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Regno delle due Sicilie: Regno povero, o terza potenza industriale?

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Vlad12395, 23 Giugno 2015.

  1. Tasso

    Tasso

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    Crispi ministro dell' interno nel 1877-78 e presidente del consiglio per quattro volte, la prima nel 1887 era siciliano.
     
  2. MrBrightside

    MrBrightside

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    Sì che cambia, i numeri mica si scrivono a caso. Se scrivessi le fonti di alcune delle tue affermazioni, sarebbe meglio.

    Comunque boh, bisognerebbe stabilire una soglia precisa di tonnellaggio dalla quale partire, come ti segnalavo nel commento precedente, poi vedere qual era l'età media dei bastimenti in un dato anno - poniamo il 1860, qual era la percentuale di navi a vapore sul totale, qual era la percentuale di macchinario costruita in patria, la potenza media del macchinario, vedere a chi appartenevano le singole navi e le compagnie di navigazione, vedere i generi di merci trasportate e verso/da dove, raffrontare i dati con la numerosità della popolazione, vedere la percentuale di popolazione impiegata nel settore delle costruzioni navali e confrontare tutti questi dati con gli altri paesi d'Europa.
     
  3. Silvan

    Silvan

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    Sui numeri vi ho già risposto, sulla propaganda anche! Ho persino citato affermazioni di chi c'era!
    Di libri sull'argomento ne sono stati scritti a decine e decine, io non faccio lo storico, volete che mi metto a fare una ricerca
    per soddisfare il vostro puntiglio?
    Liberi di pensare quello che volete e di spacciarvi per grandi pensatori. L'Italia nè è piena.
    Cosi come la Storia è piena di retorica e falsita... c'è chi ci crede evidentemente.
     
  4. Silvan

    Silvan

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    Questa scusami ma questa è veramente forte.
    Ci sono decine di libri che parlano della "liberazione" del sud, e della sua arretratezza, esistono anche libri, articoli e lavori scientifici che si sforzano di spiegare il nesso tra la razza e il sottosviluppo del sud! Alcuni li ho anche citati... ma leggi?

    E' poi cosa c'entra la crisi del nord-est nel dopoguerra con i fatti del 1860-80? ... bho!!
     
    Ultima modifica: 6 Febbraio 2017
  5. auricaesar

    auricaesar

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    Sarà un caso che tutti (totale: 1 (uno) i libri che hai citato abbiano titoli per così dire "neoborbonici" e siano editi solo a Napoli?
    È un pò come parlare dell'Olocausto e citare come unica fonte il Mein Kampf...
     
  6. Gamby

    Gamby

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    non manchiamoci di rispetto però. Non mi hai detto nemmeno il titolo di un'opera. Chiedere da quale fonte provenga una data informazione, non è mancanza di fiducia ma voler imparare. Hai sostenuto una tesi importante come contenuti, citando dati precisi. Dati di cui non ero assolutamente a conoscenza, e per quello che voglio informarmi. Tralasciando la storia degli 8000 bastimenti, che è stata evidentemente una svista e non c'è bisogno di accanirsici, vorrei sapere però riguardante il resto.
    Quindi ti chiedo: potresti darmi i titoli dei libri o degli articoli da cui hai preso, ad esempio, i morti dal '61 all'81, oppure circa il fatto che l'economia del Sud fosse incentrata sul finanziamento di arte, cultura e turismo?
    Poi oh "domandare è lecito, rispondere è cortesia", quindi sentiti libero di fare come credi
     
  7. Silvan

    Silvan

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    Infatti, lo so benissimo che citare libri non serve a nulla! E' solo una scusa per difendere le proprie idee.
    Chi non ascolta e non ha dubbi non cambia idea.
    Se citi un libro, per libro è sbagliato, se metti un dato ... bisogna capire come è stato costruito ecc. ecc.
    Io la chiamo la "guerra dei dati", e mi stuffa solo pensarci.

    Probabilmente tu dai più ascolto ai libri dei piemontesi che quella guerra l'hanno voluta.
     
  8. Silvan

    Silvan

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    Libri selezionati all'interno del vasto panorama editoriale che consigliamo di leggere che trattano sulla gloriosa storia del Regno delle Due Sicilie ed in particolar modo il periodo risorgimentale e la nascita dell'Unità d'Italia a spese del Sud.


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    Massacro a Lauria
    la resistenza antigiacobina
    in Basilicata tra il 1799 e 1806
    Autore: Antonio Boccia
    Editoriale: il Giglio

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    I Savoia e il massacro del Sud
    Autore:Antonio Ciano
    Editore: Grandmelò

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    L' invenzione del Mezzogiorno
    Una storia finanziaria
    Autore: Nicola Zitara
    Editore: Jaca Book (collana Di fronte e attraverso. Storia)
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    Le Industrie del Regno di Napoli
    Autore: Gennaro De Crescenzo
    Grimaldi & C.Editori


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    Contro Garibaldi
    appunti per demolire il mito
    di un nemico del Sud
    Autore: Gennaro De Crescenzo
    Editoriale il Giglio

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    Il saccheggio del Sud
    Autore:Vincenzo Gulì
    Editoriale Campania Bella

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    Un'anima divisa in due
    Autore: Fiore Marro
    Giuseppe Vozza Editore

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    Due Sicilie 1860 L'invasione
    Autore: Bruno Lima
    Editore: Fede & Cultura


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    Controstoria dell'Unità d'Italia
    Fatti e misfatti del Risorgimento
    Autore: Gigi Di Fiore
    Editore: Rizzoli


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    I Guerriglieri di Dio
    Autore: Fulvio Izzo
    Editore: Controcorrente

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    I Vinti del Risorgimento
    Storia e storie di chi combattè per i Borbone
    Autore: Gigi Di Fiore
    Editore: UTET



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    La Storia Manipolata
    1860-1861
    Documenti e testimonianze
    Autore: Luciano Salera
    Editore: Controcorrente


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    Garibaldi, Fauché
    e i Predatori del Regno del Sud

    Autore: Luciano Salera
    Editore: Controcorrente

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    La Storia Proibita
    Quando iPiemontesi invasero il Sud
    Autori:Carmine Colacino, Alfonso Grasso
    Andrea Moletta, Antonio Pagano
    Giuseppe Ressa, Alessandro Romano
    Maria Russo, Marina Salvadore
    Maria Sarcinelli
    Editore: Controcorrente

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    Viva Francesco II
    Morte a Vittorio Emanuele!
    Autore: Fulvio D'Amore
    Editore: Controcorrente


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    Terroni!
    Tutto quello che è stato fatto
    perché gli Italiani del Sud
    diventassero Meridionali
    Autore: Pino Aprile
    Edizioni Piemme


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    I lager dei Savoia
    Storia infame del Risorgimento
    nei campi di concentramento per i meridionali
    Autore: Fulvio Izzo
    Editore: Controcorrente


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    Il tempo dei Borbone
    La memoria del Sud
    Autore: Roberto Maria Selvaggi
    Elio de Rosa editore

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    Dal Regno delle Due Sicilie
    al declino del Sud

    Autore: Tommaso Romano
    Edizioni THULE


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    Memorie di quand'ero italiano
    Autore: Nicola Zitara
    Nicola Zitara Editore


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    Centocinquanta
    anni di bugie
    Autore: Carmine De Marco
    Editore: Munari


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    1861
    La storia del Risorgimento che non c'è
    sui libri di storia
    Autori: Giovanni Fasanella, Antonella Grippo
    Editore: Sperling & Kupfer


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    Il sangue del Sud
    Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio
    Autore: Giordano Bruno Guerri
    Editore: Mondadori


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    Dove osarono i Briganti
    Le vicende di Colaiuda,Viola, Zeppetella
    e di altri ribelli in Abruzzo e nel Lazio
    Autore: Pasquale Di Prospero
    Editore: Controcorrente


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    Due Sicilie
    1830/1880
    Autore: Antonio Pagano
    Capone Editore


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    Non mi arrendo
    Da Gaeta a Civitella l'eroica difesa
    del Regno delle Due Sicilie
    Autore: Gianandrea de Antonellis
    Editore:Controcorrente

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    Viva il re abbasso la nazione
    Storie di briganti in Terra di Lavoro
    Autore: Angelo D'Ambra
    Editore: Ripostes

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    Terminus - Lungo l'Antico Confine
    Itinerari, Storie, Scoperte dal Tirreno all'Adriatico
    Autore: Marco Scataglini

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    Nella Terra di Saturno
    Viaggio alla scoperta del Lazio Meridionale
    Autore: Marco Scataglini
    Edizioni Penne & Papiri
     
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  9. Silvan

    Silvan

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    Su altre fonti sono addiritura più di 10.000 ma non c'è scritto di ch legno sono fatte...

    Non manchiamoci di rispetto, d'accordo!

    Non sfraintendiamoci quindi, non ho scritto "incentrata" e se ho generato equivoci spiego meglio il mio pensiero.
    Come si può ritenere che il sud fosse arretrato, poverissimo, se prioprio in quel periodo di pace (c'è chi sostiene pace o guerra non vuol dir nulla!!!!!) vengono prese tante ed illustri iniziative nel campo dell'arte e degli studi? Nascono persino le agenzie turistiche.
    La mia è una domanda per insinuare il dubbio...
     
  10. MrBrightside

    MrBrightside

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    Ma manco per l'anima.
    Anche perché su questo argomento in particolare io ho letto solo tre o quattro studi, che parlano tutti dello sviluppo della marineria borbonica (non so se lo sai, è una mia piccola passione), e quindi non sono in grado di avere un'opinione globale sulla vicenda. Per il resto ho letto solo testi divulgativi, che danno un inquadramento generale senza scendere nei dettagli.

    Questo è vero.

    E ci mancherebbe altro.

    E l'alternativa quale sarebbe? Dire la prima cosa che passa per la testa?

    Comunque,in futuro, qualcuno dei testi che hai citato potrei anche leggerlo (ne ho già mezza dozzina in coda... :().
     
  11. auricaesar

    auricaesar

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    Anche nel Medioevo venivano costruite cattedrali, e il medioevo non è proprio famoso per la sviluppo della gente, per così dire, comune.
    È anche ovvio che, se i poveri vengono sfruttati fino al midollo, il re ha soldi da regalare e da investire in ogni cosa.
    Ti ho già fatto questo esempio: mentre i "grandi e pii" borboni si costruivano la Reggia di Caserta, nei luoghi che ho visitato, nel raggio di 50 km, non c'era una sola scuola edificata dal regno delle due sicilie.
    Se tu lo chiami sviluppo...
    P.S. C'è qualche AUTOREVOLE studioso estero che sostiene le tue posizioni? Visto che qui in Italia, secondo te, ci sono solo Illuminati neoborbonici o Barbari e vili piemontesi.
    P.P.S. C'è qualche prova dell'intervento inglese nel conflitto?
     
  12. Gamby

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    In realtà l'intervento inglese ci fu. Non ricordo i dettagli, ma dicendoti i fatti puoi trovarli tranquillamente su internet.
    me ne ricordo 2: un semi attacco navale per distrarre i borboni durante lo sbarco e un ostruzionismo navale ai russi per impedirgli di mandare aiuti a Napoli. Non so dirti di più ma sono sicuro di averli letti da buone fonti, molto tempo fa.
     
  13. auricaesar

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    Ok. Ma si parlava anche di spionaggio. Ci sono delle prove di questi interventi britannici?
     
  14. Gamby

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    Di spionaggio non so. Lo Uk fece in modo di isolare politicamente i Borboni. Quando a seguito dei moti del 20 Napoli chiese aiuto internazionale, il Regno Unito si rifiutò e convinse anche le altre monarchie a non aiutare. Gladstone definì "la negazione di Dio, la sovversione d'ogni idea morale e sociale eretta a sistema di governo" il regno del sud.
    Politicamente, ma qui mi attengo alla storiografia ufficiale senza mie opinioni, lo Uk appoggiò l'Italia unita, perché così sarebbe stata abbastanza grande per rimanere indipendente dalla Francia e abbastanza piccola da non essere un rivale per l'Inghilterra. Senza unità d'Italia gli Inglese vedevano probabile che il regno Savoia divenisse vassallo effettivo dei francesi, e supportati da questi ultimi avrebbero sferrato un colpo all'Austria in grado di distruggerla quasi, rovinando il delicato equilibrio mittle-europeo e rendendo i francesi ed i tedeschi egemoni su tutta europa, tagliando fuori dai giochi l'Inghilterra. Tra l'altro la storiografia ufficiale afferma anche che l'idea che l'Inghilterra potesse sottomettere il regno del sud come base contro la Savoia (influenzata dai francesi) venne subito scartata dai britannici, che consideravano impari la lotta, individuando nel regno di Napoli uno stato simil Ottomano e povero di possibilità, mentre la Savoia era considerata un, seppur piccolo, stato moderno, tipo Belgio o Olanda per intenderci.
    Questo che riporto però è totalmente acritico da parte mia, riporto solamente quanto scritto.
    Di fonti che riportano questo ce ne sono varie, ma ora mi viene in mente in particolare "Antologia storico-diplomatica", scritta molto bene a mio parere
     
  15. Silvan

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    Sai ho riflettuto a lungo su questa tuo pensiero.
    Sono giunto alla conclusione che si vuole capire l'Olocausto il Mein Kampf è una fonte OBBLIGATORIA.
    Perchè proprio l'artefice spiega le ragioni i motivi con cristallina chiarezza, senza questo tassello la visione del fatto sarebbe sempre parziale.
    Sarebbe invece piuttosto distorcente studiare l'Olocausto basantosi solo su fonti Ebraiche.
     
  16. andy

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    La mia risposta voleva semplicemente dimostrare che è un po' dura dire che il nord considerasse i meridionali "razzialmente inferiori" (bada bene, non pigri, oziosi e tutta la pletora di stereotipi, proprio inferiori di razza) quando buona parte del nord era poverissima.
     
  17. auricaesar

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    Sono d'accordo con il tuo ragionamento, io stesso sostengo l'idea di informarsi il più possibile e da più parti possibili.
    Il problema è che, come ho detto non è POSSIBILE studiare l'Olocausto, o la Questione Meridionale, SOLO con il Mein kampf, cosa che tu invece hai fatto solo con quel genere di libri.
    Io mi sono fatto un'idea, piuttosto neutrale in effetti, sulla faccenda.
    Secondo me, i meriti dei Borbone erano concentrati a Napoli, dive hanno effettivamente commissionato opere di eccellente bellezza, e sullo stato.
    Voglio farti un esempio stupido su quest'ultima cosa: non so se hai mai giocato a Victoria 2, un gioco della oaradox incentrato proprio sul periodo. Ecco, su questo gioco tu puoi alzare al massimo tasse, tariffe varie, abbassare le spese sociali e quant'altro. Arriverai ad un bel gruzzoletto si soldi, forse anche il più alto del gioco, e probabilmente aumenterai via guerre e tecnologia di molto il tuo prestigio. Ma l'economia andrà a rotoli: avrai un tasso di alfabetizzazione bassissimo, la gente non potrà più comprarsi i generi di sussistenza e, nel giro di qualche decennio, il tuo stato imploderà.
    E sai qual'è il bello? Che in quel momento, il tuo stato avrà ancora la cassa più ricca del mondo, avrà crediti enormi in ogni altro stato, anche nelle grandi potenze, e avrà un prestigio di buon livello.
    Io trovo che questa situazione si sia riflessa due volte nella storia:
    - Nel Regno di Napoli
    - Nell'URSS
    Il risultato è poi che, ad un certo punto, il popolo si ribella, oppure cede totakmente agli invasori. Cosa che fecero:
    - I contadini del meridione, poi scontenti e diventati briganti
    - I contadini ucraini, al vedere avanzare il nemico tedesco
    La colpa del Regno d'Italia, non è l'aver peggiorato le cose, anzi, semmai seppur di poco le ha migliorate, ma non l'essersi impegnato a fondo per rendere il meridione economicamente e socialmente uguale al settentrione.
    Posto che la Camorra è nata a Napoli nel 600. E non nel Sud dopo l'Unità...
     
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  18. Silvan

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    La tua risposta non dimostra nulla, ti ho già invitato a leggere meglio ciò che ho scritto (http://www.netwargamingitalia.net/f...-potenza-industriale.27551/page-3#post-450132 post #55), cito testi e autori.

    La guerra ideologica contro il SUD razzialmente inferiore su cui si sono scritti decine di libri, articoli, seminari ecc. ecc. finisce solo con il Fascismo, dura cioè da poco dopo il 1860 al 1920 circa. Se la tua è ignoranza, sei incolpevole, e ti invito a fare una ricerca e possiamo anche parlarne. Se la tua è una convinzione, sei in errore.
     
  19. Silvan

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    E chi ti dice che ho letto solo libri pro-borbonici?
    Cito libri pro-borbonici perchè sono gli unici che conosco, magari c'è ne sono altri, che dicono meglio come stanno le cose.
    Non posso citare i libri propagantistici e retorici.

    Riporto:
    "La storia della formazione dello Stato italiano è stata così mistificata che non è facile fornire un quadro abbastanza fedele di tutti gli avvenimenti che portarono all'unità. Dal 1860 in poi è stato eretto dal potere italiano un muro di silenzio sia attorno alle vere cause che questa unità ha originato sia attorno alla resistenza del popolo duosiciliano contro l'occupazione piemontese (il cosiddetto brigantaggio). Molti importanti documenti sono stati fatti sparire.. o tenuti nascosti, ancora oggi è impossibile consultare la documentazione archiviata; al suo posto è stata inventata quella ignobile oleografia che con felice espressione Gramsci definì "la biografia nazionale""

    Rispondo anche sulla neutralità e indirettamente sul discorso TIFO da stadio.

    Io ritengo che i mali del meridione di adesso, ed in particolare la Sicilia ci tengo a distinguerla perchè la Sicilia ha una storia e un quadro sociale diverso dal resto del sud (anche se dal nord sembra tutto uguale), sono responsabilità dei Siciliani.
    La cattiva gestione della pubblica amministrazione, la cattiva gestione dell'ambiente (la sporcizia per le strade), il dilagare del clientelismo, la corruzione, il malgoverno, i fannulloni, ecc. ecc. ecc. Sono responsabilità, adesso, dei Siciliani e nessun altro.
    La Sicilia è stata violentata ed umiliata svariate volte nella sua storia, ma dal 1946 gode dello Statuto Speciale con Autonomie cosi forti che nemmeno Bossi dopo un paio di litri di grappa si sarebbe mai sognato. Da allora cosa il popolo siciliano ne ha fatto di questa autonomia la responsabilità è solo del popolo siciliano. Che altri ne abbiano approfittato, che altri abbiano svenduto e tradito sono fatti accessori, corresponsabilità, favoreggiamento ma il primo responsabile è il popolo siciliano, e questo prima se lo mettono in testa i miei conterranei e meglio è!

    Chiarito questo, gli altri due punti:
    1) il brigantaggio erano contadini che si ribellavano;
    2) il Regno di Italia miglioro comunque le cose.

    Sono completamente errati.

    Sul punto 1) ho già risposto e chiarito anche con parole di uno storico. Il brigantaggio fu molto complesso e l'aspetto rivolta contadina è il meno importante.
    Sul punto 2) ho già risposto anche: dov'è il miglioramento quando nel 1860 non c'era emigrazione e dopo la guerra la genta è costretta ad andare via dalla fame?

    Lo ripeto il regno delle Due Sicilie non era un eden perfetto. Ma non era nemmeno uno stato arretrato per come lo si vuole dipingere.
    Era uno stato con una economia che funzionava piuttosto bene, governato da una monarchia che aveva idee isolazionistiche, e che lentamente stava affrontando i problemi del paese, soprattutto i contrasti con la nobiltà siciliana e le resistenze di chi nel cambiamento vedeva un rischio (ci sono sempre). I contadini cercavano di portare avanti le loro istante, specie dopo la rivoluzione francese, e questo contribuiva a rendere intrivata la situazione politica e sociale. Ma i contadini, facilmente manipolabili, aspiravano a stare meglio... non morivano di fame!
     
  20. auricaesar

    auricaesar

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    Ti sei risposto da solo, nella stessa frase dopo la domanda.
     

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