Le obiezioni che tu hai sollevato per primo, e che poi anche altri hanno ripreso, sono proprio i maggiori dubbi che ho nella scelta di come impostare il mio lavoro. L'invito a sfruttare le mie conoscenze in campo stategico viene dalla mia prof di storia e filosofia, colpita dai miei interventi durante le lezioni ogni qual volta si parlasse di evnti bellici del periodo moderno. Lei non è affatto appassionata di strategia e nemmeno molto di storia, è più che altro una filosofa molto competente nella sua materia, che ha scritto anche un paio di libri e alcuni articoli. Tuttavia per quanto la sua mentalità aperta mi abbia fatto piacere la sua materia è esterna quindi devo pormi in un caso generale. Il tuo suggerimento è buono e lo inserisco tra le possibili alternative, anzi invito tutti a suggerire possibili varianti mantenendo la ww2 come argomento principale. Però mi dispiacerebbe essere costretto ad abbandonare il mio progetto. Domani parlerò con la prof.
Sarebbe interessante però putroppo sono vincolato al programma di italiano svolto che nel '900 comprende solo D'Annunzio, Svevo, Ungaretti, Quasimodo e Montale (di cui tra l'altro almeno 2 o 3 non sono stati ancora trattati quindi ho solo un'idea vaga del loro pensiero).
Creare una discussione interessante voleva essere anche uno degli obiettivi secondari della mia tesina. ricordo con soddisfazione quando agli esami di terza media portai una ricerca di più di 40 pagine narrando abbastanza nello specifico tutti gli avvenimenti della ww2 su tutti i fronti. Praticamente è stato come fare una lezione di storia ai miei professori ignoranti sull'argomento, con tanto di domande per chiedere spiegazioni da parte loro! Per quanto riguarda il fattore tempo hai ragione sono leggermente in ritardo perchè ho dovuto dedicarmi a un disperato recupero, per fortuna quasi riuscito, in matematica e sono stato letteralmente sommerso da verifiche e interrogazioni fino ad ora dai professori ansiosi più di noi di fare una bella figura all'esame
Beh beato te io al massimo ho ricevuto comprensione dai miei prof che quantomeno non mi hanno bollato come pazzo guerrafondaio. Comunque sono al liceo scientifico G. Galilei di Legnano, provincia di Milano.
E per concludere la lunga serie di risposte ecco l'elenco dei colegamenti stiracchiati che ho finora trovato con le varie materie (ovviamente ammesso di tenere la stessa impostazione, cosa che dovrò decidere alla svelta): ITALIANO: Ungaretti facendo un raffronto con la situazione della WW1 e Quasimodo che mi haconsigliato la prof, ma onestamente non so cosa abbia scritto. LATINO: l'unico che potrebbe essere inserito è Tacito, a meno di non fare un riferimento alla terza e scomodare Cesare INGLESE: non ne ho idea SCIENZE: la deviazione dei proiettili di artiglieria a causa del moto di rotazione terrestre (Forza di Coriolis se non erro) FILOSOFIA: l'etica di qualche autore in riferimento all'atomica e alla scelta se utilizzarla oppure no Come vedete tutti impiccatissimi, non vorrei innervosire la commissione.
Abbastanza stiracchiato, soprattutto per quanto riguarda filosofia...:humm: Per Italiano aggiungerei Montale, che ha scritto una famosa poesia sulla sua esperienza durante la Grande Guerra (se non ricordo male s'intitola "Valmorbia") Filosofia è invece difficile da conciliare con il tuo argomento (anch'io infatti l'avevo esclusa dalla tesina... ), ma vedrò di farmi venire in mente qualcosa....
oggi a scuola si parla di come fare la tesina,avevo capito male molte cose l'argomento WW2 viene rifiutato in quanto troppo generico,propongo alla mia professoressa sessantottina di farla sulle "innovazioni militari" della ww2,senza batter ciglio mi da l'ok,ci penso un po... porterò la tesina sulle innovazioni militari della ww2 penso che la farò concentrandomi sulla blietzkrieg con la campagna di francia e di polonia e sulla guerra del pacifico ecco come si cambia totalmente idea in meno di 24 ore...
Rilancio, ampio e approfondisco l'idea di Mcgerm, molto interessante anche se forse comincia ad essere un po' "usata". In particolare potresti prendere come soggetto Wernher Von Braun ritrovandoti come passaggi: - WW2 e razzi V2; - Terzo principio della dinamica Azione e reazione; - Gli Americani vogliono le V2 e Von Braun; - Von Braun e la conquista della luna; - L'etica e lo scienziato Von Braun. Infine mi permetto anche io, di consigliarti comunque di utilizzare argomenti non estranei ai tuoi professori dai quali partire per approfondimenti, successivamente anche a loro non noti e che possono destare curiosità.
mi permetto di intervenire perchè ai miei tempi non c'era la possibilità della tesina e mi spiace, quindi uso voi giovvani per rifarmi ITALIANO: Ungaretti e Quasimodo, sta utilizzati. Passa a: - Fenoglio (I cento giorni della città di Alba) Così puoi parlare della resistenza - Levi (La tregua o Se questo è un uomo) così puoi parlare dei campi e dello sterminio - Rigoni Stern e Caccia Dominioni così puoi parlare delle grandi campagne italiane della 2GM LATINO: rispetto alla guerra mondiale centra una cippa, a meno che tu non provi a parlare della mondializzazione della guerra, partendo dal concetto che la guerra dei romani è stato uno dei primi scontri globali (rispetto al mondo allora conosciuto) con germani inquadrati nelle fila romane che combattevano africani che avevano come alleati degli arabi... interessante un grosso lavoro di ricerca sugli autori INGLESE: mmh ammetto la mia ignoranza... Churcill con la sua storia della seconda guerra mondiale? Sicuramente ci saranno degli autori di "guerra" ma non so chi consigliarti SCIENZE: di appigli ne hai tanti, francamente mi sembra più interessante la missilistica con tutte gli agganci che ti ha proposto Berto FILOSOFIA: mi sembra che Popper abbia dedicato alcuni approfondimenti sul ruolo dell'atomica, più in generale se cerchi un pochettino troverai che buona parte della filosofia anni sessanta e settanta è intrisa della riflessione intorno allo scontro nucleare, tocco di classe la citazione cinematografica con il Dottor Stranamore di Kubrick, al che la commissione si alza e applaude
Italiano: Ungaretti-Quasimodo è una buona scelta. Per il latino non sarebbe possibile parlare della visione latina dei barbari attraverso le varie opere degli scrittori dal I"sec. A.C. alla caduta di Roma e soffermarsi sulle tattiche militari dell'esercito romano con riferimento finale all'opera di Vegezio? Per la filosofia potresti parlare di Heidegger o di Bertrand Russel fautore del disarmo nucleare insieme ad Einstein. Inglese: George Bernard Shaw ed il socialismo inglese.
Trovo che inserire la nascita e i primi sviluppi della missilistica sia un'ottima idea. Sinceramente non ci avevo pensato perchè è uno degli aspetti che meno conosco della ww2. A questo punto chiedo a tutti e in particolare a Berto e McGerm che mi hanno dato la dritta se possono consigliarmi qualche libro o sito internet con informazioni precise a riguardo. Mal che vada mi torna utile come lettura per il tempo libero. Per quanto riguarda italiano devo chiedere se è possibile inserire autori esterni al programma: un discorso sulla resistenza avevo pensato di inserirlo e tra l'altro ho letto "il partigiano Johnny" di Fenoglio. Ho letto anche "Se questo è un uomo" di Levi ma preferirei evitare l'argomento che mi porterebbe ad affrontare un lungo discorso su una delle pagine più tristi della storia moderna, che da solo richiederebbe una tesina. Ho paura di finire troppo fuori tema. Per il momento visto l'attineza al programma rimane in vantaggio la coppia Ungaretti- Quasimodo, ma dipende sempre da come è strutturata la tesina.
Se fai delle ricerche su internet trovi facilmente materiale interessante ed in generale anche piuttosto attendibile. Puoi però cominciare con il padre per eccelenza Hermann Oberth (passaggio obbligato per Von Braun e le sue V2) sul sito di torinoscienze, che è ben fatto.
Il colloquio con la prof non ha risoloto nulla: in pratica mi ha detto di fare come mi pare ma di sbrigarmi a farlo. Per quanto riguarda l'inserimento di autori esterni al programma è meglio limitarsi a brevi riferimenti. Dunque la mia domanda diventa: se allargassi la mia tesi alle modifiche in ambito economico, sociale, politico e tecnologico secondo voi quali sarebbero gli argomenti di cui parlare? L'unico punto fermo rimane la missilistica che tra l'altro ha anche iniziato ad appassionarmi, oltre ad essere un brillante collegamento con scienze.
tesina ragionevole Io faccio il prof, e una tesina del genere non la consiglierei. Non per l'argomento (l'esser di destra o di sinistra non è poi di così ampia rilevanza... il problema è se i prof sono bravi o no, non come votano) ma perché mi sembra: a) molto ampio b) tardivamente preso Una tesina ha senso se è un approfondimento realistico (nei termini delle capacità dello studente), se con essa lo stuidente mostra di saper utilizzare metodi e categorie apprese durante il corso di studi e se dice cose interessanti. In particolare una tesina non dovrebbe essere un insieme di argomenti ma un solo argomento nel quale si discute con concetti appresi da diverse discipline. Che è una cosa complessa e, infatti, il tempo minimo per così operare è prendersi a gennaio, almeno. Posto però che si voglia svolgere egualmente una tesina, cercando di non farla diventare un mostro di ampiezza e tenendola nelle dovute proporzioni, cercherei un tema che mi consenta di parlare di cose interessanti per chi ascolta il che, ovviamente, comporta che già deve saperneun minimo. Del resto, onestamente, se uno studente venisse, a giugno-luglio, con il caldo, a parlarmi della differenza tra un areeo del 1940 e uno del 1944 verosimilmetne cadrei addormentato anche io. Teniamo presenti che i prof hanno sentito alla nausea i discorsi sulla poetica di Leopardi e volentieri ascoltano cose nuove. Ovviamente però deve trattarsi si temi che abbiano per loro un qualche valore. Non è un limite dei prof non interessarsi alla strategia, come non è un limite interessarsi ai francobolli. Il fatto che uno studente sia appassionato di francobolli è meritorio ma non me la sorbirei un'interrogazione sopra. E non lo farebbe nessuno dei presenti. Quindi occorre un pizzico di realismo, abbandonando moralismi fuori luogo. Sulla guerra abbiamo un mucchio di elementi su cui discutere in letteratura italiana. E sono stati suggeriti. In storia non occorre cercare. La possibilità di discutere di atomo e missilistica mi sembra pure scontata. Qui, come esempio, si potrebbe mostrare con un calcolo apposito la difficoltà di tirare le V2 sull'inghilterra, un calcolo che, utilizzando la matematica degli angoli, la fisica dei movimenti terrestri e qualcosa d'altro potrebbe lasciare a bocca aperta il prof di fisica... e quello di storia. Si potrebbe partire dalla situazione politica tedesca, da Hitler, dall'economia di guerra e arrivare a ciò che le V2 poteva/dovevano essere, alle difficoltà tecniche incontrate e al motivo per cui non sono state la risorsa che la Germania si aspettava, e qui inserire il calcolo, per poi ritoranre a considerazioni strategiche o filosofiche. Magari citando Clausewitz. Qui c'è parecchio da dire. Clausewitz è morto nello stesso anno di Hegel (e di un mucchio di gente...la peste) e presenta una serie notevole di convergenze con il filosofo tedesco (veramente a me sembra sia a volte la traduzione della filosofia di Hegel). Ho cercato delle prove di contatto e non ne ho trovate e tuttavia mi sembra strano che Clausewitz non abbia letto Hegel nel momento in cui questi dominava la cultura tedesca. Discutere su Clausewitz consentirebbe di parlare di Hegel e dell'attualità del medesimo, prendendo ad esempio una serie di casi concreti (a proposito dei quali, peccato che tu non abbia il greco, si potrebbe citare anche la Guerra del Peloponneso e i mancati insegnamenti di Tucidite tratti dagli americani in Irak). Ovviamnte il tema generico sulle conseguenze tecnologiche della guerra è troppo ampio per essere accettabile. Però prendere, ad esempio, uno spunto concreto (le V2 di sopra ma anche il radar o l'atomica e i bombardamenti strategici o la guerra di movimento o la guerra totale...) consentirebbe di considerare, insieme, vari problemi e varie categorie senza dover ricorrere al solito "e poi c'è questo per iraliano, e per inglese incece c'è questo...".
Avessi avuto dai miei professori una spiegazione simile avrei impostato il mio lavoro in modo diverso e più efficace. La tesi mi è stata presentata proprio come una serie di collegamenti a varie materie (con priorità per quelle in cui si è più "deboli", legati ad un argomento comune. Vanno per la maggiore tra i miei amici tematiche letterarie come la felicità, la malattia, la libertà oppure filosofiche come l'evoluzione del concetto di io. La scelta di un singolo argomento come asse portante che mi permetta di toccare argomenti vari in un dicorso che sia omogeneo e interessante è difficile, ma non impossibile. Ti ringrazio molto mi hai dato una fantastica dritta su come procedere. Alla fine non sarà il percorso che hai prospettato nel tuo post, per evidente carenza di tempo, ma spero che le mie conoscenze e il fatto di avere facile accesso a varie fonti di informazione possano almeno in parte sopperire.
Ringrazio anch'io il professor nonchè geneale kleber per l'interessante spunto sul collegamento sia temporale sia d'idee tra Hegel e Clausewitz.
Non so se possa essere utile (devi stare per forza nel programma di 5°?), ma visto che vorresti parlare di innovazione strategiche, in filosofia spiazza tutti e porta Sun-Tzu. Pochi lo conoscono e adessso "la Cina è vicina"!!! Il pensiero strategico cinese, differenze con quello occidentale (perfetto battaglia campale vs logoramento del nemico, vedi problematiche WWII in Russia e attualmente NATO in centro asia). Ottimo aggancio alla situazione attuale Se poi hai qualche prof. ultra pacifista (finchè solitamente non vanno a rompere le palle proprio a lui ) ricorda che Sun-Tzu diceva che il generale migliore è quello che vince senza combattere e, giusto all'inizio, che non bisogna far la guerra a cuor leggero.