buuuu GyJex antidemocratico Scherzi a parte, in Estonia hanno introdotto il voto elettronico un po' di tempo fa. Cos'ha più di noi l'Estonia?
Sarò estremamente sfiduciato nei confronti del volgo, ma sarebbe il trionfo del populismo spicciolo e delle leggi del taglione
Il mio intento era quello di sottolineare come ci sia un abuso nell'utilizzo dei referendum che sta portando ad un totale sputtanamento di quello che molti di voi considrano un importante strumento di democrazia diretta .... io ritengo sia stato ormai stato banalizzato e ridotto a mero strumento di propaganda, ergo io non voglio essere un ingranaggio di questo strumento, ergo io mi astengo. Mi sembra francamente improbabile che in uno stesso momento ci siano 9 argomenti talmente importanti da richiedere un referendum.
I referendum locali di Milano richiedono un quorum del 30%, con alcuni argomenti piuttosto importanti per la città come il numero 1, quindi per me ti converrebbe andare a votare, magari prima di andare all'idroscalo/mare. http://www.milanosimuove.it/wordpress/quesiti
C'è un fondo di verità in quello che dici, ed è sbagliato usare referendum per propaganda, soprattutto perchè così facendo molti dell'altro schieramento si astengono dal partecipare. il referendum però è l'unico strumento che oggi abbiamo di partecipazione diretta, io non ci sputerei sopra in toto, era l'unico che si poteva concepire 50 anni fa,oggi andrebbe migliorato, facendolo via internet o abbassando il quorum a un terzo. Ma dire che la partecipazione diretta è sbagliata, è contraria ai principi su cui la società moderna dovrebbe basarsi, principi illuministici che troppo spesso oggi vengono dimenticati.
Il quesito originale del Referendum sul nucleare e stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.77 del 4 aprile 2011 e prevede l'abrogazione di una lunga sfilza di Articoli, commi o parti di essi non solo dei due citati qui non mi pare appaiano nel quesito. Non avendo lettola sentenza della Cassazione ignoro se questi articoli siano stati aggiunti, dalla Corte di Cassazione, al quesito originario oppure vengano citati solo nella sentenza per motivare la decisione presa. Potete, se ne avete voglia, leggervi qui il testo del quesito referendario : http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2011/20110077/11A04207.htm Se poi volete qui trovate informazioni, con relativi link alla gazzetta ufficiale, delgi altri quesiti nazionali : http://www.referendum-2011.info/ P.S. Il referendum sul nucleare in Sardegna era un referendum regionale, il cui quesito chiedeva se si voleva la realizzazioni di centrali nucleari sull'isola.
Dimentichi che era un referendum CONSULTIVO, è stato espresso un parere di cui si può anche non tenere conto
certo certo, "anche", è tutto lì... La tanto sbandierata volontà popolare ha deciso così, quindi niente centrali in Sardegna, fine della questione.
Vi segnalo un interessante articolo da cui potremmo fra ripartire una discussione più costruttiva e meno da stadio http://www.chicago-blog.it/2011/06/...re/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter spero abbiate tempo e voglia di leggerlo, secondo me è interessante ed abbastanza equilibrato
Tutti i matematici sono stolti. Comunque è originale utilizzare dei quote altrui in risposta ad affermazioni proprie per sostenere delle altre argomentazioni proprie in risposta a terzi. Non l'avevo ancora visto.
la puglia è una regione non sismica ( in buona parte per sue caratteristiche di terreno carsico ) e si vorrebbe il nucleare ma la regione non vuole preferendo solare ed eolico che pure quella roba è fonte di polemiche lo stesso per la tutela del paesaggio, non si è mai contenti
Le riflessioni dell'autore dell'articolo, linkato da deveraux, sono interessanti e condivisibil riguardo alla mancanza di una seria politica energetica nazionale, opinabili però per quanto riguarda la parte relativa al nucleare. - L'attuale governo non ha detto che avrebbe fatto una seria politica energetica prendendo eventualmente in considerazione l'utilizzo del nucleare. Ha detto, in sintesi, costruiamo 8 reattori nucleari perchè abbiamo bisogno di energia, senza prendere in minima considerazione fonti energetiche alternative. - Considerando che questo è il secondo referendum sul nucleare che facciamo, non mi pare poi così difficile, come lo fà sembrare l'autore, fare marcia indietro in futuro nel caso cambiassero radicalmente le circostanze. - Considerando la rarità dell'Uranio o del Plutonio e la totale assenza sul territorio nazionale, i problemi di approvviginamento del materiale fissile sarebebro gli stessi di altre fonti energetiche tradizionali, nel caso di crisi energetica globale ipotizzata dall'autore dell'articolo. - Più che contestare il referendum andebbe contestata l'assenza in Italia, negli ultimi 15 anni, di una seria ed oculata politica energetica, che prenda in considerazione tutte le fonti e che provveda a renderne possibile lo sfruttamento in modo razionale. Contestate il referendum sul nucleare alla luce della politica energetica improvvisata che ha caratterizzato gli ultimi 15 anni onestamente lo trovo ridicolo, è evidente che una parte della popolazione ha sfiducia negli amministratori visotche hanno dato più volte dimostrazione di incompetenza oppure peggio di favorire spudoratamente i propri interessi personali. Guarda Archita mi sono sempre domandato perchè si debba ricoprire ettari di terreno, solitamente agricolo, con i pannelli solari, per fare una centrale, quando ci sono km di tetti che stanno li al sole a fare nulla.
giusta osservazione ma credo che i tetti sarebbe una polemica a non finire con i proprietari e condomini che per un motivo o un altro non vogliono i pannelli e i gruppi politici non vogliono mettersi a litigare o polemizzare con possibili elettori, quel che è certo è che le pale eoliche e i pannelli in puglia sono come mosche bianche, poca roba per un fabbisogno energetico di un territorio di un paese "avanzato"...