Se fossi un Generale nella WW1 me ne starei al caldo e molto comodo nelle retrovie a discutere amenamente del più e del meno con gli altri Alti Sig. Ufficiali e delegherei il mio aiutante a tutte le formalità tipo: una guerra da condurre e quando c'è da fare un assalto al 98% sicuro che sfondo allora metto su tutti i fogli di ordini che l'ho comandato io. Nel caso davvero deprecabile che non sfondo e mi fanno un culo a capanna semplicemente faccio sparire gli ordini e dico che era tutta iniziativa del mio sottoposto infame.
questo sì che è un vero generale da IWW!, ed erano quasi tutti così, dei c****i che meritavano una pallottola all'occhio da uno spioncino come il generale Leone di Lussu :sadomaso:
E' semplicemente uno che ha capito il ruolo del "capo" (in qualunque contesto si trovi) e lo ha applicato alla situazione della discussione.
Non è del tutto esatto: nella WW1 a quanto ne so i generali erano ancora fin troppo legati all'elite diciamo "aristocratica" (anche se non erano nobili) per sporcarsi le mani in questioni pedestri come la conduzione di una guerra. Avevano il loro staff quindi lo usavano e si dedicavano alla politica più bieca. LORO avevano capito cosa volesse dire essere capo, io mi sono solo limitato ad imitarli
di solito in Italia gli ufficiali di carriera erano difatti parte dell'aristocrazia e alta borghesia ( e alcuni generali provenienti da vere e proprie "dinastie" militari nel senso che la carriera militare era intarpresa di solito per uso famigliare ) e concepivano la guerra con i valori e il pensiero di almeno una generazione passata dunque il culto assoluto per il Dovere e la Disciplina trascurando tutti gli altri aspetti della vita militare più "terra terra"...comunque Cadorna non è del tutto colpevole di quello che ha combinato,si è anche cacciato in una situazione al limite dello scandalo per insipienza del potere politico civile che ha dichiarato guerra con forniture dimmezzate ed insufficienti e senza previsioni per un "natale in montagna" nell'illusione ( anche nel '15 ! ) di una "guerra rapida" inoltre il fronte italiano aveva caratteristiche morfologiche e geografiche uniche in tutta la IWW che obbligava necessariamente l'esercito italiano ( che deteneva superiorità numerica in compenso alle deficienze logistiche ) ad attaccare per primo ( lItalia ha dichiarato guerra e dunque non poteva fin dall'inizio organizzare una forma di difesa ) e dunque ad attaccare un avversario che godeva di essere sulle cime fortemente fortificate da anni per una guerra di montagna finora mai vista prima ( e dunque anche poco conosciuta e sperimentata per una generazione di comandanti italiani abituati a studiare strategie risorgimentali e napoleoniche nelle accademie )...per l'epoca non si concepiva proprio un altro modo per l'Italia di fare la guerra all'Austria se non magari intervenire piuttosto nei Balcani, cosa però l'opinione pubblica e Roma non erano interessati per il miraggio accecante di Trieste e Fiume :sadomaso: