Mancano 80 miliardi di euro !!! dove prenderli ?

certo: un sistema chiuso, viene a mancare l' energia, collassa e si trasforma in un sistema aperto.

dal 1971. ma mentre gli USA, nel 1971 hanno raggiunto il picco,e guarda caso proprio nel 1971 gli USA hanno abbandonato la convertibilità in oro, il resto del mondo sta, arrivandoci adesso. è proprio questo il punto: al di la del caso del sistema chiuso URSS, il resto del mondo dai limiti era ancora lontano.
ma il mondo è un sistema chiuso: per quanti dollari crei dal nulla, non puoi creare petrolio dal nulla. e nemmeno importarlo da Marte.

appunto: che è come dire che il margine che rimane pagata la "quota energia" si è ridotto e di un bel po', quindi l' economia è diventata ancora più sensibile alle oscillazioni del prezzo.
e nessuno ci dà la certezza che chi produce energia fossile sia disposto per sempre a venderla.
Vedi Russia, primo produttore mondiale, http://www.bloomberg.com/news/2011-...duct-export-tax-increase-on-fuel-deficit.html

 

Non sono d'accordo. Primo, per pricipio, perchè non esistono mai "cause uniche" nei crolli sistemici.

Secondo, per i dati di fatto : se anche l'URSS nel 1988/89 raggiunse un picco di produzione, e relativo calo negli anni successivi, e se anche ipotizziamo che il crollo del sistema sia dipeso solo da quello (ipotesi di lavoro : ma, ripeto, non sono affatto d'accordo; il crollo è dipeso da molti fattori, economici, politici e sociali), il grafico da te postato indica il contrario :




la produzione petrolifera russa si riprese abbondantemente ed oggi è tra le prime al mondo.

Quindi non era venuta a mancare LA RISORSA, semmai gli investimenti per sfruttare nuovi giacimenti; investimenti che languivano perchè l'URSS era un "sistema chiuso", non poteva accedere ai capitali e tecnologie occidentali, non poteva acquistare ciò che serviva "a debito", visto che il rublo non se lo filava nessuno. Stai scambiando causa ed effetto. Se l'URSS si fosse aperta, se avesse avuto accesso ai mercati dei capitali, se avesse avuto una moneta forte, il suo problema energetico sarebbe stato superato CON RISORSE INTERNE, di cui disponeva in modo abbondante e che oggi ne fanno la fortuna.

Di nuovo leghi - in modo deterministico - fenomeni che hanno una relazioni molto indirette.

Gli USA nel 1971 abbandonarono il Gold Standard (e con essi il mondo !!!) perchè avevano la necessità di ampliare l'offerta di $ per finanziare il proprio deficit commerciale. La quasi simultaneità della fine dell'indipendenza energetica americana ha contribuito al peggioramento della bilancia commerciale stessa, ma non fu certo l'unica causa.

La decisione di abbandonare il Gold Standard sarebbe arrivata comunque, perchè quel sistema poneva limiti allo sviluppo americano e quindi al finanziamento delle sue importazioni (che non erano costituite solo da petrolio).

Ma gli USA non erano un sistema chiuso, e il petrolio mancante lo trovarono immediatamente nell'OPEC. Le crisi successive derivarono da shock dei prezzi, non da carenza in assoluto di energia.

No; il petrolio può essere sostituito e lo sarà, quando il sistema capitalistico né decreterà la fine "economica", in base a principi di puro profitto. Sono sufficientemente ottimista per pensare che tecnologie e fonti alternative esistano in abbondanza.

Il teorema della sostenibilità dello sviluppo è assolutamente valido, ma IMHO, riguarda molti altri fattori, prima dell'energia : la sovvrapopolazione (e quindi spazio e fonti alimentari), l'inquinamento e la conservazione dell'ambiente, quelle risorse "finite" per le quali è difficile immaginare dei succedanei "sintetici". Penso che tra tutte le risorse terrestri, l'energia sia la più abbondante ...

Chi ci vuol far credere il contrario è per creare alibi alle crisi cicliche del sistema, giustificare speculazioni, favorire investimenti e sfrutttamento per pure logiche di profitto, ecc.ecc.

a) il prezzo dell'energia è ancora relativamente basso : cerca nei bilanci delle società manifatturiere, anche le più "energy-intensive", e ti accorgerai che la quota di costo complessivo da imputare all'energia è ancora relativamente bassa e non comparabile con gli altri principali fattori produttivi.

b) <<nessuno ci dà la certezza che chi produce energia fossile sia disposto per sempre a venderla>> Sono leggende; cosa fanno, se lo bevono ?

Tutto ha un prezzo e tutto si vende, altrimenti che sistema capitalistico è ??? L'articolo che citi è solo la dimostrazione delle "inefficienze" della Russia odierna. Se i prezzi interni sono artificialmente bassi, gli oligarchi
[*] esportano e vendono a prezzi migliori.

[*] già - a proposito - quando le immense risorse naturali russe sono state "privatizzate", come hanno fatto a finire in mano a qualche decina di signorotti quarantenni, che non potevano aver certo accumulato risparmi mentre campeggiavano nel Komsomol : chi c'è dietro ???

ciao

 

Potete tornare agli 80 miliardi?

 

Si, certo, Tasso mi ha trascinato in un gigantesco OFF-TOPIC, e me ne scuso.

PS :

@ Blueberry : le risposte ai tuoi quesiti erano sufficienti ???

 

Perchè il discorso mi interessava, poi le buone idee le mandiamo tutte a 3monti... XD

Cmq, pare chiaro che il modo migliore per recuperarli è l'evasione fiscale, ma come fare?

Avrebbe effetti incentivare la denuncia popolare, in cambio dell 0,01% del recuperato (o roba simile)?

 

si erano esaustive.
ora la domanda è: come si forma il debito pubblico?

 

coi bot

 

beh, in questo caso la risposta è molto facile e intuitiva : esattamente come quello di un qualsiasi privato.

Se lo Stato (in senso lato, quindi incluso Regioni, Provincie, Comuni, Enti Pubblici, ecc.) spende più di quello che incassa, crea deficit, che finanzia ricorrendo al mercato del credito, con l'emissione di Titoli (di debito) di Stato.

Se però continua a rimanere in deficit, anno dopo anno, il debito si accumula, e per via della capitalizzazione degli interessi - a parità delle altre condizioni - il deficit peggiora.

PS : scusa, Blueberry, non vorrei che la cosa però degenerasse in un quizzone ...

 

è impensabile una mossa internazionale simil primo dopoguerra, con il congelamento degli interessi sul debito italiano, in modo da riprendersi?

non so quanto convenga all'Europa il fallimento italiano

 

nono figurati!
volevo soltanto controllare che le mie "nozioni" elementari in materia di economia fossero corrette.

dunque visto che il debito pubblico è dipeso, dipende e dipenderà da chi ci amministra...perchè dovrebbe pagare un intero popolo?

 

e chi ha eletto chi ci amministra se non il popolo ?

 

si ma il popolo mica ha la sfera magica che può prevedere cosa combineranno quei quattro inetti che ci governano?

 

Purtroppo i Titoli di Stato sono emessi anche a tuo nome.
Se guardi bene dietro a un BTP, in piccolo, in basso, a sinistra, c'è anche la tua firma di traenza

 

sì ho capito robb. quello che cerco di dire è che non è giusto! tutto qua.

 

secondo me invece si...

 

Teoricamente in caso di default a pagarne le conseguenze sono solo i creditori dello stato, ossia chi detiene titoli di stato nazionali.

Praticamente in caso di default la paghiamo tutti, perchè una parte del debito è in mano alle banche in cui abbiamo depositato i nostri risparmi, se queste falliscono ne perdiamo gran parte, se non tutti.

 

Secondo me dovremmo fare come gli americani: lasciar finanziare i debiti ai cinesi che tanto tra qualche anno, al massimo decenni, gli butteranno addosso qualche atomica.

Ok ok, è una mezza-trollata... o forse no?

 

Manovra Finanziaria 2011 quasi pronta : un aborto !!!

Tremonti è stato distrutto dall'idiozia degli irresponsabili.

Non si è dimesso, perchè "sa" che le sue dimissioni darebbero il via al gioco al massacro dei mercati contro i Titoli di Stato italiani, dato che nel mondo è considerato l'unica persona affidabile nell'attuale Governo.

Tremonti ha perso, l'Italia ha perso.

Ma vediamo alcuni numeri :

Già nella RUEF 2011-2012 (presentata e approvata l'anno scorso) c'erano previsioni inquietanti per il 2011 e il 2012 : il deficit era previsto da 78 (2010) a 75 e poi 72 miliardi, grazie soprattutto ad aumenti delle entrate tributarie (circa 28 miliardi), nell'ordine del 1,7% e 4,2% per le Imposte Dirette e del 2,8% e 4,1% per le Imposte Indirette; stime (soprattutto quelle del 2012) che sono totalmente assurde, perchè richiederebbero : a) nessuna riduzione di imposta o anzi il contrario; b) una crescita del PIL di pari misura, il che è più che un miraggio ! (oppure c) miracoli nella lotta all'evasione fiscale, per i quali nessuno al momento fa proposte concrete).

Quindi ad oggi il deficit 2011 potrà forse rimanere intorno agli 80 miliardi grazie a quei 2-3 ridicoli miliardini della "manovra", mentre peggiorerà significativamente nel 2012.

Ripartendo da un deficit ben oltre gli 80 miliardi di fine 2012 (ammesso che fino a quella data i mercati abbiano continuato a sottoscrivre BTP), con un debito nel frattempo oltre i 2.000 miliardi (sigh), oneri finanziari crescenti, come è possibile immaginare, con manovre da 40 miliardi per il 2013/14, di arrivare al pareggio di bilancio ???

Solo un idiota può crederci.

Tant'è che nessun membro dell'Opposizione ad oggi ha contestato il fatto che per il pareggio richiesto dall UE entro il 2014 non bastino neppure i 40 miliardi, ma ne servano almeno il doppio !!! E non lo ha fatto nessuna "parte sociale", nessun organo di stampa, nemmeno quelli "economici".

Una congiura del silenzio.

Aspetto di vedere il nuovo documento RUEF 2011 (siamo già in ritardo di un mese ...), per scoprire quali accrocchi contabili si saranno inventati.

 

Il discorso è semplice: Berlusconi non vuole farsene carico e si arrancherà fino al termine della legislatura.

 

e chi ti obbliga a tenerceli?