In realtà nelle precedenti partite mi comportavo proprio così, ma spesso le navi rifornimento erano le prime vittime degli attacchi portati dalle flotte nemiche. Pertanto in questo caso ho deciso di staccarle dalle flotte militari ed impiegarle solo se necessario. Non escludo però di tornare alla soluzione originaria
1)No, come costi di costruzione e di gestione sono sul livello di una escort. Più che altro non mi piace molto il sistema ideato per l'utilizzo della nave di rifornimento. In pratica questa deve essere dispiegata su un pianeta gassoso dotato di materie prime utili (caslon o idrogeno) dove comincia ad estrarre il gas. Solo a quel punto le altre navi vi si possono rifornire. Quindi il rifornimento può avvenire solo dove si trova un pianeta "utile", e non può avvenire invece nello spazio aperto, semplicemente collegandosi alla nave rifornimento che ha precedentemente riempito le stive. Per questo preferisco puntare sull'aumento dell'autonomia delle navi. 2)Si è vero, anche se ho allungato i tempi per esigenze narrative, visto che ho utilizzato del tempo per altre cose...
#73 Anno 2204 (Anno 51 A.G.C.) La stazione segreta. Sistema di Byss Orbita del pianeta Chel Stazione di ricerca di Byss Nella sala riunioni erano presenti soltanto loro tre. Il Dott. Sheltav (umano), il Dott. Arek Fett (Bothan) ed il Dott. Rouge Durane (Durosiano). Nessuno di loro aveva capito il perchè di quella convocazione e, soprattutto, come mai avessero dovuto recarsi nel sistema di Byss. L'unica stazione scientifica presente in quel sistema era quella che orbitava intorno al primo pianeta roccioso denominato Chel. Si trattava di una stazione risalente al primo periodo di colonizzazione, assai datata anche se nel corso degli anni aveva subito alcuni ammodernamenti. Il personale a bordo contava in tutto 53 elementi, di cui 15 si occupavano della gestione e manutenzione della stazione di ricerca. Gli altri passeggeri erano interamente costituiti da scienziati di scarsa fama che svolgevano il proprio lavoro senza aver mai ottenuto grandi risultati. Ciò non si poteva certo dire dei tre scienziati che sedevano nella sala riunioni 1/B. Ognuno di loro poteva godere di un curriculum vitae di tutto rispetto fatto di scoperte, premi, onorificenze e anche cattedre prestigiose. La convocazione in quella sconosciuta stazione scientifica era arrivata a tutti e tre per mezzo di un ufficiale della Guardia del Senato, il Capitano Lee, il quale non aveva tuttavia rivelato chi fosse il mittente della richiesta, limitandosi a riferire che sarebbe stato tutto chiarito una volta giunti a destinazione. La curiosità, oltre che l'evidente importanza della questione, tale da rendere necessario l'intervento di un ufficiale della Guardia del Senato in veste di fattorino, aveva quindi spinto tutti e tre ad accettare l'invito. Giunti alla stazione di ricerca erano stati accolti dallo stesso Capitano Lee, il quale li aveva pregati di seguirlo sino alla sala riunioni in cui si trovavano in quel momento e di attendervi l'arrivo del loro interlocutore. Erano ormai trascorsi diversi minuti da quando il Capitano Lee li aveva lasciati ed ormai un pò tutti cominciavano ad innervosirsi. il Dott. Sheltav si era alzato dalla sedia e camminava nervosamente intorno al lungo tavolo riunioni, mentre i due colleghi fissavano punti imprecisati dell'arredamento della stanza. Stava percorrendo l'ennesimo giro della sala quando, finalmente, le porte si aprirono. Un uomo alto ed esile fece il suo ingresso nella stanza, seguito dal Capitano Lee. L'uomo rivolse un rapido sguardo ai tre scienziati e poi si diresse verso il tavolo, sedendosi alla sedia posta a capotavola. "Prego Dott. Sheltav si accomodi anche lei...abbiamo molto di cui parlare". Erano trascorse poco meno di due ore dall'inizio del loro colloquio ma riteneva di aver raggiunto già delle buone premesse. L'uomo stava ascoltando il Dott. Sheltav, ma in realtà con il pensiero era altrove. Ciò non gli impedì comunque di accorgersi dell'occhiata lanciatagli dal suo interlocutore il quale, forse, aveva capito di essersi dilungato un pò troppo. "Dott. Sheltav, non ho alcun dubbio circa la sua preparazione, e ciò vale anche per i suoi due colleghi, altrimenti non vi trovereste quì. Quello che vorrei sapere da voi è in realtà abbastanza semplice...voi tutti vi definireste dei patrioti?" La domanda rimase sospesa a mezz'aria per qualche secondo mentre i tre scienziati si scambiavano occhiate nervose. L'uomo continuò "Vedete...come tutti saprete la Repubblica sta affrontando un periodo molto turbolento. Nuovi nemici nascono e vecchi amici ci tradiscono. In questo caos serve una guida forte che possa condurci alla vittoria e con essa alla pace ed alla prosperità" fece una breve pausa soffermandosi a guardare i tre scienziati "Se aveste la possibilità di porre fine alla guerra che imperversa da anni ormai, non lo fareste? Se aveste la certezza che il governo non abbia la forza necessaria per mettere la parola fine alla barbarie che ci circonda, non sentireste il preciso dovere morale di intervenire?" A quel punto il Dott. Arek Fett si sporse verso di lui "Esattamente lei chi è?" "Io non sono nessuno, nessuno di cui vi dobbiate preoccupare almeno, ma dovete sapere che rappresento una persona molto potente che ha a cuore il destino della Repubblica e dei suoi cittadini. Il compito che questa persona vuole assegnarvi dovrà rimanere segreto fino a quando sarà necessario, nessuna notizia dovrà trapelare sul lavoro che svolgerete, mai. Potrete godere di fondi illimitati e di tutta l'assistenza necessaria al fine di raggiungere gli scopi prefissati. Tra qualche giorno il Senato approverà la chiusura e lo smantellamento della stazione di ricerca su cui ci troviamo ora. Non appena ciò sarà avvenuto, voi tornerete quì insieme ad una squadra e procederete all'installazione di una nuova stazione scientifica segreta". "Perchè dovremmo rinunciare a tutto quanto ottenuto sino ad ora?" disse il Dott. Sheltav. "Perchè quello che faremo quì, signori, rimarrà nella storia."
Cosa mi son perso... Vabbe', però ho avuto la fortuna di leggere tutto in una volta. Complimenti! Affascinante! Mi hai incollato il culo alla sedia!
#74 Anni 2204-2205 (Anno 51-52 A.G.C.) Attacco al sistema di Dantooine Una volta completato il rifornimento della 4° Flotta, l'Alto Comando da il via alla conquista del sistema di Dantooine. Tuttavia, la fase finale dei preparativi della campagna vengono turbati da una tragica notizia: sul finire del 2204, purtroppo, l'Ammiraglio Ki Adi Mundi, comandante della 6° Flotta di stanza nel sistema di Polis Massa, cereano e maestro dell'ordine dei Jedi, viene assassinato. L'autore dell'assasinio non viene individuato e pertanto si possono solo fare ipotesi su chi sia stato il mandante. La C.S.I.? Una delle fazioni di pirati a cui da anni la Repubblica compromette gli affari? Oppure gli scomodi vicini Hutt? Purtroppo le indagini non portano ad alcun risultato concreto, impedendo così di fare luce su di un inquietante mistero. All'inizio dell'anno 2205, intanto, giunge dall'intelligence una notizia inaspettata: una potente flotta Hutt viene individuata nel sistema di Byblos, ove è presente una stazione mineraria della Repubblica, anche se di fatto si trova all'interno dell'aera sotto il controllo della C.S.I. Il report parla di almeno 25 astronavi tra cui anche alcuni trasporti truppe. Viene convocata una riunione d'urgenza dell'Alto Comando Navale per discutere il da farsi. Sin da subito appare evidente la predominanza di coloro che ritengono si tratti di un'occasione troppo ghiotta e che debba essere colta al volo. Un repentino attacco della Repubblica avrebbe alte probabilità di cogliere impreparata la formazione degli Hutt con il duplice vantaggio di consentire l'annientamento di una flotta potenzialmente nemica e di scongiurare una possibile invasione da parte degli Hutt di territori in mano alla C.S.I. con conseguente occupazione di posizioni strategiche assai importanti. Sebbene l'attacco venga autorizzato, occorre ricevere il benestare del Cancelliere Palpatine, il quale è espressione del potere politico. Di conseguenza, mentre l'Alto Comando discute ed elabora un possibile piano d'attacco, il Cancelliere Palpatine riceve una delegazione del Ministero della Difesa e dopo una breve riunione con i suoi consiglieri autorizza l'attacco. Viene così inviato immediatamente l'ordine alla 1° ed alla 3° Flotta di fare rotta verso il sistema di Byblos per intercettare ed attaccare la flotta Hutt. Nel febbraio del 2205 la formazione d'attacco della Repubblica composta dalla 4° Flotta e dalla Forza d'Invasione giunge nel sistema di Dantooine. Una volta uscita dalla velocità iperluce, la 4° Flotta si trova nei pressi del pianeta Dantooine, che da il nome all'intero sistema e con enorme sorpresa gli scanner rilevano la presenza di una stazione difensiva ed una moltitudine di navi nemiche stazionanti nei pressi del grande spazioporto orbitante. L'effetto sorpresa è tuttavia assoluto e le forze confederate tardano a coordinare una difesa degna di questo nome. Le navi nemiche che si trovano ancora attraccate allo spazioporto sono le prime vittime del pesante bombardamento effettuato dalla flotta repubblicana. I caccia stellari nemici vengono facilmente sopraffatti da quelli repubblicani ed a questo punto comincia una vera e propria mattanza delle malcapitate navi avversarie. Nel giro di poco tempo tutti i bersagli vengono annientati e per ultimo viene distrutto l'immenso spazioporto che orbita intorno al pianeta. Ottenuto il pieno controllo dello spazio, viene dato il via all'invasione del pianeta. In breve tempo le navi di classe Acclamator entrano nell'atmosfera di Dantooine e depositano sul pianeta le legioni di cloni. La battaglia con le truppe di droidi schierate dalla C.S.I. è cruenta e dura svariati mesi. Fattore che conferisce un enorme vantaggio agli invasori è rappresentato dall'utilizzo di mezzi corazzati che hanno vita facile contro le ondate di droidi che vengono scagliati loro contro. Di conseguenza la battaglia per la conquista di Dantooine non può che concludersi con la vittoria delle forze repubblicane e l'annientamento di quelle confederate. Ottenuto il controllo del pianeta occorre però occupare anche il pianeta Camooine, anch'esso occupato da ingenti forze nemiche. Viene quindi ordinato alle navi classe Acclamator di prelevare le forze da combattimento e prepararsi ad un nuovo sbarco, mentre la 4° Flotta provvede a liquidare le due stazioni difensive e lo spazioporto orbitanti intorno al pianeta loro prossimo obiettivo. Più o meno contemporaneamente nel sistema di Byblos si svolge un'epica battaglia spaziale. La 1° Flotta, precedendo la 3°, giunge nel sistema, uscendo dalla velocità iperluce proprio a in mezzo alle astronavi Hutt. Queste, che evidentemente non si aspettavano un'attacco da parte di forze repubblicane, cercano tuttavia di abbozzare una difesa e cominciano sin da subito ad effettuare manovre evasive e intensi cannoneggiamenti. Si tratta, però di azioni per lo più confuse e prive di una vera e propria organizzazione così che ben presto la battaglia si trasforma in una serie di piccoli duelli da 3 o 4 navi. Le navi della Repubblica, meno potenti in teoria, ma maggiormente funzionali ed efficaci nello scontro nave-nave, hanno ben presto la meglio sulle avversarie, costringendo alcune di esse alla fuga e distruggendo il grosso della flotta Hutt. La notizia del successo dell'azione giunge immediatamente all'Alto Comando dove viene accolta con estrema soddisfazione. Una bella prova di forza che di certo farà abbassare la cresta agli Hutt, costringendoli ad adottare un comportamento maggiormente cauto di lì in avanti. Una volta che la notizia si diffonde anche nel Senato, tuttavia, non mancano le voci di dissenso che guardano con preoccupazione ad una escalation di violenza con gli Hutt. Ci si chiede, infatti, se la Repubblica sia in grado di fronteggiare due nemici del calibro della C.S.I. e degli Hutt contemporaneamente e se non fosse stato preferibile mantenere la pace con gli Hutt rimandando al futuro un eventuale scontro per la leadership della galassia.
Avevo visto questo AAR tempo fa, ma non l'avevo seguito. Oggi, dopo un'attenta lettura,posso dire che hai un follower in più Domanda: ma i jedi si possono usare come soldati anche per le armate di terra?
Grazie! Più siamo e meglio è! Per rispondere alla tua domanda: si sono previsti anche come comandanti di terra. Appena possibile te ne mostro alcuni..
#75 Anni 2206-2207 (Anno 53-54 A.G.C.) Il risveglio dei Securani Nel mese di Marzo dell'anno 2206 si da il via libera alla conquista del pianeta Camooine, nel sistema di Dantooine. Il pianeta è stato precedentemente privato delle difese orbitanti e dello spazioporto e pertanto costituisce una facile preda anche in considerazione del fatto che i rapporti dell'intelligence confermano la presenza di sparute forze di droidi, sicuramente inferiori a quelle incontrate su Dantooine. Le legioni di cloni della Repubblica hanno avuto modo di riorganizzarsi e rimpiazzare le perdite subite e sono pronte al balzo successivo. A guidare il contingente di invasione è il Comandante Cody, clone anch'esso, che si è distinto nella precedente conquista di Mygeeto. Si tratta del primo Comandante clone, dato che sino a questo momento tale ruolo era ad esclusivo appannaggio dei maestri jedi e dei rappresentanti delle diverse razze che costituiscono la Repubblica Galattica. La 4° Flotta viene richiamata nel sistema di Glee Anselm per procedere a riparazioni urgenti di almeno il 30% delle navi da combattimento. La battaglia spaziale svoltasi nell'orbita di Dantooine ha causato infatti non pochi danni alle navi, ed anche la perdita di 2 escort e di 1 fregata che verranno presto rimpiazzate. Di conseguenza l'Alto Comando, vista la posizione periferica del sistema di Dantooine, e quindi non temendo sortite da parte di forze della CSI, ordina l'immediato abbandono dell'area da parte della 4° Flotta, ritenendo più che sufficiente la copertura assicurata dalla navi di classe Acclamator che svolgono il ruolo di trasporto truppe. Come previsto, lo sbarco delle truppe avviene senza intoppi e le legioni di cloni, unitamente ai mezzi corazzati mobili cominciano l'opera di rastrellamento e annientamento delle residue forze nemiche. La conquista del pianeta Camooine viene completata in poco meno di 2 mesi, alimentando ancor di più la soddisfazione per l'apporto dato dalle eccellenti truppe di cloni, che ormai costituiscono la spina dorsale dell'esercito della Repubblica. La riconquista dei territori situati nella zona nord della Repubblica consentono di volgere l'attenzione alla zona ad est, ed in particolare ai sistemi di Desev e Felucia, molto ricchi e convinti sostenitori della causa separatista. La loro caduta costituirebbe senza dubbio un duro colpo alle aspirazioni della CSI e magari indurrebbe alcuni sistemi ad abbandonare i confederati. Intanto, l'incessante azione di esplorazione della galassia porta ad individuare una nuova razza. Sulla luna deserta battezzata con il nome di Nethasot, all'interno di una gigantesca struttura che pare vecchia di centinaia di anni, vengono infatti scoperte milioni di capsule di ibernazione contenenti altrettanti membri di una razza sino a questo momento sconosciuta, e priva di alcun riferimento storico. Accidentalmente il team di esplorazione aziona il meccanismo di scongelamento e nel giro di pochi minuti si trovano davanti milioni di alieni. I Securani, così pare che si chiamino, appaiono di forma umanoide ma con la pelle di un color verde acceso. Attraverso una paziente opera di traduzione del linguaggio, gli esploratori repubblicani scoprono come mai fossero tutti ibernati. A quanto pare, centinaia di anni prima la loro razza venne soggiogata da un potente impero, il quale cominciò a sterminarli uno ad uno. La netta inferiorità e l'impossibilità di difendersi, costrinsero gli ultimi rappresentati dei Securani ad abbandonare il pianeta natale e, dopo essere stati ibernati, furono trasferiti in un punto remoto della galassia senza lasciare alcuna traccia di se. La scoperta ottiene in breve tempo le prime pagine degli olo-giornali in tutta la Repubblica e ben presto porta in secondo piano le notizie riguardanti la guerra civile in corso. Il Senato Galattico si vede quindi costretto ad affrontare immediatamente la questione dei rapporti da intrattenere con i nuovi vicini, disponendo l'invio di un comitato di osservazione che dovrà riferire in merito alle abitudini e stile di vita dei Securani. Una volta che si disporranno di maggiori informazioni verrà valutata la possibilità di proporre una partnership commerciale o addirittura l'ingresso nella Repubblica.
#76 Anno 2207 (Anno 54 A.G.C.) Schianto su Kabray Settembre 2207 Pianeta Kabray 1, Sistema di Kabray La richiesta di soccorso era rimbalzata dalla stazione di monitoraggio del pianeta Kabray 1 al vicino sistema di Lamarecc dove era stata immediatamente raccolta dalla Flottiglia di sistema. Il messaggio conteneva una comunicazione proveniente dalla SS-044, una Escort di classe Consular, appartenente alla Flottiglia di sistema di Lamarecc, inviata in missione nel sistema di Kabray a seguito di alcune segnalazioni riportanti la presenza di pirati galattici. Si trattava dell'ultimo messaggio ricevuto dalla nave, la quale, dopo aver annunciato di aver riportato rilevanti danni a seguito di una esplosione a bordo, aveva interrotto ogni comunicazione. La comunicazione risultava molto disturbata, probabilmente a causa della scarsa potenza delle apparecchiature installate presso la stazione presente sul piccolo pianeta paludoso Kabray, sede di alcuni insediamenti abitati da umani e Nautolani. Il trasponder installato a bordo aveva iniziato a trasmettere la posizione della nave, e avrebbe continuato per i successivi 30 giorni fino a quando una squadra di soccorso non avesse raggiunto il sito di impatto oppure le batterie avessero esaurito la loro carica. Il Capitano Tia Retrac, comandante della Flotta di sistema di Lamarecc aveva immediatamente ordinato l'invio di una missione di salvataggio al fine di recuperare i superstiti e scoprire le cause dello schianto. Il tenore del messaggio lo aveva insospettito e quindi aveva deciso di inviare sul posto le due Fregate, la SS-038 e la SS-039, che componevano la spina dorsale della sua formazione. Nonostante l'aiuto del segnale proveniente dal trasponder della Escort, le particolare conformazione del terreno di Kabray, prevalentemente paludoso e ricoperto da impenetrabili foreste aveva costretto la squadra di soccorso ad atterrare in una radura situata a svariati chilometri di distanza dal luogo dell'impatto e, di conseguenza, ad una penosa marcia. Dopo circa 36 ore dallo sbarco e una settimana dall'invio della richiesta di soccorso, i cloni della missione di recupero avvistavano la Escort apparentemente in buone condizioni, semi sommersa dalle acque di un fiume. Evidentemente i piloti della nave erano riusciti comunque ad eseguire un atterraggio di fortuna, evitando la distruzione totale della Escort. Tuttavia, da un primo sommario sopralluogo non si notavano segni della presenza di membri dell'equipaggio. Gli unici superstiti consistevano in alcuni droidi che avevano però quasi del tutto esaurito l'energia di riserva. L'analisi della loro banca dati non forniva alcuna informazione ne sulle cause dello schianto, ne tanto meno sulla sorte dei membri dell'equipaggio, trattandosi di modelli che si trovavano nella stiva della nave al momento dell'esplosione e che quindi non avevano rilevato ne registrato alcunché. Anche l'esame dell'interno della nave non portò ad alcun risultato utile. Non venne rinvenuto alcun membro dell'equipaggio, vivo o morto e i dati del computer di bordo erano misteriosamente inesistenti, come se qualcuno li avesse cancellati. Si trattava della procedura prevista in caso di abbordaggio da parte di forze ostili, ma nessuna nave nemica era stata segnalata nel periodo in cui la Escort aveva effettuato la priora missione di sorveglianza. Dall'analisi dello scafo si poteva notare gli ingenti danni riportati dall'esplosione di uno dei motori della nave e quelli arrecati alla struttura di comunicazione, i quali tuttavia, non apparivano causati ne dallo scoppio ne dall'atterraggio. Il secondo giorno ci fu una scoperta. Mentre perlustrava la cabina del capitano della nave, un membro della squadra di ricerca individuò una datacard occultata all'interno di uno scompartimento segreto. I dati all'interno erano però criptati e per questo motivo il Capitano Tia Retrac ordinò l'immediato invio della datacard a Coruscant affinchè si procedesse alla decriptazione dei files contenuti al suo interno. Conclusa la prima fase di ricerca senza aver ritrovato alcun membro dell'equipaggio nel raggio di 50 chilometri dal luogo dell'impatto, venne disposto l'abbandono dell'area ed il recupero del relitto. Ottobre 2207 Coruscant Sede dell'Alto Comando Navale Non era insolito che il Cancelliere Palpatine si recasse presso la sede dell'Alto Comando Navale a discutere di piani militari e questioni di sicurezza riguardanti la Repubblica, nella sua qualità di comandante supremo delle forze armate repubblicane. Tuttavia, tali incontri avvenivano con cadenza periodica e sempre su iniziativa dell'ufficio del Cancelliere. In questo caso era diverso. La richiesta di un incontro era giunta con modalità assolutamente discrete, aggirando i normali canali di comunicazione del Senato. Tale modo di agire aveva di certo incuriosito, ma anche allarmato il Cancelliere che aveva subito accettato di partecipare all'incontro, incaricando il suo assistente di disdire tutti gli appuntamenti fissati per quella sera. Una volta giunto presso la sede dell'Alto Comando, sita in una zona periferica della capitale, era stato scortato nella consueta sala riunioni ove erano soliti riunirsi per discutere dell'andamento della guerra. Ad attenderlo erano solo in due: l'Ammiraglio Rea ed un tenente che il Cancelliere non aveva mai incontrato prima. "Buonasera Cancelliere, grazie per aver acconsentito all'incontro con così poco preavviso.." "Vada dritto al punto Ammiraglio, ho ancora parecchie cose da fare prima di andare a dormire" "Certo Cancelliere, come desidera...questo è il tenente Luytik, della sezione di controspionaggio, la ragguaglierà su alcuni...inattesi sviluppi". A quel punto il Cancelliere spostò i suoi occhi verso il tenente che sino a quel momento era rimasto con lo sguardo fisso davanti a se. "Bene mi dica allora" disse sedendosi sulla poltrona più vicina. Il tenente, visibilmente emozionato fece una rapida relazione sull'incidente occorso alla Escort SS-044, riportando stralci di rapporti e proiettando alcune immagini della zona dello schianto, sino al ritrovamento della datacard. A quel punto si interruppe e volse uno sguardo nervoso verso il proprio superiore il quale prese la parola "la datacard è stata decriptata poche ore fa, Cancelliere, e al suo interno sono state rinvenute informazioni assai delicate che, se confermate, potrebbero contenere la prova di un complotto assi esteso ad ogni livello, mirante a sovvertire il governo della Repubblica". Il Cancelliere lo guardò con quei suoi occhi penetranti per alcuni secondi "cosa intende quando parla di voler sovvertire il governo della Repubblica?" "Un colpo di Stato, Cancelliere" Il Cancelliere si drizzò sullo schienale "Impossibile Ammiraglio, come farebbero? E chi sarebbe dietro tutto questo poi?" A quel punto l'Ammiraglio scambiò una rapida occhiata con il tenente Luytik, il quale abbassò subito lo sguardo improvvisamente molto interessato ai propri stivali. "Dalle informazioni contenute all'interno della datacard si evince un chiaro coinvolgimento di alcuni esponenti dell'ordine degli jedi, non sappiamo quanti di loro siano coinvolti e se si tratta di una frangia estremista oppure di una azione collettiva. Quello che è certo è che questo complotto parrebbe essere stato avviato da molto tempo e godrebbe già di alcuni sostenitori posti nei punti chiave delle istituzioni...anche nel Senato. Le informazioni sono lacunose e per ora non sappiamo niente di più". Il Cancelliere parve riflettere per qualche secondo "Come mai informazioni tanto segrete e delicate erano all'interno di quella nave?" "Ancora non lo sappiamo Cancelliere, possiamo solo fare ipotesi. Consiglio comunque di tenere la cosa nascosta per il momento finchè non ne sapremo di più..." "Voglio immediatamente una copia di tutti i files contenuti nella datacard e le ordini di secretare tutto al massimo livello...chi è a conoscenza di tutto ciò?" "Solo noi tre Cancelliere" "Bene, niente deve trapelare...mi occuperò personalmente di questa questione. La ringrazio". A quel punto si alzò e si diresse verso la porta, oltre la quale lo attendevano i componenti della scorta personale. Il tenente Luytik rivolse un fugace sguardo verso il Cancelliere prima che questi abbandonasse la sala. Non era sicuro, ma aveva la netta impressione di aver colto qualcosa di simile ad un mezzo sorriso sul volto del loro leader e non capiva perchè...
#77 Anno 2208 (Anno 55 A.G.C.) La battaglia di Felucia Nonostante le notizie che giungono dalle zone dell'orlo esterno della Galassia, la guerra con la CSI continua ad assorbire completamente l'attenzione e le energie degli strateghi repubblicani. L'ulteriore passo in avanti nella conquista dei territori occupati dai Confederati dovrà essere compiuto mediante la liberazione del sistema di Felucia. Il piano d'attacco, ormai ampiamente collaudato, prevede l'utilizzo di una forza di invasione, scortata da una flotta da combattimento. La scelta ricade sulla Forza di Invasione "A" di stanza nel sistema di Yavin e sulla 3° Flotta di stanza a Kashyyyk, trattandosi di quella posta alla minore distanza dal teatro di combattimento. L'unica grande incognita è rappresentata dal fatto che in questa circostanza l'intelligence repubblicana non è riuscita a far pervenire alcun dato circa l'entità delle forze nemiche poste a presidio del pianeta Felucia 1. Si ignora, quindi, se il nemico abbia dislocato nel sistema una o più flotte e se il pianeta sia dotato di stazioni orbitanti di difesa. Tuttavia, l'Alto Comando è ottimista, ritenendo la 3° Flotta, composta da 20 navi, di cui una Capital ship di classe Republic, la Revolution of Rendili, e tre Cruiser di classe Venator, più che sufficiente a contrastare efficacemente qualsiasi formazione nemica possa trovarsi davanti. Pertanto viene impartito l'ordine in codice concernente l'attacco al sistema di Felucia e le due formazioni astronavali, quasi simultaneamente si muovono alla volta del loro obiettivo. Una volta giunta nel sistema di Felucia, la 3° Flotta trova ad attenderla un comitato di benvenuto da non sottovalutare. Tra la flotta nemica spicca senza dubbio la Capital ship di classe Lucrehulk, dotata di notevoli armamenti e scudi deflettori. Inoltre, sebbene non vengano rilevate postazione di difesa, il pianeta è dotato di uno spazioporto pesantemente armato che, unitamente alla flotta presente in loco promette di dare battaglia alla forze repubblicane. E così è. Lo scontro diventa ben presto caotico e si frammenta in una moltitudine di piccoli combattimenti nave-nave. La Capital ship repubblicana, Revolution of Rendili, viene tagliata fuori dal resto della flotta e bersagliata dal fuoco incrociato di almeno due Cruiser e due Destroyer nemiche, costringendola ad abbandonare lo scontro, ma solo dopo aver messo a segno una serie di attacchi distruttivi. Il resto della flotta repubblicana, guidata dalle Cruiser di classe Venator, dopo aver distrutto lo spazioporto, comincia a bersagliare la nave comando confederata la quale, dopo essere stata a sua volta tagliata fuori dal proprio schieramento, subisce la stessa inesorabile fine. A questo punto diventa una vera e propria mattanza. Le navi della CSI, disorientate dalla perdita della nave comando, cercano disordinatamente di guadagnare lo spazio aperto, ma vengono prontamente sopraffatte. Una volta sgombrata l'area dalla presenza nemica, con un tempismo perfetto giunge nel sistema la forza di invasione che procede a far sbarcare sul pianeta le legioni di cloni. La conquista del pianeta risulta più agevole e veloce del previsto, concludendosi nel giro di un mese appena. L'operazione può essere considerata come l'ennesimo successo militare, anche se la 3° Flotta, sebbene non abbia perso alcuna nave, deve registrare danni a più della metà delle navi e tra queste almeno un terzo ne lamentano di gravi. Da evidenziare l'ottima prova delle Cruiser di classe Venator, apparse solide e capaci allo stesso tempo di incassare i colpi del nemico senza risentirne troppo, e di produrre un volume di fuoco letale. Preoccupa invece la prestazione della capital ship di classe Republic, apparsa troppo lenta e poco maneggevole, al punto da farsi rapidamente tagliare fuori dallo scontro, rischiando di andare persa. Al di là di tutto, comunque, l'ottimismo è tanto ed il morale è alle stelle, ma in guerra non si può mai abbassare la guardia perchè il nemico a volte può essere imprevedibile...
#78 Anno 2209 (Anno 56 A.G.C.) Contrattacco L'anno 2209 si apre con la notizia di un'altra morte eccellente. L'Ammiraglio Fenn Velt, comandante della 1° Flotta di stanza a Widek viene rinvenuto senza vita all'interno del suo alloggio a bordo della Capital Ship Liberator of Rendili. L'esame autoptico disposto sul corpo dell'Ammiraglio rivela che la morte è stata provocata dall'assunzione di un potente veleno esotico, probabilmente mischiato all'interno del suo liquore preferito. La scomparsa del Comandante Fenn Velt viene saluta con tutti gli onori e una funzione a cui partecipano le più alte cariche viene celebrata direttamente a bordo della nave ammiraglia della 1° Flotta. Finito il tempo de cordoglio, ci si interroga su chi possa essere stato il mandante. Come al solito i sospetti si concentrano sugli Hutt e sui Separatisti, gli indiziati maggiormente probabili anche a seguito della recente sconfitta subita su Felucia. Ma la vera risposta della CSI giunge rapida e veemente proprio nel sistema di Felucia. Infatti, una formidabile formazione nemica giunge nel sistema, cogliendo completamente di sorpresa l'Alto Comando Repubblicano. Il sistema è ancora presidiato dalla 3° Flotta che, tuttavia, ancora non ha potuto effettuare le riparazioni necessarie alla maggior parte delle navi rimaste danneggiate nell'ultimo scontro. Inoltre la forza di invasione "A", dopo aver prelevato le legioni di cloni, lasciandone alcune a presidio del pianeta Felucia 1, ha abbandonato l'area, dirigendosi verso Kashyyyk. Appena viene segnalata la presenza della formazione nemica, l'Ammiraglio Coburn ordina alle proprie navi di ingaggiare il nemico. L'obiettivo primario dell'attacco repubblicano è rappresentato dalle 3 Capital Ship, le quali, tuttavia, sono abbondantemente protette da una cortina di navi separatiste. Mentre alcune fregate della CSI si allontanano dall'area dello scontro, il grosso della flotta nemica impegna le navi repubblicane con un pesante fuoco di sbarramento. I colpi provenienti dalle navi separatiste mettono a dura prova gli scudi deflettori di quelle repubblicane, e dopo alcuni minuti di fuoco incessante si registra già la perdita di due Escort. La formazione nemica però non pare passarsela meglio. Come al solito le Cruiser di classe Venator guidano l'attacco, facendosi strada all'interno dello schieramento nemico e seminando il panico tra gli avversari. I separatisti perdono in rapida successione due Capital Ship, e una mezza dozzina di altre navi, prima di riuscire a riorganizzare il proprio schieramento tattico. Quando la vittoria già si profila all'orizzonte, però, i separatisti mettono a segno un colpo di coda. Il fuoco incrociato delle navi separatiste superstiti costringe dapprima la Capital Ship Revolution of Rendili a battere in ritirata e, una volta aperto tale varco, infligge danni letali alla Cruiser Negotiator. Gran parte dell'equipaggio riesce ad abbandonare la nave prima che esploda in miliardi di pezzi, ma il colpo ricevuto induce il resto della flotta repubblicana ad adottare un atteggiamento più prudente. Lo scontro prosegue quindi per alcune ore, ma l'esito è già segnato. L'iniziale superiorità numerica della flotta separatista è stata completamente annullata, e, sebbene alcune navi abbiamo subiti ingenti danni, la capacità di fuoco della formazione repubblicana è pressochè intatta. E' quindi solo questione di tempo prima che il contrattacco della CSI venga respinto, concludendosi con l'annientamento quasi integrale della formazione nemica. Quasi integrale perchè il radar segnala che le fregate nemiche che avevano abbandonato lo scontro all'inizio, sono in orbita intorno al pianeta e minacciano di bersagliarlo con i loro cannoni laser. L'allarme induce l'Ammiraglio Coburn a dirigersi precipitosamente nell'area per sgominare l'ultima sacca di resistenza della CSI. Naturalmente, vista l'enorme sproporzione delle forze in campo, ben presto la 3° Flotta ha la meglio del nemico, riuscendo anche ad ottenere un inaspettato premio. Le forze d'assalto, infatti, abbordano una delle fregate nemiche e, dopo un rapido scontro a bordo, ne prendono il possesso. Si tratta della prima nave separatista che cade nelle mani della Repubblica. Una volta terminato l'attacco, è ora di contare i danni. L'azione del nemico ha causato la perdita di 3 navi, tra cui la Crusier Negotiator, oltre che danni ingenti alla restante parte della flotta, che necessiterà di lavori di riparazione di durata certamente lunga. Inoltre, il contrattacco nemico ha portato alla distruzione del cantiere orbitante presso cui si stava realizzando una stazione difensiva. Ciò comporterà un notevole ritardo sulla tabella di marcia. Di conseguenza si pone per l'Alto Comando il problema di assicurare la necessaria difesa del sistema da eventuali ulteriori attacchi nemici, non potendo contare, per il momento sulla 3° Flotta, ne tantomeno sulla stazione difensiva.
#79 Anni 2209-2210 (Anni 56-57 A.G.C.) Un brutto presentimento Mentre l'Alto Comando è impegnato a individuare l'obiettivo del prossimo attacco alla CSI, e a come sopperire alla momentanea assenza della 3° Flotta, inviata nel sistema di Kashyyyk per effettuare riparazioni urgenti alla quasi totalità delle navi che la compongono, i Separatisti, con un'azione fulminea, distruggono la stazione mineraria sul pianeta di Fedalle 5. Il sistema è situato all'interno dell'area di influenza della CSI, ed infatti proprio per questo motivo era stato già da tempo inserito nella lista dei possibili obiettivi di attacchi separatisti. L'attacco, sferrato da una flottiglia composta da 4 fregate e 1 cruiser, non costituisce dunque una grande sorpresa per i vertici militari della Repubblica, anche se rappresenta un evidente segno del fatto che la guerra non è affatto vicina alla sua conclusione e che il nemico continua a non demordere dai propri intenti secessionistici. L'episodio di Fedalle induce l'Alto Comando ad anticipare la fase successiva della campagna. L'obiettivo prescelto è il sistema di Utapau, che, secondo le informazioni acquisite è dotato di un buon livello di difese, sia intorno che sul pianeta che da il nome all'intero sistema. Secondo lo schema ormai collaudato svariate volte la Forza di Invasione "B" verrà anticipata dalla 6° Flotta che giungerà nel sistema con un anticipo tale da consentirle di neutralizzare tutte le difese, fisse e mobili, presenti. La 6° Flotta di stanza nel sistema di Polis Massa, è al comando dell'Ammiraglio neutolano Jerex Nauberrie e conta un totale di 20 navi, di cui una Capital Ship e ben 7 Cruiser di classe Venator. Una volta giunta nel sistema obiettivo dell'attacco, la 6° Flotta rileva la presenza di due stazioni orbitanti difensive e una flottiglia di escort separatiste. Ben poca cosa rispetto all'impressionante volume di fuoco capace di sprigionare la formazione repubblicana. Ed infatti la battaglia è vinta nel giro di pochi minuti, sufficienti a distruggere tutte le forze nemiche presenti nella zona, sena subire alcun danno degno di nota. Una volta ottenuto il controllo del sistema, giunge la Forza di Invasione "B" che procede a far sbarcare sul pianeta un nutrito numero di legioni di cloni, assistiti dai mezzi corazzati. Obiettivo dell'attacco è Pau City, capitale del pianeta e base operativa delle forze separatiste che vantano sul pianeta un imponente numero di droidi da battaglia. La battaglia ben presto giunge alle porte della capitale dove il nemico ha concentrato la maggior parte delle proprie forze e che è stata fortificata per l'occasione. Le perdite sono ingenti in entrambi gli schieramenti, ma la superiorità aerea dell'esercito repubblicano porta alla inevitabile disfatta delle forze separatiste che dopo mesi di sanguinosi scontri si arrendono. Il successo dell'operazione è incontestabile, tuttavia, si fa strada tra le file dell'Alto Comando la consapevolezza che questa partita è stata di fatto abbandonata dalla CSI che si è affidata per la difesa del sistema alle sole due stazioni difensive e ad una manciata di escort. Inoltre, l'intelligence militare aveva fornito nei mesi precedenti notizie circa la presenza in zona di una imponente flotta nemica che, tuttavia, non si è fatta vedere. Il timore è che la CSI possa effettuare una altro contrattacco come su Felucia, ovvero possa colpire i territori della Repubblica lasciati sguarniti a seguito della conquista di Utapau. Nonostante ciò, il 2210 si conclude senza che venga registrato alcun attacco da parte del nemico. Prima che si concluda l'anno, tuttavia, la Repubblica viene travolta da una notizia sconvolgente. Il maestro Jedi Yoda, Comandante in capo dell'Esercito repubblicano, viene assassinato a Coruscant in circostanze poco chiare. Il rapporto ufficiale attribuisce la paternità dell'assassinio alla CSI, ma alcune fonti interne al Senato chiedono a gran voce l'apertura di una commissione di inchiesta in quanto poco convinti dai risultati delle indagini ufficiali. La perdita del Maestro Yoda appare da subito incolmabile. La sua autorevole figura, infatti, era l'unica in grado di conciliare le diverse anime presenti all'interno del Senato Galattico. La sua nomina a Comandante in capo dell'esercito repubblicano, secondo solo al Cancelliere Supremo, era stata conferita all'unanimità in quanto ritenuto l'unico in grado di gestire con la dovuta umiltà e lungimiranza questo pesante fardello. Anche per questo motivo, la sua prematura scomparsa determina un'ondata di recriminazioni e accuse reciproche tra i vari membri del Senato che mirano a succedergli nel ruolo tanto ambito. Preso atto della delicata situazione politica che si va profilando il Cancelliere Palpatine annuncia la convocazione del Senato Galattico in seduta plenaria, rinviando a tale sede l'adozione delle misure da lui ritenute maggiormente opportune nell'interesse della Repubblica Galattica...