uomini e donne (e non solo)

Discussione in 'Off Topic' iniziata da qwetry, 24 Aprile 2010.

  1. maie

    maie

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    Ma scusa?! :confused: non è quello che ho detto io? ciò che conta è che sia qualcuno a riconoscere il merito, cioè che qualcuno sia disposto a pagarmi almeno 30 €.
    Il sopracitato bisogno di stima è da intendersi (in questo momento) come riconoscimento degli altri del mio lavoro, cioè i famosi 30€. Stiamo dicendo, mi pare, la stessa cosa. :D

    Va beh, erano solo due esempi, meglio che non ci addentriamo sennò divaghiamo.
    Solo un piccolo volo pindarico :D: sta mattina ho visto "The reader". Mi è piaciuta la storia ed è un modo sicuramente nuovo di narrare l'olocausto (peraltro da molti criticato...intendo dagli ebrei...).

    Non è mica che etichetto tutto :D è che ste cose le ho imparate così e così le espongo. È teoria, mica le ho inventate io mentre scrivevo. :D

    Azz... in genere, 99% delle volte la colpa è sua, ho beccato l'0,1 % che non è sua... :D

    Beh c'è gente che se non lo fa, poco ci manca...

    Non lo so... non so quanti abbiano veramente gli occhi aperti...

    Dipende... se tu dai la notizia che Mills è innocente, poi alle 2 di notte chiedi scusa e ti correggi resta il fatto che hai modificato l'opinione pubblica una prima volta con conseguenze quantitativamente rilevanti e una seconda volta giusto per pararti il culo senza peraltro influire l'opinione pubblica. La notizia che passa è che Mills è innocente.

    Sono il miglior cartone animato di sempre :)

    intendevo in un Paese normale, non in Italia :D

    Sìsì ho visto, meglio non proseguire in tal senso o la spada della fede si abbatterà su di noi ancora una volta :D:D
     
  2. Blueberry

    Blueberry

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    sul punto numero 1, quello dell'arte, non siamo d'accordo. io citavo una frase del corto che ho linkato, peraltro geniale. eppure astutillo smeriglia per me dovrebbe entrare di diritto nell'olimpo dei cineasti per le sue opere:
    1) gianfrancomachia
    2) l'invadenza di azuzl
    3) la conversione di san luca
    4) la preziosa anima di fausto
    5) oggi mi metto in ghingheri.
    eppure nessuno lo conosce!

    quello che intendevo dire io è l'esatto opposto di quel che dici tu: non occorre nessun riconoscimento.

    non stavamo divagando comunque nel parlare dei linguaggi espressivi stavamo approfondendo il concetto...

    le etichette servono a poco.
    è come dire che la musica rock è una derivazione del blues.
    ma allo stesso modo ligabue fa musica rock così come la fanno i pere ubu. eppure all'ascolto c'è una colossale differenza.
    per cui affannarsi nelle distinzioni delle possibili fruizioni della forma-arte è inutile. tutto è arte e niente lo è di conseguenza.
    o vogliamo affermare che "arte" è solo dipingere, scolpire, comporre musica, dirigere degli attori?

    silvio o non silvio questo è il problema...
    il fatto è che il 99% che afferma essere silvio il problema si comporta allo stesso modo della gente che contesta! inutile. immaturo.
    secondo me!

    tutti hanno gli occhi aperti.
    vedi le cose complesse, come per esempio il caso di Bach e Mozart citato prima da me nel caso di Glenn Gould, sono solo dei modi per assaporare emozioni. così come quelle che regalano programmi come amici e simili.
    la differenza sta solo nel "lavoro" da svolgere per arrivare a bearsi di questi prodotti. per godere di captain beefheart magari è necessario un attimo di concentrazione. ma non perchè la sua musica è talmente complessa da essere ostica. solo perchè i suoni elaborati nei suoi album sono diversi e non tutti hanno la capacità di estraniarsi dalla corrente del solito e raggiungere le sponde dell'insolito.
    gli occhi aperti ce li hanno eccome. per loro è più semplice pensarla in quel modo che sforzarsi di vedere qualcosa di diverso.
    dipende da quanto uno si accontenta. ascolto una canzone di laura pausini per esempio e mi viene da non fare niente. resto indifferente per farti capire. ascolto sugar 'n spikes di captain beefheart and his magic band e mi prendono le convulsioni, mi si fa la pelle d'oca, godo mentalmente nel percepire come con poca tecnica e opchi mezzi siano andati al di là di concetti e filosofie becere restando primitivi al massimo.
    al contrario un fan di nek gode ascoltando laura non c'è e resta indifferente di fronte a dachao blues di beefheart.

    e poi ricordati, tutto il mondo è paese.
     
  3. maie

    maie

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    Devo dirti la verità, conosco meno della metà della metà dei tizi che citi (tra quelli che conosco Ligabue e Silvio).

    Per il resto, non voglio offenderti, ma mi pare che tu abbia una visione un pò idealistica del mondo in cui viviamo (qui è in riferimento all'arte). Nel senso: tu dici che non occorre alcun riconoscimento. È una verità sacrosanta, permittimi di dirlo. Però qual'è la realtà? la realtà è che se canti a singstar sull'xbox da dio ma lo fai giocando coi tuoi amici resterai il migliore della tua compagnia. Se canti mediocremente ma lo fai in televisione sei l'idolo delle teenager. Sbaglio?

    E non è una questione <sono bravo e me ne strafrego di quello che pensano gli altri> è una questione che tu non sei nessuno se non hai fatto un qualche giorno in un reality (o viceversa che sei "qualcuno" se hai fatto l'idiota in tv). Tipo quando alle Iene la tizia si era travestita da buttafuori e rimbalzava i cosiddetti vip dei vari reality, che reagivano in modo stizzito con frasi del tipo <ma lei non sa chi sono io> <ho fatto x giorni nella casa del grande fratello> <le scarpe che indosso non te le puoi comprare nemmeno con un anno di lavoro> ecc...
    Cioè mi fa incazzare che questa gente ritenga di poter vantare dei privilegi, ma la cosa che mi fa incazzare non il doppio ma il quadruplo è che la tredicenne tutta kappa che dicevo all'inizio farebbe di tutto pur di diventare come lei.

    Ma questi sono dati di fatto, è una realtà innegabile. Per quanto deprecabile, secondo me, dal punto di vista culturale (non voglio essere moralista, perchè quello è il lusso degli ipocriti, esprimo solo la mia opinione), è così e basta.
    Non mi ci riconosco e stop. Qualcuno lo fa e pertanto è da considerarsi anch'essa cultura, perchè c'è chi si identifica in essa. Altrimenti qualcuno potrebbe venire a dirci che Michelangelo e Leonardo non sapevo disegnare...

    Quindi, <o tutti o nessuno> non funziona. <O tutti o tutti> funziona se vogliamo dare una definizione.

    Io non etichetto, era solo una tassonomia che ho imparato studiando da un libro. Penso possa essere utile distinguere, proprio perchè il mondo della cultura è così ampio che c'è chi definirebbe un tavolo oggetto culturale perchè rappresentativo di uno stile identitario e chi stenta a riconoscere in un piano poggiato su 4 gambe di legno un'opera classificabile insieme alla Pietà di Michelangelo...

    Ciao
     
  4. Blueberry

    Blueberry

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    la realtà è che se canti a singstar sull'xbox da dio ma lo fai giocando coi tuoi amici resterai il migliore della tua compagnia. Se canti mediocremente ma lo fai in televisione sei l'idolo delle teenager. Sbaglio?

    sono solo punti di vista ti sto ripetendo da ore e da post.
    tu critichi la televisione in quanto mezzo poco idoneo a rappresentare la cultura ma allo stesso tempo ritieni che occorra una certificazione televisiva affinchè un tizio qualsiasi sia reputato idoneo a rappresentare la cultura.
    è una contraddizione.

    E non è una questione <sono bravo e me ne strafrego di quello che pensano gli altri> è una questione che tu non sei nessuno se non hai fatto un qualche giorno in un reality (o viceversa che sei "qualcuno" se hai fatto l'idiota in tv). Tipo quando alle Iene la tizia si era travestita da buttafuori e rimbalzava i cosiddetti vip dei vari reality, che reagivano in modo stizzito con frasi del tipo <ma lei non sa chi sono io> <ho fatto x giorni nella casa del grande fratello> <le scarpe che indosso non te le puoi comprare nemmeno con un anno di lavoro> ecc...
    Cioè mi fa incazzare che questa gente ritenga di poter vantare dei privilegi, ma la cosa che mi fa incazzare non il doppio ma il quadruplo è che la tredicenne tutta kappa che dicevo all'inizio farebbe di tutto pur di diventare come lei.

    se ti fa incazzare un simile e assodato comportamento non puoi continuare a dire che ti occorre la certificazione del successo.
    voglio dire non devi riempire lo stadio di wembley fino all'inverosimile come han fatto i queen per poter dire che i queen sono degli artisti formidabili.

    accertare le capacità di qualcuno dovrebbe essere un lavoro personale scevro da qualsiasi certificazione.

    a questo proposito ti voglio riportare l'esempio di van gogh. il pittore è morto in miseria e sconosciuto ai più perchè quel che dipingeva non era ritenuto valido da nessuno.
    eppure oggi un suo dipinto è valutato in milioni di milioni di milioni.
    perchè?
    perchè dei tizi hanno stabilito che è così?
    sì.
    invece io credo che non si possa attribuire un valore ad un'emozione. come fai? è impossibile.
    quindi il tuo modo di ragionare è:
    1) tutti ti cagano all'inverosimile per cui vali
    2) nessuno ti caga quindi quel che fai non ha nessun valore

    io invece sono del parere che quel che fai vale solo ed esclusivamente per te. quelli che osservano la tua opera decidono se vi si riconoscono oppure no e se, quindi, possono o meno apprezzarla.

    chi decide la certificazione? come si fa? perchè un quadro di kandinski ha più valore di un quadro di caravaggio? eppure caravaggio, pur nella sua complessità, rappresenta qualcosa di quantomeno identificabile: un canestro con dentro della frutta. van gogh al contrario rappresenta delle case storte in pennellate vigorose e decise.
    non sono d'accordo quindi con il tuo punto di vista.

    anche perchè si tratta di opzioni. la televisione, per quanto definita generalista, non mostra tutto quel che c'è ma solo una parte.
    chi decide "quella" parte e perchè gli altri ne stanno fuori?

    se diciamo che le pennellate di van gogh hanno valore (e cacchio se ce l'hanno!) a sto punnto qualsiasi pennellata avrà valore.
    come fai a dire, per esempio, che bacon fa dei bei quadri. o picasso. come fai a dire che captain beefheart and his magic band con trout mask replica han fatto bella musica? come puoi dire che modern dance dei pere ubu sia un bellissimo disco?
    capisci cosa intendo?
    il bello e il brutto nell'arte non esistono! non ci sono metri di giudizio oggettivi che permettano di fare tale distinzione.
    esiste solo l'opera!

    se diciamo ligabue&vasco rossi fanno musica, allo stesso modo dobbiamo dire che gli einsturzende neubauten fanno musica. ti pare?

    ora solo perchè vasco vende miliardi di dischi ha più valore degli einsturzende che hanno venduto cinque dischi in italia (io e altri quattro abbiam comprato kollaps)?

    non è un metro di giudizio oggettivo mi sembra.

    Ma questi sono dati di fatto, è una realtà innegabile. Per quanto deprecabile, secondo me, dal punto di vista culturale (non voglio essere moralista, perchè quello è il lusso degli ipocriti, esprimo solo la mia opinione), è così e basta.
    Non mi ci riconosco e stop. Qualcuno lo fa e pertanto è da considerarsi anch'essa cultura, perchè c'è chi si identifica in essa. Altrimenti qualcuno potrebbe venire a dirci che Michelangelo e Leonardo non sapevo disegnare...


    non ti ci riconosci come dicevamo prima però ne fai parte se affermi questo. dovresti invece andare al di là di quello che dice sgarbi sul tintoretto e farti una tua sola ed esclusiva opinione personale.
    è una realtà innegabile se resti nella televisione e in quello che lei detta come cultura. se vai al di fuori ti troverai a vivere un mondo fatto di gente che va ai concerti dei pere ubu al circolo degli artisti a roma e che ritiene ligabue&vascorossi come gli ultimi esponenti di un modo di fare musica rimasto agli anni 50.
    in televisione ho sentito affermare un sacco di volte che gente come jennifer lopez, laura pausini, nek, fanno musica rock. o ad esempio che altra gente porta innovazioni in campo musicale soltanto perchè compone album utilizzando il violino (per esempio).
    stando fuori da quel mondo invece puoi trovarti a conoscere altro.
    l'arte è concettuale oltre che materica ti ricordo...

    Quindi, <o tutti o nessuno> non funziona. <O tutti o tutti> funziona se vogliamo dare una definizione.

    "tutti fanno arte e tutto è arte" equivale a dire che niente lo è.

    Io non etichetto, era solo una tassonomia che ho imparato studiando da un libro. Penso possa essere utile distinguere, proprio perchè il mondo della cultura è così ampio che c'è chi definirebbe un tavolo oggetto culturale perchè rappresentativo di uno stile identitario e chi stenta a riconoscere in un piano poggiato su 4 gambe di legno un'opera classificabile insieme alla Pietà di Michelangelo...

    puoi etichettare tutto quel che vuoi ma quando ti trovi ad ascoltare i cosiddetti geni diviene impossibile catalogare la loro opera.
    ti sfido a catalogare gli album degli einsturzende. cosa sono? rock? no non è rock eppure è rock!!!!!!
    un tavolo è un oggetto di design e quindi sì è un prodotto culturale.
     
  5. maie

    maie

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    Ti rispondo brevemente perchè sono di fretta solo sui tuoi primi paragrafi.

    Mi hai frainteso. Non ho detto che secondo me per essere un artista devi avere una certificazione. Vedi l'esempio da te citato di Van Gogh morto in miseria. Ho detto che oggi chi fa parte del mondo dello spettacolo si ritiene una specie di divinità. Fatto che è comunemente accettato, vedi la recente storia della pandolfi investita da un paparazzo: un fatto che non può fregare niente a nessuno eppure sono da due giorni che i tg mi smazzulano le palle con sta storia che i paparazzi sono aggressivi e i vip hanno bisogno di privacy. Certo come se non fossero loro che sputtanano la loro vita su giornali da 4 soldi...

    Se ti è parso che io cerchi di difendere questa società, mi dispiace, ma hai capito male. Sono all'opposto e pur essendolo riconosco che, tuttavia, è la realtà che ci circonda. Un tronista è un tipo conosciuto e adorato da gente che magari non sa nemmeno dove cazzo si trova l'Italia geograficamente...

    Il resto appena posso.

    Ciao!
     
  6. Blueberry

    Blueberry

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    nono non ti ho frainteso. so benissimo da che parte stai. altrimenti mica perdevi tempo a discutere di ste robe!
    dico solo che occorre liberarci noi per primi di queste teorie assurde. non è detto che solo perchè sia la televisione a parlare di qualcosa quel qualcosa divenga la realtà. oggettiva. indiscutibile.

    e come già hai anticipato tu quello che avrei voluto aggiungere nel prosieguo del discorso: si tratta di spettacolo.

    ma quanto/quando lo spettacolo è arte????????

    lo spettacolo a me sa di un qualcosa di autoreferenziale........ quindi.......... non è arte..........

    credo che occorre essere consapevoli prima di tutto di queste piccole cose. e non fare di tutta l'erba un fascio con le catalogazioni.
    io guardo, ascolto, godo, fruendo delle opere che mi elevano. siano esse popolari o talmente di nicchia che le compro solo io.
    questo vuol dire essere liberi. fare quel cazzo che ci pare.

    c'è stato un tempo in cui non ascoltavo nient'altro che musica punk. ero convinto che essere punk fosse qualcosa di bellissimo, di ribelle, di sensato.
    mi sbagliavo.

    beh oggi ammetto di possedere dischi di carmen consoli di fianco a quelli degli einsturzende neubauten.
    di conservare il fascino discreto della borghesia di fianco a febbre da cavallo.
    di godere nel guardare juan francisco casas così come guardo caravaggio.
    di ritenere bansky bravissimo e divertentissimo così come julian beever.

    e per favore non pensate che lo stia dicendo/scrivendo per sputarvi in faccia lamia superiorità. mi basta ammettere di esserlo nei confronti di GyJex :)arg:)...

    a parte gli scherzi volevo solo dire che sono stanco di queste continue lotte per affermare cosa è meglio e cosa è peggio.

    come dice luttazzi "c'è gente convinta che la musica sia cominciata con i led zeppelin"...
    io dico semplicemente: fate quel che vi pare e basta senza superflui giudizi.
     

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