corretto la parentesi: purtroppo siamo in linea, anzi leggermente avanti: TI 752 (attese da modello 747) ospedalizzazioni 7131 (attese 7014)
Lunedì scorso ho pensato: se siamo bravi e fortunati arriviamo a fine aprile a 800 morti per milione (è un eccesso di mortalità di circa 60 morti al giorno, ndr). Spero di non aver fatto una delle mie previsioni ottimiste.
Contando anche le complicazioni che portano a morte (quindi causa indiretta), l'influenza stagionale in sei mesi, da metà ottobre a metà aprile circa, fa 60-70 morti al giorno in un anno "cattivo", 30-40 morti in uno "buono". Per causa diretta invece la stagionale causa pochi decessi l'anno (qualche centinaio, quest'anno ho letto un po' più di 200).
mah .. non so o i giornalisti non capiscono , proprio gli mancano le basi di logica e biologia , o ci stanno pigliando apertamente per il culo.
Molto in linea quindi con le attuali mortalità da covid in tutta europa. Con in linea non intendo uguali, ma simili, ovviamente il covid è una minaccia maggiore della forte influenza , ma sono diciamo malattie della stessa categoria. Però allora , visto quanto detto dei protocolli, che non c'è stato un protocollo unico imposto all'inizio e che sostanzialmente non sono cambiati, come è possibile una tale enorme differenza di morti tra marzo e oggi ?
Il test molecolare per diagnosticare la PCR è stato inventato da Christian Drosten, l'uomo alla base della bassa mortalità in Germania, e ovviamente riconosce fra i vari virus influenzali e il nostro: se i reagenti non sono contaminati e i macchinari sono tarati correttamente, la sensibilità è attorno al 98%. Non capisco cosa sia quel delirio sul Corriere, però quasi tutto quello che ho capito della CoViD, l'ho capito leggendo lavori scientifici in inglese, non quotidiani generalisti in italiano su cui scrive gente che non sa di cosa parla - e vabbé, e che intervista medici spesso ignoranti - e qui la cosa è più grave. 1) i contagi di adesso "reali" (20-25.000?) sono forse la metà o un terzo di quelli di inizio marzo "reali" (55-60.000?); 2) per stimare i morti di chi si è contagiato la settimana scorsa, guarda quelli non di questa, ma quelli della prossima settimana; 3) l'età mediana dei contagiati - adesso 40 anni (leggi l'ultimo report bisettimanale dell'ISS, è tutto lì), prima 60 anni: la letalità diventa assai alta proprio oltre i 60 anni, sembra niente ma fa davvero tutta la differenza di questo mondo; 4) l'uso della mascherina potrebbe aver diminuito la quantità di virus con cui si viene contatto, e quindi forse anche la severità dei sintomi in chi si infetta lo stesso, abbassandone la carica virale; 5) come discutevamo l'altro giorno, qualche progresso nelle terapie di supporto c'è pur stato; 6) molte terapie, in particolare gli antivirali (che impediscono la replicazione del virus, ma se il virus nel frattempo si è già replicato a sufficienza è come installare i vetri blindati a una casa senza porte), funzionano bene solo se il malato viene preso in tempo, quindi meno malati ci sono, meglio vengono trattati presi uno per uno. Nota che i punti 3) e 6) non sono immutabili, cioé la situazione potrebbe degradarsi senza preavviso con i contagi fra gli anziani e la numerosità giornaliera in aumento (sta già succedendo da settembre); anche il punto 5) nel caso si esaurissero le scorte dei pochi farmaci con qualche efficacia. C'è poi da dire che la stagione influenzale inizia solitamente, per convenzione, la 42^ settimana dell'anno (era la settimana scorsa), anche se il primo caso in assoluto del 2020 è del 29 settembre, con il picco principale a febbraio: ad ottobre non ci sono certo 60 morti al giorno di stagionale (ma IMHO neanche 20). Se si volessero fare confronti con gli anni passati, si potrebbero contare i morti CoViD per milione di abitanti al giorno: se in autunno ce n'è già più di uno è un brutto segno (ieri in Italia è successo, ed a memoria anche in Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Paesi Bassi, UK, Polonia, Ungheria, Romania, Moldova, Repubblica Ceca, Russia, Israele). Nota comunque che più o meno tutti questi stati stanno peggio o molto peggio di noi - Israele, Irlanda, Galles sono già in lockdown, nei Paesi Bassi qualcosa del genere, mentre in Repubblica Ceca siamo già alla fase "ospedale da campo".
Guarda, il lockdown dal punto di vista sanitario funziona. I morti nelle case di riposo ci sono stati anche in Danimarca e Norvegia. Ma se non esci di casa, un'infezione che si trasmette quasi solo per contatto non la contrarrai mai e basta, c'è poco da discutere. Poi chiaro che è insostenibile dal punto di vista economico e non si deve fare, ma qui io parlo solo di salute pubblica. Si vede anche solo dalla rapidità diversa con cui calano i morti della prima ondata, indice del brusco calo dei contagi. Poi ricordiamo che il 55% degli svedesi (e i nordici in generale) vivono a casa da soli, quindi sono già in autoquarantena perpetua. Ben, contenti loro.
Nessuno dei punti da te toccati per me può spiegare le morti avvenute all'inizio dell'epidemia, https://www.tgcom24.mediaset.it/cro...olpiti-spagna-e-italia_24385711-202002a.shtml Tra le città più colpite Eurostat segnala Bergamo e Segovia. Nella cittadina italiana si è contato addirittura un picco a marzo dell'895% rispetto agli anni passati, mentre in Spagna, la settimana seguente, è stato registrato un + 634%. Nel complesso, le regioni centrali della Spagna sono state tra le più colpite d'Europa con un incremento maggiore del 200%. Per come si stanno mettendo le cose oggi, io questi comincerei a chiamarli omicidi .
molto in linea e della stessa categoria in un universo parallelo forse. 40 morti al giorno l' influenza li fa con milioni di contagiati. Il covid con , nonostante tutta una serie di precauzioni, mascherina, distanziamento ecc. Un moschetto ad avancarica e un AK-47 sempre armi da fuoco sono: ma se ti sparo con un moschetto pigliarti è puro culo.
E come si stanno mettendo? Forse ti sfugge che tra un mese, quando le terapie intensive saranno piene, quelli che adesso vanno in terapia intensiva, finiscono al creatore. Adesso siamo come a febbraio scorso, con la differenza che a febbraio i contagi crescevano a Bergamo e dintorni ma nessuno se ne accorgeva. Adesso però è tutta Italia messa come la Lombardia a febbraio. Hai relativamente pochi morti fino a quando il sistema sanitario tiene. Dovremmo andare in lockdown ieri ma non ci sono le condizioni politiche, perché ci sono quelli "è solo un influenza" "è mutato" "è un complotto" "una dittatura sanitaria" "non ce lo possiamo permettere" ecc ecc.
L'influenza li fa con 6.000.000 di contagiati anno in Italia, eh mica tutti insieme. Il covid in Italia pensi che abbia raggiunto meno persone ? La Francia è già da due mesi in seconda fase acuta (10 volte i contagiati della prima al giorno) eppure non ha ancora raggiunto il livello giornaliero di morti della prima fase. Ne ha un centinaio, contro 1000. PS: il lockdown 2 non credo lo faranno mai, semplicemente perchè non sanno dove trovare i soldi.
Provo a fare il conto con la provincia di Bergamo: secondo il report dell'ISTAT del 9 luglio 2020 relativo all'impatto dell'epidemia sulla mortalità: https://www.istat.it/it/files/2020/07/Rapp_Istat_Iss_9luglio.pdf pagina 9, tabella 3, i decessi CoViD fino al maggio 2020 sono stati 3.110; mancano quelli di giugno e fino al 15 luglio, che però per fortuna sono molto pochi, quindi li approssimo io a 3.200 circa in totale, fino al 15 luglio. La sieroprevalenza a Bergamo e provincia al 15 luglio - giorno del termine dell'indagine sierologica - era stimata dall'ISTAT al 24%: https://www.ecodibergamo.it/stories...mo-prima-in-italia-24-di-positivi_1366736_11/ anche se dalle indagini svolte in provincia si era parlato di un 25% circa, e di un 43% in Val Seriana, comunque almeno circa una persona su quattro in generale era stata contagiata. Gli abitanti della provincia al 31 dicembre 2020 erano 1.116.221: http://demo.istat.it/bilmens2019gen/index.html Un quarto di 1.116.221 è 279.055, quindi la letalità in provincia di Bergamo è stata circa 1,146727%; la baseline della letalità italiana secondo i calcoli di Matteo Villa e dell'ISPI è circa 1,15%: non l'ho fatto apposta per far tornare i conti, ma purtroppo tutto quadra, anzi a naso quanto a letalità effettiva ci sono province italiane messe peggio di Bergamo, dove "semplicemente" si è ammalata moltissima gente tutta insieme.
Io no. Potremmo averne, se continua così, un po' più di cento al giorno fra una settimana, poi l'evoluzione non la so certo stimare, non faccio di mestiere l'epidemiologo o il fisico o il matematico. Potremmo tornare ad avere 800-900 morti al giorno, due o tre settimane dopo quella in cui eventualmente si ammalassero contemporaneamente almeno 450.000 persone, di età mediana almeno 60 anni. https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/datavirus-un-grande-balzo-allindietro-27872 attualmente secondo il bollettino di sorveglianza integrata dell'ISS del 13 ottobre: https://www.epicentro.iss.it/corona...lianza-integrata-COVID-19_13-ottobre-2020.pdf pagina 16, figura 3, è di 40 anni dopo essere scesa in passato anche a 29 anni, e come accennavo poco tempo fa, questo fa tutta la differenza del mondo, perché è come dire che la metà dei contagiati ha 40 anni o meno, e quindi sono un problema dal punto di vista epidemiologico enorme, ma dal punto di vista clinico piccolissimo. A proposito, visto che lo si sente dire in giro, gli asintomatici non sono il 95%, ma (pagina 7, tabella 1), al massimo il 69,4%, anche se non è minimamente detto che i testati per screening o contact tracing siano tutti senza sintomi, anzi. Il 95% è un numero buttato lì per tranquillizzare un po' la gente tirandola scema, il valore che ci assomiglia di più è quello degli attualmente positivi che non richiedono cure ospedaliere, che sono circa il 93-95% (quindi il 5-7% dei contagiati noti, anche quelli positivi da settimane che non bisognerebbe più contare nella casistica, va in ospedale, di cui l'1-2% muore o rischia di morire in TI).
A marzo ne avevamo 800/900 al giorno di morti e perlopiù "localizzati in una sola provincia " , ecco a questo mi riferisco quando parlo di omicidi . (omicidi colposi)
In una sola provincia no, in Lombardia diciamo che erano (e sono ancora) quasi la metà del totale, anche gli abitanti sono un sesto dell'Italia, più o meno.
