E bloccargli i rifornimenti? E scatenargli addosso altri gruppi armati somali? Per risolvere un problema la soluzione diretta è sempre quella meno efficace...
Sono tutte imbarcazioni da civili, niente di così costoso. E per quanto riguarda le armi, bhè, in Somalia ce ne sono così tante che le puoi trovare al supermarket, se ce ne fosse uno. Si trovano come il pane. L'unico modo sarebbe mettere in embargo l'intera somaliland, come se fosse facile.
Bloccare flussi di rifornimenti così limitati è fantascienza pura, specie in una regione come il Corno d'Africa dove gli AK se li fanno anche a mano, e in generale roba del genere la recuperano da campi di battaglia vecchi di decenni.
Penso sia un problema che vada risolto più politicamente che militarmente. Oddio, magari la presenza di unità navali può evitare che quelle acque diventino il triangolo delle Bermuda, ma eradicare il problema è tutt'altra cosa. La verità è che una Somalia destabilizzata fa comodo, oltretutto non c'è nemmeno petrolio o similia...
Per fermare quel genere di brigantismo c'è solo un modo: far si che un governo qualsiasi si stabilisca in Somalia e sia abbastanza stabile da far valere la legge. Altrimenti non c'è praticamente soluzione...
Nella sezione Africa di Limes ci sono un bel po' di articoli sulla Somalia http://temi.repubblica.it/limes/category/aree-geografiche/africa
Cosa che, più o meno all'incirca...non c'è mai stata. Anche perchè la Somalia soffre della sindrome di "nazione inventata". Da sempre sono le tribu, riunite intorno ad un signore della guerra prima, e anche intorno ai gruppi islamici ora, ad avere il potere. P.s: Consiglio anchio la lettura degli articoli di Limes.
Semplicemente lo Stato così come lo concepiamo in Europa non ha ragion d'essere in Africa, come non ce lo aveva in America, ma lì usarono altri sistemi...
Non sono convinto, una base sociale clanica non pregiudica l'esistenza di un potere statale centrale. Che poi la Somalia non abbia ancora fatto i conti col post-colonialismo questo è un altro problema, e le colpe sono anche nostre, italiane intendo. Secondo me il problema è un altro, una Somalia destabilizzata fa comodo, in funzione anti-etiope ad esempio.
Beh oddio una base CULTURALE fondata su clan e tribù non porta niente di buono. Ci vogliono secoli per saldare rancori ancestrali, e basta che qualcuno soffi sul fuoco (non necessariamente un neocolonialista) perché tutto torni punto e accapo. Semplicemente la gran parte degli stati africani dovrebbe ridisintegrarsi in una moltitudine di clan e tribù. Sarebbe quasi auspicabile, se non fosse che invece di guerre civili, ci sarebbero altre guerre fra clan. O forse finalmente la smetterebbero di macellarsi fra loro. Per dire, se lìItalia fosse stata improvvismente riunita a forza e arbitrariamente all'epoca del massimo sviluppo e del massimo antagonismo reciproco dei Comuni, probabilmente anche noi saremmo stati una Somalia per decenni...
Beh ma non è che gli stati africani abbiano aspettato i "lumi occidentali" (colonizzazione) per darsi delle istituzioni. I grandi stati africani c'erano, sono stati schiacciati perché arretrati tecnologicamente e marginali; ad esempio, l'Etiopia. Poi sull'Italia la penso proprio all'opposto; ah se Federico II avesse piallato la Pianura Padana...
Sicuramente c'erano delle istituzioni anche prima, ma in larghissima maggioranza era una costellazione di tribù e clan. Il nordafrica infatti è relativamente stabile, l'africa subsahariana molto meno, perché il periodo pre-colonizzazione era caratterizzato da questa moltitudine di entità. Se Federico o chi per lui avesse unificato l'Italia con la forza, si sarebbe trovato ad affrontare rivolte, crisi, ricatti e compromessi per decenni. E' come se l'Europa occupasse militarmente la Somalia e costruisse manu militari uno Stato solido: tecnicamente possibilissimo, ma enormemente dispendioso e logorante. Magari Federico ci sarebbe riuscito, ma avrebbe affrontato gli stessi problemi "somali" contemporanei.
E' quello che penso anche io. Sembra che in un certo senso l'attività dei pirati sia tollerata, perchè? Secondo me ci sarebbero i mezzi per debellarla o ridurla fortemente ma mancano le motivazioni. Forse viene vista quasi come una legittima valvola di sfogo del paese più sfortunato al mondo? Del tipo: non togliamoli anche questa fonte di guadagno? E invece in che senso una Somalia destabilizzata fa comodo, e a chi?
1° punto. Sembra un'assurdità, ma secondo me c'è anche una componente di quel genere. Non credo si tratti di grandi network criminali, forse ci saranno venature del genere, ma credo che la maggior parte siano pescatori che "arrotondano". Correggetemi se sbaglio. Come già diceva qualcun altro, fenomeni del genere vanno contrastati a monte, favorendo sviluppo sociale e democratico (non esportandola, all'americana, la democrazia). A meno di bombardare i villaggi di pescatori, col solo risultato che dopo poco tempo il fenomeno si riforma. 2° punto. Essenzialmente in funzione anti etiope (e indirettamente anti USA). Ad esempio l'Eritrea (in costante tensione col vicino) ha tutto da guadagnare da un'Etiopia impegnata anche a sud. Nel 2007 l'Etiopia ha invaso la Somalia con la scusa delle corti islamiche, ma l'operazione militare non è che abbia sortito tutti questi risultati.
Propongo un altro punto di vista. Chi sono i pirati somali e perchè si sono dati alla pirateria? Le acque della costa somala sono molto ricche di pesce e le popolazioni locali vivevano del pescato che era la loro unica fonte di sostentamento... Il mare somalo negli ultimi 20 anni è stato colonizzato e saccheggiato dalle potenze straniere e alcune di queste persone si sono date alla pirateria... Spesso in questi casi la soluzione al problema sarebbe rispettare gli altri e lasciarli campare... Un pescatore che vive del suo lavoro non è pericoloso...un pescatore a cui porti via il pesce e deve trovare altro per campare si... Riporto due passaggi di un interessante articolo di Roger Middleton: Mi vien da dire: chi è causa del suo mal pianga se stesso...
Si, lo trovo molto sensato. Ciò però non toglie che la pirateria sia un problema e come tale debba essere combattuto, come la pesca clandestina o lo scarico di rifiuti tossici sulle loro spiagge. Sicuramente agire direttamente alle radici del problema sul territorio sarebbe la cosa migliore ma attualmente penso sia una strada sbarrata e che forse causerebbe ulteriori problemi di instabilità e terrorismo, quindi per come la penso io, la pirateria nel frattempo dovrebbe essere osteggiata in tutti i modi. Comunque se i pirati attaccassero le navi che pescano di frodo nelle loro acque o scaricano rifiuti tossici piuttosto che yacht o navi porta container avrebbero più ragioni dalla loro parte.
Non attaccano per avere ragione...non è un movimento politico... Alle spalle dei pirati somali ci sono organizzazioni criminali e terroristiche...che sfruttano la situazione di disperazione che noi abbiamo contribuito a creare... Se hai mal di denti puoi prendere gli analgesici ma prima o poi devi andare dal dentista...e di solito più tardi ci vai e peggio è... L'africa e in particolare il corno d'africa vivono situazioni inumane e finchè non cambierà questa situazione ci saranno sempre nuovi pirati, sempre nuovi terroristi...etc.etc.