E le armi nel portapacchi sul rotore di coda...insieme alle damigiane d'olio... A parte gli scherzi..ho riletto attentamente l'articolo e ripete due volte, il fatto che sia stato utilizzato un solo mangusta!
La relazione ufficiale sull'avvenuto: http://www.paginedidifesa.it/2007/pdd_070953.html Si evince chiaramente l'impiego di numerosi elicotteri di diverso tipo. Peccato che sia finita non nel migliore dei modi... se fossero stati anche feriti tutti e due ma in modo non grave sarebbe stato un successone.
Quante persone può portare un Mangusta?Bhè,forse era solo un team di pochissime persone(anche se per quello che so io il Mangusta non ha capacita di trasporto + di 1,correggetemi se sbaglio),che doveva finire l'opera appoggiata dalla sas. Anche se molto probabilmente hanno confuso un elicottero con un altro,per loro sono tutti Mangusta,oppure molto semplicemente hanno sparato cavolate .
..forse..per una volta...diciamolo senza vergogna...avessimo fatto tutto noi Italiani, magari le cose sarebbero potute finire meglio!! I corpi speciali inglesi (vedi Topic delle forse speciali nel mondo) non son conosciuti per la loro accuratezza!! Che i ns due, fossero feriti già prima del blitz ... mi lascia con molti dubbi!!
Credo proprio che abbiano sparato cavolate.... I giornalisti non mi sono mai sembrati esperti di mezzi militari....
in effetti sono stato proprio superficiale....capacità di carico del mangusta !! probabilmente sarà stato un agusta ab212 coaudiuvato dai mangusta (così suona meglio )
condivido e voglio raccontarvi invece di un'altra notizia, anzi un commento ad una foto fatta quando partimmmo per la prima volta nel Libano, (non ricordo l'anno, ma era la prima vlota che un contigente italiano usciva al di fuori dei confini nazionali dopo la fine dell IIgm), ebbene la foto ritareva un piccolo bersagliere, baffuto, piegato quasi sotto il peso dello zaino, mentre sbarcava dal pontone sulla spiaggia libanese. e lo faceva sotto gli occhi di un muscoloso soldato con un basco. il commentoi era "ben misera figura fanno i ns. soldati a confronto di quelli stranieri: guardate questo bersagliere sotto l'attenta sorveglianza di un marine" ebbene già allora mi dilettavo di uniformi e guardando bene, il cosidetto "marine", era ...un italiano del battaglione San Marco!!! giornalisti?
Aspettiamo di leggere un bel resoconto dettagliato su Raids cosi almeno abbiamo una chiara idea su come sono andate le cose. Per i giornalisti l'importante è fare notizia e ci credo poco a quello che è scritto
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/26/traditi_dall_autista.shtml E' confermato, è stato fuoco amico. Insomma, non volevano lasciarli nelle mani dei talebani (o degli iraniani), e questo è abbastanza comprensibile... e non sono andati troppo per il sottile. Peccato che sia finita così, se i rapitori non avessero avuto una soffiata li avrebbero sorpresi nella casa e credo avrebbero salvato tutti e due gli ostaggi.
Si tratta di fuoco amico, allora... Non si sono fatti troppi scrupoli... Sarebbe interessante capire se a ferirli siano state le nostre forze speciali o quelle inglesi del SAS...
Il SAS. hanno condotto loro l'operazione a fuoco perchè avevano i blindati sul CH-47. Se fossero stati invece nella casa sarebbero intervenuti i nostri.
io ho letto stamane sul giornale che gli inglesi erano sui Linx, e che i due del sismi erano stati torturati e già colpiti dagli stessi rapitori....
Al solito le idee sono discordanti vuol dire che aspeteremo tanto prima o poi in internet si trova qualcosa di attendibile.
Mi devo quotare...sempre da La Repubblica, "D'Auria, prime risposte dall'autopsia fu ucciso da proiettili della Nato" Nell'articolo si evidenzia come i rapitori (non talebani a quanto ne so, ma criminali comuni) avrebbero pututo avere armamento Nato e quindi non si esclude che siano stati i loro proiettili a causare la morte del nostro connazionale. Non sono un esperto (leggasi ignorante), ma mi sembra un ipotesi alquanto peregrina. Da quello che so un commando di forze speciali di solito ritorna alla base con i caricatori vuoti, mentre sui cadaveri degli obbiettivi (tutti morti in questo caso) i caricatori sono quasi sempre semi pieni (non si da tempo di reagire). Nel caso specifico i SAS erano anche in superiorità numerica, credo. Quindi anche ipotizzando che i rapitori avessero tutti armamento NATO (mha!), mi pare fin troppo conservativo ipotizzare che i SAS abbiano sparato (verso i rapitori ergo anche in direzione della macchina) almeno il doppio dei proiettili rispetto a quelli esplosi degli afgani quindi, a spanne, anche in questo caso ci sono circa il doppio di probabilità che sia stato fuoco amico... Questo dall'analisi dei proiettili che hanno colpito il povero D'Auria, ma sulla macchina niente analisi (troppo pericoloso andarla a recuperare). Mi pare che si stiano arrampicando un po' sugli specchi, ma vedremo come andrà a finire. Se c'è qualcuno di più esperto sulle azioni delle forze speciali ci dia un parere. ciao cd
Dico la mia. In questi casi sono sempre definite a priori le regole di ingaggio (RoE), e sono convinto che la verità sia piuttosto semplice (anche se indigeribile per l'opinione pubblica, soprattutto italiana): che siano morti per fuoco amico o nemico non fa differenza, è chiaro che la missione era "sottrarre gli ostaggi a ogni costo ai rapitori" e non "salvaguardare ad ogni costo l'incolumità fisica degli ostaggi, a costo di lasciarli nelle mani dei rapitori". Solo un presupposto di questo tipo spiega l'accaduto, perchè si tratta di truppe sceltissime ed è evidente che hanno dovuto improvvisare un'azione molto rischiosa: se avessero avuto l'ordine di garantire l'incolumità degli ostaggi non sarebbero proprio intervenuti. Invece per quanto sia stata fulminea l'azione ha dato ampio tempo ai rapitori di reagire, oltre che di rendersi conto che non sarebbero stati fatti prigionieri... e come sapete un uomo disperato può anche sparare agli ostaggi, perchè no. Comunque credo che purtroppo siano stati colpiti da fuoco amico, anche se ovviamente non fa differenza. Evidentemente i due del SISMI erano in possesso di informazioni che per nessuna ragione dovevano finire in Iran... il loro è un lavoro molto rischioso e sono ben consapevoli di cosa rischiano se cadono in mani nemiche. A costo di sembrare cinico credo che si debba gioire di essere riusciti a salvarne uno, che sia giusto rammaricarsi della morte di un bravo militare, e che sia fuori luogo ogni critica all'azione visto che in ogni caso per molti anni nessuno ne saprà abbastanza per giudicarla... solo conoscendo cosa sapevano e cosa rischiavano, l'esatta situazione tattica e gli eventuali errori commessi si potrebbe azzardare un giudizio.
Si infatti, tanto se finivano in mano dei talebani erano spacciati comunque, e i sequestratori si stavano muovendo proprio per venderli a loro. L'azione è stata improvvisata in fretta e furia e probabilmente nel casino qualche proiettile è finito dove non doveva... Succede, purtroppo...