"Sé" è il pronome riflessivo se proprio vogliamo essere pignoli. In questo caso sarebbe stato corretto scrivere "s'è abbonato" che tecnicamente è un'elisione di "si è".
Visti i sondaggi probabilmente Maria Etruria Boschi sta valutando di emulare la proposta di voto di scambio fatta poche settimane fa da Madonna, chissà che non abbia più successo.......
Non sono certo che il bicameralismo si sia limitato a rallentare, spesso ho avuto l'impressione che il ribalzo tra le camere complicasse la legge e alterasse la coerenza dell'idea originale. Forse evitarlo potebbe far produrre leggi meno complesse e più coerenti. N.B. Non ho ancora deciso, probabilmente lo farò nel seggio, ma al momento propendo per il si.
"Alla fine l'unica vera sensibile modifica alla cost. è la rimozione del titolo V, quindi l'accentramento del potere decisionale a Roma di cose come sanità, scuole, viabilità, ambiente e sicurezza locale che oggi sono gestite dalle Regioni. Il resto è cosmesi. Lo scopo a me pare chiaro: eliminare il principio di autonomia locale ovvero asserire il principio di centralismo costituzionale per permettere mano libera a fare razzia delle risorse, anche determinando le aliquote fiscali che oggi seppure limitatamente dipendono da Regione e Regione in base alla spesa locale, e appropriarsi completamente della raccolta erariale senza intralci da parte delle autorità Regionali. Questo è il vero obiettivo. Come dice il motto: segui i soldi e capisci gli intenti. Chi vota Si lo fa per uccidere il proprio territorio." Sta cosa si sta diffondendo vedo ... vero, e pure possibile. Anche se penso che il grosso della colpa non sia mai del sistema ma di chi lo incarna.
Mm non sono d'accordo. Entrambi ci mettono il loro ma non saprei dire chi fa di più. Anzi forse il sistema è talmente fatto male che chiunque, anche il più rigoroso, finisce per diventare come gli altri col tempo che passa.
Non mi pare che decentralizzando la situazione sia migliorata, anzi mi sembra che gli sprechi siano aumentati e di servizi diminuiti.
Dei tanti aspetti che non mi piacciono e non mi convincono di questa riforma uno dei primi che ho notato è quello di voler riaccentrare il controllo statale dopo decenni in cui si era puntato viceversa ad una responsabilizzazione delle figure locali in primo luogo con l'elezione diretta di sindaci e governatori. Di fatto la strada che si prefigura è quella per cui il prefetto sarà il vero dominus locale a tutto scapito di sindaci e governatori, un po' come nell'Italia monarchica o nella Francia di un tempo, questo ripiegamento personalmente non lo trovo un fatto positivo. Nella mia giovinezza c'era uno slogan che diceva "Più società, meno stato" Ebbene questa riforma promuove l'esatto contrario e tutto ciò in nome di risparmio ed efficienza. Senza voler sembrare retorico quanta libertà vogliamo cedere allo stato in nome di maggiori (presunti) risparmi e di maggior (presunta) efficienza? Ovviamente le perplessità non si fermano qui, ma poi se no Mattia mi dice che faccio papiri. To be continued.....
Abolire il Senato è un'idea populista giusto per tirare dentro qualche grillino a caso, che crede che con un colpo di spugna si cancella la crisi della classe politica. La cosa del senato delle autonomie è poi una baracconata senza senso, non penso verrebbe in mente a nessuna persona sana di mente (o che non sostenga Renzi per tornaconto). Se poi aggiungiamo la Camera eletta con l'Italicum e che avrebbe molte votazioni in autonomia dal Senato delle autonomie, è praticamente una legittimazione della prevalenza dell'esecutivo. Già da anni ormai governo a colpi di decreti legge, la riforma dovrebbe essere una legittimazione di questa situazione. Personalmente voto no non per mandare a casa Renzi, che se l'alternativa sono Salvini e la Meloni non è che mi interessi molto, ma per dare un freno allo sfacelo e all'annientamento totale di quel poco di istituzioni che abbiamo.
Ma voi avete idea di che cosa succederà nel cervello dei politici se votiamo NO sarà come giustificare tutto quello che c'è stato fino a ora ... Che tutto quello che ci è arrivato ci spettava ... Non cambierà nulla ... Dicono che se votiamo NO avremo una nuova legge elettorale ... Quando tra altri 10 anni? È andrà bene a tutti? Certo che no ci sarà comunque il fronte del no e del si è avranno tutti e due dei validissimi argomenti per sostenere la loro causa ... Di questo referendum se ne parla da mesi è passato più volte da camera e senato ... Penso che meglio di così non posano fare
Tu non stai dando un voto a quello che è successo negli ultimi 20 anni, stai votando una ben precisa modifica all'ordinamento dello Stato. Dire "se voti No non cambierà mai niente" o "voto Si perché così almeno cambia qualcosa", IMHO, é estremamente riduttivo. Poi bisogna anche considerare che quella che andiamo a votare è una modifica della Costituzione, che non è una cosa che dovrebbe accadere ogni 2 mesi, quindi anche il dire "eh ma almeno è un inizio" è sbagliato, perché una modifica costituzionale dovrebbe essere, sempre IMHO, eseguita solo quando veramente necessario e in modo che una volta fatta la cosa sia definitiva è vicina alla perfezione (per quanto possibile ovviamente). Le modifiche proposte hanno invece, dal mio punto di vista, tanti nei e imperfezioni (magari semplicemente figli di un tentativo di compromesso tra le parti politiche) che non mi piacciono. Banalmente un Senato delle autonomie con elezione indiretta da parte di una camera de Deputati in cui esiste un premio di maggioranza enorme la trovo una cosa abbastanza ridicola. Piuttosto sarei stato favorevole ad una totale abolizione del Senato. Tra l'altro si fa un gran parlare di ridurre i costi della politica perché si tagliano le spese di un centinaio di senatori aggiungendo però un secondo turno di elezioni politiche (che costano caro: https://it.finance.yahoo.com/notizie/elezioni-2013-quanto-sono-costate-125414557.html). Infine tutte queste modifiche sono fatte per rendere più governabile il paese e rendere più snello l'iter per l'approvazione delle leggi, in un Paese dove però abbiamo un assurdo numero di leggi ed il Legislatore è considerato dagli addetti ai lavori come inadeguato, con leggi poco chiare, confusionarie e spesso approvate senza i vari regolamenti applicativi. Io non metto in dubbio che la situazione politica sia stagnante, ma non do la colpa all'ordinamento dello Stato bensì all'attuale classe politica che trova più facile accusare gli avversari delle mancate riforme ("L'opposizione non ci fa fare le riforme" vs. "La maggioranza non ha fatto le riforme") piuttosto che sedersi ad un tavolo e arrivare ad un compromesso per il bene dei cittadini. Questo comportamento credo sia anche frutto delle passate leggi elettorali (assurde, considerando che siamo una Repubblica Rappresentativa), dove veniva meno il filo diretto tra elettorato e singolo rappresentate in parlamento, e al parlamentare, per garantirsi la rielezione, conveniva fare contento il capo del partito piuttosto che il cittadino. Questi problemi potrebbero essere superati con una bella legge elettorale in cui vengono creati tanti piccoli collegi uninominali in cui il rappresentante deve rendere conto della sua opera direttamente al suo elettorato. Ma mi rendo conto che questo obbligherebbe i politici a lavorare sodo e ad impegnarsi, quindi chi glielo fa fare? P.S. Credo che si sia capito che propendo per il No, anche se mi da fastidio perché poi sembro uno di quelli che vota No per partito preso o per mandare a casa il "presidente non eletto" [citazione necessaria] P.P.S. Ma del povero CNEL non frega mai niente a nessuno?