"Andare a cena con l'equipaggiamento. Qualcosa non quadra..." pensò tra sé Erik, mentre percorreva insieme agli altri suoi camerati lo spazio che separava il suo zug dalla mensa. Entrati nella sala, furono oggetto di derisione di tutti gli altri zug, essendo gli unici a portare l'equipaggiamento con sé. A Erik venne da infilare una delle forchette che i ragazzi stavano usando per mangiare su per il posteriore di Canile, ma si controllò, appena in tempo. Si sedette su una delle panche, ticchettando sul tavolo con le dita. Assistette indifferente al diverbio tra Lentiggini e il ragazzo altezzoso, simpatizzando lievemente per il secondo. Dopo di chè, concentrò la sua attenzione sul boccale di birra e il maiale che gli erano stati serviti, osservando l'evolversi della situazione...
Giuseppe Lega Quello che si girò era un compagno impaurito, che muto indicò dietro Beppino. Forse non ha capito, anzi evidentemente oserei dire, che se uno di quei benedetti carri si impalla, e tu esci fuori,men sarà più la motoretta a difenderti. Il sottufficiale lo afferrò per la collottola, e gli sussurrò all'orecchio. Ma siccome il tuo amore per i motori è più grande del tuo buon senso, credo che stare due giorni senza riposo a pulire i motori dei carri SENZA il benché minimo straccio non possa che giovare al tuo morale. Lo lasciò e diede direttive all'altro Tu cosa aspetti lì impalato? Tutti, tranne chi altrimenti impegnato... E fece un ghigno contro Beppino In Manovre d'evasione con me. Hiroaki Hikonojo Ci mise un pò ad arrivare al campo, anche se spaccò il tempo. Lì lo aspettava l'ufficiale di prima, questa volta con cuffietta, occhiali e altri cinque cadetti. Stavano sotto un aereo nuovo, altro che i biplani della guera civil, quello era un vero e proprio gioiellino. Solo due ali, un motore giallo rotondo imponente e con i vetri alla cabina. Cadetto Giallo, ti presento i tuoi compagni di volo: cadetto quattrocchi mezzo cieco, cadetto maciste-niente piste, cadetto Mustaco, cadetto Hitler e cadetto Polenta. Quelli erano gli altri soprannomi ironici affibbiati ai suoi compagni di squadra, rispettivamente: un giovane basso con due paia di occhiali e nonostante ciò occhi schiacciati nel tentativo di veder meglio, un alto uomo di 25 anni circa molto muscoloso, ma sudante e con nervi fin troppo tesi, successivamente un uomo basso per la media, ma abbastanza alto e con due paia di baffi che ricordavano quelli dei messicani dei film e delle illustrazioni, poi un cadetto di chiare origini tirolesi, alto con capelli biondi-rossicci, pelle chiara e dei baffetti che somigliavano molto a quelli del dittatore tedesco, infine un normale ragazzo, alto ma non troppo, teso nel saluto ma sorridente, non capiva perché gli fosse stato propinato quel nome ridicolo. Orbene cadetti, l'aereo che ora vi presento è il nuovo capolavoro dell'italica industria: il Macchi M.C. 202. Esso costituisce il principio del vostro addestramento da caccia, che poi proseguirà con altri tipi di specializzazioni. Per prima cosa mettetevi nel cockp... Oh scusate, nella cabina. Poi accendete il motore e tenete in mano la radio, seguiranno istruzioni che io vi daró. Erwin Von Rammenstein Dall'auto uscì una guardie, con berretto da autista e pistola in mano Guardia, corpo e auto del Maggiore von Fahreneit. Chiediamo il permesso di entrare. Il quartier generale del vostro reggimento, che si organizzi un comitato di accoglienza. Erik Dahl La situazione a tavola si rivelò più calma del previsto: quasi tutto lo zug si rivelò contrario alle proposte di lentiggini, tranne un tizio, un sassone alla buona, che raccontò di come suo padre non andò in guerra nel '18, fingendosi malato, e di come lui, per ripagare il debito con l'amata Deutschland, si arruolò come volontario. Una macchina, con i suoi fari, intanto, infranse la nebbia, e Canile si alzò nervoso per uscire fuori, come tutti i sottufficiali del resto. La mensa fu sconvolta dal silenzio, una sottile frase schiacciò il vuoto: Che succede? Giovanni Testa Gli uomini del primo plotone erano tutti duri, come del resto l'ufficiale: il fisico massiccio e la volontà di ferro ne facevano dei veri "cuori d'acciaio" come recitava l'inno della folgore. Di mattina presto, alle sei, squillava la tromba: tutti i camerati in cortile! Era iniziata un'altra giornata per la Folgore Paracadutisti. Edward Beauchamp Soldati,benvenuti al corso di specializzazione "Telegraph" per carristi. Sappiate che il ruolo che andrete a costituire è fondamentale nella guerra odierna e di questo secolo. Ognuno di voi ha una postazione, con vicino tutto l'occorrente che vi servirà per ricoprire i compiti che questa specialità richiede. L'ufficiale addestratore aveva assoluta ragione: su ogni tavolino vi era un telegrafo, un foglio di carta con sopra scritto il codice morse, delle cuffie e carta e penna. Tutti i cadetti si avviarono verso le proprie postazioni, pronti ad eseguire il comando dell'ufficiale.
Erik ascoltò svogliatamente il discorso del sassone, e pensò che era decisamente un idiota a infangare la reputazione del padre, e di conseguenza la sua, in quel modo. Tuttavia badò bene ad esprimere le sue opinioni ad alta voce. Vedendo poi dalle finestre una luce in movimento, si fermò con la forchetta a mezz'aria. Canile, grugnendo qualcosa di incomprensibile, si alzò e si diresse verso l'esterno, seguito da tutti i sottufficiali presenti nella sala. Tutti sembravano perplessi: cosa stava succedendo? Erik decise che avrebbe finito almeno metà del maiale che gli era stato servito, prima dell'interruzione che ormai sembrava imminente. Riprese quindi a mangiare di buona lena, incurante del resto...
Edward si sistemò alla posizione assegnatagli, indossò le cuffie, impugnò la matita e silenziosamente ringraziò quel corso ad Oxford che gli aveva insegnato il codice morse e un minimo di utilizzo del telegrafo
Erwin depose il megafono, si rimise il mitra in spalle, batté i tacchi facendo il saluto militare, urlò ai due veterani ai piedi della torretta di aprire le porte e corse ad avvertire l'unterfeldwebel Gregor von Grackenstein
Hiroaki Hikonojo Quando arrivò al campo e vide i nuovi aerei modello Macchi M.C. 202 rimase molto di stucco, pensò subito che questo era un vero cazzo di aereo e non quel cartone volante che aveva guidato in Spagna, anche l'aspetto era ac cattivante e aggressivo, seguento l'ordine dell'ufficiale Hiroaki andò subito nella cabina di pilotaggio accese con violenza il motore, prese in mano la radio e infine chiuse l'abitacolo.
L'addestramento era intenso e spossante, ma ciò che realmente Giovanni odiava era la corsa sulla pista d'atletica del campo sportivo a fine giornata. Dopo un'intera giornata prima di rientrare i ragazzi dovevano indossare l'uniforme da combattimento e con uno zaino pieno di pietre sulle spalle compiere entro poco tempo il giro di tutta la pista.
Il povero giovine si beccò una sonora sgridata. "Si Signore!" disse subito, andando di corsa verso le officine dove poter ottemperare alla sua punizione, non mancando di imprecare sommessamente ogni tanto tra se e se, contro se stesso e anche contro quell'Ufficiale e la sfiga in generale. "sono qui per pulire i Motori!" dice una volta arrivato e, in caso gli offrano uno straccio il giovine lo rifiuterà, togliendosi la camicia e pulendo con quella.
Erwin Von Rammenstein Erwin corse subito agli alloggi dell'unterfeldewebel che, rialzatosi dalle carte che stava studiando, chiese in tono paterno C'è qualcosa che desideri dirmi, recluta? Ho sentito un megafono suonare, mi stavo preoccupando... Hiroaki Hikonojo Bene, cadetti. Ottimo lavoro. Da qui a poco il vostro aeromobile inizierà a muoversi. Attenzione: potrebbe sbandare un poco se non di qualche chilometro. Al Duce non serve gioventù morta, per tanto i nostri amici della Macchi hanno dotato queste Folgori di una magica levetta che darà comando elettrico agli alettoni di virare verso l'interno. Una volta raggiunta la velocità stabilita, date ordine tirando la leva di decollare. Poi usate i pulsanti per tirare su i flap e il carrello. Erik Dahl Erik finì presto il maiale, rincorso dai numerosi sottufficiali ronzanti. Canile arrivò battendo duramente gli stivali per terra: Visita inaspettata! Zug, in piedi! Tutti si alzarono Colonna! Forza! Il Maggiore von Fahreneit non attende! In cortile, a passo veloce! Edward Beuchamp Cadetti, quello che vedete alla vostra destra si chiama Codice Morse. Qualcuno di voi lo conosce, pochi lo imparano, quasi tutti non sanno di cosa si tratta. E' la base delle comunicazioni militari! Perciò vi conviene impararlo a memoria. Un colpo forte corrisponde al segno di forza, uno debole al segno di debolezza. Entro domani dovrete conoscerlo come vostra madre! La visita era stata sorprendentemente breve, ma ad Edward sarebbe aspettata una giornata dura: doveva incidere nella sua mente il codice del generale Morse. Giuseppe Lega Nella sala motori e riparazioni lo attendevano tutti i cadetti piloti\meccanici. L'ufficiale di guerdia lesse un foglietto inviatogli dal superiore, e urlò verso Giuseppe: Soldato Motoretta, questa è la vita del soldato. Il suo sottufficiale mi ha detto cosa deve fare. Si rimbocchi le maniche e ripulisca tutto quell'olio. Voglio vedere le "motorette" risplendere. Giovanni Testa Quel giorno il comandante li fece disporre a quadrato. Soldati della Folgore, vecchi figli del traditore, siete qui oggi per imparare a riscattarvi Quello era ormai l'intercalare del sottufficiale, quattordici giorni iniziati con quelle fatidiche parole Perciò prendete i vostri pugnali, oggi imparerete a guardare in faccia il nemico, a distruggere quegli sporchi Tommie da vicino! Prima mi guarderete combattere e vedrete come eseguo gli attacchi e la difesa, poi combatterete contro quei manichini, poi giocherete tra di voi con quei bastoni. Detto questo si mise di lato vicino ad un manichino e comincio ad eseguire magistralmente una vasta gamma di attacchi e difese. Poi disse Bene, ognuno di voi vicino ad un pupazzo, si comincia.
Rammstein batté i tacchi, fece il saluto nazista e disse mantenendo quella posizione:"Mein unterfeldwebel, giungo ora dalla torretta all'ingresso. Il Maggiore von Fahreneit si è presentato al cancello chiedendo di essere ammesso e richiedendo un comitato d'accoglienza."
Asciugandosi la fronte con un fazzoletto di candido lino egiziano regalatogli dalla sorella Edward sorrise benedicendo nuovamente il Professor Norton, che tanto aveva insistito per fargli seguire il corso. Preso il foglio cercò un posto tranquillo dove ripassare il codice, scambiando qualche parola con gli altri cadetti.
Con non poco imbarazzo tentò di replicare le mosse mostrate poco prima dal sottufficiale, dopo qualche minuto di pratica però quella serie di colpi contro il manichino gli sembrarono così naturali da ripeterli più volte senza nemmeno una sbavatura.
Erik gettò il cucchiaio nella scodella, seccato. Fortunatamente per lui il maiale era quasi finito. Diede un ultima, veloce sorsata alla birra, svuotando il boccale, e si avviò fuori insieme agli altri.
Dopo aver sentito le istruzioni dell'ufficiale Hiro incominciò a sgasare il motore , dopo un paio di secondi l'aereo era già ad una buona velocità sulla pista, raggiunta la velocità di decollo tirò la leva e il Macchi si alzò da terra, poi accende i flap e tira dentro il carrello.
Erwin Von Rammenstein Il comandante sorrise Non è necessario fare QUEL saluto, non qui, non nell'esercito. Ora è esonerato da quell'obbligo. Afferrò il bastone da passeggio e uscì fuori Recluta, la esonero dagli obblighi della guardia fino a che il comitato resterà tale. Può e deve recarsi negli ordini del suo zug. Detto questo entrò nella kubelwagen da campo e partì verso la pista principale. Edward Beuchamp Il giorno trascorse veloce, la sera catturò i cieli. I cadetti si godevano l'ora libera, mentre Edward continuava a ripassare. Una parola ruppe il silenzio. Ciao Un soldato giovane e basso lo osservava dall'alto. Aveva chiari lineamenti asiatici, ma un forte e certo accento inglese. Cosa fai? Non vieni a goderti la serata? Giovanni Testa Ottimo, randagi delle strade Il sottufficiale era sempre più ironico Ora prendete quei bastoni e preparatevi a combattere. Formate delle coppie. Rossi con De Angelis... La lista continuo a lungo, finchè Testa con Lucini Il soldato Lucini era un tipo di statura media, occhi azzurri e capello biondo, con una forte muscolatura. Qualcuno suggeriva che fosse un operaio, altri che aveva lottato contro un lupo mentre badava al gregge di famiglia, ma erano tutte leggende. Leggende su un tipo taciturno che non raccontava mai niente di se. Erik Dahl Tutti i membri dello zug erano disposti nella fila sinistra, in riga. Il comitato doveva ancora formarsi, aspettando il comandante e la banda. Tutti con il fucile in mano, prendete la bustina dallo zaino e mettetela. Vedete che sono previdente? Nelle ultime parole vi era un filo, seppur sottile, di ironia. Hiroaki Hikonojo L'aereo era decollato e, in sintonia con gli altri, era in libera ascesa. Bene Cadetti, dopo un duro addestramento credo voi possiate combattere veramente. Come vedete sopra di voi sono disposti tre palloni aerostatici. Colpiteli fino ad abbatterli. Duro addestramento? Hiroaki era arrivato il poco tempo prima, e non aveva ricevuto istruzione se non come si lavano le latrine.
Edward, alzati gli occhi dal foglio, cercò di capire dall'accento la zona di provenienza. Poi stringendo la mano del nuovo venuto si presentò omettendo I titoli "immagino che chiedere buona birra inglese sia troppo da queste parti" disse ridendo "cosa si fa la sera qui?" Si stiracchiò cercando con lo sguardo altri cadetti per vedere se si sarebbero uniti a loro, poi con apparente noncuranza "dimmi un po' amico non mi sembri esattamente dell'Oxforshire, da quale delle colonie del buon re Giorgio provieni?" Lo chiese con il sorriso sulle labbra ed un tono scherzoso
Erwin, dopo aver mentalmente borbottato che il suo cognome è RAMMSTEIN e non Rammenstein, si recò al suo zug.
Hiroaki Hikonojo Appena sentito l'ordine dell'ufficiale prese di mira uno dietro l'altro i palloni aerostatici facendo ottimi centri , forse anche più di tutti secondo lui.
Edward Beuchamp Per quanto dicano i mieli lineamenti ... Il camerata lo disse con un sorriso tristemente malizioso, come se volesse sottolineare una particolare amara emozione Io vengo da Londra, certo, i miei non erano inglesi... Se è per questo, infatti, i miei sono di Singapore, ed hanno avuto l'occasione di trovare un lavoro in Inghilterra dopo il matrimonio. Poi nacqui io... Ma non importa, piuttosto: cosa ti ha portato ad arruolarti? Il soldati inglese era visibilmente interessato di fatti si sedette vicino ad Edward Erwin von Rammstein Al suo zug tutti lo attendevano, nonostante non fosse in ritardo Hai fatto presto, questa volta Sussurrò sorridendo tra i denti il più alto SSSh, taci! Guarda che succede nell'altro zug! Videro velocemente, dopo un borbottio, un gomito emergere tra le linee e colpire il volto di una recluta, poi tirata dietro linee. Solo allora iniziò l'inno nazionale tedesco, vedendo avanzare tra le linee il maggiore. Un attenti e un riposo vennero gridati, dopo di che le linee si dispersero, correndo verso le camerate. Erik Dahl Canile ringhiò sotto voce: Ma che cavolo ti prende? Vuoi eseguire gli ordini? Come un lampo un gomito sfrecciò verso il muso di Erik, sbattendolo indietro. Lo aggiustò con movimenti e violenti, poi con un calcio lo risbattè nelle linee. Intanto i due sottufficiali si salutarono e si avvicinarono confabulando, mentre la banda intonava le note finali. Grackenstein pareva notevolmente sorpreso dalle parole dell'ospite. AAttenti! Tutti assunsero la posizione del saluto, accompagnando il visitatore nella lenta passeggiata fino all'uscita del comitato. Canile lo afferrò dalla collottola Soldato Dahl! Cosa ti è preso?! Riiposo! Hiroaki Hikonojo Hiroaki mostrò tutte le sue abilità. Certo, la macchina era nuova, era difficile pilotare un monoplano, ma fu senz'altro il migliore della squadra. Un dirigibile fu distrutto per la metà dal giapponese, il secondo fu bruciato grazie all'aiuto di un compagno quando però già il terzo cascava a terra in fiamme. La radio intanto vibrava Atterrare, seguite i miei movimenti. Portate il motore al venti-trenta per cento della potenza, calate il carrello e i flap. Dolcemente toccate la pista e gradualmente portate a nulla la potenza del motore. Frenate, ma non eccessivamente. Ah, cadetto Hikonojo La trasmissione era evidentemente privata Ha dimostrato quelle che erano già le sue abilità. Una volta atterrato, si rechi nel mio ufficio. Giovanni Testa Lucini assestò un potente colpo sulla spalla, facendo arretrare Giovanni. Il dolore era enorme, bruciava. Ferito come era, Giovanni era una facile preda per l'avversario. Ora doveva solo decidere come reagire.