E' il mio unico dubbio. Tuttavia in alcuni casi c'è la sicurezza della coplpevolezza, e magari allora...
Anche a me in certi casi mi verrebbe volgia , tipo vedendo ieri un caso di uno spacciatore che faceva trucidare decine e decine di persone in un film, ragazzi e bambini fregandosene con aria strafottente, con gente così mi sarebbe venuta voglia che un plotone di SS gli bussasse alla porta e vedere la sua reazione( SS perchè è il corpo militare più spietato che mi sia venuto in mente non perhè io sia nazista)
La statistica si basa su diverse serie di osservazioni ed è una scienza abbastanza riconosciuta nella sua validità. Stati in cui la pena di morte si applica non vedono riduzioni significativamente rilevanti di crimini efferati rispetto a stati in cui la pena di morte non si applica. Ergo la pena di morte, evidentemente, come deterrente non funziona. E questo lo si rileva anche negli stessi usa, in cui ci sono stati (simili) dove la pena di morte si applica e altri in cui non c'é. Non è che quelli in cui si applica la pena di morte gli omicidi non ci siano... Mai detto che sia un'ingiustizia. Nel precedente intervento ho scritto che uno stato ha pieno diritto di eliminare fisicamente i cittadini che compiono crimini particolarmente efferati o contro lo stato stesso. MA: 1) come deterrente non serve 2) la giustizia umana non è perfetta e l'idea di ammazzare una persona forse innocente mi lascia un po' di dubbi. Se sbaglio, preferisco sbagliare per eccesso di bontà che per eccesso di cattiveria, a costo di sembrare stupido o buonista. Di casi di persone riconosciute innocenti anni dopo la loro definitiva incriminazione ce ne sono a bizzeffe. Infine, in america sulla sedia elettrica o a farsi l'iniezione ci sono solo ispanici, neri e membri delle lower class. Non proprio il mio modello di giustizia... Sull'eutanasia andiamo OT, e lascerei da parte la Chiesa. Fino a prova contraria siamo in uno stato laico, dove puoi divorziare ed abortire. E poi scusa, cosa ti aspetti che dica la chiesa cattolica? Sterminiamo tutti i criminali? Ammazziamo tutti i peccatori? Molto in linea con quanto predicato nel nuovo testamento... Sull'escalation di reati, non mi sembra così dato che ci sono stati negli usa dove la pena di morte non si applica e non assistiamo certo a rivolte popolari o a giustizia fai da te... L'importante è che si rimanga in uno stato di diritto e la funzione punitiva sia esercitata dagli organi statali. Ciao!!!
Vorrei solo far notare una cosa riguardo le statistiche. Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di omicidi (visto che nei paesi citati la pena di morte viene data solo in questi casi), negli USA è vero che la pena di morte non fa da deterrente (primo per tasso di omicidi tra i paesi occidentali), ma in Giappone il tasso di omicidi è il quarto più basso al mondo, se parliamo di paesi occidentali è il più basso in assoluto. http://www.nationmaster.com/graph/cri_mur_percap-crime-murders-per-capita Quindi da prendere con le pinze questi dati. Al massimo potrebbe essere utile consultare dati riguardanti lo stesso paese in periodi diversi (con pena di morte e senza), ma bisognerebbe tener conto anche di molti altri fattori Bo, secondo me la statistica in questo campo ci azzecca poco
No, il giappone non è significativo perché non me lo puoi paragonare con i paesi occidentali per sostenere la tesi che la pena di morte serva come deterrente: troppe differenze di cultura. Se guardi le statistiche nel complesso, anche i furti sono bassissimi e non certo perché gli cavano gli occhi con un ferro arroventato se rubano. Il fatto è che, per certi versi, un giapponese medio ha un senso civico e un senso del dovere molto più elevati dell'occidentale medio. Ed essere condannati è cosiderato un disonore sociale, per questo non rubano o non ammazzano, non certo per la paura della pena. PEr il giappone, come giustamente dici, occorrerebbe osservare - in linea di principio e tenuto conto però delle differenze culturali fra periodi storici diversi - periodi in cui la pena di morte non era applicata e periodi in cui invece era in vigore Gli usa invece sono un esempio statisticamente significativo: lì hai stati che non la applicano e stati che la applicano. Il campione della popolazione è sostanzialmente omogeneo: le differenze culturali ci sono ma sono minime. Inoltre ci sono stati che hanno sospeso la pena di morte e poi rentrodotta, o viceversa. Allo stato attuale, le ultime analisi statistiche mostrano che la pena di morte ***non*** riduce il numero di crimini efferati commessi, quindi non è un deterrente. Ovviamente le analisi statistiche vanno prese con le molle, perché in un dato periodo la situazione può cambiare anche velocemente. Ma almeno un fatto lo mettono in evidenza: non crollano i crimini efferati per la semplice introduzione, in uno stato, della pena di morte... Un saluto
See ... del caso ... quindi buttiamo nel cesso tutta la statistica inferenziale e chi la studia! Non stiamo giocando a poker ...
Scusa non so utilizzare il multiquote....comunque. La statistica è si una scienza valida,ma non credo applicabile a questo caso.Possiamo fare previsioni su un processo elettorale o su flussi migratori ma qui si parla di comportamenti dettati molte volte da rabbia,vendetta o pazzia e ci sono troppe variabili che possano far si che un omicidio oggi accada e domani no. Poi sul secondo punto,il mio commento sulla giustizia non era riferito al tuo precedente post, ma in generale a quanti oggi si battono per abolire la pena di morte. Io parlo non della possibilità materiale che la giustizia possa sbaliare a giudicare una persona in seguito a errori nel processo o altro,ma nel caso generale di un individuo di cui siamo al 100% sicuri che sia colpevole(ipotizziamo di poter vedere nel passato e quindi siamo sicuri che sia colpevole); è giusto ucciderlo o no? Infine io dallo chiesa cattolica non mi aspetto un atteggiamento diverso,anzi è giusto che mantenga le proprie radici di 2000 anni fà,anche a costo di essere integralista,chi dice che la chiesa dovrebbe adattarsi ai mutamenti sociali spara un sacco di cazzate,però non devono esserci interferenze nella politica interna di un altro stato e qua mi pare che ce ne siano già abbastanza. La gran bretagna si è fatta la propria chiesa funzionale ai propri interessi,noi non ci siamo ancora liberati del macigno...
Intanto incominciamo anche a mettere in evidenza che nel nostro paese in materia di diritto siamo avanti anni luce ,rispetto alla tanto ammirata democrazia americana. personalmente per quanto rigurda materia di giustizia preferisco l'Italia ad altri.Sicuramente ci sono lacune enormi per ciò che riguarda l'applicazione delle pene,ma ripeto meglio da noi che da altre parti. Per quanto riguarda i reati dei quali parli tu, vengono spesso tenuti in considerazione,molti fattori. Secondo quanto viene da te detto il povero malato di mente per amor di Dio ,pericoloso socialmente,dovrebbe essere eliminato,mentre il boss che con lucidità mentale e premeditazione avrà ordinato centinaia di esecuzioni,non rientrerebbe nei casi da pena capitale ,perchè mai confesserebbe una cosa del genere. Questo per me va ben lungi da un concetto di giustizia. Ora sono sotto una tempesta e chiudo.
Contrario, vista la possibilità di errori nel giudizio (mi attengo al mondo reale e non entro nel merito di "ma se non ci sono errori"). Senza contare che la pena di morte è economicamente più onerosa della detenzione di una persona per 40 anni.
:humm::humm: vuoi mettere 20 centesimi di piombo o 40 $ di corrente elettrica o 320$ di veleno, la pulizia del patibolo, uno stipendio per 11 persone per un'ora di lavoro, una fossa comune e le scartoffie cartacee con 40 anni per 365 giorni più 10 con 3 pasti al giorno, alloggio, vestiario, 5 persone a turno per la vigilanza ??
Sono contrario tranne che in periodo di guerra. Perchè alleviare le sofferenze del reo con la morte? Deve vivere ogni giorno rimpiangendo ciò che ha fatto. Lavori forzati e pane e acqua...altro che tv e cioccolatini. Oltretutto la società ricaverebbe qualcosa dalla sua detenzione. Ho votato comunque per il no, sono contrario.
In cina fanno addirittura pagare il costo delle pallottole alla famiglia del condannato..pratici la condanna a morte mi pare che fu ripristinata al tempo del fascismo quando lo stato liberale l'aveva abolita anche se è rimasto nel codice militare... la pena di morte per reati militari gravi in tempo di guerra mi pare che è rimasta in vigore nel codice militare fino agli anni '60, oggi pare sia pure lì abolita :humm: comunque anchio contrario anche se lo ammetterei per persone che commettono violenze fisiche e psicologiche gravi e irreversibili su persone di minore età e incapaci di intendere e volere per motivi di pura e semplice crudeltà ( stupratori seriali,serial killer e pedofili )
assolutamente contrario, secondo me non ha senso piunire con la morte chi commette omicidio, significherebbe abbassarsi allo stesso livello dell'imputato. io non posso ammazzare nessuno, perchè è universalmente noto che è sbagliato, perchè allora lo stato può?, il giudice che infligge la pena di morte ad un assassino, non è un assassino pure lui?
Effettivamente pensando al tizio che s'è fatto 20 anni di carcere ingisutamente (notizia recente)... Però ora come ora in Italia la certezza delal pena semplicemnte non esiste, e le condanne in genere sono oltremodo blande proprio per questo. Se non la pena di morte, almeno i lavori forzati per i crimini gravi.
In caso di pena di morte sono maggiori le spese dei processi (per giuria e avvocati), il condannato si fa comunque almeno una decina di anni di galera, gli appelli possibli costano e intasano le corti di giustizia, gli appelli accolti portano alla celebrazione di nuovi processi, straordinari per le guardie.
Ma sono tutte cose che si farebbero anche in caso di pena detentiva. C'è un solo appello possibile contro la sentenza di morte una volta confermata dal massimo grado no?