direi che sull'europa unita ci aveva già pensato Carlo V nel contesto universale dell'Impero cristiano... comunque sia condivido il fatto che Napoleone va colto nel suo contesto storico e sociale ma d'altronde non va rigettato in toto quello che si stava già ottenendo nelle società ancient regime con graduali riforme dei cosidetti "despoti illuminati" e dalla stessa monarchia francese ( ci sono stati ministri delle finanze che hanno cercato di risolvere con soluzioni radicali i problemi economici a discapito dei previlegi fiscali delle classi alte ) inoltre quando si parla di Napoleone si dimentica che a Waterloo tutto sommato è stato sconfitto fra molti paesi rappresentati dall'esercito di Wllington anche dall'Inghilterra che molto più anticamente ha iniziato a percorrere la strada verso la democrazia moderna direi che l'identità europea come la intendiamo noi deve anche molto alle rivoluzioni anglossasoni che ben più della rivoluzione francese hanno stabilito saldamente il principio della rappresentanza,della separazione dei poteri e dell'habeas corpus se Napoleone non fosse stato sconfitto, avremmo avuto un europa tutt'altro che democratica e gli ideali stessi della rivoluzione francese sarebbero stati soffocati dai poteri assolutistici delle nuove monarchie napoleoniche
Quella che si era verificata in Inghilterra era una rivoluzione industriale...la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (in primis il principio di uguaglianza UNIVERSALE) è di matrice francese, anticipata, ma in modo più sfumato, nella dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti ("Tutti gli uomini sono stati creati uguali"). Napoleone perse a Waterloo (e anche se avesse vinto non sarebbe cambiato nulla) perchè il suo ciclo si era concluso.
non sono d'accordo sul fatto che in Inghilterra fosse solo una rivoluzione industriale visto che i diritti dell'uomo e del cittadino erano già considerati come diritti inviolabili da parte della Corona ( habeas corpus ) e che il parlamento inglese aveva posto inizio al concetto di rappresentanza ( pur ancora censitaria ) e che la magna carta sanciva molti limiti al potere assoluto in pieno medioevo dove ancora il sovrano in altri paesi europei era ancora "sciolto dalle leggi" che lui stesso promulgava... in pratica i paesi anglosassoni, attraverso vie diverse, hanno anticipato i contenuti promossi dalla rivoluzione francese sopratutto evitando il rischio di squilibrio dei poteri tramite l'azione violenta di rovesciamento della corona ( gli inglesi hanno già assaggiato la dittatura di Cromwell come esito di scomparsa dell'istituto monarchico ) il concetto di uguaglianza è stato da secoli sempre al centro di infiniti dibattiti ma credo che i francesi lo hanno sviluppato a discapito della rappresentanza e della separazione de facto dei poteri visto che la rivoluzione francese nel suo corso storico ha pericolosamente trasferito il "potere assoluto" del Sovrano al Popolo mantenendone le sue prerogative legislative al di sopra della legge e impersonificato dai pochi che potevano, nell'emergenza rivoluzionaria, usufruire di diritti di rappresentanza tra l'altro elevati al ruolo di Guardiani della Rivoluzione, ergo da lì il breve passo verso il Terrore e la sacralizzazione del "popolo sovrano" senza limiti di tutela giuridica su singoli individui non condivido la storiografia basata sul "ruolo" dei personaggi storici giustificando A PRIORI i loro atti e definendo l'eventuale fallimento come fine di un ciclo come se si volesse intendere che a governare gli uomini ci sia uno "spirito della Storia" :contratto:
Anche i romani sono stati una repubblica, allora loro avrebbero anticipato tutti, secondo il tuo modo di pensare... Se gli inglesi fossero stati così favorevoli al liberismo, non avrebbero combattuto così come fecero contro la Francia rivoluzionaria prima e napoleonica poi...non per nulla quando Luigi XVI fu ghigliottinato, a Londra in parlamento su alzarono tutti a cantare "rule Britannia" e giurarono solennemente di punire gli assassini del re. Liberissimo di non condividere la presenza di uno spirito della Storia, però così confuti l'esistenza dell'evoluzione umana... Chiudo qui, perchè i moderatori si stanno un pò scocciando.
la repubblica romana, ancora più di quella ateniese, difatti fu un modello teorico di tutti gli studiosi della filosofia politica dopo la riscoperta dei classici dal rinascimento in poi famosa era la teoria della "perfezione" della repubblica romana che si riteneva unire la monarchia nei consoli,la repubblica nel senato e la democrazia nei tribuni comunque sia l'assassinio del re restava impensabile per il diritto internazionale e incubava all'interno la legittimità del Regicidio che avrebbe difatti fatto crollare il carattere di riferimento universale nelle società ancien regime della Corona e rendere possibile ogni forma di governo alternativo di cui molti paesi dell'europa al tempo non erano preparati nemmeno nella loro evoluzione storica e gli inglesi avevano già superato quella fase e dunque ne erano ancora più consci degli eventuali rischi :contratto: quindi al dià di considerazioni strategiche e politiche, L'Inghilterra doveva combattere il modello rivoluzionario francese sopratutto nella sua forma post '91 perchè tale modello metteva in discussione anche il modello politico inglese oltre per il fatto che non avrebbe MAI concesso ad un regime militarista e personalistico venuto fuori inevitabilmente dall'assenza,appunto, di contropoteri istituzionali il dominio del continente europeo :sadomaso non per considerazioni di giustizia ovvio, era il punto più fermo dell'intera politica estera britannica dai tempi di Enrico VIII insomma )
[MOD] Non è un post su napoleone, se volete parlare di napoleone e della sua visione dell'Europa, siete caldamente incoraggiati ad aprire un'altra discussione [/MOD] Il tuo "what if" secondo me non ha molto senso. Troppe variabili in gioco: se Napoleone fosse vissuto sotto Genova, sarebbe stato un'altra persona. Forse non sarebbe manco diventato generale e se lo fosse diventato, magari non sarebbe sopravvissuto alla prima battaglia. Non cadiamo nella semplificazione che basti un grande condottiero per far grande una qualunque nazione... Un saluto
bisogna ammettere che Napoleone è uno dei pochi condottieri che ha letteralmente fatto la storia, come Alessandro Magno o Cesare, sono tra i pochi che hanno veramente sconvolto le cartine geo-polito-cuturali! senza Napoleone la Rivoluzione difficilmente sarebbe uscita dalla Francia, probabilmente sarebbe sopravvissuta anche senza di lui ma non credo che ci sarebbe stato tutto quell'assetto politico che noi chiamiamo Restaurazione...