Mi viene in mente un fatto. Ora, non so quanto voi consideriate attendibile Primo Levi come fonte, a me lo hanno fatto studiare a scuola quindi immagino nel mondo accademico abbia un certo spessore in materia. Nel libro "i sommersi e i salvati" egli dice che (vado a memoria è) era stato fortunato ad essere catturato verso la fine della guerra quando i tedeschi avevano deciso di prolungare la vita dei prigionieri per carenza di manodopera. Invece, se fosse stato catturato nei primissimi anni, sarebbe morto in pochi mesi come tutti gli altri. Ricordo anche un altro autore, ora non mi sovviene il nome, che affermava che nei primi anni di guerra il pasto tipico a Treblinka fosse "una patata in una tazza d'acqua sporca", Levi parla di 1 litro e mezzo di "zuppa", un reduce che avevo visitato una decina di anni fa "un bricco di pane di circa 50 cm". Inoltre ricordo che lo stesso Levi, nello stesso libro sopracitato, affermava che i prigionieri venissero suddivisi in modo da mettere insieme gente di lingue diverse, perchè non potessero comunicare, lui stesso diceva di essere stato messo insieme ad alcuni tedescofoni e di aver comunicato perchè sapeva un tedesco molto stentato. A fronte di tutto ciò, come è possibile che (tratto da wikipedia) "Witold Pilecki Nel settembre 1940 con il permesso dei suoi superiori, si fece arrestare dalla Gestapo e dal 1940 al 1943 fu prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz per organizzarvi le rete di resistenza e inviare i rapporti sulla situazione nel campo, fuggì dal campo nel 1943 e nel 1944 partecipò alla Rivolta di Varsavia." Altra cosa che sinceramente non ho mai spiegato. Se i tedeschi impiegavano reparti su reparti di SS e gestapo per rintracciare ebrei da deportare...perchè in tutto l'Impero era pieno di ghetti?
non ho capito granchè ma: 1) le calorie variavano da campo a campo, da lavoro a lavoro, da sesso a sesso, da connivenze col personale di guardia, dalla stagione e anche dall'anno. 2) Witold Pilecki s'è fatto arrestare (ma forse anche no) nel 1940, il campo era appena avviato e lui, essendo un buon falegname e muratore ha trovato il modo di rendersi indispensabile. Il fatto che riuscisse a trasmettere all'esterno... boh... magari la gestapo era molto felice che certe cose uscissero all'esterno, vai a vedere... 3) boh... mi sfugge il nesso... I ghetti esistevano proprio per risparmiare personale e risorse.
Pensa alla vastità dell'impero...hai voglia a ss e gestapo... 18 pagine?! sei impazzito? mi ci vogliono minimo due negroni (no quelli colla fava di un km, quelli col gin) per leggerlo... stanotte me lo leggo con calma...
Beh alla fine non nega la presenza di una qualche lobby ebraica, dice soltanto che questa non comanda gli Usa ma che sono loro a sfruttarla e ad usarla per i propri fini. Tuttavia la tattica che lui dice di lasciare andare avanti gli ebrei a fare il lavoro sporco non mi sembra molto sensata, dato che accusare gli ebrei non credo impedisca per niente di accusare gli Stati Uniti.
1) Si che variano lo capisco anche, ma non in maniera così sensibile da modificare le condizioni di vita. 2) Appunto, stando a quello che dice Levi e tanti altri ne '40 si moriva in poche settimane. Un muratore indispensabile in un campo dove sono passati 4 milioni di ebrei + iva? Non ci credo. 3) Mi sfugge il senso di andare a raccattare gli ebrei da mandare nei campi se gli ebrei erano nei ghetti dall'età della pietra
1) da 300 a 1800 calorie al giorno, io credo che la differenza si senta eccome. 2) Ma guarda che i tedeschi non erano scemi, se qualcuno si rendeva indispensabile lo "conservavano", anche ebreo, e questo pilecki non ho trovato lo fosse, ebreo dico. Inoltre non sappiamo se avesse contatti tedeschi all'interno del campo e se facesse una sorta di doppio gioco con la gestapo. Non so, non mi sembra granchè come esempio per difendere la tesi dello sterminio ridotto, secondo me si può trovare di molto meglio. 3) Un ghetto è un immenso campo di concentramento perfettamente recintato, funzionale e produttivo, ma non ha spazio infinito, puoi salire in altezza fino ad un certo punto ma poi il tetto ce lo devi mettere per forza.
Interessanti pubblicazioni revisioniste che asseriscono come Hitler non avesse ordinato lo sterminio sistematico di tutti gli ebrei ma che anzi li considerasse come parte integrante del tessuto sociale tedesco (salvo i sionisti). http://it.wikipedia.org/wiki/I_soldati_ebrei_di_Hitler In soldoni è una ricerca fatta partendo dal contatto di vari reduci che hanno permesso di ricostruire quello che l'autore afferma, cioè che circa 150.000 soldati della Wermarcht erano mezzi ebrei o ebrei puri. Vengono inoltre stilati i nomi di molti generali nazisti con ascendenza ebraica: Erhard Milch, feldmaresciallo che guidò l'assalto in Norvegia, i fratelli Zukertorv, entrambi generali, generale Karl Litzman, Helmut Wilberg generale della Luftwaffe 100% ebreo che venne "arianizzato" da Hitler tramite cerimonia, Heydrich ebreo da parte di madre. C'era anche un altro libro di cui ora mi sfugge il nome che parlava della stessa cosa centrandola però sui Lager. In pratica faceva vedere come molti degli uomini incaricati di gestire i lager o della Gestapo fossero ebrei arianizzati. Ricordo l'aneddoto di una donna che veniva chiamata "la vipera nera" che pare abbia catturato centinaia di ebrei agendo come spia in Polonia.
Scusate, ma di primo acchito lo scritto non fa altro che confermare quanto asserito sopra dal nostro agente in Arborea, è un po' come la Schindler's list.
Io no so se è sbroccato, si è fatto, o l'operazione Eagle in versione modello Palestinese ha avuto successo, ma: Netanyahu: "Hitler voleva espulsione e non lo sterminio degli ebrei" http://www.ansa.it/sito/notizie/mon...rei_0aba87eb-6f7c-4d0c-9b54-13c2e92aadab.html
Netanyahu: "Hitler voleva espulsione e non lo sterminio degli ebrei" Quindi ci sono stati 6 milioni di morti perchè sono inciampati, battendo la testa, nella linea di confine? Ma mettere un cartello: "Mind the gap", no? Santo cielo...
Sai che novità, nessuno si ricorda del piano Madagascar ? E ci sono migliaia di pagine, interrogatori, perizie, testimonianze a Norimberga che girano e rigirano sulle responsabilità, chi ha voglia si legga almeno gli interrogatori di Goldensohn, sono stati tradotti anche in italiano, ogni tanto saltano fuori "robe strane"
Come questo discorso tra Rommel e Hitler. "Mio Führer", disse anche, "aiutiamoli perché trovino in Palestina una patria". "Palestina?" sorrise Hitler. "Ma scherza? Troppo vicini. Dovrebbero andare almeno in Madagascar" Infatti poi si è suicidato per i sensi di colpa, ovvio. Lo so anche io che per il nazismo lo sterminio non era il metodo principale per il "trattamento" degli ebrei, ma quando progettavano dei musei con gli oggetti e le informazioni sugli ebrei quali "razza scomparsa"? Bah.
Quello che è detto è vero, anche se ovviamente è stato manipolato per fare un po' di acchiappaclick. In sostanza prima della guerra diverse nazioni, in primis Francia, Germania, Inghilterra e Italia stavano cercando di proporre una soluzione al problema dello Stato Ebraico. La prima proposta è quella inglese di fine '800, ripresa poi negli anni 20, di mandarli in Uganda, cosa che però pare sia stata male accolta dal grosso dei rabbini e capi vari. Segue poi la proposta italiana di mandarli in Etiopia occidentale a ricongiungersi coi Falascià. Altre proposte minori furono l'Alaska, un'isola del Pacifico da definire, Il Brasile. La proposta che maggiormente fece presa fu quella Franco-Tedesca per il Madagascar. Le intenzioni sembravano davvero serie, ma il sopraggiungere della guerra ha fatto chiaramente andare a monte tutto. Su come poi sia arrivati allo sterminio piuttosto che allo spostamento possiamo star qua per ore a parlarne
Le parole di Nety non intendono scaricare le colpe da Hitler, ma addossarle ai palestinesi. La persecuzione ebraica da parte del regime nazista è una questione complessa e non aiuta l'immagine popolare del treno che praticamente entra dritto nel forno del campo. C'è da considerare inoltre che nemmeno Hitler poteva dire palesemente ai tedeschi di stare uccidendo gli ebrei. Molte delle presunte prove portate oggi dai negazionisti erano le scuse che il regime spacciava al suo stesso popolo per nascondere ciò che stava facendo. Ricordiamoci che il regime non era onnipotente e dovette fermare il programma Aktion T4 di palese sterminio dei disabili per le proteste della popolazione. Sul perché nella primavera-estate del 1941 Hitler decise per lo sterminio... forse perché era l'unica alternativa rimasta per avere un'Europa "judenfrei". L'Inghilterra non poteva essere più completamente sconfitta come fatto con la Francia e anzi continuava a precludere l'accesso ai territori oltremare. La Russia doveva diventare terra di colonizzazione ariana. Il Medio Oriente serviva come alleato. A quel punto l'unica soluzione rimasta per cancellare la presenza ebraica in Europa, non potendo più spostarla, era cancellarla letteralmente.
OK, ma a Hitler cosa gli interessava dell'idea di una autorità inglese? Voleva una rivoluzione araba? Perchè non espellerli appositamente per destabilizzare il Levante?