[MIN]Ufficio del Capo dei Servizi Segreti

OFF - appunto per non creare conflitti col mod sarebbe più semplice usare i cheat... in fondo aumentando il dissenso ci complichiamo la vita no? mica bariamo... :contratto:

 

OFF- uhm però gli eventi "ad hoc" sarebbero meglio! Pensate alle possibilità che abbiamo! Possiamo rendere "reale" l'impatto della diatriba democraticasul forum

 

[OFF esatto è per questo che avevo pensato ad un evento. potremmo intervenire più precisamente; potremmo simulare la presenza della dissidenza democratica, delle varie manovre sotterranee ecc.]

 

//off - per me si può fare!//

 

INFORMATIVA URGENTE ALLA GIUNTA
DAL COMANDO SERVIZI SEGRETI

COSTITUZIONE UNITA' SPECIALE DI CRISI

Con la presente informo la Giunta della costituzione di un'Unità Speciale di Crisi [OFF azz...il piccolo dizionario di spagnolo che avevo è scomparso..] (d'ora in poi USC). I recenti avvenimenti, come la diffusione di cinegiornali falsi ad opera di sovversivi, le assurde richieste che vengono da settori irriducibili dell'opposizione cosiddetta democratica, mi hanno indotto ad agire al più presto per evitare guai peggiori. L'unità ha e avrà compiti investigativi specifici; concentrerà la sua azione nel contrastare le attività eversive ad opera di ogni gruppo che intenda attentare alla costituzione e alla repubblica. L'unità è composta da ufficiali dell'esercito che in passato hanno dimostrato attitudini di coraggio e prontezza; la scelta dei membri è a discrezione della direzione dell'Unità. Essa sarà guidata congiuntamente da me in qualità di comandante dei Servizi Segreti e dal Maresciallo Mengks, Capo si Stato Maggiore dell'Esercito.

Per l'Argentina!

 

Unidad especial de la crisis.

 

[OFF Grazie! ]

 

Silenziario era uno straccio. Era chiuso da tre giorni nel suo ufficio, aveva dormito pochissimo, buttato sul divano come una camicia usata. Da fuori s'intravedeva il sole che scendeva dalle montagne che incombevano su Santiago del Cile. Gli avvenimenti convulsi degli ultimi giorni si assommavano in un'unica cappa sopra la testa, facendolo stare malissimo. Decise di cominciare la giornata con un bel caffè. Attendeva il risultato dell'ennesimo interrogatorio a Lenfil, che non si decideva a parlare. Non vedeva l'ora di mandarlo in gita sul Rio delle Amazzoni.
Nel frattempo, a Buenos Aires la cricca dei falchi si riuniva e lui era lì, impossibilitato a tutto. Chissà cosa avrebbero deciso. Non sapere nulla lo snervava. Iniziò a battere a macchina una breve circolare per la neonata USC:
<<CIRCOLARE DAL COMANDO SERVIZI SEGRETI
Evitare ogni azione eclatante per il momento, il nostro lavoro dovrà essere per i prossimi giorni il più discreto possibile...>>

Ma nemmeno questo riuscì a dargli requie. Un'altra guerra si avvicinava, e le truppe del compagno Maresciallo sarebbero state mandate lontano, in Bolivia, in mezzo al nulla, mentre a Buenos Aires tirava un'aria per nulla buona. Si allontanava spesso dalla capitale, lo disgustavano le feste notturne, i night, tutta quell'aria da vicereame miracolato e fatto impero dall'oggi al domani. Cercò le sigarette nelle tasche del giaccone militare che aveva usato a mo' di coperta, ma trovò solamente un foglio stropicciato. Era un volantino tutto sgualcito dal sonno, che una squadra USC aveva sequestrato in uno scantinato mentre stavano ciclostilandolo. Chiamava alla manifestazione di piazza, erano i democratici. Improvvisamente un'idea iniziò a balenargli in testa...

 

Silenziario viaggiava in treno verso Buenos Aires e con mano malferma e difficoltà scriveva una lettera al Maresciallo Mengsk:

Compagno Maresciallo, come avrà saputo, i conservatori hanno la testa dura e non mollano. Vaneggiano di futuri colpi di stato e repubbliche socialiste, si preparano ad organizzare nuovi apparati di sicurezza. Il Paese cadrà nella paranoia generalizzata. Finora, nostra unica preoccupazione è stata la sicurezza dell'Argentina, il progetto di un Sudamerica unito e libero dai colonialisti e dagli imperialisti. Un sogno che rischia di naufragare se non sapremo muoverci accortamente. Non dobbiamo cadere nel gioco delle parti: sia i democratici che le fazioni più conservatrici della Giunta mirano alla riproduzione di se stessi, di un potere cioè elitario e legato agli interessi di pochi.

Agiremo su due piani, d'ora in poi. Continueremo la lotta contro i democratici, ma allo stesso tempo vedremo di sviluppare delle contraddizioni all'interno del movimento, che certamente ha degli elementi validi (cfr il rapporto sui democratici redatto dai Servizi). Prenda contatto se può con alcuni di essi. Gli prospetti i nostri progetti; è chiaro che la nostra fedeltà al Presidente e al Paese non sono in discussione, ma dobbiamo evitare che la Giunta sia ostaggio di una visione gretta del potere.

Al mio ritorno sapremo finalmente quali decisioni saranno state prese durante il convegno della cricca.

Per l'Argentina!

 

Bene, disse Mikhail, leggendo il nuovo messaggio riservato, Silenziario aveva avuto la sua stessa idea. Aveva già individuato un possibile elemento interessante tra i Democratici, e aveva fatto la prima mossa di avvicinamento.

Gli dispiaceva aver agito senza avvertire Silenziario, ma questi era già partito e non poteva contattarlo, mentre la velocità era importante (OFF- ho scritto di fretta ero in ritardo..). Per fortuna, aveva agito bene.

Ora non poteva far altro che aspettare la risposta di Qwetry.

Nel frattempo, rifletté profondamente sulla situazione. Una guerra tra fazioni interne alla Junta era un'eventualità disastrosa. Se la situazione fosse sfuggita di mano l'Argentina non sarebbe mai diventata grande, si sarebbe solo smembrata.

Inoltre non pensava fosse ancora pronta per il socialismo. Troppo legata alle vecchie oligarchie. No, non era il momento di tentare colpi di testa. Appena Silenziario fosse tornato avrebbero dovuto trovare un modo di appianare i contrasti con la Junta...

 

Silenziario si affacciò alla finestra del palazzo dei Servizi; sotto le folle avvinazzate dalla propaganda democratica ed esasperate dal fallimento dell'attacco a La Paz devastavano tutto. Si diceva che il Palazzo del Governo fosse stato già preso. Il Comandante era all'oscuro di tutto. Decise di agire subito, altrimenti sarebbe stato travolto dagli eventi. Scrisse una breve missiva da far recapitare nei quartieri popolari a Qwetry.

Compagno, è venuto il momento di organizzarci. Incontriamoci al più presto al "Le Mille e Una Notte". Ovviamente metterò a disposizione tutte le squadre USC dispiegate al momento nella capitale, che mi sono fedeli completamente.

La cosa più grave era non riuscire a contattare Mengsk. Decise di sfidare la folla e di scendere in piazza camuffato, armato solo del suo pugnale, per dirigersi verso lo Stato Maggiore dell'Esercito.

 

Messaggio Urgentissimo e Riservato dal fronte

Sto tornando a Buenos Aires con delle truppe scelte. STOP
L'esercito è dalla nostra parte, e sta marciando a tappe forzate verso la capitale. STOP.
Atterrerò sui campi a Nord-Ovest della capitale, se vuoi ci incontriamo lì. STOP.
Dì a Qwetry di esaltare il sentimento socialista, offrigli tutti i fondi e l'aiuto che puoi. STOP.
Stà attento. STOP.

 

[OFF Qwetry leggiti il mio messaggio nello Stato Maggiore dell'Esercito prima che venga sommerso dagli altri. Monta su una propaganda mai vista.]

 

Comandante Silenziario
dopo i recenti cambiamenti alcune cose dovranno esser riviste, ma quella che più mi preme e saperne della sorte di Lenfil. Vorrei un rapporto di tutto quello che lo riguarda al più presto

 

RICHIESTA INFORMAZIONI

Egregio Silenziario, avrei necessità di conoscere le tecnologie e dottrine che gli altri stati Sudamericani stanno ricercando. Riesce cortesemente a prepare un dossier?

La ringrazio anticipatamente.

Esteban Veltro

 

Silenziario rientrò nel suo ufficio e lo trovò a soqquadro. Immaginò qualche democratico intento a buttare tutto a terra nel tentativo di scovare chissà quale segreto di stato. Si buttò sulla poltrona ancora esausto per i giorni trascorsi a mediare con tutti, nel tentativo di evitare bagni di sangue e derive autoritarie. Alla fine era molto soddisfatto del compromesso raggiunto, anche se "l'ansia da socialismo" di Qwetry lo preoccupava non poco. Il giovane era irruento; un bravo e sincero compagno, ma la sua impazienza poteva essere pericolosa per tutti. Tentò di rilassarsi e rimandare tutto a domani sprofondando nella poltrona con un bicchiere di rum in mano. Allungò le mani sul tavolo e prese la corrispondenza che si era portato dietro. Lesse la prima missiva, era di Patton, novello Vice Presidente. Commentò con un poco elegante "Merd...". La seconda proveniva dal Ministero del Progresso e sollecitava un dossier dettagliato. Si tornava al lavoro...

[OFF Domani spero di poter allestire il dossier, anche se penso che non sarà rivelatore. Abbiamo ancora poche spie, e del resto se procediamo a spianare i nostri vicini non c'è motivo di spendere soldi per inviarne di nuove. Avevo chiesto un congruo rinforzo degli agenti in Brasile, ma non so se Nilo ha proceduto, devo guardarmi il salvataggio. Procedo ad installare l'HSR e vi dirò. A domani.]

 

[OFF// Si si, ho investito, ma senza successo ]

 

NOTA COMANDO SERVIZI SEGRETI

Si comunica che la situazione dei nostri agenti non è mutata. Non posseggo nuove notizie, nè trantomeno informazioni sui piani di sviluppo tecnologico dei vicini.

Disponiamo di scarsissimi effettivi:
-1 agente in Paraguay
-2 agenti in Brasile

Chiedo che questa volta si facciano tentativi decisi verso il Brasile. E' vitale ottenere informazioni al più presto, e per far ciò dovremmo disporre almeno 4 agenti sul campo. Se molteplici tentativi non daranno alcun frutto, si tenti almeno con l'ìinvio di un agente nei seguenti paesi [OFF in genere un agente si piazza tranquillamente dovunque]:
-Colombia
-Ecuador
-Perù
-Panama.

Situazione controspionaggio: immutata, si lavora a pieno regime (10 agenti).

 

Il falangista rimase alibito quando nella lista non trovò il Venezuela...sconcertato...ritornò a casa afflitto.

 

Iin effetti anche a me cadono le braccia........come si fa a non inviare una spia nel paese che sta per essere attaccato?