Grazie! Se sapessi il tedesco gli spiegerei alcune cose...tipo il perchè l'impero romano era evoluto...
che poi mi pare che questo fosse un costume diffusosi solo in epoca post-repubblicana (da giulio cesare in poi), giusto? prima era vietato portarsi mogli e figli appresso...
Scusate, ma successivamente alla disfatta non ci furono delle incursioni condotte da Germanico? Come si comportarono in quelle circostanze i romani (cioè, come operavano, con unità più snelle, magari meno cavalleria..)? In sostanza, avevano imparato qualcosa da Teutoburgo??
Non credo ci siano stati grandi cambiamenti a seguito di teutoburgo. Cambio' piu' che altro la strategia globale che passo' da offensiva a difensiva dividendo il comando a protezione delle gallie in Superior e Inferior e arrivando a piazzare 8 legioni su questo fronte.
ci fu la bella operazione anfibia condotta sotto tiberio... i romani risalirono l'elba e sbarcarono contingenti che si ricongiunsero con i commilitoni avanzati dal "limes" e insaccarono i germani... però fu più che altro una rappresaglia...
si 2 anni dopo circa Tiberio lancio' un incursione ma fu' breve e senza reale impatto sulla situazione ormai definita.
i romani, se avessero diffidato della guida di Arminio, avrebbero potuto evitare il disastro di quattro legioni imperiali perdute in una giornata ? o sarebbe stata comunque inevitabile visto il terreno e il carattere geografico e culturale della regione? senza Tauteburgo ci sarebbe stata maggiore motivazione a romanizzare la Germania ?
Inevitabile non penso lo fosse. Bastava, per dire, non avanzare in Germania Senza teutoburgo probabilmente non avrebbero colonizzato lo stesso la Germania: troppo povera, troppi barbari incazzati. A che scopo rinunciare poi al Reno come comodo "limes" naturale? Al massimo incursioni oltreconfine per sconfiggere tribù che si rafforzano troppo.
A mio parere Arminio è stato molto furbo a fare il doppiogiochista, cmq penso che i romani se avessere diffidato di lui (e avrebbero dovuto farlo per vari motivi) potevano benissimo continuare la loro progressiva e cauta espansione, che prima di Teutoburgo non aveva subito brusche frenate, il limes avanzava a ritmi sostenuti e i generali romani tra cui anche Varo prevedevano una facile camminata fino all'Elba Varo ha fatto male a fidarsi di Arminio anche se credo che senza tutta la storia del "tradimento" senza adeguate guide e conoscenze (ben scelte però) sarebbe comunque accaduto qualcosa di molto simile a questa macchia nella storia dell'orgoglioso Impero di Roma I Romani erano abituati al terreno Iberico e Gallico caratterizzato da boschi abbastanza modesti e grandi pianure erbose, la Germania in quel periodo era coperta di Foreste, Paludi, Selve ed erano ben pochi, ad esclusione degli stessi Germani, a sapersi muovere nei meandri della Germania
questo è vero, però prima di Tauteburgo Augusto aveva serie intenzioni sulla Germania, tutto sommato se ci sono arrivati in quell'isola piena di fango ed acquitrini dell'Inghilterra sarebbero arrivati pure a volere la Germania, il territorio era potenzialmente ricco di risorse orografiche ( oro sopratutto ) e le sue foreste come legname e da lì poi c'era la rotta dell'ambra e della birra molto richieste nel mercato.. di certo non c'erano città nè sarebbe stato facile creare colonie e sistemi di comunicazione come in Gallia, però erano riusciti a sfruttare la Dacia che era aspra e difficile forse più della Germania..
Come è vero però, che un'operazione del genere non si fa in poco anni, nel giro di un imperatore(che ormai stava diventando anziano), e che gli altri imperatori non c'hanno più tentato, nonostante comunque ci fosse stata la spedizione punitiva vittoriosa contro le tribù germaniche dopo il disastro di Teutoburgo. Magari si sarebbe spostato il confine un pò più in là, ma non credo si sarebbe arrivati a controllare tutta la Germania. Non valeva la candela, disastro di teutoburgo o no era un territorio difficilmente domabile e che, se domato, non avrebbe portato tutte ste ricchezze. E per i romani, le ricchezze non era il legname, ma la terra da coltivare. In quel periodo non c'era certo penuria d'oro.
c'è da dire che quando l'impero romano ha cessato praticamente di fare guerre di conquista in europa, si è trovato ad non avere più nuove immissioni di schiavi e bottini bellici e altre risorse per sostenere l'economia che era basata e auto-alimentata sopratutto sulla guerra di espansione visto che mancò una qualsivoglia forma di deposito bancario e creditizio e un sistema "industriale" per l'agricoltura e manifattura... stabilire il limes permanente ha segnato anche la fine dello sviluppo per l'Impero anche se per molto tempo si è potuto reggere con le eccezionali ricchezze dell'Oriente e il granaio dell'Africa. Se Roma avesse tentato di continuare l'impresa in Germania fino all'Elba avrebbe forse prolungato la sua esistenza magari con più occasioni di assimilazione romano-"barbarica" e disporre di un limes ben più lontano evitando che le incursioni e i passaggi di popolazioni potessero devastare direttamente il mediterraneo :humm: l'oro sarebbe diventato una necessità per i romani circa un secolo dopo Teutoburgo e difatti la conquista della Dacia aveva anche ragioni economiche, non potevano mica basarsi in eterno sulle riserve auree dell'Oriente e dell'argento della Spagna ( in via di esaurimento )
Tutto vero, ma un conto è parlare a 2000 anni di distanza, un conto è capire se all'epoca si sarebbero comportati così.
Non sono assolutamente daccordo, l'arrivo di nuovi schiavi e nuove reclute avveniva lo stesso tramite stanziamento di tribù barbare nei territori romani previa sottomissione a Roma. E le spedizioni punitive non cessarono di certo. Portare il confine all'Elba avrebbe portato altre decine di migliaia di barbari sotto il controllo romano, in una regione sostanzialmente povera che avrebbe inghiottito risorse in maniera insostenibile, oltre ad accentuare la "barbarizzazione" delle regioni confinanti dell'Impero. Per me avrebbe accelerato piuttosto che ritardato il crollo di Roma.
Un'eventuale prosecuzione della conquista della Germania sarebbe sicuramente andata incontro ad una sconfitta, per vari motivi, in primis la natura estremamente bellicosa dei germani(dote molto ammirata dai romani), in secondo luogo per la natura del terreno. Secondo me sarebbe stata come la campagna gallica, forse un pò più lunga e complessa, per il terreno, gli avversari(che dopotutto non era poi così dissimili dai galli) e per la mancanza di un genio come Cesare, ma alla fine avrebbero sottomesso la Germania credo. Non dimentichiamo che fino a Traiano l'esercito romano rimase una macchina da guerra quasi invincibile, senza contare le numerose vittorie ottenute anche in seguito(come le campagne persiane e germaniche di Marco Aurelio e Lucio Vero tra il 169 e il 180), perciò una eventuale conquista della Germania sarebbe stata fattibile, lenta e dispendiosa ma fattibile. Riguardo ai benefici che ne avrebbe portato non saprei, indubbiamente una guerra avrebbe ridotto di molto le tribù barbare,basti pensare che Cesare, che era anche uno di coloro che applicavano più di frequente la "clementia" romana, fece sterminare qualcosa come 400.000 barbari ,oltre a quelli che morirono di carestie; con ciò forse le invasione successive sarebbero state di portata minore o,perlomeno, meno frequenti, dato che sarebbero arrivate dalle popolazione stanziate dal Golfo Wendico alla Scandia, cioé Gepidi,Goti e Rugi.
io credo che aldilà delle motivazioni economiche e delle probabilità di successo della campagna , la conquista della germania probabilmente avrebbe allungato la vita dell'impero , le genti ad est della germania non erano bellicose come i germani stessi , senza contare il terreno alquanto pianeggiante che avrebbe favorito di certo i romani in battaglie campali , tuttavia avrebbe portato altri problemi , nuove possibilità di rivolta , guerre civili o carestie ecc...ciò che sarebbe servito di più a questo punto erano delle ancora più efficienti vie di comunicazione per tenere coese le genti assoggetate a Roma