OPERAZIONE “LE MASSE”: IL CERCHIO SI STRINGE -OPERAZIONE CIAMBELLA- La battaglia della diarrea si concluse con l’annientamento del presidio nipponico. Era libera la via per Kana, Kagna, Kanna, come si chiama!? Giunte a Ka, Ka, Ka, insomma lì, le truppe tirarono dritto per Niigata. Con la presa di Fukushima terminò l’operazione ‘’Ciambella’’: LAVORI CITTADINI 2 L’industrializzazione forzata e il progressivo aumento delle infrastrutture portò il Siam ad uscire dal terzo mondo.
Quoto Atty nel dire che hai un bel PI Ora dopo la gloriosa offensiva della diarrea dilagherai in Giappone
OPERAZIONE “LE MASSE”: IL CERCHIO DIVENTA UN PUNTO -OPERAZIONE CIAMBELLA- L’Imperatore del Siam si svegliò molto presto, forse erano le quattro del mattino nessuno lo sa, e preso da un attacco di pazzia scese in strada e iniziò a correre tutto nudo per la città. Verso mezzo giorno centinaia di vecchi, bambini, donne, cani gatti, pinguini, francesi liberi lo seguirono, per loro questa corsa simboleggiava che l’Imperatore del Sud-Est Asiatico era contro questa guerra inutile, nessuno sospettava che era pazzo. Dopo dieci ore di corsa l’imperatore fece riunire il G.C.M.G. per avere un resoconto del fronte in Giappone. I generali lo bombardarono di ottime notizie:"Abbiamo vinto al lotto 10'000 $";"I giapponesi scappano nelle foreste e tirano le noci di cocco sulla testa dei nostri ufficiali"; "I Tokiohotel sono stati tutti distrutti dalla nostra artiglieria"; "Stiamo vincendo". I generali e i ministri li proposero un attacco verso la capitale nipponica, perché l'esercito si trovava a un passo da Tokio, ma l’imperatore aveva altre idee: organizzò una serie di piani per la conquista di tutte le isole che erano ancora in mano dei vili nipponici e ordinò di chiudere ancor di più il cerchio su Tokio. Così a marzo ordinò hai suoi alleati di raggruppare un discreto numero di divisioni nei pressi di Nagoya. Poi un bel giorno di Aprile il futuro re della luna si svegliò e ordinò che tutti i cani gialli e verdi devono essere castratati ma dopo qualche ora capì di aver detto una grandissima cagata e ordinò l’attacco a Nagoya. Che si concluse con una veloce vittoria. Tra marzo e aprile ordinò di prendere il possesso, se necessario anche con la forza, di tutte le isole nel pacifico occupate dai musi gialli. OPERAZIONE “SALVIAMO BABBO NATALE”: TUTTO TACE O QUASI. In Europa la situazione è la solita: i Russi avanzano di poco in Germania; in Norvegia i tedeschi resistono e di Babbo Natale neanche l’ombra; gli americani sono bloccati in Italia e si fanno per la millesima volta insaccare in Francia. LAVORI CITTADINI 3 I lavori per l’industrializzazione proseguono senza alcun problema.
OPERAZIONE “LE MASSE”: ULTIMO ATTO All’imperatore passò la diarrea; dopo essersi fatto una pera di zuccheri vari passò in rassegna le truppe per regalare loro una mappa dettagliata di Tokio, in cui erano segnati in rosso i quartieri a luci rosse della città. Quindi fece riunire il C.G.M.G. portatile, composto da lui medesimo e da Somchai, più qualche generale alleato trovato qua e là. Ecco come andarono le cose: Imperatore: “Domani attaccheremo all’alba, verso le 3 del mattino. Non è geniale?” Somchai: “Eccezionale, fantastico, fenomenale.” Generale Baguette: “Mes divisions agiteront dix mille drapeaux blanches pour confondre les Japonais”. Imperatore: “Sì, sì, anch’io sono un suo grande ammiratore”. Somchai: “In verità, sire, credo che voglia dire che i suoi uomini agiteranno 10.000 bandiere bianche per confondere i Giapponesi”. Imperatore: “Taci! Tu non puoi capire certe cose! Solo io ho la mente per darti l’impulso!” Generale Kartoffeln (collaborazionista): “Sprechen Sie Deutsch?” Imperatore: “Sì, sì, grazie ad Activia tutti i giorni, meglio di un orologio svizzero!” Somchai: “Ci rinuncio…” Generale Teapot: “At five PM my soldiers can’t fight because they must drink tea”. Imperatore: “Va bene, ti do 5 minuti. Torna però, e ricordati di tirare l’acqua!” Generale Kartoffeln: “Sprechen Sie Deutsch?” Imperatore: “Ma te l’ho già detto, grazie al bifidus acti regularis trovo ogni giorno la mia naturale regolarità! Comunque è deciso, domani alle 3 del mattino. Chi non combatte il giorno dopo verrà impiccato in piazza”. Come ogni buon monarca, il re dei mari posticipò l’attacco di una decina d’ore, perché i suoi soldati avevano paura del buio. Grazie a ciò i Siamesi non subirono nessuna perdita. Dopo 4 mesi anche le isole di Kyushu e Shikoku caddero sotto i colpi degli alleati. Purtroppo l’isola di Hokkaido venne conquistata dagli spregevoli americani, sempre in ritardo in tutte le guerre. In generale, la situazione nel Pacifico è questa: OPERAZIONE “SALVIAMO BABBO NATALE”: -BUONE NUOVE- Ai primi di Maggio iniziò l’offensiva russa in Europa, che in breve tempo scardinò le deboli difese tedesche, che nel frattempo perdevano terreno in Baviera e in Savoia. Un mese dopo gli americani sbarcarono in Olanda e avanzarono nell’entroterra, grazie anche all’utilizzo di una seconda bomba atomica (megalomani…). L’imperatore chiese a Somchai se le ricerche in campo nucleare procedevano bene. Somchai gli spiegò che secondo i loro scienziati che l’atomo era divisibile. L’imperatore rimase di stucco per più di 10 ore, perciò non poté, per la prima volta in vita sua, gongolare. Il 22 giugno 1947, a 6 anni esatti dall’attacco all’URSS, la Germania chiedeva la resa incondizionata.
OPERAZIONE “LE MASSE”: LA FINE DEI GIOCHI Con l’intera madrepatria occupata i Giapponesi non erano più in grado di sostenere il peso di una guerra totale. Perciò gli sbarchi nelle isole del Pacifico ancora soggiogate dal nemico furono più facili che bere una banana: Infine, il 1° marzo 1948, il Giappone venne assoggettato al Grande Impero Siamese. Hiroito venne catturato mentre cercava di fuggire a nuoto. Ripescato dal nostro gruppo di incrociatori, venne obbligato a firmare la pace. In seguito dovette anche ballare sul tavolino della pace, che ormai mostrava chiari segni di cedimento. Infine fu deportato a Bangkok e obbligato a marciare sulla Piazza Verde (composta da un mazzo di Philadelphi, da un palmeto e da un patibolo). FORTI FORTI L’imperatore pensava ancora ai francesi di Vichy, anche se sapeva benissimo che non c’erano più. Una sera di giugno si svegliò, indossò la sua vecchia divisa da muratore, prese una pala, un piccone e un pacco di cemento e, dopo aver chiamato anche Somchai, raggiunse la costa e iniziò a costruire forti. Poi, accortosi di quello che stava facendo, se ne tornò a letto, non senza aver prima ordinato a una massa di schiavi di continuare il lavoro.
Strano... Giappone ed Indonesia sono regioni con molta manpower, dovresti evere minimo minimo un 0,20-0,30 (nel vanilla, nel compendium non so). :humm: Il piano per caso ha qualcosa a che fare con la Cina? :contratto:
Si, la Cina è tra i miei obiettivi in un prossimo futuro. Ho l'intenzione di unire l'Asia sotto una sola bandiera, quella del Siam:contratto: