Il problema è che si cerca di trattare l'Olocausto non come un fatto storico, quindi passabile di correzioni, accertamenti e revisioni, ma come un evento assoluto che è immodificabile, poiché la verità è stata così stabilita e così è per sempre. Pertanto se invece di condannare alla gogna i negazionisti o i revisionisti dell'Olocausto ci si limitasse a correggerli e magari ad aprire un dibattito, si potrebbe arricchire la stessa conoscenza dell'evento storico invece che insterilire tutto in una contrapposizione frontale. In pratica sarebbe come se si sostenesse per forza che Nerone non ha incendiato Roma e chi dice che ha incendiato Roma è un negazionista e merita la galera. La conclusione e che avremmo una sola visione dell'evento, a senso unico, che non permette in nessun modo la comprensione delle dinamiche. P.S. La gente si è già presa la libertà di coprire Irving e Faurisson con oggetti meno leggeri del catrame, come per esempio pugni e calci, per cui direi che sotto questo aspetto la libertà è salva.
il fatto che qualcuno ha dovuto fare una legge del genere per "confermare" l'esistenza dello sterminio mi lascia basito ... il fatto che questi non hanno qualcuno di più "vecchio" di loro che gli racconta i fatti e che gli spezza la schiena mi lascia ancora più basito ... qui è il rispetto che manca ognuno ha la verità su tutto ...