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Osservatorio Crisi Ucraina - Guerra nel Donbass

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Pandrea, 27 Gennaio 2014.

  1. ivaldi79

    ivaldi79

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    Vabbè piccoli dettagli...

    ps: non sarebbe ora di cambiare titolo? mi sembra che siamo nel 2015
     
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  2. Mappo

    Mappo

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    Veramente nel testo lo dicono che sono dei Bradley e nel titolo cosa dovevano scrivere:"Avvistata colonna di IFV Bradley" ? Al di fuori di questo forum pensi che tutti sappiano la differenza fra un IFV e un MBT? Il Bradley in fin dei conti ha i cingoli e una torretta con un cannone quindi per il 90% e oltre della gente è un carro armato.
     
  3. Maxim Hakim

    Maxim Hakim

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    Sarebbe stato sufficiente scrivere "blidati", in maniera semplicissima. Però vuoi mettere il fascino dei "carri armati"?
    Poi tenendo conto della media di chi ha scritto l'articolo in questione (dalle spice girls pronte all'atteso ritorno fino all'ultima rivelazione di Charlotte Caniggia e chi cazz'è):

    http://www.ilgiornale.it/autore/andrea-riva-82243.html

    penso sia più probabile che abbia tradotto con google qualche articolo dall'inglese senza chiedersi molto di più e rientrando quindi nella famosa fetta del 90% alla quale alludevi.
     
    Ultima modifica: 26 Marzo 2015
  4. Armilio

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    Ultima modifica: 27 Marzo 2015
  5. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    I primi mezzi militari americani sono arrivati all’aeroporto di Kiev e sono stati accolti dal presidente ucraino, in divisa militare, sulla pista dell’aeroporto di destinazione.
    Si tratta in gran parte di veicoli leggeri come fuoristrada HMMWV corazzati e con torretta, ma che non montano alcun armamento.

     
  6. stciaram

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  7. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Però non vedo cannoni sui Bradley. Sono io che non li vedo o non ci sono proprio?
     
  8. GyJeX

    GyJeX

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    guarda guarda cosa gli hanno regalato stavolta i generosi ucraini

     
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  9. DistruttoreLegio

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    Probabilmente viaggiano smontati o separati. .. oppure l' aereo a fatto scalo in Italia e glie li abbiamo fregati
     
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  10. metalupo

    metalupo

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    Si combatte ancora oppure il cessate il fuoco regge?
    Non sono molto informato negli ultimi tempi.
     
  11. GyJeX

    GyJeX

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    ancora, piccole scaramucce di frontiera, niente grad da un po'
     
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  12. Maxim Hakim

    Maxim Hakim

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    Gli Ucraini intanto hanno sfondato le linee russe, invaso Siberia e Mongolia e conquistato Ulan-Bator. Una avanzata così travolgente da spostare pure Slovyansk in Crimea.
     
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    Ultima modifica: 30 Marzo 2015
  13. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    L'esercito della Novorossiya continua ad impadronirsi di numerose attrezzature militari sottratte agli ucraini.
    In questo caso si tratta di un blindato Humvee recuperato lo scorso Febbraio nei pressi di Debaltsevo.
    Il Governo degli Stati Uniti ha iniziato da diversi mesi la fornitura di attrezzature militari alla giunta golpista di Kiev, tra le quali i veicoli Humvee, la cui consegna sta continuando anche in questi giorni (ogni Humvee ha un valore di circa 140.000$).
    "Le milizie Novorusse ringraziano il Congresso degli Stati Uniti per la fornitura indiretta del loro esercito e chiedono ai burattinai americani di poter ricevere direttamente questi armamenti, evitando di dover utilizzare come tramite la giunta di Kiev."

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  14. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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  15. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    "Ed ecco di un nuovo caso di ciò che si suol chiamare 'panzana'..." ("Il Maestro e Margherita")

    «Novaja Gazeta», un giornale liberale pro-statunitense celebre per i suoi articoli poco attendibili (se vogliamo essere benevoli), ha pubblicato un ennesimo eccezionale scoop, prontamente mediato e tradotto dal The Guardian. Elena Kostjuchenko, autrice dell’articolo, sembra aver intervistato nell’ospedale di Doneck un tal Dorzhi Batomunkuev, carrista ventenne della Quinta Unità Speciale di Ulan Ude. Secondo la Kostjuchenko, Batomunkuev, pur essendo un soldato regolare russo (e quindi non coinvolto nel conflitto ucraino), è stato ferito durante i combattimenti di Logvinovo del 19 febbraio 2015. Questa circostanza sembra testimoniare la reale presenza di truppe regolari russe nel Donbass. Saremmo sinceramente pronti a congratularci con la Kostjuchenko per questa sua inaudita scoperta. Se solo ci fosse un grammo di verità in tutto quello che la giornalista ha scritto. Un esame del suo articolo ci ha convinto infatti di trovarci dinanzi ad un falso -anche piuttosto pedestre e facilmente smascherabile. Non è nemmeno necessaria una profonda conoscenza della realtà delle unità carriste russe per notare una serie di evidenti incongruenze ed errori nella versione della giornalista.
    Guardiamo innanzitutto la foto. Il volto dell’intervistato. E’ impossibile credere che un uomo con le labbra ridotte in quel modo possa parlare tanto (l’articolo della Kostjuchenko è piuttosto esteso). Ed è impossibile che con un volto simile si possa sorridere. Come infatti registra ancora la Kostjuchenko, le labbra del carrista hanno cominciato a sanguinare al primo tentativo di sorridere proprio all’inizio dell’intervista. Però in seguito, nel corso dell’intervista, la giornalista annota per ben sei volte che l’intervistato sorride. Una volta fa addirittura «un largo sorriso». Un altro dettaglio che lascia incerti: a parte il volto e le mani, debitamente mascherati dalle bende, il resto del corpo è IMMACOLATO. Cosa impossibile per chi abbia una pur minima esperienza degli effetti devastanti delle onde da esplosione sul corpo. Se l'intervistato fosse stato realmente vittima di un'onda da esplosione, avrebbe tre quarti del corpo ricoperti da ustioni di secondo-terzo grado.
    Non convincono nemmeno i dati forniti sul carro armato. Ma leggiamo la testimonianza dello stesso Batomunkuev:
    «Ho un ottimo carro armato. Non è un semplice modello 72, è un 72B… solo in due abbiamo carri armati di questo modello: io e il comandante del battaglione».
    Cosa c’è che non va in questa testimonianza? La Quinta Brigata Carristi è una delle migliori nel proprio distretto di provenienza. Se non la migliore. In questa brigata sono presenti modelli T-72B e T-72B3. Tuttavia, non esistono né modelli 72, né 72B. Da dove sono saltati fuori i carri armati di Batomunkuev e del suo comandante? La stessa Kostjuchenko infatti riconosce che i carri utilizzati appartengono tutti alla Quinta Brigata e provengono esclusivamente da Ulan-Ude.
    Anche il tragitto descritto dall’intervistato suscita non pochi dubbi, soprattutto la tratta Doneck-Logvinovo. Leggiamo un estratto dell’intervista:
    «Quando avete saputo che vi stavate dirigendo a Doneck?»
    «Quando abbiamo letto ‘Doneck’ su un cartello all’ingresso della città. Poi anche per la scritta DNR. Cavolo, siamo in Ucraina!».
    Ora… Da Rostov a Doneck ci sono circa 180 km. Dalla frontiera a Doneck ci sono 85-90 km. Evidentemente, i nostri baldi eroi si sono teletrasportati. Da Ulan-Ude subito a Doneck. Altrimenti avrebbero capito in un modo o nell’altro il tragitto che stavano facendo, sia pure solo grazie alle indicazioni stradali. E’ semplicemente impossibile capire dove stai andando solo dopo aver letto ‘Doneck’ all’ingresso della città.
    Ma c’è un’altra incongruenza, ancora più seria. Secondo Batomunkuev:
    «Nel battaglione avevamo 31 carri armati. Siamo entrati in città una compagnia alla volta. Ogni compagnia aveva 10 carri armati, a cui vanno aggiunti tre veicoli di combattimento per la fanteria, un veicolo sanitario e cinque «Ural» carichi di munizioni. Questo è l’organico di ogni compagnia. Il battaglione carristi conta circa 120 persone (tre compagnie, un gruppo di supporto ed un gruppo contatti). Più, naturalmente, la fanteria. Insomma, siamo entrati a Doneck in 300».
    Ricapitoliamo: 31 carri armati. 9 veicoli per la fanteria, 3 veicoli sanitari e 15 «Ural». Più gli addetti ai trasmettitori e i tecnici. Più una decina di camion. Più la fanteria… Se mettiamo in conto i 50 metri di sicurezza che ogni veicolo deve osservare, con l’aiuto di una semplice calcolatrice otteniamo una colonna di quattro km…
    E NESSUNO HA NOTATO NIENTE?!
    I satelliti statunitensi non hanno visto niente? I membri dell’OSCE, che sorvegliano continuamente la frontiera russa, non hanno visto niente?
    Continuiamo. Un altro punto poco convincente dell’intervista della Kostjuchenko riguarda sia i segni di riconoscimento dell’intervistato che i gradi militari menzionati. I segni di riconoscimento: le placche dell’esercito russo hanno una sola lettera davanti al codice, mentre la placca dell’intervistato ne ha due. Quasi certamente, si tratta di una placca falsa… E’ errata anche la terminologia dei gradi. Il comandante del battaglione è un colonnello. Cosa in realtà impossibile, poiché nell’esercito russo la carica di comandante di battaglione non può coincidere con quella di colonnello! E’ impossibile che un militare professionista (come l’intervistato dice di essere) faccia errori così grossolani nel citare i gradi.
    L’articolo della Kostjuchenko si distingue quindi per una serie continua di incongruenze ed errori. E’ perfettamente lecito ritenerlo un banale e volgare falso, a cui possono prestare fede solo testate dichiaratamente antirusse come il The Guardian.

    http://topwar.ru/70210-novaya-gazeta-pozdravlyaem-sovramshi.html
    http://www.novayagazeta.ru/society/67490.html
     
  16. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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  17. GyJeX

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    Maxim Hakim

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    Interessanti queste prese di coscienza, insieme all'articolo che ho postato qualche tempo fa:



    Meno propaganda più realtà, più veterani che parlano. Questa è la mia sensazione.
     
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