la cosa che mi diverte di più è la totale disinformazione. allora vediamo un po'... ci sono degli immigrati brutti sporchi e puzzolenti. ma cosa vuol dire essere emigrante e immigrare in un paese straniero? lo siamo stati anche noi italiani. tutti hanno sicuramente almeno un nonno partito per il venezuela, per l'argentina, per l'australia, per gli stati unit, per la germania o il belgio (quelle correnti di viaggio più famose). perchè partirono? eppure la guerra era finita da noi. non c'era "morte&distruzione". partirono in cerca di lavoro. provenivano, la maggior parte, da famiglie anche "benestanti", in grado cioè di fornire loro un tetto, un pasto caldo al giorno, dei vestiti con cui coprirsi. ma per il resto nulla più. analizziamo invece chi emigra oggi in italia. per lo più sono disperati che non hanno casa, lavoro, famiglie. provengono da terre devastate da guerre. diciamo che come lo sono stati alcuni dei nostri dececnni fa anche questi qua vengono da noi perchè hanno bisogno di lavoro. ok. quindi la persona emigrante comune è un tizio in cerca di lavoro. vogliamo dire che sono tutti buoni? nonono. ci sono anche quelli brutti sporchi e cattivi che ammazzano rubano e fanno i magnaccia quando non trovano giovani donne da violentare. poi ci sono i rom. ma quella è un'altra tragica storia. forse non esistano contratti con il governo rumeno in cui si chiede all'italia di gestire parte di sti rom in cambio della possibilità di impiantare industrie italiane in romania??????? booooh... chissà quale governo ha siglato questo tipo di patti. possibile nessuno si chieda come mai gli immigrati continuino a giungere fino a qua nonostante tutto? e per tutto intendo la nostra volontà di rimandarli al mittente con tutti i mezzi disponibili, leciti, non leciti e finto-leciti. perchè qualcuno gli dà lavoro! perchè qualcuno comunque gli dà da mangiare! e non è un caso che essi rappresentino un'importante forza lavoro. sono uun imprenditore. ho su una fabbrica che produce una cazzata qualsiasi. chi prendo a lavorare? un italiano, a cui devo pagare tutto lo stipendio, più le ferie, più la malattia. devo sottostare alle sue stupide richieste da sindacalista e ai suoi scioperi. al fatto che non c'ha di natura tanta voglia di lavorare. che non accetterà mai di accorciarsi le maniche e fare le cose più sporche. continuo? un extracomunitario (cacchio vuol dire?) che accetta lavoro nero perchè non sa cosa vuol dire "pensione". non va in malattia perchè non sa che si può andare in malattia. non fa scioperi perchè non sa di avere diritti. non sa quanto occorre guadagnare per vivere bene, sa solo che 500€ al mese gli fanno comodo. fatevi due conti e datevi una risposta. le stesse industrie del nord-est votano lega ma sono gli stessi imprenditori che non si affannano per niente nel non occupare un extracomunitario. fatta notare la contraddizione eccezionale del nostro paese veniamo ad un po' di storia. quella più recente ha visto gli inglesi incazzarsi con gli italiani perchè rubavano a londra il lavoro. dopo la crisi violenta che ha colpito anche l'inghilterra venivano assunti operai italiani. l'unico "posto" in tv che ha mostrato queste robe (dove almeno io ho potuto vederle poi non so se altri l'hanno mostrato) è stato annozero. interviste ad operai inglesi in sciopero perchè la loro impresa li ha licenziati per assumere italiani, dal costo ovviamente più basso. si chiama capitalismo liberale. o vogliamo stupirci del fatto che gli imprenditori nostrani impiantino fabbriche in tailandia? no si tratta di risparmiare per guadagnare di più. voi che fareste? io che farei? esattamente così!!!! guadagnerei di più. senza guardare in faccia a nessuno!!!!!! qualcuno di voi ricorda della tragedia della miniera in belgio? erano italiani che ci lavoravano lì. c'hanno fatto un film-tv se non erro di recente per raccontare la sciagura. secondo voi perchè ci lavoravano italiani lì? e non venite a dirmi che noi fuori rispettavamo le regole, per piacere!!!!!!! noi abbiamo esportato la mafia. noi abbiamo inventato il fascismo. noi abbiamo inventato le banche!!!!!!!!!!!
Francamente penso la maggior parte invece scappasse da una miseria a volte paragonabile a quella dei moderni migranti. Il flusso di soldi andava dagli emigrati alle famiglie rimaste in Italia, non certo il contrario. No se non ricordo male era una questione di puro e semplice contratto: l'impresa aveva ottenuto un appalto e quei lavoratori italiani erano lì per eseguirlo, non erano assunti perché costavano meno. http://www.corriere.it/economia/09_...hi_ff0a355c-eed2-11dd-ba39-00144f02aabc.shtml primo paragrafo, la conferma.
C'è il dettaglio che gli altri immigrati non si accampano mentre i rom facevano accampamenti anche prima di questa legge. In ogni caso i rom di solito hanno la cittadinanza italiana, ma appunto hanno lo stesso problemi perchè essendo degli "spiriti liberi" non vanno certo a spaccarsi la schiena in fabbrica ma vagano in giro per l'Italia per commerciare. E qui nascono due problemi: prima di tutto non hanno nessun padrino (nessun datore di lavoro e nessun stato di riferimento) e secondo la cementificazione selvaggia sta togliendo il loro spazio vitale. Ci vorrebbe Celentano alla guida dei nazi-zingari per far rifiorire le campagne. Ehm...no. Come si fa ad emigrare dalla Felix Austria quando abbiamo un'ottima amministrazione e il cantiere più grande del mondo? Dall'altra parte del confine la situazione era diversa, probabilmente a causa del malgoverno, anche se l'unico parente emigrato era nella miseria più nera:un mio bisnonno è andato a lavorare per qualche anno in Francia, ma era un contadino con dieci fratelli che sono rimasti tutti a casa. In ogni caso non gli è mai passato nell'anticamera del cervello di diventare francese (in tal caso avrebbe puzzato veramente), ma solo un lavoro di qualche anno e poi a casa. Così vorrebbero molti immigrati, il problema è che ci sono i soliti ex aennini che vogliono immigrati permanenti che si rendano protagonisti di un nuovo irredentismo e menate varie, in pratica altri campioni (oltre agli aennini) nel buttare via la propria identità per un tozzo di pane.
si va beh c'è caso e caso di emigrazione all'italiana, lo davo per scontato. l'episodio dgli inglesi lo ricordavo male ma non credo che il "succo" del mio discorso non resti valido per altri svariati esempi
