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oggetti volanti non identificati

Discussione in 'Off Topic' iniziata da qwetry, 6 Luglio 2014.

  1. Lirio

    Lirio

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    Hai ragione, ronnybonny, a porre una domanda interessante. Premesso che sono un grande ignorante in materia, dopo un paio di corsi di astronomia (il secondo l'ho rifatto perché nel primo non avevo capito niente) ho scoperto cose curiose. Interessante notare quello che hai detto tu sugli UFO.
    Altrettanto divertente osservare che la fantascienza, come giustamente chiedi, di fatto si espande come fenomeno a partire dal novecento, ma già nella seconda metà Dell ottocento si hanno un fiorire di pubblicazioni romanzate.
    Dirò cosa arcinota ai più, ma per i pochi che non lo sanno, i famosi omini verdi, i marziani, tanto cari alla fantascienza, per quasi un secolo hanno cavalcato prima i romanzi e poi i film, prima muti e poi sonori, non per invenzione di un romanziere, ma per un errore storico.
    Quale era nella seconda metà del diciannovesimo secolo la nazione autorità in materia di scienza e astronomia?
    Alcuni non ci crederanno, ma per secoli fu il nostro stivale, oggi tanto screditato. Dice qualcosa il nome Galileo?
    Quale era la lingua ufficiale della comunità scientifica mondiale in materia?
    Sembrerà strano, ma era l'italiano.
    Orbene, uno dei massimi esperti mondiali in materia era, di nuovo guarda caso, sempre un italiano, tale schiapparelli.
    Questo signore, negli anni 70 del diciannovesimo secolo vide e un po' di anni dopo scrisse una cosa che condiziono' per quasi un secolo, e cioè fino agli anni 70 del novecento, non solo il mondo scientifico, ma l'immaginario collettivo e tutta la fantascienza.
    Egli scrisse che aveva visto con un telescopio su Marte dei canali, e quindi, se vi erano dei canali, li dovevano avere costruiti dei popoli intelligenti.
    Tale era l'autorità degli italiani al tempo che l'intera comunità scientifica internazionale si convertì all'idea della vita su Marte, una vita intelligente.
    Se lo ha detto schiapparelli! Dicevano tutti.
    Ovviamente i giornali tradussero per il volgo, e nacquero gli omini verdi, di cui in cento anni di romanzi e cinema. Fino a che le sonde spaziali dimostrarono che non era vero niente.
    Peccato che schiapparelli non scrisse mai nulla del genere.
    Il clamoroso equivoco nacque da un banale errore di un traduttore che tradusse in inglese il termine italiano di canale con la parola canal, e non con la parola channel.
    Se avesse usato la seconda, tutti avrebbero capito che il nostro intendeva canali naturali, mentre con la prima tutta la comunità internazionale comprese canali artificiali, cioè costruiti da forme di vita intelligente.
    Quindi, un errore di un ignoto traduttore ci ha costretto a subire migliaia di orribili film di Hollywood.

    P.s. Simpatici errori del genere sono comuni non solo in ambito scientifico ma anche di religione. Diro' ancora cosa nota ai piu' ma che io scoprii in eta' adulta soltanto. Il famoso detto evangelico che dice che sia più facile che un cammello passi perla cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli non ha poi tanto senso, anche se ogni giorno qualcuno lo cita. Diventa più sensato se si considera un errore di traduzione in greco, laddove e' stato tradotto cammello quello che il testo originario intendeva per filo di canapa, gomena, una corda, un filo spesso, insomma.
     
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