Quoto.Facevano vedere l'altro giorno su tv7 proprio questo...più che altro facevano vedere come gli americani avevano migliorato la situazione(aiutati anche da al queda che si mette a uccidere anche iracheni) protando dalla propria parte molti guerriglieri "autoctoni" che avevano imbracciato il fucile perchè si sentivano invasi...adesso pattugliano le strade di bagdad insieme agli americani,dicono che si sono accorti del fatto che gli americani per quanto siano fastidiosi sono necessari...
Gli americani non vicneranno mai, ma neanche al-qaeda. Troppe stragi di civili gli hanno alienato la popolazione e ormai i suoi combattenti vengono guardati male quasi ovunque.
Scusa ma cosa centra? Guarda che non tutti quelli che fanno i soldati sono convinti. C'è anche gente che ha scelto la carriera militare perchè al momento non aveva altri sbocchi. Ti ricordo che da loro la situzione dei mutui e del lavoro precario è molto, molto, molto, peggio che da noi. Poi se qualcuno decide di servire il suo paese sempre massimo ripetto. Il mio discorso non era limitato solo all'Iraq. I fondamentalisti odiano l'occidente si o no? Io parlo di quelli che rientrano nella definizone di Insurgents o guerriglia irachena, come la chiamiamo in Italia. Sono consapevole che è un quadro variopinto, ma non avevo il tempo di dipigere tutto lo scenario, parto dal presupposto che sappiamo tutti di cosa si tratta. Non parlarmi di embargo, sono d'accordo al 100% misura inutile che fà solo danni. Sono d'accordo israele ci ha guadagnato... Un altro milione di nemici come minimo... Forse gli Israeliani studiano il terrorismo perchè ci devono convivere. Troppo facile come risposta? Non si tratta di cose inventate ma di dati oggettivi. Che sono facilmente controllabili. Lo studio si riferiva ai terroristi palestinesi, e statisticamente sono i più colti e ricchi. Anche se devo ammetere che un altro studio recente dice che la tendenza stà cambiando. Comunque se cerchi in rete trovi sicuramente qualcosa. Sono d'accordo al 100% anche qui. C'è una guerra che ha coinvolto le zone intorno al Congo che ha causato quattro milioni di morti. Non 20 anni fà, ma negli anni 90. Tu hai mai sentito di una manifestazione pacifista contro quella che è stata ribattezzata "Guerra Mondiale Africana"? Degli Africani non importa nulla a nessuno. Sono questioni ideologiche e politiche. L'Africa è ricca di risorse ma non ci sono gli Americani e non ci sono gli amici degli Amercani (vedi Israele). Allora chi in genere fà la voce grossa e si indigna, non gli importa molto degli altri poveracci. Ma basta che un soldato Americano mette piede, che sò, in Bangladesh e tutti parlano del Bangladesh. "Voglio fare un oleodotto in Bangladesh;" "Ci sono andati per il petrolio in Bangladesh;" "Voglio costruire i MaCDonald in Bagladesh;" Fateci caso. Nei posti dove c'è il petrolio Iraq e Iran, gli Americani vogliono andare per prenderi l'oro nero. Nei posti dove non c'è il petrolio, voglio costruire un oleodotto. Come in Afghanistan e in Kossovo. Se scompare il petrolio sono finite tutte le guerre!!!!
Infatti sono d'accordo su quasi tutto con te. Infatti ho detto che ci sono anche i signori della guerra. Non sono tutti fanatici religiosi. Però non puoi parlarmi di gente che combatte per la propria terra se poi vengono da un altra. Non si può dire che la popolazione dell Iraq e tutta contro gli Americani, quando parte dei cosidetti insorti vengono da altri paesi. Non si può dire che un intero paese è contro l'America quando i curdi che sono l'etnia magioritari nel nord è sempre stata alleata degli Americani. Che poi la popolazione sia ostile è un dato ogettivo, non credo mi farebbe piacere se un giorno i soldati americani pattugliassero Roma.
Sicuramente ci sono fasce di popolazione che collaborano con gli Americani, in primis i Curdi, che vedono nella fine del regime la prima concreta possibiltà di ottenere una patra. Io spero veramente che ce la facciano . Però c'è anche una grossa parte di popolazione che non li vuole assolutamente. Gli stessi sciiti (che in teoria dovrebbero essertgli grati) li vorrebbero fuori dai piedi per poter fare i comodi loro. Molti guerriglieri sono sciiti. Anche se preferiscono dare addosso ai sunniti e alle loro milizie... Quindi alla fine chi è che li vuole, gli americani? I Curdi a Nord e poi? Chi ha subito la repressione di Saddam (ma nenache tutti visto che buona parte degli ex-oppressi vorrebbero gli yankee fuori dai piedi, vedi sopra), poi? L'Iraq di Saddam era un inferno per chi era considerato un oppositore politico, ma per la stragrande maggioranza della popolazione era un regime come un altro, che anzi era MOLTO più vivibile di quasi tutti gli altri stati arabi. L'Iraq era visto come un perfetto esempio di stato laico, moderno e relativamente stabile. Purtroppo era stabile perché gli oppositori venivano sterminati, ma confrontato ad altre situazioni (che so, arabia saudita, siria, iran) era considerato uno stato passabile... Certo, va tenuto conto del fatto che gli arabi non hanno praticamente nessun esempio di stato democratico e libero con cui fare confronti. Per noi ovviamente era una dittatura intollerabile, per loro la normalità. Ergo tutta questa gente fa il confronto col disastro attuale e maledice il giorno in cui gli americani hanno messo piede in Iraq. Riguardo al discorso dei combattenti stranieri non sono daccordo. C'è un sentimento panarabo che si diffonde da molti anni (c'è chi pensa addirittura dalla fondazione di Israele) per il quale se uno stato arabo viene attaccato i popoli arabi dovrebbero reagire. Visto che i governi ufficiali non fanno niente (non possono permettersi di dare addosso agli americani) allora si va per vie traverse, ovvero fornendo alla gueriglia armi e reclute. Il terrorismo è un'altra forma di lotta. Molti inoltre sfogano in Iraq il loro risentimento verso altre situazioni analoghe create in passato dagli Stati Uniti o dall'Occidente in genere. Durante la guerra civile spagnola ci furono migliaia e migliaia di stranieri che andarono a combattere per difendere un Paese che non era il loro. Perché più che il paese difendevano un'ideologia. In Spagna era la democrazia (sdetto banalmente), per gli arabi è il panarabismo e la difesa di territori che considerano (a ragione) territori arabi. Ergo si sentono in dovere di andare a combattere.
E' la Jihad.Nel corano c'è scritto chiaramente come il popolo arabo deve essere unito e in pace,e come ci possano essere solo 2 guerre:una spirituale contro il peccato,l'altra se si viene attaccati da un corpo esterno...infatti la Jihad fu invocata durante le crociate...e in questo momento gli arabi ci vedono come corpo esterno...
Dov'è il torto? A forza di essere bombardati dai mass-media in mano ad Americani, ormai ogni combattente è un terrorista! Ma parliamoci chiaro, c'è una bella differenza tra uccidere civili e uccidere militari, e spero che ognuno di noi sia daccordo.
In una guerra asimmetrica la linea di demarcazione tra civili e militari è molto sottile. Il discorso delle vittime civile vale su entrambi i fronti, è forse su questo che deve fondarsi la ragione di chi è nel giusto e chi nel torto?
Giusto giusto, ancyhe se io mi riferivo al fenomeno dei combattenti "itineranti" più che alla Jihad vera e propria. Beh noi, o meglio gli americani, sono effettivamente un corpo esterno.... Non so dargli torto. Mimmmo non ho capito neanch'io
Forse voleva dire che in una "guerra asimmetrica" per una delle due parti civili e combattenti sono mescolati tra loro per cui la demarcazione tra i due e' molto labile, tanto che e' quasi inevitabile che l'altra parte (esercito regolare) finisca per colpire anche dei civili. Sulla distinzione esatta tra combattenti e terroristi si potrebbe parlare per secoli. Per farla breve e parlarci chiaro: nella pratica consideri partigiani/guerriglieri/combattenti/patrioti quelli che combattono dalla tua parte, consideri invece terroristi/briganti("Banditen")/ecc. quelli che combattono contro di te. E questo indipendentemente da ogni altra considerazione politica o morale (o d'impiego). Quando poi non si e' (ancora) in campo, la distinzione e' puramente politica o di comodo: ad esempio i guerriglieri dell'UCK (indipendentisti albanesi del Kossovo) erano in origine considerati criminali/terroristi dagli americani, poi in meno di un anno furono promossi a patrioti/combattenti per la liberta'. PS: Non credo che la "guerra asimmetrica" sia contemplata dagli accordi di Ginevra. Almeno non lo era nella versione degli anni 20, per cui era proibito armare civili in zone occupate dal nemico.
su quel 'a ragione' non sono affatto d'accordo, visto che tra tutti i popoli che vi abitano o vi hanno abitato gli arabi sono gli ultimi arrivati (ed arrivati armi in pugno, non proprio in modo pacifico, sottomettendo/islamizzando (assimilando) gli altri).
si ma ci sono arrivati centinaia e centinaia di anni fa: credo che possano considerarlo a ragione come territorio arabo... andando avanti così nessuno potrebbe considerare nazionale il territorio del suo stato perchè prima ci abitava qualcuno di diverso... :humm:
Se scavi nei meandri del forum c'è una lunghissima discussione proprio sull'argomento, discussione in cui Mimmmo da il meglio di se
Ovviamente non sono daccordo con te, ma ho sbagliato a metterlo, un OT del genere degenera subito e non è il caso. Non sono daccordo neanche sulla tua affermazione IT: secondo me si può distinguere tra guerriglieri e terroristi. Chi combatte con l'obiettivo di uccidere i soldati nemici oppure per ostacolarne le operazioni è un guerrigliero. Se usa un autobomba per colpire una pattuglia nemica e facendolo uccide anche dei civili rimane un guerrigliero: il suo obiettivo era il nemico, il resto sono gli stessi "danni collaterali" causati da un attacco convenzionale. Se usa armi o esplosivi per colpire la popolazione civile (per qualsivoglia motivo) è un terrorista. Questo ovviamente IMHO, però mi sembra abbastanza plausibile. Concordo che a volte è difficile distinguere (non è che puoi far esplodere un'autobomba in un mercato affollato per uccidere due soldati!), però come regola di massima potrebbe andare. :humm: Però siamo OT anche così
secondo me non si può distinguere tra guerrigliero e terrorista, come non si può distinguere tra soldato e terrorista; il terrorismo è un modo di combattere: "coventrizzare" fu terrorismo il bombardamento di Dresda fu terrorismo le violenze sessuali praticate industrialmente nella Germania occupata furono terrorismo; Per me la distinzione si può fare tra chi commette crimini di guerra e chi non li commette.
potevo aggiungere l'ordine di Hitler fucilare i commissari politici, o l'eliminazione sistematica dei prigionieri di guerra; Nella guerra delle Falkland gli argentini accusarono i Gurkha di decapitare i prigionieri, evidentemente anche quello era terrorismo (oltre che un crimine di guerra), rivolto contro i soldati nemici. io mi son fatto l'idea che il terrorismo sia uno strumento di guerra, in genere è utilizzato contro i civili, ma non esclusivamente.