Lo Tzar di tutte le Russie e di una buona fetta della Persia può ovviamente chiamare le proprie legioni come vuole! Lode all'Armata Rossa! Confidiamo che i grandi generali dell'Imperatore possano affogare nel sangue l'infame Germania finchè è ancora infante: niente può arrestare la ferocia dei cosacchi su orso. P.S: Ma in tutto questo gli Stati Uniti dell'America Centrale cosa hanno fatto?
Ce lo domandiamo un pò tutti. Praticamente è un fantasma durante la partita. Comunque, anche a causa delle unificazioni (che hanno tolto di mezzo molti stati), per la prima volta si affaccia in classifica al 20° posto. Viva gli USCA!
Qualche immagine per chi non apprezza un bel Wall of Text Il tedesco vuole emulare le gesta napoleoniche, noi lo aiuteremo Foto del Re Francese Fuffy dopo aver regalato l'Alsazia Lorena ai Crucchi. I sudditi lo hanno soprannominato affettuosamente "il Re folle" L'orso Russo pronto a marciare su berlino e a farsi una collana con le budella del Kaiser!
Aridaje con sto exploit...la stessa Francia ha ammesso che quella mia fu una buona e sensata mossa all'epoca, dal punto di vista ottomano...
Oddio, non volevo riaprire quella questione! Mettiamola così allora: sono stato costretto a rompere la tregua a causa della (cito testualmente le vostre parole) guerra fasulla per la Sicilia.
In effetti perche' ivaldi non si sposta al Giappone adesso che e' libero? Almeno potrebbe fare qualcosa xD
Bendito reino de España L'anno 1849 sarà ricordato a lungo nelle distese campagn spagnole, i padri narreranno ai figli come un insulsa nazione quale il Regno delle due Sicilie sia stata schiacciata alla volontà di sua maestà Carlos V. La Spagna ha annientato l'intero esercito siculo e affondato la sua ridicola flotta che ha cercato di ostacolare le gloriose operazioni di sbarco dei baschi rossi. Dopo innumerevoli deliri e una figuraccia con le altre nazioni mondiali, il regnante siculo ha ceduto alle richieste spagnole, ha dato indietro le terre costiere marocchine. Continuano le fucilazioni in catalogna, per stroncare ogni movimento nazionalista, ma dopo 20anni di regno carlista, nel 1850 nasce la prima manifestazione inneggiante alla democrazia, che viene prontamente anchessa soffocata nel sangue dai baschi rossi. Viene ultimata la grande linea ferroviaria Madrid-Barcellona e ultimate le fortificazioni sui pirenei, prendendo il nome di linea difensiva Isidro. Dalla corte reale vengono fuori delle carte segrete, firmate dal regnante Russo-Austriaco e Spagnolo che prontamente sono sparite per evitare uscissero allos coperto. La tristissima situazione diplomatica internazionale ha spinto i diplomatici a ritirarsi dalle ambasciate di UK,Francia e la neo Germania facendo ritorno in patria. Anche nei confronti dell'Austria, l'opinione pubblica acclama un certo dissenso. Nuove fabbriche vedono la luce nelle città spagnole, la gente felice alza al cielo i calici colmi di vino brindando alla gloriosa ripresa su tutti i fronti, pur continuando a ignorare quanto succede in europa.
Dell'incredibile casino diplomatico il più fregato sono rimasto io vedo che vi state già spartendo le due sicilie mai vendere la pelle dell'orso prima che sia abbattuto adesso appena mi rifaccio con l'austria mi sa che una gitarella in spagna non me la toglie nessuno Tradito da tutti Vestinus volevi gli intrighi diplomatici eccoli qua
Accidenti che mi sono perso! 4 anni di evoluzione statuitense buttati; ciò significa quattro anni in più che dovranno passare prima gli USA entrino nella scena internazionale. Nella partita a EU3 con la Spagna avevo tardito l'alleanza per la quale combattevo ma ora capisco che quello non fu nulla, il comportamento del Kaiser è davvero deprorevole. Qualcuno linki il save ivaldi può fare qualcosa anche lì dov'è con l'appoggio statunitense.
Veramente sono l'unico che al tavolo delle grandi potenze ha sempre spinto per l'unificazione italiana, a differenza di Francia e Germania. La Lombardia in mano austriaca la considero un colpo basso anche nei miei confronti, dato che gli accordi erano altri. Tant'è che per prendere le colonie mi sono dovuto muovere io stesso. Per il resto ho sempre ignorato le tue richieste di alleanza, mentre ero in guerra con il mondo, perchè hai la brutta abitudine di chiamare gli alleati senza prima consultarti, facendomi perdere prestigio in un caso o tirandomi dentro ad una guerra scomoda nell'altro. Ad esempio ho ancora in gola la tua chiamata nella guerra contro il Marocco, per la quale non avevi nemmeno bisogno del mio aiuto, ma che mi ha fatto fare una figuraccia con gli spagnoli ai quali avevo garantito la mia indifferenza su quelle zone. Non posso nemmeno recriminare il fatto che se le siano "riprese"...
Questa è la prima parte del mio AAR: CONFEDERAZIONE TEDESCA DEL NORD "Schiamazzi, urla, cori. Un indescrivibile trambusto proveniva dalle finestre serrate mentre il cancelliere Von Purf stava tentando di riprendere conoscenza nel suo letto. Erano le dieci di mattino e lungo la Freidrichstraβe s’era radunata una turba di bifolchi, minatori ed operai in delirio. - Adolf! - chiamò il cancelliere il suo maggiordomo - Adolf, che sta succedendo? - - Mio signore il popolo sta manifestando! – E che vogliono? – sbadigliò il giovane cancelliere di Danzica – Sire, vogliono la repubblica!!! – rispose con terrore il servo, ricordando gli avvenimenti della sua gioventù, quando aveva servito in arme contro le truppe dei rivoluzionari francesi. - Il cancelliere rimase di sasso. - Adolf, manda un messaggero a svegliare il re, fammi sellare il cavallo e dammi dei vestiti da pezzente – ordinò Von Purf con una faccia che ricordava il colore del latte. – Mio signore! Non intenderete fuggire tra la folla! Se qualcuno vi riconoscesse vi potrebbe uccidere! – strepitò il fedele maggiordomo, tentando di far cambiare idea al suo padrone – Adolf, non ho scelta. O questo oppure fare la fine di Luigi di Francia. E non ho nessuna intenzione di far separare la mia testa dal suo corpo. Per questo devo sentire cosa vogliono i rivoltosi, mettere in campo i reggimenti della guardia e conferire col re. – Farò come desiderate mio signore – rispose il maggiordomo.” Da “Markus Von Purf: vita romanzata di un Padre della Patria” “Dopo una roccambolesca fuga dal suo palazzo cittadino e aver mandato messaggeri alle truppe stanziate intorno alla città, Von Purf corse a Sanssouci, la residenza del re Federico Guglielmo, suo sovrano ed amico. All’entrata le guardie gli sbarrarono il passo, vedendo solamente un altro straccione tirasassi avvicinarsi, ma proprio quando stavano per prenderlo e sbatterlo in gattabuia lo riconobbero e lo fecero entratre. Von Purf trovò il re già in uniforme davanti ad un tavolo col la cartina di Berlino. Assieme a lui v’era lo stato maggiore intero dell’esercito e il principe ereditario, nonchè fratello del sovrano, Guglielmo. Dopo un acceso dibattito con i militari, che volevano far sedare la rivolta dall’esercito, il Re riuscì a riportare la calma nella riunione. Von Purf potè allora parlare liberamente ed esprimere al re la sua idea. Ciò che i rivoltosi volevano altro non era che estendere a tutte le persone il diritto di voto, eliminare la censura dalla stampa e legalizzare i sindacati, allora perchè non concederglielo? Pochi erano i radicali che volevano mettere in dubbio il potere del re, ed essendo in guerra contro inglesi e francesi non si poteva perdere l’appoggio del popolo, che combatteva per vedere finalmente la Germania unita sotto l’egida dei protestanti Hohenzollern. Il re si oppose fermamente a queste “minaccie rivoluzionarie”, ma il principe Guglielmo riuscì a far accettare al padre che erano concessioni inevitabili se voleva vincere la guerra. Il futuro della Germania unita era nell’elezione del parlamento, ma la Casa Reale si sarebbe riservata il diritto di decidere i governi e di gestire la politica estera. Von Purf convenne che questa era la soluzione migliore, e i militari reazionari s’attennero da buoni monarchici alle decisioni del re.” Da “La guerra Franco – Prussiana (1847-1848), ovvero come la Germania sia nata nel sangue e nel tradimento” “Il Re e il cancelliere sedevano su una panchina nel roseto di Sanssouci, parlando del più e del meno mentre la principessina Luisa, la figlia del principe ereditario, stava giocando col fratellone Federico, ormai diciassettenne. - Corri piccola! Non ti far beccare da quel brutto francese di tuo fratello! – urlava il prozio, mentre scommetteva con l’amico su quanto tempo avrebbe resistito Luisina. – Un marco che non la prende prima d’un minuto – Disse Von Purf. – Scommessa accettata – gli rispose l’amico coronato. - Come vorrei vincere presto questa guerra! I giorni nella Grande Germania saranno tutti così! – bisbigliò il cancelliere. – T’illudi amico mio: la situazione si fa ogni giorno peggiore – sentenziò mesto Federico – Mio Re, cosa dite! – Von Purf rimase sbalordito da un’affermazione del genere. Il re continuò: – Tu credi veramente che possiamo vincere? Noi già abbiamo dovuto dichiarare la bancarotta per salvare il salvabile, gli Asburgo stanno avanzando ma a breve arriveranno i francesi a fermarli sulle Alpi, i Russi possono essere quanti vogliono, ma dopo che ho visto novantamila tedeschi morire e il doppio mutilati comincio a dubitare della vittoria. Gli inglesi poi stanno sbarcando sempre più soldati, la situazione si fa dura. - - Mio sire – gli rispose Von Purf – Mio sire, se voi non credete nella vittoria potranno i vostri soldati farlo? Ogni sforzo va fatto per la Germania! Non possiamo tirarci indietro ora che abbiamo addirittura dovuto cedere a quei borghesi mangiasoldi! – Già Markus... ma io temo proprio la sconfitta. Il popolo non potrà resistere a lungo a queste privazioni, gli inglesi avanzano in Persia e dominano i mari, i francesi hanno addirittura occupato il Lussemburgo... Tu ancora sei giovane, io mi ricordo di Ligny e Waterloo. Non dar retta a Clausewitz: la guerra altro non è che uno sporco affare, il modo più orribile di gestire la diplomazia. Alle volte non c’è altra scelta, ma bisogna evitarla quando possibile. La Francia non ha collaborato e noi abbiamo approfittato della mia amicizia con Ferdinando d’Austria e della sua con lo Zar Nicola per poter fare una patria per i popoli tedeschi. Ma a tutto c’è un limite. Rivedere massacri come quello di Charleville m’ha fatto tremare le membra, vedevo ancora le cannonate che Napoleone tirava sul mio reggimento a Ligny! - Federico, amico mio, non è che starai diventando un codardo? – lo punzecchiò scherzosamente Von Purf, che non riusciva a credere alla sue orecchie. – No, Markus. L’altra sera ho sentito al teatro l’opera di un giovane molto promettente che penso realizzerà grande musica, un certo Wagner. Ascoltando la sua Lohengrin ho pensato sempre ai tedeschi. Divisi in tanti stati e tra due grandi: il sottoscritto e l’Imperatore Ferdinando, il quale tra l’altro è malato. Non desidero che questo continui, ma non voglio neanche che in tanti muoiano per questa nostra grande patria. Valuto ben più la vita dei miei sudditi della mia, lo sai bene. Per questo te lo ripeto: io ho paura di perderla questa guerra! –“ Da “Markus Von Purf: vita romanzata di un Padre della Patria” “Qualcuno stava buttando giù a calci tutte le porte di Sansoucci in direzione della stanza da letto. – Sono i rivoluzionari! – Urlò la regina Elisabetta. Prima che il Re potesse tirar fuori la pistola dal cassetto del comodino, irruppe nella stanza Von Purf con dietro una stuola di servi che tentavano di fermarlo. - Mio Re!!! Non c’è tempo per discutere, scaccia tutti dalla stanza e leggi questa! – sbraitò l'ipereccitato cancelliere, ficcando tra le mani del sovrano una missiva dal sigillo rotto. Federico Guglielmo s’accorse subito che il sigillo era quello del Regno di Francia ed immediatamente ordinò a tutti, persino a sua moglie, di uscire dalla stanza. I suoi occhi scorrevano le righe, scritte di pugno dal Re di Francia, ne riconosceva la calligrafia. Più tempo passava e più la sua faccia si faceva raggiante. – Invia immediatamente la risposta. Accettiamo. Finalmente i popoli tedeschi potranno vivere in pace per un secolo e più! – Ordinò con un viso estatico il Re“ Da “La lettera della discordia”
Comunque adesso ho mezza europa contro ma gli austriaci dovranno faticare per venirsi a prendere i miei territori la dichiarazione è arrivata dopo che mi sono ripeso ed è stato permesso a l'austria di puppettizare il regno di sardegna e di tenersi la Lombardia le cose meglio farsele da solo (dopotutto nella prima guerra d'indipendenza il piemente affrontò l'austria a viso aperto)
Gian io chiedo solo la romagna, vestinius forse anche lui qualcosa e la francia vuole la tunisia, possiamo accordarci penso, non ho voglia di combattere ancora, anche perchè dovrei invadere sua santità. Ma ovviamente tutto è rimesso alle decisioni di enok e fuffy, decideranno loro sulla sicilia, se loro mi dicono bianca sarà bianca, attendiamo una loro decisione, anche in pm se vogliono. Certo che hai esagerato a riattaccare, capisco Fuffy che ha rifiutato la chiamata. Considera che il puppet sul piemonte dovrei perderlo se rientro tra le G8.
Ma che Tunisia alla Francia! Mi oppongono fermamente, Tunisi è sempre stata ottomana, e pretendo di riaverla come compenso per le guerre che ho combattuto per l'Austria/Germania/Russia...
Non c'è molto da vedere, la Germania mantiene ancora qualche testa di ponte nei paesi baltici e in bielorussa, ma gran parte delle sue truppe sono morte .
Sta venendo fuori una partita direi molto avvincente fin da subito, un peccato che non abbia potuto partecipare, vi seguo volentieri però Tifo lo Zar Uriel!
