Purtroppo come immaginavo in america sarà il disastro completo dopo il quit di doria.. gli usa non completeranno mai la guerra messicana, il CSA senza texas non si può vedere e texas a parte, non ha alcun core sugli altri stati degli USA oltre alla regione di washington, west virginia e missouri. Per i fratelli texani, solidarietà per quei yankee che vogliono unirsi al nuovo legittimo stato d'America!
Dopo ben 3 attacchi indiscriminati da parte della Perfida Albione, tutti finiti con nulla di concluso, nonostante le offerte di amicizia russe... Dopo l'infame asservimento del Celeste Impero alla Regina Vittoria (e imperatrice di Nulla)... IT'S
USA 1845: Dopo la caduta del presidente DORIA e al successivo insediamento del neo presidente nominato dal congresso per risanare la situazione al dir poco sconvolgente, ci si avvia ad un'unica cosa possibile al momento, una riformazione dell'esercito. Giunto il 1848 tra varie manovre sulle fabbriche e di soppressione per chi inneggia al presidente doria l'abolitore della schiavitù dal texas, l'unità nazionale viene messa alla prova questo stesso anno, iniziando la vera invasione del Messico. USA/CSA 1850: Si avvia una rapida manovra offensiva con 4 armate dispiegate nel texas e negli stati centrali con l'obiettivo di raggiungere il rio grande in attesa poi dell'unica armata dispiegata a nord nella regione di washington, con compito di scendere le grandi montagne rocciose. Tutto prosegue bene i primi 2 anni della guerra, fin quando il 1850 un gruppo di generali sovversivi, decidono di non rispettare i tempi stabiliti dal presidente per un'estensione della schiavitù che comprenda anche gli stati del nord. Il presidente, accettata la richiesta di far parte o meno della nuova confederazione, fugge così da Washington a Richmond sancendo ufficialmente l'inizio della guerra civile. CSA, il panico totale 1850/52: Parte dei reggimenti schierati nei territori messicani si ritrovarono così sotto un altro stato, cambiando traumaticamente il fronte da sud contro il messico a nord contro l'unione, che rapidamente annienta e distrugge quei reggimenti, solo 2 brigate di corazzieri sopravviveranno, ritrovate poi non si sa come dal presidente stesso alla fine del conflitto vicino città del messico. Quasi tutti gli stati meridionali hanno sancito la loro adesione alla confederazione, tranne il texas. Nonostante la situazione al dir poco tragica, 75 brigate vengono formate dalla mobilitazione generale, che viene attuata alla rinfusa visto che l'esercito dell'unione, nonostante le truppe superstiti assieme a quelle messicane li stia intrattenendo, mira agli stati confederati. Il generale robert e lee forma così un'armata e si lancia rapidamente all'assedio di Washington, issando alla casa bianca la bandiera confederata. la spagna si precipita così a riconoscere gli stati confederati, seguita dall'inghilterra che manda 60mila volontari dal canada. Il conflitto termina con un riconoscimento da parte dell'unione della secessione degli stati del sud, il messico è uscito durante la guerra civile ( a cui non ha mai preso parte ) alla guerra unione-messicana perdendo la california. La guerra è finita, il presidente ha giurato che mai qualcuno come il presidente doria prenderà le redini di qualche stato, nemmeno sotto voto! Dio fulmini e stermini il popolo che sceglie un simile incapace! Dal diario di un sopravvissuto dell'armata confederata della virginia settentrionale.
Terza Sessione 1845-1852 Partecipanti: UK: Bacca Francia: Magic Prussia: Dixie Austria: Acciaio Russia: Vestinus USA->CSA: Agent Svezia: Cerbero Ottomani: Doc Spagna: Satana Piemonte: Navy Giappone: Matt
"Il giovane imperatore con le mani sporche di sangue" Così veniva apostrofato il giovane Francesco Giuseppe I l'indomani della risoluzione della crisi ungherese, il conflitto era stato arduo ma, grazie all'aiuto del Kaiser tedesco e dello Tsar austriaco, il tutto era terminato dopo pochi mesi. Dopo l'abdicazione di Ferdinando I era infatti salito diciottenne al trono Francesco Giuseppe, riconosciuto dalle realtà aristocratiche di tutte le etnie ad eccezione, naturalmente, degli ungheresi. L'impero in questi anni avanza con passi da gigante: Cracovia e Bosnia vengono annessi ai possedimenti asburgici, si amplia la zona di influenza in Italia e, dopo alcune ribellioni indipendentiste nel granducato di Toscana, l'amministrazione diventa sia de facto che de iure questione della corona austriaca. La situazione geopolitica è incerta, a est la Russia stravince su tutti i fronti contro un' Inghilterra che si avvia al suo tramonto, a nord i tedeschi spingono per unificarsi in una grande nazione, a ovest i piemontesi vaneggiano sull'ipotesi di una nazione italiana mentre i francesi cozzano continuamente con i prussiani. Si trovano alleati che in anni precedenti sarebbero stati definiti quantomeno bizzarri: il sultano ottomano e l'imperatore ortodosso delle Russie. In nome di Dio Onnipotente, per i poteri conferitimi dall'Altissimo, ti nomino Kaiser dell'Austria [...] possa Tu guidarci rettamente e saggiamente. Viva l'imperatore, Viva Dio, Viva la Santa Austria! Caro prezzo viene fatto pagare però per tali amicizie: la Galizia viene diplomaticamente ceduta allo Zar Vestinov dopo l'aiuto ricevuto da quest'ultimo per impiccare i responsabili dei tumulti ungheresi, mentre le voci a corte riguardo l'amicizia con gli odiosi infedeli non tacciono. Addolcire la pillola delle "inutili" imprese militari in italia, che però porteranno con la presa della Toscana e l'entrata del Piemonte nella sfera d'influenza enormi vantaggi strategici, non è affatto facile, tanto che, sciolto il gabinetto neo-assolutista e consigliato dai filo-metternichiani, l'imperatore concede il voto ai proprietari terrieri, trasformando di fatto l'Austria in una monarchia costituzionale su modello prussiano.
Il presidente degli stati confederati, invita chi non l'abbia già fatto a riconosce l'unico e legittimo CSA, altrimenti sarete invitati per un work holiday in uno dei nostri bei campi di cotone. Ps: osservavo i pop e ci sono un paio di rumeni come schiavi.