile su cause politiche di determinate scelte. Io consiglio il libro "La strategia militare di Hitler " di Fest per comprendere ragioni politiche e le premesse a monte di determinate scelte. Ma anche, però vi avverto che è tosto come lettura, Mussolini l'alleato di De felice soprattutto il vol II. Se poi vi affascinano i retroscena del 25 luglio e dell'8 settembre Elena Aga Rossi. Irving aldilà del personaggio è un ottimo storico di scuola britannica anche obiettivo, io ho letto il suo budapest 1956 e apocalisse a dresda, Churchill è splendido come scrittura ma evidentemente inficiato dalla natura del personaggio, molto meno limpida di quello che si creda... va considerato un pò un Cicerone del secolo passato...è ovvio che la congiura di catilina non la spiegava solo lui... .
quoto tukhacesvky: uhm.. a me ha affascinato molto anche "la seconda guerra mondiale" di John Keegan: non ha la pretesa di essere completo, non è una cronistoria dettagliata, semplicemente tratta varie "aree tematiche" della seconda guerra mondiale.. godibilissimo e a mio parere molto interessante. lo hai mai letto di keegan della prima guerra mondiale?
Irving scrive molto bene ma non è per nulla affidabile. Nel suo Apocalisse a Dresda afferma che i morti sono stati 250'000...
sisi, quello si, pero' intanto chi non ne è a conoscenza ed ha letto il suo libro è ancora convinto che i morti siano 250'000. e la stessa cifra passa quasi ogni anno sui vari telegiornali, ad ogni anniversario del bombardamento... non che 25'000 morti importino meno di 250'000 sia ben chiaro. pero' c'è una bella differenza.
Bè penso che nessuno possa sapere realmente il numero reale dei morti a dresda, per il semplice fatto che in quei giorni di febbraio la città aveva una quantità ad oggi sconosciuta per consistenza di sfollati dai territori del fronte che avanzava. Almeno due treni stracarichi di sfollati erano in attesa di partire dalla stazione che divenne l'esatto epicentro dei pathfinder... Irving poi scrisse il libro a difesa delle scelte inglesi ed ha sempre dichiarato la legittimità di tale azione. E comunque è uno studio interessante che ho voluto proseguire leggendo "la germania sotto le bombe"... In ogni caso è un'altro dei capitoli della storia "orribile" della seconda guerra mondiale.
Germania sotto le bombe è un libro bellissimo. Ogni tanto l'autore si perde via un po' troppo nelle descrizioni artistiche delle varie città, pero' è veramente un volume imperdibile
Si lo ho letto e sebbene manchi un po' dell'approccio "tematico" che mi ha tanto affascinato nel suo "La Seconda guerra mondiale" lo ho preferito all'opera del signor Liddell Hart, sempre sulla prima guerra mondiale.. mah, sarà il modo di scrivere, l'approccio o il fatto che ho un'inspiegabile idiosincrasia per sir Basil.. ma tant'è.. te lo consiglio..
quanti libri, mamma mia!...comunque sentitetvi liberi di sbizzarrirvi anche su altri periodi storici, grazie.
Il sogno del "grande spazio" Le politiche d'occupazione nell'europa nazista (di Gustavo Corni) Non parla di battaglie e strategie, ma di come venivano amministrati i territori occupati dai nazi, sfruttamento economico, collaborazionismo, spostamento di intere popolazioni, (anche per l'Italia). Lo segnalo perchè secondo me l'autore ha eseguito uno studio particolareggiato e molto interessante; la guerra non è solo quella combattuta al fronte.
come già consigliato,pur se è di parte,è ottima la WW2 raccontata da churchill,come libro usato si trova 3400 pagine divise in 8 volumi,ognuno di questi volumi pesa più di qualsiasi libro avuto durante una carriera scolastica... ringrazio pubblicamente mio nonno per averla comprata nel lontano 64
quoto in pieno, nasconde ogni errore inglese e distrugge gli italiani, comunque come infarinatura va benone, anche se si vede chiaramente che chi scrive è un inglese...