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Osservatorio Crisi Ucraina - Guerra nel Donbass

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Pandrea, 27 Gennaio 2014.

  1. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    9981FA4F-D754-49F5-BFC8-8AF2A24ED351.jpeg Non ho sentito nulla. Sapevo che i combattimenti si svolgevano soprattutto all’interno della Azovstal.
    Gira un video che mostrerebbe 250 Marines ucraini che si sarebbero arresi a Mariupol ma pare sia un fake. (Non si sa più a cosa credere)
    Sinceramente non credo che i membri del battaglione Azov si arrenderanno. Piuttosto si fanno ammazzare fino all’ultimo.
    Andrebbero incontro a torture e umiliazioni indicibile. Putin arriverebbe a farli marciare sulla Piazza Rossa il 9 maggio.
    Metto lo screen che smonterebbe la cattura dei marines ucraini a Mariupol
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  2. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    la denazificazione è proprio un'ossessione per i russi... Poi vabbé, mandare a denazificare un paese con mercenari e gruppi a loro volta nazisti è tutto dire...

    "Oggi la questione della denazificazione dell'Ucraina si è spostata su un piano pratico". E' così che sul sito dell'agenzia di stampa della Federazione Ria Novosti il politologo e filosofo russo Timofey Sergeytsev, in un lungo editoriale, spiega l'operazione speciale in Ucraina e svela il piano del Cremlino. L'obiettivo della denazificazione del territorio ucraino era stato rivelato dallo stesso presidente Putin a inizio invasione. "Durerà 25 anni - rivela Sergeytsev, - via il nome Ucraina e rieducazione per la popolazione".

    Il piano di de-ucrainizzazione dell'Ucraina - "L'operazione russa - sostiene Sergeytsev - ha rivelato che non solo la leadership politica in Ucraina è nazista, ma anche la maggioranza della popolazione. Tutti gli ucraini che hanno preso le armi devono essere eliminati, perché sono responsabili del genocidio del popolo russo".

    "La giusta punizione di questa parte della popolazione è possibile solo sopportando le inevitabili fatiche di una giusta guerra contro il sistema nazista, svolto con la massima cura e discrezione nei confronti dei civili. Un'ulteriore denazificazione di questa massa di popolazione consiste nella rieducazione, che si realizza attraverso la repressione ideologica degli atteggiamenti nazisti e una severa censura: non solo nell'ambito politico, ma anche necessariamente nell'ambito della cultura e dell'istruzione".

    "Tutto ciò significa che per raggiungere gli obiettivi della denazificazione è necessario il sostegno della popolazione, il suo passaggio dalla parte della Russia dopo la liberazione dal terrore, dalla violenza e dalla pressione ideologica del regime di Kiev, dopo il ritiro dall'isolamento informativo. Naturalmente, ci vorrà del tempo prima che le persone si riprendano dallo shock delle ostilità, per essere convinte delle intenzioni a lungo termine della Russia, che non saranno abbandonate".

    E anche "l'élite politica ucraina deve essere eliminata perché non può essere rieducata. Gli ucraini devono sperimentare tutti gli orrori della guerra e assorbire l'esperienza come lezione storica ed espiazione della loro colpa".

    "Gli ucraini mascherano il nazismo chiamandolo 'desiderio di indipendenza' e 'modo di sviluppo europeo'. L'Ucraina non ha un partito nazista, un Führer, - continua l'esperto russo, - ma a causa della sua flessibilità, il nazismo ucraino è più pericoloso per il mondo di quello di Hitler".

    " Denazificazione significa de-ucrainizzazione. La storia dimostra che l'Ucraina, - si legge in un altro stralcio, - al contrario di Georgia e Stati baltici, non è uno Stato naturale, ma i tentativi di costruire uno Stato hanno naturalmente portato al nazismo. Gli ucraini sono un costrutto artificiale anti-russo. Non dovrebbero più avere un'identità nazionale. Un Paese denazificato non può essere sovrano. Denazificazione dell'Ucraina significa anche la sua inevitabile de-europeizzazione".

    Di conseguenza "il territorio liberato e denazificato dello Stato ucraino non dovrebbe più essere chiamato Ucraina. La denazificazione dovrebbe durare almeno una generazione, (25 anni), che deve nascere, crescere e raggiungere la maturità nelle condizioni della denazificazione. La nazificazione dell'Ucraina è continuata per più di 30 anni, almeno a partire dal 1989, quando il nazionalismo ucraino ha ricevuto forme legali e legittime di espressione politica e ha guidato il movimento per 'l'indipendenza' verso il nazismo". Così, "iniziata con una fase militare, seguirà in tempo di pace la stessa logica a tappe di un'operazione militare" e "la Russia non avrà alleati nella denazificazione dell'Ucraina. Poiché si tratta di un affare puramente russo".

    "La denazificazione come obiettivo di un'operazione militare speciale nell'ambito di questa stessa operazione è intesa come una vittoria militare sul regime di Kiev, la liberazione dei territori dai sostenitori armati dei nazisti, l'eliminazione degli implacabili nazisti, la cattura di criminali di guerra e la creazione di condizioni sistemiche per la successiva denazificazione in tempo di pace".

    "Per attuare il piano di denazificazione dell'Ucraina, la Russia stessa - ammette l'autore - dovrà finalmente rinunciare alle sue illusioni europeiste e filo-occidentali, per realizzarsi come ultima istanza di protezione e conservazione dei valori del Vecchio Mondo".

    L'attacco all'Occidente - Non solo l'Ucraina nel mirino del Cremlino, ma tutto l'Occidente, che è stato storicamente ingrato nei confronti della Russia, è l'accusa. "La Russia - scrive Sergeytsev- ha fatto tutto il possibile per salvare l'Occidente nel Ventesimo secolo. Ha realizzato il principale progetto occidentale, l'alternativa al capitalismo che ha sconfitto gli Stati nazionali, il progetto socialista. Valori che l'Occidente ha abbandonato, avendo perso nella lotta per se stesso. Questa lotta è andata avanti per tutto il Ventesimo secolo e si è manifestata nella guerra mondiale e nella rivoluzione russa, inestricabilmente legate l'una all'altra".

    Senza dimenticare, inoltre, che la Russia "ha schiacciato il nazismo tedesco, la mostruosa progenie della crisi della civiltà occidentale. L'ultimo atto di altruismo russo è stata la mano tesa di amicizia della Russia, per la quale la Russia ha ricevuto un colpo mostruoso negli anni '90".

    "Tutto quello che la Russia ha fatto per l'Occidente, - conclude Sergeytsev - l'ha fatto a proprie spese, facendo i più grandi sacrifici. Ma l'Occidente alla fine ha rifiutato tutti questi sacrifici, ha svalutato il contributo della Russia alla soluzione della crisi occidentale e ha deciso di vendicarsi della Russia per l'aiuto che ha disinteressatamente fornito".
     
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  3. GyJeX

    GyJeX

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    Prigionieri ucraini ? Io ceceno:


     
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  4. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Maps of Russian Federal News Agency show a massive retreat

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  5. GeorgePatton

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    Una vignetta prende in giro la Russia che ha raggiunto tutti gli obiettivi della 1. fase

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  6. GeorgePatton

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  7. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Situazione al 41° giorno di guerra (05.04.22). Fonte Jomini of the West (tradotto con deepl)

    Teatro di guerra ucraino, giorno 41: le ultime 24 ore hanno visto le forze russe continuare la ritirata dall'oblast di Sumy, anche se una piccola porzione mantiene una forza russa simbolica. Continua il ridispiegamento di unità da Kyiv e Sumy a Izium.

    Impatto umanitario. I rifugiati ucraini si avvicinano a 6 milioni, con oltre 6,6 milioni di sfollati interni in tutta l'Ucraina. L'Ufficio dell'ONU per i diritti umani afferma ora che le forze russe hanno ucciso direttamente i civili a Bucha. Le forze russe continuano a bloccare l'accesso a Mariupol.

    Valutazione meteorologica. La regione del Donbas sperimenterà lunghi periodi di copertura nuvolosa e pioggia durante l'inizio della prossima settimana (11-13 aprile). Queste condizioni e la velocità variabile del vento ostacoleranno la precisione degli attacchi aerei e di artiglieria per VKS e UAF.

    Fronte strategico Kharkiv-Donbas. Le forze russe continuano l'azione offensiva su piccola scala a SW di Izium e nel saliente di Sievierodonetsk. Le forze separatiste stanno ancora tentando di sfondare le difese ucraine lungo la LOC. Mariupol deve ancora cadere per le forze russe.

    Aumento delle forze russe. L'esercito russo ha iniziato a concentrare le forze ridispiegate dai fronti strategici di Sumy e Kiev-Chernihiv nella regione tra Balakilisk e Izium. Queste unità sono molto probabilmente le migliori in grado di provenire da questi ex fronti.

    È probabile che queste unità siano state riempite con personale ed equipaggiamento cannibalizzato da unità ritenute troppo danneggiate per funzionare efficacemente, anche se questa valutazione è altamente speculativa.

    Linea del fiume Donets. Le forze russe e separatiste non hanno fatto alcun guadagno significativo nel saliente di Sievierodonetsk negli ultimi giorni. Le forze russe senza dubbio avanzeranno su Sloviansk, questo potrebbe non essere lo sforzo principale di una nuova offensiva.

    Le forze russe potrebbero invece avanzare ulteriormente verso ovest e sud per creare un grande calderone da ridurre con l'artiglieria e gli attacchi aerei. Date le alte perdite subite dalle forze russe in tutta la UTW, questo sembra il logico approccio operativo.

    Valutazione aerospaziale. Il VKS continua ad aumentare costantemente le sortite aeree nell'Ucraina orientale e meridionale. La priorità delle missioni sembra essere a Mariupol e nel saliente di Sievierodonetsk. La pressione è mantenuta contro Kharkiv attraverso attacchi aerei e di artiglieria.

    Valutazione dei danni di battaglia. Le nuove perdite russe includono 2x MBT distrutti (1x T-72B, 1x sconosciuto), 28x BMP IFV (21x distrutti, 6x catturati, 1x abbandonati), 1x KA-52 AH e 1x Orlan-10 UAV abbattuti, 2x camion KamAZ e 7x altri tipi distrutti. (fonte Oryx)

    Vantaggio informativo. Il presidente Zelensky ha consegnato oggi un potente messaggio al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Tuttavia, c'è il rischio che le continue intimidazioni dei leader internazionali, specialmente dall'Europa, possano lavorare contro i tentativi di assicurare gli aiuti.

    L'Ucraina ha bisogno di un'assistenza come quella che potrebbe fornire la Repubblica Ceca. L'Occidente non può permettersi di essere paralizzato dalla paura di ciò che la Russia potrebbe fare se fornisse un aiuto letale più sostanziale. Se l'Occidente non lo fa, l'Ucraina farà fatica a vincere nel lungo termine.

    Queste mappe sono state create da me sulla base delle informazioni più affidabili dell'attività nel teatro di guerra ucraino da una varietà di fonti. Gli errori saranno corretti non appena saranno identificati.

    Le informazioni riguardanti le unità ucraine sono intese come generali, sono basate sulle dichiarazioni dello Stato Maggiore ucraino e sui post dei social media, sui comunicati stampa ufficiali del governo ucraino e sulle notizie locali. Non descrivono gli attuali movimenti delle unità.

    Più a lungo guardo quelle mappe e più forte credo che l'Ucraina dovrebbe semplicemente invadere la Russia... Come 100 km e uscire ... Più e più volte... Costringere la Russia a difendersi

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  8. GeorgePatton

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  9. Sven_ilVecchio

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  10. kaiser85

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    L'Ucraina ha acquistato 100 PzH2000 dalla Germania
     
  11. GyJeX

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    Inconsegna tra settembre 2023 e febbraio 2024, si vocifera nei corridoi più oscuri :cautious: I Zuzava, invece, sono pronti da subito ma gli slovacchi fanno gli indiani... :rolleyes:
     
  12. GeorgePatton

    GeorgePatton

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  13. Erik075

    Erik075

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    Chiara intervista (mio commento: equilibrata) al comandante della polizia di Kiev. Sul corriere di oggi (14/04)


    Nebytov: «Indaghiamo su 20 stupri a Kiev, ma non c’è stata una deliberata politica russa delle violenze sessuali contro le donne ucraine»
    Lorenzo Cremonesi
    Il comandante della polizia di Kiev: anche case bruciate per nascondere le prove

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    DAL NOSTRO INVIATO
    KIEV — «Non c’è stata una deliberata politica russa delleviolenze sessuali contro le donne ucraine.Ma stiamo investigando diversi casi avvenuti nella regione della capitale durante il mese di marzo», ci dice il comandante della polizia per il distretto regionale di Kiev, generaleAndriy Nebytov. Proprio lui sta conducendo l’inchiesta e ieri sera ci ha ricevuto nel suo ufficio.

    Quanti casi si trovano nei suoi dossier?
    «Stiamo esaminandooltre venti episodi di possibili violenze sessuali. Uso volutamente il condizionale perché in generale le donne e le famiglie sono estremamente reticenti a parlarne con gli investigatori, cercano di non rendere pubblico il loro dramma. Per noi è un problema. Abbiamo anche trovato diversi cadaveri, per lo più di giovani donne, rivenute svestite, con evidenti ferite di armi da taglio e le mani legate dietro la schiena. I nostri esperti stanno effettuando le autopsie per capire se fossero state violate prima di essere uccise. La maggioranza, infatti, pare siano stateassassinate dopo lo stupro, o i ripetuti stupri, magari da più soldati».



    E come fate a investigare se quelle vive rifiutano di deporre?
    «Abbiamo a disposizione le registrazioni delle telefonate. Le donne non denunciano per vergogna, ma ne parlano con amici e parenti. Inoltre, abbiamo le registrazioni delle conversazioni tra soldati russi captate dalla nostra intelligence».

    Qualche caso certo e circostanziato?
    «Almeno due. Il primo è quello di Marina, 34 anni, del villaggio di Bogdanivka, vicino a Brovary a est di Kiev. Suo marito che ha cercato di difenderla è stato ucciso subito assieme ai cani della famiglia, lei è stata violata di fronte al figlio di tre anni. Due russi avevano minacciato di uccidere anche il bambino se avesse opposto resistenza. Conosciamo anche il nome di uno dei violentatori: Michail Romanov, che pare sia stato fatto fucilare dai superiori quando hanno saputo. Ma forse è stato invece ucciso dai nostri commando. Non siamo sicuri, stiamo ancora cercando di trovare il corpo. Il secondo caso riguarda un’abitante diBorodianka,lo ha scoperto una giornalista ucraina di Radio Svoboda. Ma la vittima con noi non ha voluto parlare, chiede di essere dimenticata».

    In generale i soldati hanno ucciso chi cercava di difendere le donne?
    «Sì, sono stati uccisi mariti, fratelli o genitori e in qualche caso hanno bruciato le case per nascondere le prove».

    I comandi russi hanno punito i violentatori?
    «Dalle intercettazioni abbiamo capito che alcuni comandanti russi hanno fatto fucilare i soldati stupratori. Non tutti, ma alcuni sono stati giustiziati».

    Quindi che non c’era una deliberata politica russa degli stupri?
    «Sì, confermo, non c’era. Però sappiamo anche che dopo circa una settimana dall’inizio dell’occupazione gli alti comandi russi hanno trasmesso l’ordine alle truppe di sparare ai civili che cercavano di scappare verso le linee ucraine e comunque chiunque resistesse ai loro ordini. Tra i morti ci sono donne, uomini, vecchi e bambini. Ad oggi abbiamo contato attorno a Kiev 764 civili uccisi, di cui 36 bambini».

    Cosa volevano ottenere?
    «Intendevano fiaccare ogni resistenza col terrore. Questa politica mirava anche a interrompere i corridoi umanitari e boicottare il nostro tentativo di portare i civili in salvo nelle nostre linee. L’unica alternativa era che la gente scappasse verso nord in Bielorussia. Ma nessuno voleva stare coi russi o i loro alleati».

    I civili ci raccontano che le unità più crudeli erano cecene e delle province asiatiche.
    «Sì, noi li chiamiamo “buriati”. C’erano russi, ceceni e asiatici, questi ultimi erano i più cattivi. Noi abbiamo molti prigionieri, però non sappiamo se tra loro ci siano violentatori».

    Ha sentito di bambini violentati?
    «Sono voci, ma noi non abbiamo alcuna prova. Se ne stanno occupando alcune organizzazioni umanitarie e al ministero degli Interni. Noi non possiamo confermare».

    Pensa vi siano casi di stupri a Mariupol o nel Donbass?
    «Non so, ma si tratta di scenari differenti. Attorno a Kiev pare che gli stupri si siano consumati dopo l’inizio dell’occupazione nei momenti di relativa calma quando addirittura erano arrivate unità della polizia russa. Ma nelle altre zone i combattimenti restano molto attivi, mi pare difficile avvengano stupri sotto le bombe».

    Sembra logico dedurre che il collasso della disciplina tra le truppe russe sia avvenuto dopo qualche giorno dall’inizio dell’occupazione.
    «Confermo. I russi invadono il 24 febbraio e il primo caso a noi noto di violenza sessuale si consuma il 9 marzo. All’inizio i soldati erano euforici, credevano che la guerra sarebbe durata molto poco e loro sarebbero stati accolti come liberatori. E infatti tutto doveva essere semplice, i loro tank non avevano alcuna copertura aerea. Dalla Bielorussia la loro avanzata è stata una scampagnata per 100 chilometri, hanno superato Chernobyl e sono arrivati sino a Hostomel, circa 30 chilometri a nord di Kiev. Noi li abbiamo studiati, la nostra strategia è stata lasciarli avanzare e poi li abbiamo bombardati con ogni mezzo. Sappiamo che solo alcune unità erano ben addestrate, parlo degli elicotteristi, le artiglierie e poco altro. Ma le fanterie non erano affatto pronte e sono state le prime a cadere nel panico, che ha portato allo sbandamento e al collasso della disciplina».
     
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  14. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    L'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero, che secondo Kiev è stato colpito ieri dai missili ucraini Neptune, è stato abbandonato o è affondato: lo riporta questa mattina la Cnn, confermando le incertezze sulla sorte della nave da guerra che secondo Mosca è stata invece «seriamente danneggiata» per l'esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo.

    Dal momento che i primi a dar notizia delle esplosioni sul Moskva sono stati gli ucraini ieri sera, deduco che si siano verificati a seguito di attacchi missilistici degli stessi.
    La sostanza comunque non cambia. Mi sembra giusto, la marina russa non ha voluto tirarsi indietro e anche lei ha voluto partecipare al festival delle figuracce, come le armi sorelle dell'esercito e dell'aviazione.
     
  15. kaiser85

    kaiser85

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    Il Moskva affondato, sono sconvolto, l'avevo visto a 2 metri di distanza a Kronstadt, vicino San Pietroburgo nel 2015 o 2016, durante la festa della marina russa.. Mi sembrava bellissimo.
     
  16. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Ha dell'incredibile. Ma che difesa aerea hanno? Passi per il Moskva che era comunque vecchiotto (1983), e i sistemi SAM di cui disponeva non erano gran che, ma la scorta? Mandano una flotta davanti ad Odessa senza protezione (anche aerea?)
    Ma chi è al comando a Mosca?
     
  17. ivaldi79

    ivaldi79

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    Cosi vecchiotto che i giornalai occidentali hanno usato titoli " affondata la più potente nave dello zar" (Ilgiornale) o "L'incrociatore Moskva,ecco come è stata affondata la nave più forte del cremlino"(Lastampa), cioè boh ma questi prendono pure soldi nostri...
     
  18. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Sono andato a rivedermi i dati tecnici. La difesa aerea era (avrebbe dovuto essere..) buona, con 64 SA-N-6 (la versione navale dell’S-300). Anche l’armamento superficie-superficie non era malaccio, composto con 16 P-1000 dopo l’ammodernamento.
    Dal crollo dell’URSS la Russia ha messo in servizio solo 4 cacciatorpediniere (2 Udaloy e 2 Sovremenny).
    Considerato che i 2 incrociatori nucleari classe Kirov e la portaerei Kuznetsov (quando non ha le caldaie fuori uso) sono in servizio con la Flotta del Nord, il Moskva era in effetti la nave più potente a disposizione nel Mar Nero, essendo gli altri due incrociatori della classe Slava rimasti, assegnati uno a testa alla Flotta del Nord e del Pacifico.
     
    Ultima modifica: 14 Aprile 2022
  19. Prostetnico

    Prostetnico

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    Bho, fonti USA affermano che il Moskva è danneggiato, c'è stata almeno un'esplosione a bordo ma sta navigando verso est...
     
  20. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Mosca ha confermato l'evacuazione dell'equipaggio a seguito dell'esplosione del deposito munizioni. Comunque sia è da considerarsi persa. Se non è affondata o non affonda in navigazione, non la recuperano più.
     

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