Son daccordo... ma la differenza non era sostanziale come avveniva nella WW2, non si combatteva da una parte col garand e dall'altra col carcano... la tecnologia dei fucili della WW1 era ormai assodata e tutte le nazioni avevano un fucile all'altezza, certo daccordissimo che il mauser era un signor fucile e che il lee enfield non aveva la sua precisione, ma ricorda che i crucchi hanno sempre investito sulla qualità che sulla facilità di utilizzo, intendo smontaggio, pulitura, fabbricazione, tutti fattori da tenere in considerazione... so solo che il nagant si inceppava molto facilmente per questo lo considero un gradino sotto agli altri @adolf: sono anche io un estimatore dei "leoni della folgore" dei ragazzi della pavia e dei carristi dell'ariete, ma a loro dietro non sparava nessuno, mentre ai russi si
Sorry, lo avevo dimenticato. Avevo inteso come capacità di immolarsi per combattere un nemico superiore. Allora facciamo un pensiero ai fanti italiani della WWI, che di fronte avevano le Schwarzlose austriache e dall'altra invece i carabinieri, la corte marziale, e peggio ancora, la fucilazione
Ragazzi, scusate, io non vorrei offendere nessuno, ma questa discussione mi pare di una pochezza disarmante. Siete tutti abbastanza grandi, discutete di storia militare come io discutevo con gli amici se le tette più belle le avesse la Fenech o la Rizzoli. Accidenti, ma portate alcuni dati a supporto delle vostre affermazioni. Se in un esercito ci sono un milione di soldati è chiaro che ci saranno episodi di eroismo incredibili. Se per combattere ti danno la fionda e per rancio mezzo panino marcio, per forza di cose hai spirito di sopportazione. Cavoli, i giappo credevano che gli americani uccidessero i prigionieri di guerra, per forza resistevano sino all'ultimo uomo! Con questi parametri di discussione, cioè nessuno, ognuno può dire quel che gli pare. Io dico allora i Finlandesi, perché in pochi hanno resistito contro tanti, senza speranza non si sono fatti demoralizzare, hanno combattuto in condizioni estreme e l'armamento era adattissimo alla situazione. Però si possono trovare altri casi simili, ripeto, è uno sparare nel mucchio.
non essendoci precisi parametri di paragone non è possibile proporre statistiche e differenze... come si decide chi è più coraggioso? chi rimane aggrappato all'ultimo fazzoletto di terra prima di arrendersi, chi si immola per raggiungere un compagno ferito tra i fili spinati, e ancora come si decide chi ha l'armamento migliore quando le tecniche di utilizzo delle armi è praticamente identica?... in assenza di confronti precisi, è logico che si va un po' a simpatia... io ho cercato di utilizzare un minimo di conoscenza ma è dura in costeso molto aleatorio come questo
spostiamola nel topic "chiacchiere da bar", assieme alle discussioni su Pampita. Come ho segnalato prima, ritengo che il fronte alpino nella 1 gm abbia visto cose praticamente uniche, mai più replicate (forse nella guerra Cina- India, ma durò poco, non 3 anni abbondanti). Le motivazioni sono evidenti: clima estremo alta quota difficoltà di approvigonamento pericoli naturali avversari implacabili.
Infatti credo che Antigono si riferisse al senso di avere certe classifiche in storia militare. Si può fare una discussione ragionata se intendiamo con "migliore" quelle meglio addestrate ed equipaggiate, ma se iniziamo a valutare elementi "soggettivi" come il valore e il coraggio dei singoli soldati, non se ne esce più, diventa veramente una chiacchiera da bar dello sport. Ognuno può tranquillamente sostenere quello che vuole tanto argomentazioni a favore di uno e dell'altro esercito se ne trovano quante se ne vogliono. Anche il nostro esercito, che non ha certamente brillato durante tutto il conflitto, ha avuto reparti in grado che possono tranquillamente tener testa ai migliori reparti USA o tedeschi. Anche i russi, non è che combattessero solo spinti dalle pistole dei commissari... Saluti