"qualcosa del genere" che ha un carissimo amico tecnico che mi lascia girellare nel suo negozio e a cui ogni tanto do una mano
Non è niente di magico, basta solo avere il "coraggio" di mettere le mani dentro il case (a computer spento naturalmente ed "esperimentare", "esperimentare" ed "esperimentare"
Ricordo che è molto + facile espirementare sul pc degli altri.. io sul mio non espirimenterei mai niente... concidemela gygex questa affermazione
Io la penso diversamente, gli esperimenti bisogna farli sul proprio, perchè se poi vanno male sei il solo a prendertela con te stesso, se vanno male sul pc di un'altro, ti becchi l'incazzo bestiale del proprietario e il tuo stesso Sul mio vecchio pc ho esperimentato tutto quello che ho imparato e funziona ancora benissimo, molto meglio di come quando lo acquistai
Hai ragione ma io ho solo 2 pc uno mio e uno di mia sorella.. potrei provare a overcloccare qualcosa su quello della mia sorella.. ma se gli brucio il pc e le sue canzoni dei Finlay
Un punto fondamentale che non mi sembra sia stato ancora evidenziato da nessuno: il multiprocessore torna utile se e solo se il software (giochi, applicazioni, sistema operativo) è programmato con un buon livello di parallelismo (largo utilizzo di thread ad esempio) e permette quindi di sfruttare la presenza di più core. E va ricordato inoltre che certe parti di un software non possono essere gestite in parallelo: pensate ad esempio le aree dati che sono in condivisione tra più processi, in quel caso per evitare macelli bisogna imporre un'accesso rigidamente esclusivo alle risorse. Per farmi capire, è come se si fosse, che so, in quattro a utilizzare una lavagna: bisogna regolarsi, altrimenti finisce che uno cancella quello che ha scritto un'altro o cose del genere Inoltre esistono software che sono intrinsecamente portati al parallelismo (ad esempio i programmi di grafica, in genere) mentre altri lo possono sfruttare con meno efficienza (ad esempio un database server). In definitiva l'aumento di prestazioni dipende anche dalla qualità con cui è scritto il software e da quanto questo è stato pensato e creato in un'ottica di parallelismo di esecuzione operazioni.