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[MIN]Stato Maggiore dell'Esercito Argentino

Discussione in '[Partita Cooperativa] Argentina 1936 - Amanecer de' iniziata da Mikhail Mengsk, 4 Marzo 2007.

  1. edox

    edox

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    veramente sarei il ministro della difesa:cautious:

    cmq credo sarebbe meglio proteggere gli aeroporti, le fabbriche e i porti piu importanti con la forze armate,senza provocare pero la morte fra la popolazione argentina
     
  2. silenziario

    silenziario

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    Silenziario ordinò ai suoi di sgomberare la sede dello Stato Maggiore; lasciò andar via i soldati di leva, ovviamente dopo averli fatti disarmare dall'USC. Ripulì l'armeria del palazzo e saltò su un blindato da ricognizione che i suoi fedelissimi si erano fatti "prestare" dalla polizia. La piccola colonna di mezzi (due blindati e qualche camionetta USC) attraversò la città diretta verso i quartieri popolari. Lì la situazione era semi-tranquilla; si diresse verso casa di Qwetry e lo trovò che si preparava ad uscire. Lo salutò con un semplice "Compagno"; in poco tempo gli spiegò la situazione.

    Compagno, il momento è decisivo. O ora o mai più. Raccolga quante più persone può dai quartieri popolari e organizzi squadre di civili. Confido nel l'opera di persuasione che sicuramente ha già messo in atto. Avrà i suoi uomini di fiducia. Bene, le fornirò tutte le squadre USC a mia disposizione: vi scorteranno nelle caserme della polizia e vi aiuteranno a disarmare i gendarmi. Armatevi e concentratevi nei quartieri popolari, ma che non sia commessa nessuna violenza. Presidiate le periferie. Io andrò da solo al'incontro col Maresciallo Mengsk. Conto di tornare in città prima dell'arrivo dell'esercito. A presto.
     
  3. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    UFF Ryoga se aspettavi scrivevo anche a te... :facepalm:

    Messaggio Urgente dal fronte

    Feldmaresciallo (nome) arrestato per tradimento e connivenza col nemico democratico. STOP
    Sospetto che i democratici avessero preparato tutto. STOP
    L'esercito al completo si stà già muovendo verso la capitale. STOP
    Invierò quattro divisioni ad ANtofagasta. Abbiatene cura. STOP
     
  4. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Il volo era stato breve. Mikhail ringraziò silenziosamente l'Areonautica, e sghignazzò pensando alle imprecazioni degli Alti Comandi dovute al "prestito" degli aerei.

    Il lancio andò liscio, la sua unità scelta prese terra dove convenuto. Tutte le forze a lui fedeli avevano raggiunto l'area di raduno. Mikhail esibì un ghigno di soddisfazione: tutti i soldati e i paramilitari della zona erano accorsi come api sul miele. Bene, molto bene. Erano più del previsto. Contò circa 2-300 uomini, anche se la maggior parte erano di leva, o addirittura delle forze del'ordine. Comunque, una forza molto maggiore di quanto prevedesse di schierare.

    Il Maresciallo Mengsk ispezionò le truppe, soddisfatto. Molta roba pesante, blindati, mortai, mitragliatrici pesanti, addirittura qualche pezzo AA montato su camion e blindati. Ovvio. Visti i recenti screzi con l'Areonautica... Non si sa mai. Nell'area non c'era niente che potesse confrontarsi con loro.

    Mengsk parlò nuovamente alle truppe, quasi tutti erano stati insultati e fatti oggetto di lanci di oggetti e pietre dai rivoltosi Democratici. La loro rabbia era evidente, e Mengsk la portò al limite. Ordinò di prepararsi per la marcia sulla Capitale, ma SENZA SPARARE.

    L'obiettivo primario era unirsi ai socialisti e armare anche loro. Poi puntare verso la Casa Rosada e cacciare i rivoltosi dal Palazzo. Poi, si sarebbe deciso chi doveva governare il Paese.

    Ma prima doveva aspettare Silenziario. E anche gli altri, a quanto pare. Sembrava che tutti si fossero schierati con lui. Ma non si fidava molto. Comunque, decise di aspettare.

    Non c'era fretta. Ormai i Democratici avevano occupato i palazzi del potere, quindi non c'era niente da perdere ad aspettare rinforzi. Inoltre, non era sicuro di procedere col piano. Certo, era un'occasione perfetta per una rivoluzione, ma forse il popolo non era pronto.

    Quindi era meglio agire in modo trasparente, riportando l'ordine senza scontentare troppo nessuno. Nemmeno i democratici, non si sa mai gli accordi che potrebbero venire siglati in futuro...
     
  5. silenziario

    silenziario

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    Silenziario arrivò al punto convenuto a notte fonda. Il bivacco dell'esercito era grande; la maggior parte era gente che aveva appena finito di sparare per le strade di La Paz. Si avvicinò al posto di guardia e chiese di parlare con Mengsk; i soldati non volevano farlo passare, ma un ufficiale di passaggio, che aveva fatto parte dell'USC, lo riconobbe e lo condusse nella tenda del Maresciallo. Silenziario entrò e vide Mengsk a colloquio con i suoi collaboratori. Lo salutò col pugno alzato.

    Compagno, vengo adesso dalla capitale. Il popolo è insorto, guidato da qwetry. Ho inviato delle squadre USC a dare man forte. Non ho idea di cosa sia successo al Presidente, agli altri ministri e ai Capi di Stato Maggiore. I democratici occupano il centro cittadino e Patton è alla Casa Rosada.

    Propongo questo piano d'azione. All'alba muoverai verso la capitale, puntando direttamente al centro cittadino. Io torno in città e cerco di guidare le bande armate di civili verso il palazzo presidenziale. Spero di non incontrare resistenza armata; all'incontro con la folla democratica mi avvicinerò a braccia aperte e eviterò che sia sparato un solo colpo. Se tutto va bene, potrai entrare in città e ristabilire l'ordine senza che una sola goccia di sangue argentino sia versata. Cosa ne pensi?
     
  6. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Mikhail scuote tristemente la testa. Guarda il compagno, l'amico SIlenziario dritto negli occhi, mentre parla.

    Mi dispiace, Silenziario. Agire in questo modo equivarrebbe al dare via ad una guerra civile. Un guerra a tre: vecchia Junta, democratici e socialisti. Sarebbe un massacro. Non possiamo farlo, per il bene dell'Argentina.

    Un lungo sospiro.

    Propongo di aspettare l'arrivo dei membri della Junta. A quel punto metteremo le carte in tavola. O con noi o contro di noi. Ottenuta l'unità di intenti, marceremo sulla città.

    Se agiamo da soli, sarà una lotta a tre. Se aspettiamo e troviamo un'accordo, possiamo evitare una strage. Vedendosi contro un fronte compatto, i democratici potrebbero giungere ad un accordo. Penso a qualcosa tipo un governo democratico socialista.

    Mikhail poggia una mano sulla spalla dell'amico.

    Ti vedo deluso. So che è dura aspettare e negarci la vittoria. Ma credo sia meglio così. Il socialismo è ancora giovane. Se puntiamo troppo in alto, potremmo accorgerci che il popolo non è pronto. Rischiamo di fallire.

    Se agiamo in modo sottile ma deciso, il socialismo entrerà nel governo, e presto si espanderà in tutto il paese. Otterremo una vittoria totale, col tempo. E neanche tanto.

    Che ne dici?

    (OFF- due cose. Primo, dobbiamo aspettare di trovare un accordo con gli altri su come gestire la crisi. Secondo, rallenta, per te è già notte! Meglio rallentare l'azione, per aspettare la decisione.)
     
  7. silenziario

    silenziario

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    [OFF Ok, facciamo che è ancora il tardo pomeriggio...]

    Silenziario era molto deluso. La prospettiva di un nuovo accordo gli sembrava tradire le speranze dei suoi uomini e della popolazione.


    Compagno, qui si avanza come i gamberi, all'indietro. Tuttavia non voglio la guerra civile. Nessuno deve morire per il socialismo, non devono essere commessi gli stessi errori del passato. Aspetterò con te che gli altri membri della Junta arrivino e vedremo di trovare un accordo. Sono favorevole ad una prospettiva democratica, purché si facciano le riforme sociali ed economiche. Se non arriveranno al più presto comunque partirò lo stesso. Non voglio che siano loro i primi ad entrare in città. Sarà il popolo a riprendersi il Palazzo Presidenziale. Solo così potremo dire che tutto questo ha avuto un senso.
     
  8. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    L'espressione di Mikhail diventa dura. Silenziario ha ragione.

    Non temere, saremo noi ad entrare per primi. Anzi, facciamo così. Spedisco un messaggio agli altri della Junta. Che si sbrighino: alle undici di stanotte entriamo in città. Se non arrivano in tempo agiremo da soli.

    Ho mandato un convoglio pesante per armare la gente di Qwetry. Raggiungilo e organizza tutto per il mio arrivo, dovrete essere pronti a partire. Io farò lo stesso. Potremo trattare con la Junta DOPO aver liberato la Casa Rosada.

    Mikhail posa di nuovo la mano sulla spalla del compagno. Stavolta la sua espressione è piena di orgoglio. La voce è possente.

    Sarete tu e Qwetry a guidare il popolo dei diseredati. L'ora è quasi giunta, ormai! Vai, ci rivedremo presto! Per il Popolo!
     
  9. silenziario

    silenziario

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    Silenziario vide con grande orgoglio che l'amico era d'accordo. Sarebbe stato il popolo a riprendersi l'Argentina.

    Siamo d'accordo allora. La mia presenza qui è inutile, dopotutto, se gli altri membri della Junta dovessero arrivare; appoggio ogni tua risoluzione fin d'ora. Rientrerò in città; spero potrai fornirmi la scorta di un blindato veloce e di una squadra armata. Raggiungerò Qwetry e insieme muoveremo verso il centro cittadino. Organizzerò un gruppo di staffette per tenermi in contatto con te. Alla vista dei democratici chiederò di parlare col mio nemico di vecchia data Patton. Gli prospetterò un deciso cambio di registro nel governo. Spero di poter risolvere il tutto senza sparare nemmeno un colpo.

    Strinse la mano all'amico.

    Spero che ci rivedremo in piazza, tovarich. Per il popolo, e per l'Argentina!
     
  10. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Eccellente idea! Se convinci Patton a venire a patti con noi sarà una grandissima vittoria! Sei l'uomo giusto, Silenziario.

    Adesso vai, prendi quel mezzo blindato laggiù, l'equipaggio ti porterà in città e resterà ai tuoi ordini.

    A presto, Tovarich!
     
  11. Nilo

    Nilo

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    //IMPORTANTE
    La guerra in teoria durerà ancora fino a novembre, quindi la maggior parte delle divisioni è oltre confine. Per come andranno le cose, direi che Mengsk può disporre di 3 delle sue migliori divisioni, mentre (seguo quello che scrivete) , Ryoga ha preso con sè la divisione a presidio di Antonofagasta. L'aeronautica di Maglor ha messo a disposizione alcuni aerei per l'esercito. Giusto?//
     
  12. zodd86

    zodd86

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    il sole iniziava a scomparire quando una piccola colonna di uomini armati comparve sulla strada che portava al campo,il sole alle spalle..decisamente teatrale
    ad aprire la fila due moto guidate da enrgumeni che poco avevano a che fare con il resto dei componenti poliziotti e addetti alla sicurezza degli edifici governativi non ancora assediati.Dietro seguivano due blindati dismessi dall'esercito in seguito al riammodernamento,una decina di cammionette anchesse dismesse con al traino altrettanti vecchi pezzi di artiglieria,in mezzo un auto governativa che si staccò dal gruppo mentre gli uomini scendevano dalle cammionette..un centinaio appena.La macchina nera si fermò all'ingresso del campo mentre alri energumeni scesi da un'altra auto,facilmente riconoscibili come agenti di scorta,aprirono la portiera.
    Sono il mistro Zodd(dovrò cambiare nome dopo l'eventuale rimpasto)devo vedere Mikhail.Su si sbrighi!non sono qua per ucciderlo,altrimanti avrei chiesto gentilmente in prestito qualche bombardiere dalla nostra aereonautica!
     
  13. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    OFF- Ehm... Allora diciamo che s'è fatto un po' di casino. Diciamo che io ho sconfitto l'esercito boliviano e i soldati marciano su La Paz (sennò il fronte rimane aperto, in questo modo la guerra è vinta comunque,solo che l'esercito e il governo nemici non hanno ancora firmato la resa). Ok per le 3 divisioni, vanno verso Buenos Aires. Diciamo che arriveranno tra pochi giorni (due?tre?), altrimenti fra 3 mesi son sempre a marciare? Ryoga NON ha "preso in consegna" nulla! :mad: Quei soldati sono MIEI, sia chiaro, approfittano di un passaggio gratis, diciamo. :contratto: :D:D:D
    \OFF

    Mikhail uscì dalla tenda principale. Ai margini del campo vedeva la milizia di Zodd, in attesa di entrare. Si avvicinò senza fretta. Ecco il primo, pensò.

    Ministro Zodd, lei è il primo ad arrivare. Finalmente. Ma mi dica, da che parte sta lei?
     
  14. qwetry

    qwetry

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    un messagero portò una lettera di qwetry allo stato maggiore

    compagni,spero che voi non stiate cercando accordi con i democratici
    sono troppo pericolosi e questo colpo di stato ne è la prova,sono troppo diversi da noi,se accetterebbero un nostro accordo sarebbe solo per guadagnare tempo.
    hanno bisogno di tempo per rinforzarsi e gli usa ora che hanno capito che i democratici sono veramente forti dopo i disordini di oggi potrebbero mandargli armi e rifornimenti vari e questo sarebbe un male per noi,loro sono troppo diversi da noi per pensare di trovare un accordo che accontenti tutti.

    dobbiamo schiacciare il nemico ora che ne abbiamo il potere!facendo un atto di forza del genere faremmo capire al governo che i socialisti comandano ora e quindi accetterebbero più facilemente le nostre richieste senza andare in guerra civile col governo

    e inoltre non credo che il popolo si metterebbe contro di noi se eliminassimo "qualche" sporco capitalista democratico.

    il loro sacrificio aiuterà l'argentina a essere più unita e quindi forte e poi pur se nostri fratelli argentini sono pur sempre nemici della bandiera rossa
     
  15. Ryoga84

    Ryoga84

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    Dietro di te!!!
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    Il Grand'Ammiraglio entrò nella tenda del Quartier Generale dell'Esercito.
    "Maresciallo... scusate se non mi sono fatto annunciare, ma pare che il vostro servizio di sicurezza sia un po' carente, visto che nessuno mi ha fermato" aggiungendo mentalmente - anche perché sono salito lungo il fiume accanto al campo su una lancia -
    Mentre vedeva Mengsk guardarlo con espressione interrogativa, si accorse che c'era anche Silenziario nella tenda - questo qui è sempre dappertutto, ma non ce l'ha una vita privata? - poi però intravide anche Zodd seduto affianco a una robusta botte di, quello che a giudicare dall'odore, era rum con una grossa caraffa in mano e si tranquillizzò un attimo.
    - Allora forse non corro il rischio di essere accoppato prima di uscire -

    Continuò quindi "Maresciallo, volevo avvisarla che la guarnigione di Antonofagasta è stata appena prelevata, entro due giorni avrete una divisione in città, tenete accese le radio, il segnale dello sbarco sarà 'Le rondini sono tornate', inoltre appena possibile mandate qualche ufficiale superiore a prendere il comando sul campo, è un'incombenza che preferirei evitare; se necessario vi forniremo appoggio dal mare." aggiunse poi a mente - e se qualcuno non avesse fatto storie per la produzione delle Salamandre, a quest'ora la capitale sarebbe in mano governativa, altro che democratici e socialisti... -
    Fece una pausa e poi aggiunse - Maresciallo Mengsk, Ministro Silenziario, ci stiamo fidando di voi, attenti a quello che fate... -
     
  16. silenziario

    silenziario

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    [OFF eheh oggi ero libero :D...]
     
  17. zodd86

    zodd86

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    Mikhail,sono con lei..naturalmente..:spinta:
    disse il ministro esibendo un mieloso ed innocente sorriso
    sarebbe meglio dire contro i democratici e QUINDI con lei..
    le ho anche portato qualche uomo in più..
     
  18. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Intorno a lui si intrecciavano discussioni e procalmi di ogni genere. Mikhail era sempre più preoccupato. I falchi stavano arrivando, e Qwetry (OFF- posso chiamarti Ernesto Qwertyce? Mi sembra appropriato! :approved: ) era fuori controllo. Le sue milizie erano pericolose, LUI era pericoloso. Parlava di assalti e combattimenti senza persare al costo in vite umane. Mikhail aveva visto la rivoluzione. Voleva evitare a tutti i costi un bagno di sangue.

    Mentre Silenziario (ma non doveva restare in città?) distraeva i falchi, lui scrisse un messaggio per Qwetry. Sarebbero entrati in città alle undici in punto.

    Mengsk si alza improvvisamente, richiamando l'attenzione su di se.

    Signori, abbiamo aspettato fin troppo, la situazione sta degenerando. Non possiamo aspettare ulteriormente, l'ordine è di prepararsi ad entrare in città. Colonnello, organizzi l'avanzata, truppe motorizzate in testa, corazzati in seconda fila, fanteria e milizie varie a seguire a ruota. Confiscate tutti i mezzi a motore, anche i trattori, dobbiamo muoverci in fretta.

    Ammiraglio Ryoga, le consiglio di tornare alla flotta e farla arrivare di corsa. Rimanete fermi nel porto, impedite la fuga di imbarcazioni e tenetevi pronti a cannoneggiare, se necessario. Spero non lo sia, ma non si sa mai. Mi sentirei più tranquillo se sapessi che c'è un uomo di grande valore come lei, su quelle navi.

    Ministro Zodd, i suoi uomini resteranno fuori dagli scontri. Mi dispiace, ma non sono professionisti, e c'è il rischio che si mettano a sparare causando una strage inutile. Non posso prendermi questa responsabilità. La invito a guidarli di persona alla riconquista del suo ministero, e magari di quello del Progresso, ma non di più. Le assegnerò qualche arma pesante, ma preferirei che gestisse la cosa senza spargere sangue.

    Io punterò sulla Casa Rosada.

    Partenza tra venti munuti esatti.

    Mikhail esce veloceemnte dalla tenda. Il dado è tratto.


    (OFF- CONSIGLIO DI FERMARCI QUI E CONGELARE LA SITUAZIONE. NILO HA RAGIONE, TROPPI POST E LA COLPA E' SOPRATTUTTO MIA. DIREI CHE E' MEGLIO SPOSTARCI NELLA NUOVA DISCUSSIONE "SITUAZIONE DELLA PARTITA" E DECIDERE)
     
  19. silenziario

    silenziario

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    [OFF Mengsk leggiti bene il post sul Partito Socialista. Come convenuto nel nostro colloquio di ieri sera (spero di aver capito bene) son tornato in città al calar della sera e ho riportato a più miti consigli Qwetry (o almeno spero). Avanziamo insieme verso il Palazzo appena avremo deciso il da farsi.:approved:]
     
  20. Ryoga84

    Ryoga84

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    Dietro di te!!!
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    [//OFF= Motorizzate e corazzate? :humm: Ma non avevi raccolto giusto 2 o 3 mila uomini dalle caserme di leva e dalla polizia politica dell'USC? :D]
     

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