Osservatorio Crisi Ucraina - Guerra nel Donbass

Proprio al limite e a tiro perso, fuoco e fuga

 

Dogfight Mig Vs SU?
https://www.lastampa.it/esteri/2022...o-2862939/?ref=LSHEXTRAundefined-I0-PM8-S3-T1

Siamo ai confini della realtà.

 

Difficile capire chi abbatte chi

 

Situazione attuale

 

A quanto ho capito il cingolato (dovrebbe essere uno Strela o un trasporto munizioni per uno Strela), è stato rubato ed il tizio ha perso il controllo. Poi sembra sia stato trovato da dei cittadini ucraini...gli avranno fatto la festa.
L'anziana donna che era nel veicolo è incredibilmente uscita quasi indenne.

Balša Božović on Twitter: "Za sve one koji ne žele da vide šta Putin radi u Ukrajini. Ruski narod ne stoji iza ovoga. Ovo je Putinov lični rat. Na obraz medjunarodnoj zajednici koja ovo nemo posmatra. #Ukraine https://t.co/aqfhpMuX9A" / Twitter

 

Non fosse per il fronte di Kiev, la situazione sarebbe tutt'altro che rosea per i russi.

 

sono d'accordo. guardando così la mappa ci si può rendere conto che non ce la faranno a conquistarla tutta. è fuori dalla loro portata (a mio modesto parere). figuriamoci a tenerla

 

Scusate ma la guerra è iniziata da un giorno, dove volete che fossero già al confine con l'Ungheria?

 

ma infatti: da un giorno e a febbraio: a parte le strade principali il terreno non è particolarmente favorevole alla velocità. e che gli frega comunque di conquistarla tutta? vorranno metter su un governo "liberamente" amico e gli basta kiev per ragioni di immagine e propaganda.

 

Ma a questo punto non capisco il perché della guerra. Putin poteva benissimo "indirizzare" le elezioni e mandare su qualche gioppino filorusso.
Se l'obiettivo era quello di fermare il premier ucraino non capisco il perché di tutto sto casino (che poi costerà anche molto di più tra movimentazione dei mezzi e materiale perso)

 

Alcune fonti dicono Tochka-U, è possibile?

 

Io invece sono abbastanza stupito della velocità dell'avanzata. Non tanto verso Kiev, c'è stata la la "tappa intermedia" all'aeroporto, quanto a sud, verso il Dnepr.
Quanti saranno, 60 Km? 80 Km? In un giorno? Partendo da un istmo, quindi per ipotesi ben presidiato dagli Ucraini, visto anche l'importanza operativa di ristabilire le forniture d'acqua alla Crimea.

 

LA RUSSIA MINACCIA ANCHE LA FINLANDIA

CON UN COMUNICATO UFFICIALE SULL'ACCOUNT DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO, IL CREMLINO HA MINACCIATO LA FINLANDIA DI PESANTI RIPERCUSSIONI A CAUSA DELLA SVOLTA FINLANDESE VERSO LA NATO.
LA FINLANDIA INFATTI INTIMORITA DALLA SITUAZIONE GEOPOLITICA HA INIZIATO LE PROCEDURE DI ADESIONE AL PATTO ATLANTICO.
DI DIVERSO AVVISO PERÒ IL CREMLINO, CHE CON QUESTO COMUNICATO METTE LE COSE IN CHIARO.

 

Eh però anche questi finlandesi, cercano sicuramente la guerra.

 

Mi è capitata questa cartina: https://www.limesonline.com/carta-russia-2051-come-si-vorrebbe/126254
Di pochi mesi fa, ma mi sembra che i Russi siano sulla buona strada (e col bonus del kazakistan!).

 

Qui la cosa VERAMENTE preoccupante è che il progetto conta su un mare artico sempre navigabile, il che vuol dire che i russi vogliono il Global warming.
Alla faccia dei vari meeting

 

Un Tochka fa un cratere di largo 12 metri e profondo 3


Situazione alle 17 nostre, gli ucraini hanno sbloccato Kharkov e portano gente dentro invece che fuori, davvero strano

 

Si, ma i russi non stanno pensando a mettere in sicurezza le linee di comunicazione, tant'è che gente con i javelin sta schiantando le robe ancora sulle bisarche, stanno usando solo ora l'artiglieria per brasare atgm team, squadre demolitori e sniper. Io credo che non stiano andando veloci quanto credevano e più gli ucraini s'impuntano e resistono più i russi useranno l'artiglieria e più aumenteranno le vittime civili. Mariupol ne sta diventando un esempio, difesa dai simpatici amichetti di Meloni, è saturata dai grad dei separatisti e poco fa sono arrivati a contatto

E comunque tutta questa storia è una follia senza senso... bruciarsi così un potere di deterrenza come quello russo... Mah...

 

Cito da Limes (articolo a libero accesso)

LA GUERRA IN UCRAINA[di Mirko Mussetti]

Pochi giorni dopo aver riconosciuto le repubbliche popolari di Lukans’k (Rpl) e Donec’k (Rpd), il presidente della Russia Vladimir Putin ha ordinato l’invasione dell’Ucraina. Formalmente per “proteggere” i due nuovi Stati satellite. Secondo il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, «l’operazione si realizza affinché gli ucraini “liberati dall’oppressione” possano determinare liberamente il proprio futuro».

Le Forze armate moscovite sono penetrate sul suolo ucraino da tre direttrici: nord (Bielorussia), est (distretti occidentali della Federazione), sud (Crimea). I primi giorni di combattimenti hanno visto la precoce “neutralizzazione” mediante bombardamenti delle basi aeree e di parte dei sistemi difensivi terra-aria sparsi per tutto il territorio dell’Ucraina. Il riconoscimento di Lukans’k e Donec’k ha svolto la funzione di diversivo tattico, costringendo Kiev a concentrare ulteriori truppe a ridosso della linea di contatto del Donbas e scoprendo obiettivi ben più strategici. Le milizie separatiste del Donbas e le truppe russe non hanno sfondato verso il cuore dell’Ucraina, ma hanno passivamente bloccato i militari ucraini nel profondo Est ucraino, esponendoli ora a un attacco a tenaglia accerchiante. Dopo aver diffuso inviti a “tornare nelle proprie case” sui cellulari dei soldati ucraini al fronte, i russi stanno sfondando a Charkiv in direttrice nord-est/sud-ovest proprio per “insaccare” i soldati governativi e costringerli alla resa.

L’esposizione bellica delle Forze armate ucraine è evidente. Le truppe di Mosca hanno preso di mira Kiev, che pare destinata a capitolare a breve. Lo stesso capo di Stato ucraino Volodymyr Zelens’kyj, rimasto coraggiosamente nella capitale, ha ammesso in un discorso pubblico che «siamo stati lasciati soli; siamo accerchiati». Provando poi a proporre in extremis all’omologo russo lo status di “paese neutrale” per l’Ucraina. Proposta evanescente per Mosca in assenza di nuove istituzioni filorusse nell’ex paese sovietico; la Russia potrebbe puntare a insediare un governo marionetta a Kiev.

Le esaustive manovre russe sul campo sono state per ora improntate all’ottenimento immediato di obiettivi piccoli, ma dal grande impatto politico o logistico. Tra questi spicca la cittadina di Nova Kakhovka, 60 km a nord dell’istmo di Crimea, sede dell’invaso idrico sul fiume Dnepr che prima del 2014 riforniva di acqua dolce la penisola. Il flusso verso l’assetata penisola russa è stato immediatamente ripristinato. Sul fronte marittimo si segnala la cattura dell’Isola dei Serpenti, a soli 45 chilometri dalle coste della Romania. Impossessandosene le Forze moscovite isolano la città portuale di Odessa, impedendo a Kiev di praticare qualsiasi collegamento navale con i partner occidentali. L’eventuale dispiegamento sull’isolotto di missili tattici terra-terra e terra-aria terrebbe sotto scacco l’importante base multinazionale “Mihail Kogălniceanu” della Nato nei pressi di Costanza, inibendo le azioni euroatlantiche di contrattacco o di polizia aerea. Lo scoglio eusino in mani russe agevolerebbe altresì un eventuale ponte aereo tra Sebastopoli (Crimea) e l’aeroporto militare di Tiraspol (Transnistria). Il dominio sull’intera costa settentrionale del Mar Nero rafforzerebbe al contempo il controllo monopolistico del “lago russo” e priverebbe l’Ucraina del vitale accesso ai mari.I tempi lunghi di preparazione (preposizionamenti nel 2021), le prime fasi del conflitto e la quantità delle risorse impiegate suggeriscono che gli obiettivi geoeconomici, geostrategici e geoculturali della Russia per le Ucraine future siano molto ambiziosi ed esaurienti, estendendosi con ogni probabilità su due terzi del vasto territorio aggredito.

Il presidente ucraino ha rifiutato nei giorni scorsi il suggerimento della Casa Bianca di trasferire temporaneamente le istituzioni statali nella città galiziana di Leopoli (Ucraina occidentale), che oggi pare essere l’unico luogo relativamente sicuro del paese. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, di rientro dagli Stati Uniti (era stato all’Onu), è rimasto bloccato fuori dall’Ucraina perché sono stati sospesi i voli. Impossibilitato a raggiungere la capitale, qualora decidesse di tornare in patria si stabilirebbe con ogni probabilità proprio nella città galiziana suggerita dagli americani. La convinzione di Washington è che i russi mostreranno disinteresse militare verso regioni considerate storicamente al di fuori del russkij mir (mondo russo), situate a ovest dell’istmo d’Europa: Galizia, Transcarpazia, Bucovina settentrionale, Budjak.

 

no che non poteva: i russi non possono votare in ucraina. e stavano cominciando (i buoni occidentali) a rifornire i miliziani nel donbass di armi più avanzate, spostando probabilmente l' equilibrio.

secondo me, il tutto comincia nel 2011: 1) con l' intervento NATO in Libia, i non allineati cominciano a preoccuparsi (vedi ad esempio la corea che riprende lo sviluppo nucleare) 2) siria-ucraina-afghanistan convincono putin e soci che si tratta di mosse preliminari per isolarli e aggredirli: c'è un discorso d' epoca, 2014, (poi vedo se lo ritrovo) in cui Putin dice: "la Russia non vuole la guerra, ma nemmeno la teme, e si stà preparando a combatterla" esattamente le stesse parole di Poincarè all' approvazione della "legge dei 3 anni" nel 1914 3) cominciano i finanziamenti e gli appoggi ai partiti "simpatizzanti" in occidente (chiedere Salvini-Bannon) e le interferenze elettorali 4) interviene in siria 5) gli usa escono dal trattato per i missili a medio raggio e ne cominciano lo sviluppo (https://www.armscontrol.org/act/2020-01/news/us-tests-second-medium-range-missile) 6) gli USA si ritirano dall' afganistan (facendo pensare non siano disposti a interventi militari in appoggio a eventuali richieste ucraine) 7) in ucraina per riportare la situazione a prima del 2014, eventualmente inglobando la parte più orientale e un corridoio terreste per la crimea, e mettere un governo simil Bielorussia-Azerbaijan-kazhakistan eccc prima che l' ucraina entri nella nato e mettano missili a medio raggio sulla porta di casa 8) con un azione su larga scala "per incoraggiare gli altri" della sfera di influenza a cui potrebbe venire in mente di seguire l' esempio ucraino