Sono a livelli diversi. E' come chiedere alle province di svolgere la funzione dei comuni, quindi non le regioni. Per questo alla fine farà tutto la prefettura. Curiosamente fare il contrario tipo comuni che svolgono la funzione delle province dovrebbe essere più probabile, ma a questo punto perché non sperimentare le province che hanno le funzioni delle regioni? In TAA contano le province e la regione è inutile.
Non ho avuto la pazienza di seguire tutta la discussione, però: (http://marcodellaluna.info/sito/?p=562)
Per alcuni motivi. 1° Le Regioni sono stabilite, così come sono, dalla Costituzione percui per eliminarle, od aggiungerne, occorre modificare quest'ultima, mentre le Province vengonono solo menzionate come un'entità entità vaga nella Costituzione, percui basterebbe che tale entità fosse accorpata alla Regione e si risolverebbe il problema con una legge ordinaria senza dover toccare la Costituzione. 2° Abbiamo solo 21 Regioni ma più di 100 Province, alcune con 15/20000 abitanti in tutto, si risparmia molto di più ad eliminare le Province che ad eliminare le Regioni, sopprattutto se si segue il principio del mantenimento dei posti di lavoro, visto che gran parte del risparmio verterebbe su prebende e bonus degli amministratori eletti e sulla vendita delle proprietà immobiliari non necessarie. 3° Le Regioni godono di una certa autonomia, ad esempio sulla sanità, che se spalmata a livello di provincia crerebbe ancora più diseguaglianze e confusione di quanta ce ne sia già ora.
Io dividerei l'Italia in 60 regioni da un milione d'abitanti l'una, tipo la Venezia Tridentina, le grosse città come Roma o Milano le rendi città/regioni a sè, tipo Berlino.
Che vantaggio avremmo a fare 60 Regioni al posto di 21? I Comuni non possiamo comunque eliminarli, visto che in alcune zone un 1.000.000 di abitanti è sparso su di un'area pari ad una provincia e non puoi pretendere che un poveraccio si faccia 100 km per rinnovare una carta di identità. Percui tanto vale tenerci 21 Regioni, almeno abbiamo meno politici da pagare.
Appunto: 60 regioni al posto della ventina attuale e delle centinaia di province. I comuni resterebbero, ovviamente, e quelli più grossi costituirebbero provincia a sè
Fosse per me toglierei l'autonomia alle regioni speciali, assimilerei la Valle d'Aosta al Piemonte e il Molise all'Abruzzo, mentre dividerei l'Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia. Quest'ultima con l'obiettivo dichiarato di riannettere l'Istria.
Io sono per una soluzione militare: Consegnamo una dichiarazione di guerra alla svizzera con allegata la nostra resa senza condizioni.
Ma se con il federalismo stanno per concedere l'autonomia a tutte le regioni, comunque concordo gran parte delle regioni autonome sono dei buchi neri mangiasoldi. Riannettere l'Istria! Andiamo a cercarci solo delle grane, ora di Italiani li ci sono solo più i turisti. Secondo me gli Svizzeri si guardano bene dall'accettare la resa incondizionata. Piuttosto restano in stato di guerra in eterno, pur di non prendersi la grana di doverci amministrare.
Ritengo, visto l'esempio del Trentino, che regioni troppo grandi siano difficilmente governabili in modo organizzato
Ci sono regioni piutttosto piccole ma comunque governate molto male ed altre più grosse governate meglio, non è la dimensione della regione il problema. Comunque continuo a pensare che sia meglio pagare 21 amministrazioni regionali, piuttosto che 60.
Se gli slavi vogliono rimanere e formare una ridente comunità come i tedeschi dell'Alto Adige non c'è nessun problema e vivrebbero fianco a fianco con gli italiani. Non è una questione di etnia: la penisola d'Istria è geograficamente ed economicamente fondamentale per l'Italia, nonchè naturale parte di essa. La Slovenia s'è fatta ricca con quel piccolo sbocco sul mare che porta in Austria e poi in Germania, escludendo la rotta italiana. Comunque il mio commento di prima era ironico... però all'Istria ci tengo davvero!