si farà come si fa adesso, alla sant'arrangiati... Auspico la reintroduzione del codice barbaricino, ottimo modo per svuotare le carceri, molto meglio dell'indulto
carattere escatologico: inevitabilità storica-grande mutamento sociale-fine della Storia ( fine delle classi e la Storia intesa come lotta di classe ) Uomo Nuovo: la nuova società senza i bisogni materiali come fonte di lotta fra uomini, uomini nuovi non più schiavi. sentimento religioso: il culto della personalità del Capo, la simbologia tipicamente religiosa del Potere,l'attesa messianica per l'avvento perennemente imminente del socialismo, la costruzione del socialismo come cammino guidato da discepoli ( il Partito ) tutto sommato poi il comunismo non è trionfo industriale ma piuttosto una constatazione dell'era industriale e un superamento dell'industria con il mito di ciascuno per sè secondo i suoi bisogni,il fantastico sogno della liberazione collettiva dal modernismo.
il materialismo industriale è un aspetto del comunismo... nel comunismo-leninismo ma soprattutto nello stalinismo la mistificazione dei leader del partito va sostituirsi in tutto e per tutto alla religione diventando "religione" a sua volta.. basti pensare a lenin...
Vabbè ma il culto del capo è comune in tutte le dittature (e anche nelle più recenti democrazie :-P). Però dire che il comunismo ha affinità con la religione, non sta nè in cielo nè in terra. Leggetevi "Miseria della filosofia" e "La sacra famiglia" di Marx, poi ne riparliamo.
Bipolarismo bla bla bla, avanzata della Lega bla bla bla, Tremonti bla bla bla. E' il solito politichese che propinano sul telegiornale quegli uomini vestiti in kashmir che vengono solitamente chiamati "esperti". Tanto alla fine, tra Giolitti, Mussolini, Andreotti, Craxi e Berlusconi, quelli a prenderlo nel sedere sono sempre i poveri. Abbiamo un debito che supera il 100% del P.I.L., un economia in mano agli stranieri (cinesi, libici ecc.), una classe politica che pensa solo a riempirsi le tasche, dei giovani senza futuro che si vedono preclusi i posti di lavoro dalla vecchia generazione, che controlla il 60% dei posti che contano, degli operai con salari di fame che hanno perso persino l'arma dello sciopero e sono stati abbandonati dalla sinistra e una scuola che cade a pezzi e si chiude nella sua vecchia impronta classica. Io non penso che questi problemi si risolvano attraverso il voto o con la fine di Berlusconi. Sono gli italiani che si sono creati questa merda e questo squallore e mi pare ci vogliano restare.
la chiesa qua...la chiesa là! cerchiamo di precisare un po' di più. un prete bast*** non è la Chiesa.
non hai capito il mio discorso, non parlo di affinità nella sostanza con la religione ma di comune entroterra ideologico-culturale che ha radici profonde nei vari movimenti storici e religiosi( sopratutto i movimenti pauperistici-escatologici del medioevo ) ritrovando nel marxismo quei elementi che hanno appunto fatto fortuna nel passato cioè la ricerca del rinnovamento radicale,della Storia come ciclica verso l'"oro" perduto ( il riferimento al comunismo "primitivo" e la sua scomparsa fa venire in mente le varie età della filosofia greca che parlavano di un età perduta ma destinata ad essere recuperata ). Inoltre il cristianesimo si era basato, nei secoli della crisi dell'Impero Romano, sulla Storia come un binario prefissato dallo "Spirito" ( Dio in questo caso ) verso appunto la Fine intesa come inizio di un nuovo mondo ( il Regno di Cristo in Terra ) denunciando il presente come male temporaneo al di là della volontà umana ( il disegno divino-lotta di classe-spirito della Storia ). il culto del capo nel comunismo reale ha aspetti unici e non direttamente paragonabili a quello adottato nei regimi fascisti poichè essendo il comunismo una forma di religione di stato e il Partito un consiglio di apostoli e veri e propri evangelisti ( Marx-Lenin-Stalin spesso nella letteratura sovietica rappresentati come una vera e propria "trinità" laica ) il Capo ha rivestito ( e riveste in certi casi ancora oggi ) la funzione di Dio in forma umana o meglio il Faraone poichè essendo capo dell'avanguardia del proletariato doveva essere considerato fuori dalle leggi della Storia per guidare gli uomini e l'eternazione del suo corpo risponde a questa esigenza ( l'imbalzamazione spesso adottata ) poichè il suo corpo era il simbolo del Partito e la morte e la corruzione del corpo non potevano essere ammissibili. Insomma nel comunismo esistono concetti religiosi antichissimi e già Mazzini ritenne il marxismo un modo per legittimare ed eternare una classe sacerdotale su tutti.
domanda mia stupida.. ho appena finito di leggere la biografia di Lenin di Robert Service.. nel libro non si parla di comunismo relativo a marx ma relativamente a quest'ultimo (e ad altri autori presi in considerazione da lenin) l'autore usa sempre e solo il termine socialismo... comunismo lo usa solo dopo la comparsa dei bolscevichi... è corretto quindi parlare di comunismo per marx? o il comunismo come tale è da intendersi come sviluppo dell'ideologia bolscevica sotto la guida di lenin? per il mio intervento di prima non volevo paragonare il comunismo alla religione ma volevo ma dire soltanto che anche all'interno del comunismoa mio modo di vedere ci sono aspetti che rimandano alla "religione" (culto del capo come hai detto tu)
Se la prendi così alla lontana, qualsiasi ideologia condivide le stesse radici culturali del cristianesimo (e viceversa). Almeno per quanto riguarda il pensiero occidentale. @Giano Beh, il comunismo teorico di Marx è diverso da quello messo in pratica da Lenin, ma comunque sempre di comunismo parliamo. Se non l'hai già fatto, ti consiglio di leggerti il "Manifesto del partito comunista", ovviamente scritto da Marx ed Engels.
io non ho preso alla lontana ma ho fatto presente che il comunismo marxiano ( o marxista a dir si voglia ) non è che una rielaborazione in chiave moderna di istanze e programmi ideologici già presenti in passato e dunque nulla di strettamente "nuovo". Per il resto il marxismo-leninismo differisce dal marxismo originario per due motivi: 1) il marxismo-leninismo rielabora il marxismo a scopo pratico cioè adeguarlo ad un paese arretrato e culturalmente incline al potere autocratico rafforzando dunque sul piano reale il ruolo di guida del Partito. 2 ) il marxismo originario per gran parte del suo lavoro è un analisi storicista ( non storiografica ) e dice veramente poco sulla Rivoluzione Finale ( pochi e vaghi cenni rispetto alla notevole mole sulla storia del capitalismo ) mentre il marxismo-leninismo si è proposto di essere più che un manifesto un manuale vero e proprio di gestione del Potere per porre in realtà i cenni della costruzione del socialismo,ovviamente senza dire nè il come,nè il quando. tutto sommato i bolsevichi hanno sempre denigrato ed accusato i socialisti delle Prime Internazionali come vaghi teorici e tendenti all'anarchismo che i leninisti hanno sempre ferocemente avversato fin dall'inizio...