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[MIN]Stato Maggiore dell'Esercito Argentino

Discussione in '[Partita Cooperativa] Argentina 1936 - Amanecer de' iniziata da Mikhail Mengsk, 4 Marzo 2007.

  1. silenziario

    silenziario

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    D'accordo compagno, per il momento lasciamo il compagno Qwetry ai suoi dubbi amletico-ideologici.

    Mentre ridevano raccontandosi storie salaci di donne, tra un bicchiere di vodka e l'altro, un uomo fece improvvisamente irruzione nella stanza. Il Maresciallo Mangsk si alzò di scatto gettando il tavolo contro la porta a mo' di estremo riparo, mentre estraeva dalle falde del cappotto da inverno russo le mitiche Makarov, spianate. Silenziario tirò fuori dal fianco sinistro un più romantico ma inutile pugnale, ricordo dei tempi della legione, con su inciso il motto "LEGIO PATRIA NOSTRA", che egli aveva impreziosito con una falce e martello. Il poveretto divenne pallido e quasi se la fece addosso. Era l'ufficiale a capo della squadra USC addetta al controllo di Patton, il leader dei democratici. Con la voce rotta dall'emozione, disse: "Compagni comandanti, Patton, il capo dei democratici, è giunto nel Palazzo Presidenziale! Al momento è a colloquio col Presidente".
    La notizia fece calare il gelo nella stanza. Cosa sarebbe stato dei progetti del Maresciallo Mengsk e del Comandante Silenziario adesso?
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Mengsk si riprese velocemente dallo shock. Rinfoderò le Makarov e rimise al suo posto il tavolo. Congedò l'ufficiale (precisandogli che la prossima volta che entrava senza bussare gli avrebbe sparato) e si sedette nuovamente.

    Non credo che questo colpo di mano democratico andrà in porto, compagno. Il Presidente Nilo dovrebbe essere pazzo per dare ascolto ad uno che fino a ieri voleva la sua testa per sacrificarla sull'altare della democrazia.

    E in effetti non importa che sia ascoltato o meno. Se riusciamo a trovare un accordo con la Junta, tutto il resto non conta.
     
  3. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Il Maresciallo Mengsk stava organizzando la disposizione degli uomini dell'USC per il previsto vertice segreto. Non era difficile: i suoi uomini e quelli di Silenziario sarebbero stati ovunque, anche se assolutamente invisibili. Era gente abituata ad avere a che fare con le migliori spie straniere, non avrebbero avuto difficoltà a rilevare eventuali agenti estranei senza farsi scoprire. No, nessun rischio di colpi di mano. Sarebbe stato un meeting tranquillo. Lui, comunque, avrebbe portato le Makarov e caricatori di riserva. Non si sa mai.

    A dun tratto, un uomo della sorveglianza entrò nel suo ufficio con una notizia molto importante. Qwetry si aggirava nei dintorni.

    Un sorriso di vittoria balenò sul volto duro del Maresciallo.

    Ordinò ad un agente in borghese di passare a fianco di Qwetry e passargli di nascosto un bigliettino. Sopra c'era l'indirizzo di un locale controllato dai Servizi Segreti e l'ordine di conservare il biglietto.

    Mandò immediatamente un messaggio a Silenziario per convocarlo nello stesso locale, ovviamente in incognito.

    Quanto a lui, sarebbe arrivato passando da una porta camuffata dell'edificio accanto, un magazzino in disuso. Il fatto che pochissimi l'avessero mai visto nella Capitale lo avrebbe aiutato.

    Era l'ora della verità.
     
  4. silenziario

    silenziario

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    Il luogo dell'appuntamento era il "Le Mille e Una Notte", un night con clientela promiscua, ricchi borghesi e delinquenti parvenu. Il propietario era un uomo di fiducia dei Servizi. Silenziario attraversò l'uscio vestendo un completo nero, gessato, capelli tirati dalla brillantina. Non amava molto dismettere il giaccone militare, ma era d'obbligo non dare nell'occhio. Il padrone lo salutò con un cenno della mano e lo accompagnò al tavolo; Silenziario diede istruzione perché preparasse una saletta discreta, con tre posti, rum e vodka. Appena tutto fu pronto si accomodò in attesa dei compagni.
     
  5. qwetry

    qwetry

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    passegiando qwetry vide un gigante dall'aria sospetta che camminava verso di lui,ebbe paura.
    era giovane,solo,non abituato all'uso della violenza e in questi tempi difficili non escludeva che qualcuno poteva avere interesse a eliminarlo,non riusciva a stare tranquillo.
    quell'uomo prima lo fisso negli e senza smettere di camminare si avvicinò a lui e quando furono accanto prese una mano a qwetry,lui rimase pietrificato...ma l'uomo semplicemente senza dire una parola gli mise un bigliettino in mano,qwetry passò dal terrore alla felicità,era mengsk che lo contattava.
    doveva vederlo al locale "mille e una notte",non ci era mai andato.

    ci andò ma non era tranquillo,ancora non riusciva a fidarsi di questi tizi del governo....
     
  6. silenziario

    silenziario

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    Silenziario sedeva nella saletta riservata, di là lo schiamazzo del locale acuiva il suo disprezzo per i miracolati del sogno argentino. Vide il ragazzo dell'altra sera avanzarsi spaesato attraverso l'uscio, e il propietario farglisi vicino. Fu accompagnato nel piccolo ambiente e Silenziario lo invitò a sedersi. Il Maresciallo Mengsk non era ancora arrivato, ma Silenziario decise di iniziare comunque il discorso.

    Mio caro amico, evidentemente ha mutato in parte consiglio. Come saprà, il PDA è alla frutta: il suo leader, Patton, è a palazzo presidenziale che chiede un posto nel governo. Beh, ognuno fa quel che può. Ma veniamo a noi. I compiti che ci aspettano sono ben più importanti.

    Sarò franco. Il nostro obiettivo comune è il socialismo, tuttavia i tempi non sono maturi. Il Paese è in fermento, ma non dobbiamo essere precipitosi. La situazione è poco chiara, guai ad agire per primi. Ci attende un gran lavoro, e dobbiamo essere uniti per farlo bene. Vorrà unirsi a noi?
     
  7. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Mikhail Mengsk, irriconoscibile in camicia immacolata e pantaloni di velluto, nonché capelli imbrillantinati, si sedette al tavolo dove già lo aspettavano gli altri due.

    Concordo con l'analisi di Silenziario. La rivoluzione deve attendere. Sono tempi pericolosi, se agiamo precipitosamente il paese sprofonderà nella guerra civile. E noi vogliamo che l'Argentina prosperi a lungo.

    Il grande progetto deve andare avanti coi piedi di piombo, e per questo Lei ci è indispensabile.

    Lei è un uomo di grande valore, Qwetry, in lei vedo lo spirito di un vero rivoluzionario, di un ispiratore di folle. Lei ha le capacità di diffondere il nostro messaggio, ma adesso ha le mani legate. Manca delle risorse e della libertà necessarie a trasmettere le sue idee.

    I democratici hanno consumato l'ultimo tradimento: come le avrà già detto Silenziario, il suo Leader, Patton, è a colloquio col Presidente Nilo. Patton ha venduto la sua causa e la sua anima per schiacciare il socialismo sul nascere. Per schiacciare LEI, Qwetry.

    Mikhail si sporge sul tavolo verso il suo interlocutore, la voce diventa un sibilo minaccioso ma carico di passione.

    Adesso vede. Adesso capisce. Adesso le è tutto chiaro, Qwetry. Noi siamo la sua unica e ultima speranza di cambiare le cose. Guardi questo locale: qui i rampolli delle famiglie ricche spendono in una serata di follia l'equivalente di un mese di stipendio di un operaio. Questa è l'immagine del paese.

    E' questo che vuole per l'Argentina?

    Fa un gesto brusco verso l'entrata della sala accanto. La voce è carica di disprezzo.

    Se è questo che vuole, o se reputa indegno valersi del nostro aiuto, esca dal locale, e mentre lo fa guardi bene questa gente, perché è a questo che condannerà l'Argentina.

    Il tono di Mikhail cambia ancora. Adesso è basso e profondo. E' un tono che non ammette esitazioni.

    Se invece vuole cambiare le cose, deve unirsi a noi.
     
  8. qwetry

    qwetry

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    qwetry stette un po di tempo a pensare,prima fissò negli occhi i suoi presunti "amici socialisti" ma ancora in lui regnava la preoccupazione dettatagli dalla diffidenza verso quegli uomini.

    ma più passavao i secondi e ragionava sulle loro parole e più capiva che loro potevano essere veramente amici del popolo,poi li guardò bene in faccia,e lui capì che quelli erano almeno a parole erano amici del popolo.poi si girò e si guardò intorno....orrore.

    andando verso il locale aveva visto un bambino coperto di stracci chiedergli soldi e un uomo dall'andatura zoppa che faceva fatica a portare i ferri di lavoro,sicuramente era appena tornato dal lavoro e sembrava che lavorava da tutta la vita e pur lavorando così tanto e fino a tarda notte non sembrava un uomo ricco con gli stracci di cui era coperto.

    e ora si trovava in quel locale,circondato da giovani ubriachi che non avevano mai dato una martellata a un muro e che in una sera spendevano i soldi che quell'uomo visto prima guadagna credo in un mese,ma quell'uomo certamente ne avrà dato di martellate.
    qwetry si chiese?"questa è giustizia?" lui doveva fare qualcosa e quegli uomini avevano i mezzi e il desiderio di cambiare qualcosa...


    d'improvviso si girò,guardò mengsk e disse:non voglio più vedere giovani che si ubriacano mentre i bambini fuori chiedono un pezzo di pane....sono dei vostri.
     
  9. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Un silenzioso urlo di trionfo risuonò nella mente del Maresciallo. Qwetry era dalla loro parte! Era ora di parlare del futuro. Riempì il suo bicchiere e lo alzò verso i due compagni.

    Brindiamo allora ad una nuova era. Un'era che NOI forgeremo.

    Terminato il bridisi, Mengsk tornò ad usare un tono basso da cospiratore.

    Adesso però la parola d'ordine è "attendere". La Junta conservatrice ha scoperto le nostre ambizioni, o almeno le ha intuite. Presto ci sarà una riunione segreta tra noi e i conservatori, e cercheremo di ottenere una tregua.

    Propongo che nel frattempo lei, Qwetry, cominci ad espandere le sue idee. Ma con ESTREMA cautela. Per molto tempo non potremo più contattarla, o tutto fallirà e sarà la guerra civile.

    Silenziario le dirà con precisione come agire per garantire il segreto, e come potremo aiutarla in modo concreto fin da subito. Lui è di gran lunga migliore di me in queste cose. Io devo andare a dare ordini ai nostri uomini in vista della riunione.

    Mengsk si alza in piedi, e tende la mano destra in modo solenne, tenendo la sinistra sul cuore, chiusa a pugno.

    Spero di rivederla presto, Tovarich Qwetry.
     
  10. silenziario

    silenziario

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    Sulla soglia del "Le Mille e Una Notte" Silenziario si avvicinò al propietario e gli disse: "Ripulisci questo cesso. Va bene la gente coi soldi, ma che almeno sia rispettabile!". Invitò Qwetry a salire in macchina, e quando le portiere furono chiuse e l'auto partita, iniziò a parlare.

    Sono contento abbia deciso di unirsi a noi. Per il momento la mia unica indicazione è: torni a casa e attenda mie notizie. Conclusa l'annosa questione dell'incontro coi falchi della Junta, le farò avere un protocollo d'azione. Se crede può agire nel frattempo, ma mi raccomando due cose: cautela e nessuna azione contro il governo. Il momento è delicato. La cercherò io al più presto. Per adesso, ho da evitare che un meeting si trasformi in un bagno di sangue.
     
  11. edox

    edox

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    signor Qwerty,le faccio le mie piu sincere congratulazioni.ha fatto la scelta migliore.
     
  12. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    OFF- edox a meno che il tuo personaggio non abbia la sfera di cristallo non può sapere niente dell'incontro che abbiamo descritto.
     
  13. edox

    edox

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    //OFF chi dice che io nn abbia la sfera da cristallo? cmq sn proprio un pir*a devo aver capito male scussssatemi OFF//
     
  14. qwetry

    qwetry

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    qwetry tornò a casa e pensò
    silenziario teoricamente gli aveva dato il permesso,anche se limitato,di agire....ma che poteva fare con i limitati mezzi di cui disponeva?e inoltre sapeva dei grandi pericoli che stavano correndo silenziario e mengsk in quella riunione,ma la era in gioco il destino dell'argentina e poteva cambiare tutto,non aveva punti di riferimento per agire,poteva cambiare tutto in quei giorni.

    allora decise di aspettare nuovi eventi e notizie da parte dei suoi nuovi amici socialisti,nell'attesa leggeva ogni giorno i giornali sperando di trovare buone notizie...
     
  15. zodd86

    zodd86

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    è pronta al ministero dell'economia la lista della produzione per i prossimi mesi,se ha da fare modifiche mi contatti prima che venga approvata.
     
  16. zodd86

    zodd86

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    il ministro entrò quasi scardinando la porta mentre all'ingresso rimasero 20 energumeni doppati facenti parte della sua nuova guardia del corpo(il cui simbolo è un democratico che viene scuoiato..)

    è inaudito!!
    ..
    ..
    metta via le pistole!sono solo io,non un branco di demopatici assetati di sangue.almeno non ancora.
    quei demosciati sono in piazza a chiedere un nuovo governo dopo appena 20 anni!!!e nessuno gli sta sparando contro!!!!urge trovare una soluzione..o qui saremo noi a dover scappare in brasile..
    dove sono le sue truppe?!trovi qualche divisione pronta a sterminarli,io devo corrompere tutte le forze di polizia..vigili del fuoco e forestali compresi!!
    bene,venga alla riunione tra un ora..e faccia riparare la porta
     
  17. qwetry

    qwetry

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    mengsk credo che sia arrivato il momento di agire

    ho una mezza idea di attaccare i democratici in rivolta e di approfittare di questo caos per far qualcosa...ho bisogno del suo consiglio.

    ma prima di pensare a una controrivolta ho bisogno di sapere come reagirà il governo di fronte a questi rivoltosi filooccidentali,li prenderete a cannonate?

    il popolo non sa niente ed è confuso col vostro appoggio conto di poter far scendere in piazza qualche centinaio di dimostranti,non sono niente ma nel paese cè tanta gente confusa e ci sono molti più proletari rossi di quanto si possa immaginare

    credo che una guerra civile sia necessaria ormai,e voi in quanto ministri credo che non avreste problemi a coinvolgere parte dell'esercito.


    è l'ora di purificare la nazione...non possiamo concedere niente a questi capitalisti nemici del popolo del PDA!
     
  18. silenziario

    silenziario

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    Silenziario riuscì ad attraversare indenne le piazze di Buenos Aires. Vide la folla inferocita per le strade, vide una camionetta con su Patton dirigersi a grande velocità verso il Palazzo del Governo. Raggiunse miracolosamente gli edifici dello Stato Maggiore dell'Esercito. In attesa di Mengsk, che avrebbe portato al night per l'incontro con Qwetry, si diede da fare per apprestare qualche difesa. I soldati di leva all'interno erano nervosi e sul punto di abbandonare le armi; Silenziario cercò di calmarli e per buona misura fece chiamare una squadra USC. Cosa stavano facendo gli altri? E il Presidente?
     
  19. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Mikhail era a La Paz. Dopo la sconfitta, era volato immediatamente al fronte, fregandosene delle dispute politiche. Lì c'era in gioco il futuro dell'Argentina, e il suo!

    Appena arrivato, aveva preso personalmente a pugni il Feldmaresciallo (OFF-nonricordoilnome, quello di grado + alto durante l'attacco) e l'aveva fatto immediatamente arrestare per incompetenza e tradimento. Attaccare durante una bufera! Sospettava fosse un democratico infiltrato che aveva cospirato per far precipitare la situazione.

    Fatto questo, aveva immediatamente preso le redini della campagna, che da quel momento in poi era andata bene. In poco tempo l'intero esercito boliviano era stato annientato. La Bolivia annessa. I suoi uomini lo apprezzavano di nuovo. C'era mancato poco, ma la sua risolutezza aveva salvato la situazione.

    Ma proprio mentre festeggiava la vittoria nell'ex-palazzo del governo di La Paz, ora bivacco del Comando d'Armata, era arrivato un messaggio terribile da Buenos Aires.

    I democratici avevano messo a segno un golpe!

    Non poteva perdere tempo! Ordinò immediatamente all'esercito di dirigersi verso la Capitale! Era ora di mostrare la loro vera potenza, e al diavolo tutto il resto! Chi pensava che per lui fosse finita, si sarebbe pentito di aver cantato vittoria!

    Il suo discorso alle truppe fu un capolavoro di manipolazione e sincerità. Li convinse che i Democratici avevano previsto tutto, e che tramite il generale traditore avevano cercato di farli massacrare per prendere il potere. Li esortò a compiere il loro dovere: difendere la patria da chi minacciava di distruggerla! Un boato accolse le sue parole, e quando dette ordine di dirigersi verso la Capitale, migliaia di fucili spararono in aria!

    Subito dopo il discorso, mandò messaggi riservati e urgenti a tutti i ministri. (OFF- ve li posto nei vostri topic), e preparò la partenza. Sarebbe partito con tre grossi aerei militari, adatti al lancio col paracadute. Il commando era composto da 30 soldati scelti totalmente fedeli e lui stesso. Si sarebbe lanciato poco fuori dalla capitale; lì si sarebbe fatto venire a prendere dalle forze speciali dello Stato Maggiore. Pochi ma buoni, e dotati di una decina di blindati. Era la resa dei conti!
     
  20. Ryoga84

    Ryoga84

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    Dietro di te!!!
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    ----------Missiva urgente per il Maresciallo Mengsk--------------

    Maresciallo, sappiate che, di fronte alle titubanze del Capo di Stato Maggiore Edox, ho preso l'iniziativa.
    La flotta argentina è ora ancorata di fronte alla baia di Buenos Aires, mentre i trasporti navali, adeguatamente scortati, sono in viaggio verso Antofagasta per recuperare alcune truppe da utilizzare per la difesa degli aeroporti e per riportare la tranquillità nella capitale.

    La prego perciò di concentrare almeno 5 divisioni scelte e dalla certa fedeltà ad Antofagasta, onde le si possa ridistribuire nei punti chiave della nazione.
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