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Questa storia del virus cinese...

Discussione in 'Off Topic' iniziata da GyJeX, 25 Gennaio 2020.

  1. metalupo

    metalupo

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    L'ho fatto su Ansa.
    In genere i pro-vax sono più disponibili al dialogo rispetto ai no-vax.
     
  2. MrBrightside

    MrBrightside

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    Sono un po' preoccupato per la cosiddetta "variante inglese" (la VUI 202012/01), che vista la prevalenza attuale in zona peraltro è probabilmente davvero comparsa lì.
    [​IMG]
    https://virological.org/t/mutations...-transmission-and-human-to-animal-passage/578

    Boris sarà anche un pessimo politico ma non sta facendo la scena, la situazione può diventare molto sgradevole. L'uso smodato di plasma convalescente, la mancata protezione degli individui immunodepressi e la larga diffusione dell'infezione in Inghilterra (le prime due sono conseguenza della terza) non mi aiutano a vedere un miglioramento a breve termine. Tantomeno qui.
     
  3. bacca

    bacca

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    ma ci sono più varianti inglesi ?
     
  4. MrBrightside

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    Se intendiamo con variante inglese "insieme di mutazioni *significative* a livello epidemiologico e/o clinico, ed originatesi nella regione meridionale della Gran Bretagna", no. Poi non è detto che si trovi solo lì, anzi. Nell'immagine però c'è il confronto con quella Zuid-Afrika (ZA).
     
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  5. MrBrightside

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  6. GyJeX

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    se, se, ma tanto gli stagnolapiattisti non si fanno bucare e siamo punto e a capo... La quinta ondata è dietro l'angolo.

    Interessante questa: "Basti anche pensare a come la malaria ha cambiato il profilo genetico della Sardegna! I sardi si sono adattati prima del parassita malarico."

    Boh... sempre saputo che la crescita scarsa dell'uomo e della fauna sarda fosse legata più alla scarsità di risorse che alla zanzara che infestava il 5% dell'Isola.
     
  7. bacca

    bacca

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    e adesso infesta il 100 % però ?
     
  8. GyJeX

    GyJeX

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    La malaria è morta e sepolta perchè ci hanno pensato gli americani col DDT a sterminare le zanzare :rolleyes: Mica l'accesso alle cure, il drenaggio delle paludi, il miglioramento delle condizioni di vita, l'eliminazione delle fogne a cielo aperto, l'obbligo di chiudere il collo dei pozzi aperti e l'eliminazione di sottovasi e sottovasetti dai giardini e dai balconi, l'invasione delle cavallette del '46 o il temporaneo blocco della caccia all'uccellagione...

    C'eravamo già passati e non me lo ricordavo... Pensa te, oh: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1034_allegato.pdf
     
  9. bacca

    bacca

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  10. MrBrightside

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    Una buona notizia: uno studio, ancora in pre-print ma "serio" (sono fiducioso) trova che dopo tutto il Tocilizumab un po' funziona: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.01.07.21249390v1
    Non da solo e non in fase precoce, ma nei pazienti in TI, usato sinergicamente con i corticosteroidi (in sostanza il buon vecchio desametasone) sembra abbassare ulteriormente la mortalità, non agendo nei confronti dell'attività virale ma nei confronti del sistema immunitario, regolandone la risposta anti-infiammatoria. Non è un grande vantaggio - se prima morivano 12 pazienti, oggi se ne salva uno in più - ma è un progresso tangibile. Il trial è inglese, il farmaco è diffuso e non ci sono ostacoli al suo uso già oggi.

    Una semplice spiegazione del funzionamento dei vaccini a mRNA: https://it.quora.com/q/immunofacile...e-o-tutto-il?ch=10&share=c9fa5685&srid=uD6rvD


    Due domande, una etica e una "scientifica":
    https://www.ansa.it/sito/notizie/to...ino_5539337f-f82a-40b1-adde-5c3b3aefd545.html
    La prima, e più importante: immaginiamo che i risultati dei trials siano attendibili e verificati sul campo - abbiamo un vaccino scarsamente numeroso e difficile da trasportare, ma efficace 9 volte su 10 nel salvare la vita ad un anziano; poi abbiamo un vaccino abbondante e facile da trasportare, ma efficace 6 volte su 10, e non si sa quanto negli anziani. E' etico far aspettare una persona nell'attesa di un vaccino efficace, oppure bisognerebbe somministrare immediatamente il vaccino meno efficace?

    La seconda, forse è solo una curiosità che vorrei soddisfare: i vaccini si somministrano con due iniezioni intramuscolo su un braccio - la prima a logica andrebbe fatta sul braccio non dominante, ma la seconda?
     
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  11. bacca

    bacca

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    Svezia nel 2020 mortalità 0,94%
    Svezia 2010 mortalità 1%
    Svezia 2018 mortalità 0,92%
    Svezia 2019 mortalità 0,88%

    In tutto questo vorrei solo ricordare solo che il 2020 è un anno in cui durante la più grande pandemia a memoria d'uomo gli svedesi se ne sono fregati di tutte le precauzioni e hanno accatastato morti su morti.

    La mortalità è il tasso percentuale tra numero di morti e popolazione.
     
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  12. MrBrightside

    MrBrightside

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    [​IMG]

    Dopo alcuni mesi, il presidente della Regione Marche non ha ancora idea di come funzioni il sistema a fasce delle regioni (Rt è sempre stato incrociato con la valutazione del rischio). Del resto, non ce l'ha neanche il presidente della Regione Toscana.

    Prima di contestare una norma sarebbe grazioso prima sapere di cosa si sta parlando, e io non mi capacito di come personaggi così ottusi assurgano a ruoli di potere così importanti.
     
  13. MrBrightside

    MrBrightside

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    Aggiornamento dell'articolo sul sistema di monitoraggio. Le novità sostanziali sono due, l'aggiunta dell'incidenza dei casi settimanali (molto bassa la soglia) e l'abbassamento dei limiti dell'indice Rt per scendere di zona. Il resto sostanzialmente è rimasto uguale.
    https://www.youtrend.it/2021/01/14/...-sistema-per-decidere-i-colori-delle-regioni/
    Gli ultimi dati del monitoraggio settimanale, per fare i confronti: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5268_0_file.pdf

    I limiti principali del sistema IMHO sono i seguenti: prima di tutto è un sistema reattivo e proporzionato, mentre per essere davvero efficace dovrebbe essere proattivo e sproporzionato, in modo da guadagnare tempo per riportare quasi a zero i contagi e poi tenerli ragionevolmente bassi "per sempre", con un sistema di tracciamento adeguato ed adeguate forze per gestirlo, perché non è pensabile di andare avanti con degli up and down all'infinito. Ma del resto in Italia si fa pochissimo sequencing (siamo ad un livello africano), pochissimo backtracking e niente analisi dei microdata (oppure si fa ma non viene resa pubblica, ma direi che non si fa). A tutti i livelli, politico, scientifico, ospedaliero, sembra che in Europa tutti i decisori siano ancora ignari di questo problema e o si rinuncia a fare qualsiasi cosa o ci si riduce alle chiusure. Ancora ieri un primario del Sacco ha dichiarato che "non siamo in emergenza", come se fosse necessario aspettare di essere in emergenza per agire. In pratica si aspetta di vedere il sangue prima di agire, come il contadino di fronte al lupo, per poi sbraitare che i provvedimenti presi non sono riusciti a limitare i decessi (che però sono una conseguenza a medio termine di quello che è successo prima); e comunque la Covid è attualmente la seconda causa di morte in Italia.
    Altro problema: in Italia, a differenza ad esempio della Germania, non si fa nowcasting come il Robert Koch Institute, quindi la soluzione escogitata dalla Fondazione Bruno Kessler che effettua i calcoli per l'ISS è un cut-off dei dati dei casi a 8 giorni, per poi calcolare due volte l'Rt puntuale e medio a 14 giorni, che quindi conta i dati "consolidati" della situazione esistente da 9 a 22 giorni prima di quello in cui vengono effettivamente svolti i calcoli, poi diffusi con ulteriore ritardo; scrivo due volte perché lo si fa sia per i casi sintomatici per data di inizio sintomi, sia per i casi ospedalizzati per data di ospedalizzazione. L'unico modo per migliorare l'attendibilità del sistema è che le regioni trasmettano i dati quasi in tempo reale, obiettivo che non credo sia raggiungibile con le risorse disponibili e la burocrazia e l'incapacità che ingolfano il processo.

    Qui ci sono le informazioni tecniche, se qualcuno volesse sbizzarrirsi a fare le stime: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/open-data/rt.pdf
     
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  14. bacca

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    Riporto un articolo di giornale https://www.thesun.co.uk/news/13757257/norway-pfizer-covid-elderly-deaths/
    ma ce ne sono molti, la Norvegia pare abbia "lanciato" un allarme sui rischi del vaccino per i soggetti a rischio.
    Il sito Sputnik riporta che sarebbe questa la motivazione dietro il taglio alle forniture in Europa, ma non trovo altre fonti attendibili.
    Intanto oggi ho provato a fare il vaccino visto che la mia compagnia l'ha fatto (croce rossa), ma siccome non ero in lista per farlo li hanno buttati via in base alle regole. Peccato sinceramente, buttare via dosi così è uno spreco in questo periodo.
     
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  15. MrBrightside

    MrBrightside

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    Ho letto la notizia dei 23 decessi, tutti in Norvegia e tutti in 19 giorni. E' strano per una nazione che ha somministrato solo 33.000 dosi, mentre per dire in USA sono già oltre 2 milioni. IMHO o non c'è nesso causale tra vaccinazioni e morti, oppure è un lotto fallato (che va trovato e distrutto). Avrebbe avuto più senso un avvenimento del genere per il vaccino AstraZeneca, che è stato giustamente criticato perché nei primi trials erano state arruolate poche persone sopra i 55 anni e nessuno oltre i 65, mentre negli altri due vaccini ora in uso gli anziani erano pochi, ma c'erano.

    What a shame. E' veramente un peccato sprecarlo così, credevo che il caso dei quattro di Bolzano fosse un'eccezione; ho letto che in Israele a fine turno se nel flacone avanzano dosi i medici chiedono ai passanti in strada se desiderano vaccinarsi. Qua però forse non sarebbe legale, non saprei.
     
  16. bacca

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    Si la questione è uguale a bolzano, non si sono presentati quelli in lista perchè malati e hanno dovuto buttare le dosi, non potendole fornire ai "passanti" , si sa che l'Italia è un paese che muore di burocrazia...

    Cmq non è un vaccino rose e fiori , è abbastanza pesante per un 39enne, immagino che per gli anziani con patologie sia veramente una bella botta.
     
  17. bacca

    bacca

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  18. MrBrightside

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    :facepalm: :facepalm: :facepalm: :facepalm: :facepalm:

    [​IMG]

    Notare come secondo i raffinati dati forniti da Regione Lombardia, nel periodo 15-30 dicembre fino a 246.849 persone siano classificate come infetti asintomatici ma lo stesso hanno una data di inesistente inizio sintomi (probabilmente per mancata variazione delle impostazioni di default del dataset).
     
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  19. GyJeX

    GyJeX

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    E report non deve manco sbattersi per riempire un altra puntata...
     
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  20. MrBrightside

    MrBrightside

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    La tabella n. 5 di cui sopra:

    [​IMG]

    Visto che sui media e nelle regioni si fa molta confusione (spero di proposito, l'alternativa che dopo nove mesi siano tutti in buonafede è agghiacciante), ho pensato di inserire la formula usata in Italia per il calcolo di Rt puntuale:

    [​IMG]

    dove P(k; lambda) e p(T) sono due funzioni note, C(t) sono il numero di nuovi casi sintomatici per data inizio sintomi, riferita all'intervallo temporale di riferimento (un giorno, oppure una settimana, due settimane, ecc...), I(t) sono i casi sintomatici per data inizio sintomi importati nello stesso intervallo temporale (da fuori regione, come in questo caso, o da fuori stato o nazione).

    Tutto qui, non c'è altro; eventuali deliri su tv e giornali e dichiarazioni di politici riguardanti asintomatici con data di guarigione, morti non dichiarati, guariti dimenticati, casi rimasti in sospeso, non c'entrano nulla con il calcolo che fra queste variabili prende in considerazione esclusivamente il numero di positivi con stato clinico *sintomatico* e per i quali è presente una data di inizio sintomi all'interno dell'intervallo temporale di riferimento (e di quello immediatamente precedente, ok, per poterne fare il confronto).
    Qui l'unico fatto che rileva è che secondo la regione, al 13 gennaio i positivi sintomatici con data inizio sintomi fra il 15-30 dicembre erano 14.180; il 20 gennaio, dopo aver "consolidato" i dati, invece che aumentare erano scesi a 4.918.
    In questi casi, anche per il miglior modello descrittivo del mondo (e quello lì sopra certamente non lo è), vale la massima: garbage in, garbage out. E la spazzatura in questo caso è sempre smaltita a livello regionale. Molto molto male, non c'è che dire.
     

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