Dittatura democratica?? Ah si? Allora spiegami come mai la "poderosa Italia fascista" è entrata in guerra con un esercito in proporzione più risicato e antiquato rispetto a quello entrato in linea durante la prima guerra mondiale (con i risultati che tutti conosciamo). La forza militare è sicuramente un buon indicatore della potenza economica-produttiva di un paese. E dire che il fascismo era anche improntato all'espansionismo. Eppure la nostra industria non è riuscita, in proporzione, a tenere il passo con quanto fatto durante la prima guerra mondiale. Una dittatura militarista ed imperialista che non riesce nemmeno ad eguagliare l'output militare (sempre mantenendo le debite proporzioni dovute al periodo differente) dell' Italietta pre Mussoliniana? Quella stessa Italietta che, a differenza di quella del molleggiato, una guerra mondiale l'ha vinta Ha perso l'Europa nazi-fascista. Non l'Europa. E per fortuna, aggiungo io. E fortuna nostra che, nella malasorte, siamo finiti sotto l'ala degli USA. Sicuramente meglio che finire sotto il Patto di Varsavia. Guarda te se devo prendere pure le difese degli USA adesso Ma non scherziamo dai. Prendo atto che questa è la tua opinione, e che io dissento categoricamente. Se poi mi dici che la nostra democrazia odierna non funziona bene, questo è sotto gli occhi di tutti, e lo si vede dall'ingovernabilità che attualmente flagella il nostro paese. E ti dò anche ragione. Ma la tua alternativa è il fascismo? Tienitela pure, io mi tengo la mia democrazia imperfetta e tento di aggiustarla assieme ai volenterosi che se ne interessano ancora. Perchè poi il vero problema è che la gente ha perso nozione del valore della libertà che ha ... lo schifo politico che se ne approfitta impunemente è solo una naturale conseguenza della perdita di coscienza della popolazione. Chiarissimo. Io dissento sull' "equalmente ampli". E a chi lo vuoi ascrivere scusa? Al Congo? L'affermazione si commenta da sola nella sua schiettezza e innocenza. Forse è ora di fare qualche precisazione. Io non sono un fanboy degli USA. Però non posso non riconoscere che, attualmente, pur con tutti i difetti che hanno, gli USA rappresentano la nazione leader nel mondo. Volenti o nolenti, le cose stanno così. Se guardo gli USA oggi, vedo una nazione che sta combattendo per i propri interessi perchè può permettersi di farlo. E chi non lo farebbe? Però, vedo anche una nazione dove c'è un dibattito, dove ci sono scontri politici e via dicendo, non vedo un juggernaut totalitario che avanza dritto per la sua strada senza curarsi di nulla. Gli indiani sono stati decimati dall'espansionismo americano. Due culture, di cui una più "arretrata" (sul piano tecnologico) dell'altra si sono scontrate e una ha perso. Noi europei, se è per quello, abbiamo fatto anche peggio (colonialismo, civiltà precolombiane, etc.) Ma paragonare questo a un piano INDUSTRIALE di soppressione totale di una ben determinata cerchia di persone, scelte in base a criteri totalmente arbitrari di presunta inferiorità (ebrei, omosessuali, zingari, [SIZE=-1]untermenschen)e portato avanti con efficienza INDUSTRIALE[/SIZE] significa, perdonami, non aver capito proprio nulla di che cosa è stato l'Olocausto, e del perchè si è trattato di una novità nella storia. Non si tratta di questo. Si tratta solo di constatere la diversità tra una società dove si alza un gran polverone se si spara con il taser a uno durante un dibattito. E una società (quella Fascista - ma potrei dire totalitaria per includere gli altri vari "fascismi" e "comunismi") dove una cosa simile non solo sarebbe avvenuta regolarmente in presenza di ogni voce dissonante, ma sarebbe anche passata sotto silenzio
eeeeeeeeh come no democraticissima inghilterra.......vallo a strillare per le strade di belfast, aden, cipro, singapore.......se torni fammi sapere com'è andata.....e chiedigli cos'è lo Spacial Powers Act a me sembra che si stia perdendo un po' il segno, nel senso state parlando per "ideali"... democrazia intanto è una parola grossa.....meglio democrazia rappresentativa. Idem per il fascimo. State parlando utopisticamente. Secondo me bisogna ragionare con un po' più di pratica. Ogni forma di governo ha le sue pecche, la differenza tra una "buona" forma di governo e una "cattiva" stà tutta nei risultati, nelle esigenze e nell'assecondare le tendenze culturali e sociali, del momento. Mi spiego, in italia adesso la democrazia rap. fà cagare, perchè ci ritroviamo con gente al governo di 2000 anni, che non rappresenta più gli ideali di "benessere" attualmente richiesti. La forma di governo si deve evolvere, garantendo a tutti i cittadini una soglia minima di "benessere". Secondo me il fascismo in questo ha toppato, e toppa o toppera anche il neo-fascismo perchè punta a migliorare le condizioni di qualcuno a scapito di qualcun'altro, questo non fà altro che aumentare la tensione sociale. L'attuale "democrazia" italiana, stà sulla stessa strada, privilegi, stipendi altissimi, favoritismi, etc... da parte della classe dirigente (non solo politica) stà portando il paese a un'altra crisi (non esistono mica solo le crisi economiche). Vedrete voi se tra qualche anno non succede qualche casino, se non invertono subito la tendenza.......
Mi sfugge quale sia la somma elevazione spirituale donataci dal fascismo e dal nazifascismo, anzi, da qualunque dittatura in genere... Motti tipo: mangia e statti zitto? Fottitene degli altri popoli e pensa solo alla patria? Tutti gli altri sono st***i perché non hanno capito un caiser di come funziona il mondo, quindi noi abbiamo diritto di andar lì a manganellarli? Dare tutta la colpa della situazione della Palestina agli USA è improponibile. Poi sei liberissimo di pensarla come ti pare. Sta di fatto che è IMPOSSIBILE tentare ogni forma di mediazione con chi non vuole parlare... Purtroppo in quei territori sembra che la mamma degli integralisti sia sempre incinta (e mi riferisco ad entrambi gli schieramenti). Sarà il clima...
perdonate la schiettezza ( e mi auguro di non offendere nessuno non è assolutamente mia intenzione) ma aprendo il link iniziale di questo post sono stato preso da una gran voglia di lasciare questo forum..
Vedo taglia che non afferri bene le mie provocazioni. Quando dico DITTATURA DEMOCRATICA mi riferisco proprio a quel genere di scorribande inglesi che cita S.P.Q.R. L'Inghilterra ha fatto tutto ciò essendo democratica. Non c'è e non può esserci da parte di tali regimi una critica valida al fascismo che additi alla tirannia perchè questi stessi stati democraticissimi sono e sono stati venti volte più tiranni. Basta ad associare al fascista tutti i mali del mondo, tutte le pesti bubboniche, tutte le cattiverie, le malvagità e le perversioni del genere umano. Come se il mondo sensa di noi ballerebbe davvero il girotondo in pace e spensieratezza. Per la guerra: Come sia stata persa nonostante l'accrescismento economico-sociale e morale non è poi tanto difficile da spiegare. Ti faccio semplicemente presente che si era in guerra contro i tre più grandi Imperi del mondo più un'orda di altre Nazioni dall'atlantico al Pacifico. Poi, se tu sostieni che ha perso l'Europa fascista, io sostengo che non vedo altra Europa che funzioni al di la di un'Europa fascista. Siamo di differenti opinioni, tutto qua. A volte mi tocca fare anche i disegnini: quando ho detto Nazional-Socialismo = U.S.A. Ho immediatamente specificato la volontà provocatoria di questa frase. Se avessi voluto essere più provocatorio avrei affermato che forse il Nazional-Socialismo era più limpido di quel sozzo governo plutocratico l'oltreoceano. Questo se avessi voluto essere più provocatorio. Ora, il fatto che essi siano la prima potenza del mondo e che possono e fanno qualunque cosa per difendere i loro interessi lo dice anche te. E ciò ti sta bene. A me ciò non va bene. Altra differenza, punto. Sul tema olocausto: gli indiani d'america non sono olocausto perchè di olocausto per il mondo ce n'è uno solo e non si può mancare di rispetto a questa divinità civile del mondo democratico. Io mi limito a dire che ho certamente un'opinione diversa dalla tua. Ciò detto credo di aver dimostrato di non avere tendenze al nazional-socialismo tedesco ne allo sterminio di gruppi razziali più o meno distinguibili. L'andare avanti su questa linea ci porterebbe altrove, se proprio si sente il bisogno di aprire una nuova discussione in merito va bene, altrimenti finisca qui. Per S.P.Q.R. Dici che la forma di governo si deve evolvere. D'accordo, si badi che non ho auspicato ne eterne dittature ne eterne democrazie). Dici poi che essa deve garantire a tutti i cittadini una soglia minima di "benessere" e che il fascismo / neo-fascismo non può farlo perchè fa distinzioni. Tra chi? Il fascismo non aumenta le tensioni sociali, questp è infondanto, il fascismo è l'unico che giunge ad una collaborazione attiva tra le classi. Perchè la democrazia di stampo liberale si riduce spesso in schiavismo, chi ha il soldo tiene in scacco chi non lo ha. Per il comunismo di "collaborazione di classe" non ce n'è neanche l'ombra. P.S. io questo polverone per il ragazzo elettrizzato non l'ho sentito, qualcuno sinceramente può dire il contrario? EDIT: quel sito che che è stato lincato dal ragazzo fa venire il voltastomaco persino a me stai tranquillo.
teoria e pratica In molte cose (tutte? alla fin fine tutte) della vita c'è differenza tra teoria e pratica e la democrazia, così come un qualunque altra cosa, non si sottrae a questa regola. A mio giudizio la democrazia si basa su questo concetto: esiste l'errore, ci sbagliamo. Anche nella migliore delle ipotesi, ossia in presenza di una sostanziale onestà intellettuale della classe politica, questo non li pone al riparo dallo sbaglio. Quindi A,B,C etc si presentano al popolo con i loro diversi programmi su come gestire la nostra quotidianità ed anche, si spera, con un progetto il nostro futuro e le persone con il voto, liberamente, confrontano le loro aspettative con i programmi suddetti e scelgono. Mettiamo che il popolo scelga B: ovviamente c'è la possibilità che la scelta sia sbagliata, ma qui che la forza della democrazia: si può rimediare all'errore e si può, come sempre, imparare dai propri sbagli e quindi avere L'ALTERNANZA. La prossima volta staranno più attenti e sentiranno con più attenzione le ragioni di A, C etc e magari decideranno di affidare a loro la guida del paese. Questo, a mio giudizio, è un meccanismo virtuoso, che dopo un fase, per così dire, di "apprendimento", conduce ad avere (con una certa costanza) come classe dirigente, le migliori menti possibili, sia al governo che all'opposizione. Questo ovviamente in teoria. l'italia In molti paesi del nord europa, per dire, la teoria si avvicina molto alla pratica e sono in generale i paesi che invidiamo molto, per esempio, lo stato sociale, ma gli invidiamo anche il fatto che la meritocrazia è un loro punto fermo, il loro senso civico etc., ma questo è stato già detto. In Italia invece la teoria è stata, ed è, molto lontana dalla realtà. Alla fine della seconda guerra mondiale, c'è stato un momento in cui le cose sembravano andare verso una reale democrazia: la costituente. Infatti quella fase ha prodotto una delle costituzioni migliori al mondo e questo grazie al "brainstorming" tra le diverse anime di questo paese che si sono confrontate, aspramente e duramente, ma anche in modo franco e leale, con in testa, credo, il bene del paese e con spirito democratico. Sfortunatamete proprio dalle le prime elezioni politiche tutto ciò si è perso, anche a causa degli impedimenti(interni ed esterni) posti in essere ad un ricambio tra opposizione e maggioranza. Non voglio discutere, adesso, se questo sia stato un bene o un male per l'italia in quella particolare fase storica (ce da dire prolungatasi vieppiù): quello che è certo è che la rinuncia alla possibilità dell'alternanza è stata equivalente alla rinuncia alla democrazia, poichè l'alternanza è un pilastro fondamentale della democrazia e non un semplice corollario. Anche con questo fondamentale difetto, la nostra traballante "democrazia", ha conservato in parte e in maniera distorta, dei succedanei dell'alternanza: il consociativismo e la lottizzazione (forse sono sinonimi). Certo non è stato un bel vedere, ed infatti ha portato altri danni collerali: -la stagnazione della classe politica, che approfittando della sua granitica posizione dominante (il famoso attaccamento alla poltrona), ha finito per far decadere, per esempio, la credibilità del giornalismo nostrano rispetto a quello anglosassone per dirne uno. -la non soluzione dei problemi del mezzoggiorno -poiché, a mio modo di vedere, il pesce incomincia a puzzare sempre dalla testa, l'italiano medio ha scarso senso civico visto anche a che pietre di paragone si è dovuto rapportare negli ultimi cinquantanni. -potremmo allegramente continuare... Ma c'è un ma...Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio sia perchè, sempre per la questione del pesce, la maggioranza delle persone comuni si è rimboccata le maniche, a prescidere come direbbe Totò, e sia perchè ci sono state punte di eccellenza anche nella classe politica, a macchia di leopardo magari. Tutto ciò (ed altro ovviamente) ha consentito al nostro paese di risollevarsi dalle macerie del fascismo e della guerra e di arrivare con tutti i suoi difetti ad oggi a giocarcela con i paesi più avanzati. il fascismo? Ora il rimedio a questo sarebbe il fascismo? Non scherziamo. Non può esserlo perché teorizza l'esistenza di una persona forte e capace (o di un nucleo di persone) che prende in mano le redini e ci porta verso lidi migliori e nega quindi quello che personalmente ritengo, come già ho detto, il miglior pregio della democrazia teorica: la possibilità (la quasi certezza si potrebbe dire, preso un orizzonte temporale sufficientemete ampio), di errare e successiva ricerca del rimedio. Tale ricerca è possibile solo con il cambiamento. Non c'è niente da fare se non c'è ricambio di idee (ed invitabilmente di materiale umano) non si migliora, non si progredisce: la democrazia consente il miglioramento, il fascismo (come tutti le dittatture) no. il bene e il meglio Il tutto si potrebbe riessumere nel detto: "il bene è nemico del meglio", ossia se ci si culla nello status quo, per quanto apparentermente questo possa sembrare accettabile, non c'è la possibilità di miglioramento. Basta pensare a come è mutata l'arte, la letteratura, per non parlare poi delle scienze, proprio perché non ci sie cullati nel "bene": da Fidia a Boccioni, ma ripassando per Canova, dalle pitture rupestri ai murales, passando per Leonardo, Rembrand, Van Gogh, Dalì e Wharol, da Omero a Borges, con Dante, Leopardi e Burroughs...si cambia ragazzi! Da Aristotele a Galileo, da Newton a Planck, dai pallottolieri al computer, vi sia chiaro che nulla di tutto ciò sarebbe potuto avvenire se ci si fosse "accontentati": la meccanica newtoniana e l'elettromagnetismo classico, funzionavano abbastanza bene (ed in pratica funzionano), ma non ci si è accontentati è così abbiamo avuto la meccanica quantistica (semiconduttori e laser vi dicono qualcosa? solo per rimanere nal campo strettamente "pratico"). un "buon dittatore"? Quindi anche ammettendo la possibilità, teorica, di un "buon dittatore", questo al massimo porterebbe un benficio locale nel tempo, ma non sarebbe in grado di seguire i movimenti e le evoluzioni naturali della società che, presto o tardi, si accorgerebbe della sua sopraggiunta inadeguatezza. Questo porterebbe come conseguenza o all'uso della violenza per conservare il potere, ma qua si perderebbe il "buon" prima di "dittatore", oppure ad abbandonare il potere e cederlo ad altri meglio capaci di intercettare le mutate esigenze della società...ma questa è democrazia! ciao cd
L'inizio dell'industrializzazione italiana risale a fine 800 inizio 900. L'UK si è industrializzata circa un secolo prima. Questa è la comune definizione di "era moderna" scritta nei libri di storia economica. Che poi il fascismo abbia proseguito un processo di industralizzazione già in atto, è un altro discorso. Ad ogni modo, i dati di crescita maggiori per l'italia si sono avuti nel dopoguerra, in piena era democratica. E' un dato di fatto che laddove c'é la maggiore libertà individuale (democrazia) c'é anche la maggiore crescita economica. E - salvo rare eccezioni - maggiore crescita economica significa maggiore benessere per tutti. Ha già risposto Taglia. Scusa, quindi all'interno del partito ciascun parlamentare è libero di pensarla come vuole? E allora a che serve il partito unico? Poi tu parli di valori. Uno dei valori fondanti della democrazia è che valori differenti devono poter coesistere e confrontarsi civilmente. Mi sembra che sia assurdo sostenere che nel fascismo ci fosse spazio a valori diversi da quelli fondanti il regime. E se ammetti che il regime debba avere valori base dai quali non ci si possa più di tanto allontanare, ammetti anche che ci sia qualcuno che - d'arbitrio - li abbia imposti perché siano quelli giusti. Ma chi lo decide che sono giusti? Sono giusti per il TUO modo di pensare. Per me potrebbero non esserlo. Hai le idee un po' confuse. La seconda guerra mondiale l'ha iniziata la germania. GLi alleati ci hanno messo pure troppo a dire basta ad un imbianchino pazzo furioso che sognava il dominio dell'europa da parte della sua razza superiore... NO comment. Ma occorre davvero fare la top ten delle atrocità? Cosa vuoi dimostrare, che se qualcun'altro in altre epoche e altre latitudini ha fatto qualche porcata allora io sono autorizzato a farne altre - lasciami aggiungere questo - un po' più atroci ? Invece nel fascismo signori come Agnelli&C facevano la fame. Non c'erano le lobby e la corruzione. Non c'erano che ideali cristallini e anime linde. Poi arrivava anche Babbo natale a fine anno a portare i doni ai balilla buoni. Non c'erano gruppi industriali che - in cambio di laute commesse e di protezionismo - davano l'appoggio a Mussolini. Tu pensi che ad Agnelli il fascismo faceva schifo? Con Mussolini poteva vendere i suoi prodotti senza un minimo di concorrenza, dall'altra parte invece c'era chi voleva nazionalizzargli le industrie. Chi sceglieva secondo te? E tu credi che Mussolini l'appoggio degli industriali non l'abbia pagato in qualche modo? Tu pensi veramente che non puoi scendere a patti per governare con chi ti occupa (e quindi dà da mangiare) - direttamente o indirettamente - qualche milione di lavoratori in italia? Invece lasciare il Paese in mano ai fondamentalisti è più tranquillizzante... Premesso che alla guerra in Irak ero contrario, mollarli adesso è rischiosissimo... Saluti
:applauso::applauso::applauso::applauso::applauso::applauso: E oserei dire pure STANDING OVATION... CIAO e complimenti, bellissimo post.
RISPOSTA A CYBERDISC La cosa che mi balza sempre all'occhio è che chi si riferisce ai tanto decantanti e vaghissimi valori della democrazia lo fa riferendosi quasi sempre a ciò che in assoluto è giusto. Che che è giusto diviene democratico. Questo se si fa una rilettura dal punto di vista fascista di molti post (e di molte dichiarazioni di politici) appare lampante. Si è detto che l'alternanza è un pilastro fondamentale della democrazia e non un semplice corollario. E' giusto, lo è ed infatti in queso noi abbiamo un pensiero differente, l'alternanza per me non porta da nessuna parte, sugli errori di oggi si gettano le fondamente per un domani che è un punto interrogativo. Il fatto che il "Lotto nazionale" oggi sbaglia non vuol dire che domani c'azzecca. Il Lotto è sempre il Lotto. Può dire bene come dire male. L'altalenarsi di governi che rappresentano solo parte della nazione quindi non porta a raffinare una beneamata ceppa. Si viene poi a parlare di "materiale umano",ora anche noi ridotti in materia. E' qui la sfida più grande del fascismo, non si deve migliorare non è il sistema politico ma l'uomo. Il sistema politico più perfetto dato in mano ad un popolo incivile non serve a una ceppa. E' per questo che il fascismo investe tutto sul piano spirituale e umano e non sul piano materiale del "benessere" individuale cui mirano le democrazie. Il riferimento al cullarsi in un sistema costituito è deltutto alieno dalla realtà fascista che più volte e in più luoghi ha dato prova di rimettere in discussione la propria essenza. L'esperienza italiana prevede una serie di sistemi diversificati ed a volte anzi contrapposti. Basta dire che allo stato attuale il neo-fascismo pur di assicurarsi una sopravvivenza si è svirilizzato nelle sue maggiori espressioni della sua carica anti-democratica. La teorie del "buon dittatore" è il nodo gordiano della vicenda. Si può pretendere di avere una serie vincente di buoni dittatori uno appresso all'altro? Si può immaginare il fascismo al di la di queste figure fuori dall'ordinario? Questi sono dei punti su cui il dibattito fascista si è soffermato più volte. Comunque non è detto che un buon capo che deleghi i propri poteri ad altri si macchi dell'infamante accusa di "democratico". Ciò forse è avvenuto ancor prima che il concetto di democrazia passasse per la testa umana.
RISPOSTA PER INVERNOMUTO BOOM ECONOMICO Parli ora di BOOM economico, un'onomatopeica che sinceramente mi sa di qualcosa che esplode in maniera spropositata e così fu a mio pare. Per quanto concerne i dati economici che bastano a se stessi senza interventi politici particolari ma piuttosto frutto della particolare situazione storica gli effetti furono eccellenti: incremento del benessere, dei consumi, miglioramento della salute e case dotate di tutti i confort che si potevano all'epoca desiderare. Ma ricordiamo che quegli anni sono anche gli anni di una terribile crisi agricola accompagnata da un'emigrazione di massa dalle campagne e dal sud italia verso il nord. Una società che crea frigorigeri ma non il cibo da metterci dentro è dal mio punto di vista quantomeno poco equilibrata. La politica in tutto queste non ha agito, non nel verso giusto almeno. La cassa del mezzoggiorno era una flebo non era un'arma nelle mani del sud Italia. Ricordiamo che quelli sono anche gli anni delle grandi periferie, della speculazione edilizia, delle sub-città di cemento per accogliere gli affamati assedianti. Ricordiamo che quegli anni videro il ripresentarsi dei grandi fenomeni di criminalità organizzata. Questo miracolo economico era dunque nato dal nulla? Per me no, il miracolo economico nacque sulle basi (e non macerie) dello sviluppo conseguito durante il fascismo. Ma di questo abbandona in modo scellerato le politiche sociali per aumentare i benefici ma anche i malefici. I VALORI I valori in un mondo democratico relativista in cui la ragione potrebbe stare dalla tua quanto dalla mia valgono carta straccia. Sono aria fritta. Nessuno combatterebbe seriamente per dei valori che poi potrebbero non essere condivisi. Essendo il fascismo idealista per esso i valori sono al di sopra dell'uomo, egli non ha voce in capitolo. E' qui la differenza. Chi li ha decisi? Nessuno, fanno parte del pensiero fascista. LA GUERRA Ecco un grande capitolo. Mettiamola così. Se una pentola che bolle scoppia è colpa della pentola o di chi ci ha messo il tappo? Le condizioni del trattato di Versailles che pone fine alla prima guerra mondiale e che ristabilisce la pace ma non la giustizia in Europa, queste sono le premesse della seconda guerra mondiale. Il Duce prima ancora che il nazional-socialismo mettesse piede in Germania avvertiva e lavorava attivamente per la revisione di questi trattati che avendo scontentato tutti, tranne Francia e Inghilerra, prima o poi avrebbe dato vita a giusti e sacrosanti sentimenti di rivalsa. Io benedico il sentimento di rivalsa tedesco contro i vincitori della prima guerra mondiale. Questo non vuol dire che abbraccio i nazional-socialisti ma le premesse al loro movimento ci sono tutte. Gli alleati dovevano intervenire prima si dice. Bene. Se gli alleati si fossero schierati nel 1934 a fianco del Duce per l'indipendenza austriaca questo avrebbe potuto portare alla fine della germania nazional-socialista. Ma se i trattati nonostante tutto fossero rimasti ciò non sarebbe servito a nulla. Sarebbe stato come togliere un po' d'acqua dalla pentola. E' per questo che la responsabilità della II Guerra Mondiale a mio modo di vedere è da ascriversi innanzitutto alle stolte politiche di Francia e Inghilterra e poi alla Germania. Inoltre la miccia fu la cessione di Danzica (ditemi che non è una città tedesca) alla Germania. POLITICHE SOCIALI Babbo Natale essendo un prodotto Yankee della coca cola non può essere fascista. Come invece è risaputo era fascistissima la befana che dava ripetute prove di obbedienza al regime. Parliamoci chiaro, la classe economica ha collaborato col fascismo ma non ci ha messo neanche un secondo a scaricarlo nel cesso per i suoi affari. La collaborazione col petere economico è necessaria, ma calar le braghe è un'altra faccenda. Alle anche scorrette e discutibili relazioni tra governo e industriali non corrispose però mai una mancata difesa dei lavoratori che anzi trovò in Italia degna attuazione solo durante il fascismo. Regolamentazioni su salari minimi ed orari lavorativi massimi, misure di difesa dallo sfruttamento del lavoro minorile e femminile, carta del lavoro, pratiche corporative fino a giungere alla socializzazione delle imprese sono tutte cose che si protendono verso il lavoratore definendone diritti e doveri.
Chissà perchè, a me sfugge invece la eccelsa spiritualità che evidentemente ispira gente democraticissima (lo dico senza ironia) come mastella, prodo berlusca e company... sarà... Per quanto possa sembrare strano, non ho mai manganellato nessuno, e guarda caso gli imperi coloniali più vasti e grondanti sangue e sofferenze mi risulta siano patrimonio delle democrazie (Gran Bretagna, Francia e, oggi, USA). Se permetti sono loro che, ancora oggi, vanno in giro a manganellare gente (e fosse il cielo si fermassero al manganello...). No, però si deve anche dire che senza le continue e grassissime sovvenzioni militari ed economiche americane il bivacco sionista collasserebbe su se stesso in 10 minuti, e forse, senza questi sostegni artificiali, sarebbe anche spinto a trattare con i palestinesi. Ne consegue che ritengo che, se migliaia di palestinesi muoiono, la colpa è di chi arma la mano a chi li accoppa (oltre di chi li accoppa, s'intende). Per quanto riguarda le cosiddette "forme di mediazione rifiutate da parte di chi non vuole parlare" trovo che sia un pizzico difficile parlare con i carri armati che ti scorrazzano un po' tutt'intorno in allegria, oppure con chi ti impedisce di attraversare posti di blocco piazzati ovunque per andare a lavorare o per portare tua moglie in ospedale a partorire... Se questo non è sterminio, qualcuno mi dica cos'è... Non prendertela, ma ho visto tante scene da rabbrividire in Palestina... ma tanto per ritornare al topic e magari agganciare questa discussione al resto (altrimenti mi sa che la diatriba in questione diventa un sottothread e ci bannano) non credo che esista una sola "tradizione da mantenere", ma più tradizioni. Finora si è discusso solo come "tradizione=fascismo", ma esistono anche i tradizionalisti cattolici, quelli pagani e neopagani, ecc. Se poi vogliamo guardare oltre i confini, insieme a quelli che ho citato poc'anzi, vi sono musulmani, indù, ecc. Tutti che hanno religioni tradizionali degnissime di nota... Secondo Romualdi la tradizione non è un qualcosa di piantato così. Può essere paragonata a un filone d'oro nelle terre del tempo, che, in ere diverse, affiora in tante formazioni geologiche differenti. Sta quindi alla serena saggezza degli uomini d'ogni tempo saper distinguere dietro la maschera delle condizioni contingenti, il vero volto della tradizione. Rimane il fatto che non può evidentemente nè accettare nè concepire la tradizione chi si schiera con le forze antitradizionali: e la democrazia è tra queste, lo si voglia o no. La Rivoluzione Francese, origine della democrazia, è e rimane antitradizionale e sovvertitrice dell'ordine tradizionale. Attenzione, lo sto dicendo in maniera metastorica, lo so benissimo che tutti possono citare maria antonietta con le briosce in mano o il nobile col parruccone che non pensa altro che alle feste di Versailles. Ma si badi che queste sono solo "escrescenze degeneri" che nulla hanno a che fare con l'autentica Tradizione. Per concludere, so benissimo che ognuno dirà che è centomila volte meglio vivere nella bellissima italia (la minuscola è voluta) democraticissima di oggi, ma rimane il fatto che mi stupisco di come, per avere la cosiddetta democrazia, si possa ingoiare tanti di quei soprusi per il più piccolo dei quali sarebbero saltate via le teste di cento re.
Risposta lampo-ironica : l'ha pagato anche troppo, con le ciofeche che si è ritrovato a dover usare sui campi di battaglia Il resto a domani che ho sonno
Ok andiamo con ordine E non mi sognerei certo di farlo. Non esiste un metodo "buono" in assoluto e uno "cattivo" in assoluto. Di certo però nel nostro ordinamento attuale c'è molto più controllo sull'operato della classe dirigente, molto più feedback. E questo feedback può certo modificare le cose. Il tuo buon dittatore (sempre ammesso che sia davvero "buon dittatore" e non si metta a nominare cavalli per senatori ) molto difficilmente potrà venir dissuaso dai propri propositi, sicuramente non nella misura in cui ciò può accadare in un ordinamento democratico. Ma se gli italiani non sono neanche stati in grado di conquistare la Grecia... In Africa abbiamo perso subito l'Etiopia e la Somalia, il Nord Africa era pure andato se non era per l'Afrika Korps (che ha solo ritardato l'inevitabile). La marina ce la siamo fatta affondare in porto a Taranto. Malta non siamo riusciti a prenderla (anche perchè tra gli eccellentissimi strateghi fascisti, non uno che avesse pensato a prenderla con un colpo di mano subito dopo aver dichiarato guerra alla Francia, quando era praticamente sguarnita). In URSS ... vabbè mi fermo qui per rispetto di chi la vita in quei posti l'ha persa ... inutilmente. A me non sta bene, ma prendo atto che è così e che poco si può fare perchè in questo contesto storico, per quanto certuni schiumino di rabbia a questo pensiero, sono loro ad essere in posizione predominante. Certo sono immensamente sollevato dal fatto che il predominio l'abbiano avuto loro, e non l'Unione Sovietica totalitaria o qualche altro "buon dittatore". Bene, chiudiamo pure qui il discorso allora, tanto siamo su binari totalmente divergenti e non si arriverebbe a nulla Il fatto che tale notizia sia stata fatta passare (con relativo video) in tutti i telegiornali e quotidiani di una nazione straniera al fatto non ti basta? E il il piano Marshall dove lo metti? E il pensiero fascista chi lo ha teorizzato? Un sasso? Scusa ma qui io non ho proprio capito dove sta la differenza. Il fascismo è un sistema teorizzato da uomini tanto quanto gli altri. A me sembra solamente un modo per dire "Ecco, questi sono i valori che vi devono interessare e piacere, il resto non conta o son manganellate" E in quanto al combattere per un valore ... stai sicuro che al fronte nessuno si sognerebbe mai di combattere per degli ideali così astratti, "fascisti" o no. Uno combatte e rischia di rimetterci la pelle per i suoi compagni o per chi è a casa, o per disperazione, rabbia o semplicemente per istinto di sopravvivenza. Questo non me lo sono inventato io, è quello che si evince leggendo un qualsiasi resoconto biografico bellico di qualsiasi guerra: soldati italiani, americani, giapponesi, usa, fascisti, comunisti o democratici. Qualsiasi racconto che non sia inzuppato di propaganda, beninteso. Ma lol?? Scusa ma la prima guerra chi l'ha iniziata e chi l'ha persa? I trattati dovevano forse accontentare chi ha aggredito e ha perso?? Che poi, per quanto riguarda la celebre "vittoria mutilata" avevo letto un'interessante discussione su i.c.s.m. che mostrava come ciò che avevamo ottenuto non fosse poi ingeneroso, considerato anche come siamo entrati in guerra e il nostro impegno limitato rispetto alle nazioni che avevano inviato, ad esempio, corpi di spedizione nelle colonie tedesche. Certo poi non ha giovato il comportamento della nostra delegazione. Fortuna che questo modo di vedere è il tuo soltanto. L'inazione franco-inglese è sicuramente una delle cause, ma quell'innanzitutto va posto davanti all'aggressivo espansionismo tedesco. Saluti!
Su questo ti rimando a una vecchia discussionein OFF TOPIC denominata "fascismo: fatti e non pugnette": molte di queste sbandierate "conquiste del fascismo" esistevano già dal 1800 (pensioni e salari) o sono state definite prima del fascismo (legislazioni su madri-lavoratrici e su invalidità civili subito dopo la 1 GM). Non dico che il fascismo non avesse questi valori (quelli da te citati) come fondamento,ma non fu certo la filosofia fascista a dare l'impulso necessario all'instaurazione di queste misure.
torno in topic, chi difende la tradizione? questi di sicuro lo fanno: http://ilrestodelcarlino.quotidiano...6/38296-forza_nuova_arrestati_militanti.shtml PS: l'articolo in sè fa un po schifo
Prima di tutto bisogna vedere cosa si intende per Tradizione, se la intendi con la T maiuscola, la fonte della conoscenza primordiale, come era intesa da Evola e Guenon, allora con Forza Nuova e Fiamma ha poco, se non nulla a che fare!
Ma a che serve sta discussione? Tanto ognuno rimarrà sulla sua posizione ed inevitabilmente gli yankee saranno i bravi liberatori che ci regalavano le stecche di cioccolata mentre i nazi-fascisti si mangiavano i prigionieri catturati bruciandoli lentamente alla brace. Nessuno poi ammetterà davvero che i rossi si macchiarono di crimini anche peggiori dei nazi-fascisti; in fondo erano in buonafede. 63 anni non ci hanno insegnato nulla, anzi....