IMHO sono convinto che il matrimonio sia stato creato per creare sicurezza intorno al bambino, e che poco si differenzi dal semplice fidanzamento.
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Continui ad usare toni astiosi, ma stai litigando da solo. Con questo ti saluto definitivamente (a meno che tu non voglia replicare, liberissimo di farlo) chiudiamola qui e lasciamo spazio alla discussione. diego
giustissimo, tutte le religioni cercano di dettare il rapporto uomo-donna-figli per aumentarne "l'efficacia" , e queste sono cose che anche un ateo capisce. poi nella nostra cultura europea c'è la visione cristiana, non meno giusta o sbagliata rispetto a quella islamica, o di quei popoli in cui la donna comanda. Ma è questa parte "terrestre" delle religioni che va riscoperta.
forse puoi accusarmi di sarcasmo lo stesso che hai usato tu,ma con una piccola differenza quella di non averti dato dell'ignorante,e di aver usato termini che comunque non potevano arrecarti offesa, se non quella di rimarcare il fatto di porti da sacente e superiore d'altronde come hai fatto ancora una volta nel post di risposta. per il resto non hai risposto al mio post che ti poneva una domanda molto chiara e che metteve in risalto in fatto che hai usato molto chiaramente il termine ignoranti per definire una certa tipologia di credenza religiosa,condita da un amen sarcastico,tutto qui, se dietro a questo avverti astio il problema rimane il tuo,ma la delicatezza non è il mio forte con chi ne usa poca di suo.ciao
In realtà il matrimonio serve per dare all'uomo, fondamento della società e della linea ereditiera, una certezza di discendenza che in natura appartiene solo alla donna.
Solo la donna può avere la certezza, per ovvi motivi biologici, di chi sia la sua discendenza. Un uomo no, e quindi si pone in posizione svantaggiata rispetto alla donna, che gli può negare la paternità in ogni momento. A questo si rimedia col matrimonio, che vincola la donna all'uomo, il quale acquista una certezza artificiale di paternità che prima non aveva.
Concordo. Tant'è che l'etimologia di matrimonio non è altro che "dovere della madre", cioè fare i figli; mentre quello dell'uomo è il patrimonio, cioè provvedere al sostentamento (oggi diremmo economico). Un'altra bella ricchezza terrena (o meccanismo di sopravvivenza, come lo chiama Bacca) donataci dalle tre grandi religioni abramitiche: il patriarcato. Ovviamente sono ironico.
Secondo te sbaglio a ritenere le norme culturali/religiose come aventi un carattere sopravvivenziale, cioè in grado di avvantaggiare il gruppo che le adotta rispetto a chi non lo fa? Attenzione il matrimonio, non ha solo questo valore, altrimenti non avrebbe senso, perchè l'uomo non ha bisogno di sposare una donna per essere certo della paternità, gli basta prenderla e punto. Il matrimonio ha un valore di contratto sociale e di protezionee aiuto reciproco, è una micro società conosciuta come famiglia, con molti altri vantaggi dal punto di vista sopravvivenziale. Quella del Patriarcato non l'ho capita.
Sì ok, questo molto tempo fa, ma ormai abbiamo superato da molto il regime di natalità dei paesi sottosviluppati e quindi il matrimonio non serve più per permettere di sfornare figli a manetta.
Semplicemente non ritengo una grande conquista o beneficio il sistema patriarcale del matrimonio ebraico, dove la donna viene inquadrata con l'unico fine di allevare la prole. Tutto quello per cui oggi ci scandaliziamo guardando all'Islam, il cristianesimo e l'ebraismo ce l'avevano fino ad un paio di secoli fa. Fortunatamente, mi ripeto, la religione cristiana ha fallito nel suo scopo.
Si infatti non avevo capito. Comunque anche qui, secondo me commetti alcuni errori di valutazione, mi spiego : i sistemi patriarcale, matriarcale, paritetico ecc... all'inizio hanno uguali chance di dare alla società che li adotta la possibilità di sopravvivere e allo stesso tempo hanno pari chance di sopravvivere in quella società, è la storia che poi decide qual'è il giusto. Non puoi dire che la religione cristiana ha fallito perchè esiste e ha permesso a chi la ha adottata di sopravvivere. Sono d'accordo con te se intendi che la religione non domina più come dogma assoluto sulla vita delle persone, per fortuna!, ma non credo che questo fosse il suo intento iniziale, anche se la storia di Costantino, a volte da riscontro alla tesi di chi sostiene che le religioni siano l'opio dei popoli.
Volevo aprire una discussione in Storia militare sul influenza che ha avuto la religione nella storia perciò da bravo utente ho cercato prima se già esteva una discussione simile... (Non l'ho trovata perciò con calma dopo la apro) Invece ho trovato questa discussione che non c'entra nulla col tema che volevo trattare ma mi ha fatto pensare a tre cose Prima cosa dove ero e cosa stavo facendo mentre voi mi divertivate così tanto? Seconda cosa mi ha fatto riflettere sul fatto che quello che scriviamo rimanere virtualmente in eterno nero su bianco ... questa discussione in particolare è stata aperta nel 2007 perciò sono passati 10 anni... qualcuno di voi in questi dieci anni ha cambiato idea o semplicemente rabbrividisce nel leggersi? Terza cosa visto che ci sono o rispondo anche io sono cristiano cattolico di famiglia ma questo non vuol dire chi non abbia passato molti anni della mia vita al di fuori di questo mondo per poi tornare e capire veramente che cos'è essere cristiani... dico capire veramente perché la mia era solo religiosità naturale poi crescendo e maturando ho capito (ovviamente secondo me) che cos'è l'essere cristiani
Mai cambiato, ho le mie idee e sono quelle da 20 anni, affino solo le spiegazioni semmai. Da 4 a 18 sono stato ateo assoluto , poi ho capito cos'era il cristianesimo.
Se mai inventassero il nobel per il necroposting abbiamo già un vincitore Comunque io non lo so, ovvero sarei confermato che sono nella chiesa, ma tanto non ci vado, il prete del paese mi sta antipatico e ogni tanto mi parte qualche animale seguito da divinità
Posso chiedervi come è avvenuta la conversione e come vedete l'essere cristianesimo? @bacca @DistruttoreLegio @mattia I visconti in fin dei conti, nelle vene ti scorre sangue anarchico della tua terra natia
Non è una conversione , semplicemente capisci che sei quello che sei , per la cultura che ti è stata impartita , non sei cristiano perchè credi in Dio , o vai a messa , o ti piacciono i preti , sei cristiano se hai una cultura tale e cerchi di tramandarla e diffonderla perchè la ritieni giusta nei suoi valori di fondo. Qualcuno direbbe, è una scelta razionale di credere in Dio, che supera il misticismo. Ovvio, imo.