Mi sembra assurda come regola, ababstanza surreale. Se a tradire è il capo dell'alleanza allora ha senso, ma così no; traslando l'esempio nella realtà sta cosa non avrebbe senso! Anche perché in tal caso la Francia non avrebbe nemmeno chiesto ciò che veniva preteso nel causus belli!
Ho aggiunto un altro pezzo al commento di prima. Lo riporto anche qua: P.S. Per la cronaca, io avevo avanzato dubbi simili ai tuoi in fase di stesura delle regole.
Ma è una regola ASSURDA! Perciò, se l'Austria avesse attaccato per i fatti suoi prima che noi facessimo pace con Milano, avrebbe potuto chiedergli la cessione di una provincia e noi saremmo rimasti a bocca asciutta! Poi magari i due giocatori si erano messi d'accordo e l'Austria restituisce la provincia. E' una regola che non funziona! PS: durante la stesura del regolamento non mi ero accorto di questo comma, vi eravate dilungati così tanto coi commenti che non riuscii a seguire tutta la discussione
Io (austria) non ero alleato con i francesi-castigliano contro milano....... La mia successivamente è stata una guerra indipendente.....dove tralaltro non ho chiesto ne territori, ne liberazioni varie.....
Beh, questo è contrario al buon senso e andrebbe considerato come barare, ergo anche se non è scritto nelle regole (come tanti altri "trucchetti" del genere) mi sembra ovvio che non è possibile farlo. Però concordo che le paci/guerre separate andrebbero regolamentate meglio, visto che - dall'altra parte - esiste una regola ferrea per le cessioni delle province. @Bjb Allora bisogna toglierlo dal regolamento. Io ero rimasto a questo commento di Uriel, che si opponeva a togliere la regola dal vecchio regolamento (anche se in Divine Wind c'è il tasto "Call to arms" per gli alleati): E in effetti pure lui non aveva tutti i torti...
Quelli che abbiamo fatto erano esempi teorici per far capire che ste regole non funzionano un gran che bene. A meno che non ci fidiamo del buon senso dei giocatori, credo che vadano sistemate. Ne riparleremo meglio nel topic riguardante l'organizzazione della partita, non è il caso di intasare l'aar
è pur vero che qualunque regola può essere aggirata... sta al buonsenso dei players, l'altro ieri mi sembrava palese che fra e spagna erano un blocco unico, mentre l'austria era indipendente
Sì certo, se nessuno fa il furbo va tutto bene, ma siamo sicuri che tutti per tutta la durata della partita si comporteranno bene?
Sì sì, non solo era palese, ma ha dichiarato pure al termine della guerra franco-spagnola. CONTINUA QUI: Partita multiplayer EU3-DW
spostiamo questa discussione in quella in "C'era una volta l'Intelligenza Artificiale" per favore, abbiamo intasato anche troppo questa che dovrebbe raccogliere gli AAR e tutti i messaggi/frecciatine fra sovrani.
III SESSIONE: 1422-1437 Partecipanti Austria (alexio277) Borgogna (bjb) Castiglia (Felipe) Francia (Filippo I di S.G.) Inghilterra (Efestus) Milano (Lord Attilio) Novgorod (Vladislav) Ordine Teutonico (Enok) Ottomani (rajAs) Svezia (Giank56) Mappa Statistiche
Milano (1422-1437) Tralasciando gli anni precedenti ( in cui non è successo niente) Milano si ritrova in uno stallo pazzesco: il beneamato Impero ci tiene alta l'infamia e non ci permette di toglierci se non liberando Siena e Pisa: ciò ci impone di aspettare che questi stati diventino provincie nazionali per poi uscire dal maledetto schifoso Impero. Intanto, come era prevedibile, le potenze straniere cercano di insidiare il dominio milanese in Italia (riuscendoci). La Francia occupa la Savoia e noi non ci possiamo fare nulla. In compenso l'Austria, dopo una guerra inziale, decide di sostenere la causa italiana. Le truppe milanesi e austriache si aiuteranno reciprocamente nelle guerre a venire. Il sovrano napoletano, per evitare che le truppe straniere insidino il dominio italiano, si autoannette a Milano. La Toscana e Ferrara diventano vassalli. Intanto in Svizzera i cantonesi chiamano in loro soccorso Milano e l'Austria per liberarli dalla loro stolta neutralità. Gli austro-milanesi accettano con piacere, però la Borgogna non è dello stesso parere. Come si risolverà la questione?
La Borgogna intima a tutti i sovrani stranieri di ritirare le loro truppe dalla Svizzera, che è vassalla della Borgogna. Chi torce un solo capello alla Svizzera, attacca esplicitamente la Borgogna.
AUSTRIA 1422-1437 Periodo caratterizzato, da una serie di sanguinosissime guerre, che mettono a dura la debole economia austriaca. Ciò nonostante, il regno riesce a far fronte a tutte le minacce esterne, e a destreggersi anche in piccole ma intense campagne di espansione. Vengono rafforzati tutti i rapporti diplomatici, con l'impero e le maggiori potenze, l'Austria non sembra avere nemici, e l'espansione per il momento risulta abbastanza fluida. Viene rafforzato il rapporto di cooperazione con Milano, che finalmente dopo varie avversità riesce a dare una parvenza di unificazione alla penisola. La situazione và precipitando quando, la Borgogna, presa da manie imperiali, scatena nell'impero una serie di guerre, che la portano a minaccare le aree di influenza altrui, la nostra in particolare.... [ ...To be continued... ]
Resoconto francese. Corre l'anno del signore 1437. La Confederazione svizzera, dopo numerosi rovesci militari, si ritrova, suo malgrado, in guerra contemporaneamente con tutte le principali potenze dell'europa centrale: da un lato Francia e Borgogna, dall'altro Austria, ducato di Milano e Ordine Teutonico. La rapida occupazione, da parte dei primi 2, rende la Svizzera vassalla borgognona. Prosegue tuttavia la guerra contro gli altri, che in contemporanea al rientro dei borgognoni fanno il loro ingresso nelle valli dei cantoni. La situazione diviene critica a livello internazionale: la Borgogna intima ai 3 coalizzati la ritirata, minacciando l'intervento immediato, forte del sostegno in tal senso assicurato dalla Francia. Cosa succederà? In caso di insistenza da parte dei coalizzati, sarà guerra, una guerra però che appare già vinta in partenza per i francofoni, che possono schierare oltre 100mila uomini (vassalli esclusi) contro i circa 60mila degli altri (tra l'altro sparpagliati dalla Calabria al mar Baltico, vassalli esclusi). Si verrà alle mani? Si opterà per un (più saggio) ripiego? Lo vedremo nella prossima puntata! _________________________________________________________________ Cosa è successo, invece, in Francia in questi anni: viene coronata l'ambizione italiana, tramite l'annessione all'impero francese dei territori sabaudi, subito divenuti patria nazionale francese. In ambito internazionale, ci sono ottime relazioni con i potenti vicini, sia spagnoli che borgognoni, mentre ovviamente lo stesso non si può dire dei rapporti con i milanesi (che pure hanno intavolato alcune trattative intorno alla questione romana: Roma, che appartiene al papa, vassallo francese, è rivendicata dai milanesi qualche completamento dello sforzo unitario nella penisola. Le trattative non hanno finora avuto sbocco concreto). Vengono costruiti molti edifici in tutta la nazione, che detiene (anche se di poco) anche il primato europeo.
A differenza di quanto sostenuto dal rappresentante diplomatico del Regno di Francia, il Gran Maestro dell'Ordine Teutonico non ha mai organizzato una campagna militare contro la Confederazione svizzera. Il suo intervento in guerra, richiesto dall'alleato austriaco, aveva il solo scopo di annientare il potenziale bellico del Re di Bavaria e Imperatore del Sacro Romano Impero. I cavalieri teutonici, svolto il loro lavoro di supporto, hanno da tempo abbandonato il conflitto; ora sta alle diplomazie mitteleuropee risolvere la questione della sovranità svizzera, ci auguriamo senza il ricorso alle armi.