Francia e Gran Bretagna invadono la Norvegia nel 1940

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Pandrea, 10 Aprile 2011.

  1. archita

    archita

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    non so, tutto sommato in Scandinavia non c'era tutta questa ostilità anti-tedesca e gli inglesi fecero una figura meschina con minamenti non autorizzati e se il Belgio non ha voluto gli anglo-francesi nel suo territorio anche la Norvegia,paese neutrale anche essa, avrebbe respinto transito militare. La Norvegia che ci avrebbe guadagnato con la guerra in corso?
     
  2. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Ma infatti nessuno dice che la Norvegia sarebbe entrata in guerra, ma come sappiamo ce l'hanno fatta entrare a forza.
     
  3. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Poniamo alcuni punti:

    1) L'invasione alleata riesce.
    2) La contro-invasione tedesca non c'è/fallisce.
    2) La Germania invade la Francia, invasione che riesce come da storia.

    Ora: cosa cambia sul piano dell'aviazione, specialmente strategica ma anche marittima? Rispetto alla storia abbiamo la costa norvegese a disposizione non della Luftwaffe (quindi niente basi a nord per missioni sopra Londra) ma della RAF, in una posizione strategica vicinissima a Berlino e a tutta la Prussia. Lo stretto di Danimarca diventa, come la Manica, un cimitero di aerei? E come si risolve la questione del ferro svedese?
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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    Ma durante la battaglia d'inghilterra la luftflotte 5 non attaccò mai Londra, anzi, dopo l'attacco del 15 agosto non partecipò proprio più
     
  5. rob.bragg

    rob.bragg

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    Penso che questa ipotesi nel 1940 fosse molto poco plausibile.

    La Germania aveva 2 motivi per non accettare assolutamente un controllo alleato della Norvegia

    1) il ferro svedese (NB : il ferro, non l'acciaio ... :asd: :asd: :asd: )

    2) la questione navale relativa al controllo (in caso di guerra) della costa norvegese, sollevata già negli anni '20 e '30.

    Sul primo punto mi ero già espresso : ammesso che gli Alleati riuscissero ad occupare l'intera Norvegia (migliaia di km di costa) prima di una contromossa tedesca (che non dubito ci sarebbe stata), e a mettere in piedi una difesa costiera ed aerea credibile (respingendo il primo eventuale contrattacco tedesco), la Germania avrebbe probabilmente chiesto un accesso militare alla Svezia (o l'avrebbe invasa).

    Non poteva perdere il ferro svedese, che prima della conquista delle miniere della Lorena, rappresentava una % altissima delle forniture del Reich. Kiruna è troppo vicina al confine norvegese.

    A quel punto, nel 1940, o via Norvegia o via Svezia, penso che i tedeschi avrebbero comunque ricacciato in mare gli Alleati (e i rapporti di forza - nel 1940 - erano tali da far ipotizzare una vittoria tedesca in Scandinavia)

    Ma c'era anche un'altro aspetto fondamentale : già dagli anni '20 / '30 negli ambienti del OKM (Amm.Wegener, la fazione "contraria" a Raeder) erano state mosse forti critiche alla strategia navale adottata nella I GM, puntando soprattutto l'indice sulla mancata occupazione della Norvegia, che avrebbe potuto fornire basi molto più sicure e vicine all'Atlantico gli per U-Boote e per l'aviazione navale e avrebbe contribuito a "sbloccare" la Hochseeflotte dal quel "Dead Angle in a Dead Sea".

    Il dibattito in materia fu molto acceso.

    Quindi immagino ci fosse una forte corrente all'interno dell'OKM e dell'OKW propensa ad una qualche forma di controllo della costa norvegese in caso di guerra, ed al suo utilizzo a favore della Kriegsmarine e della Luftwaffe, non per attacchi diretti vs l'Inghilterra, quanto come piattaforma verso l'Atlantico (e nessuno poteva immaginare di poter disporre della costa occidentale francese da lì a pochi mesi).

    Forse piani in tal senso erano anche stati predisposti da anni.
     
  6. Ammiraglio Yamamoto

    Ammiraglio Yamamoto

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    Non posso che concordare con Rob.Bragg.

    Credo che in questo What If ci siano due fattori di fondo difficili da accettare:

    1° Un occupazione militare Alleata della Norvegia. Tutt'al più gli inglesi avrebbero rafforzato la presenza di presidi militari nei principali porti norvegesi, magari dislocando parte della flotta e dell'aviazione. Difficile credere ad una presenza massiccia. I francesi invece non li vedo affatto interessati ad un avventura così a nord.
    2° Per la Germania era un elemento davvero imprescindibile per la strategia del conflitto nell'Europa del Nord. Vuoi per il ferro svedese, vuoi per gli aereoporti, vuoi per i porti dai quali partire per interdire il traffico navale inglese e soprattutto perché la Marina Tedesca non voleva fare la fine del topo che fece nella WWI, per concludere si ricordino gli stretti legami militari con la Finlandia e la partenza di una parte dell'Op Barbarossa proprio dalla Penisola Scandinava.

    Insomma l'occupazione della Norvegia da parte della Germania era solo questione di tempo. Sul fatto che avvenisse o meno ci sono davvero pochi dubbi con o senza la presenza alleata in loco. Considera che a rischio c'era la Francia in quel momento un tassello ben + importante della Norvegia nello scacchiere europeo.
     
  7. generalkleber

    generalkleber

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    Concordo largamente con rob.bragg. L'idea di fare qualcosa in Norvegia era peregrina forte. E non avrebbe avuto esisti diversi da quelli riassunti da rob.bragg: una sonora sconfitta per gli Alleati e un grosso vantaggio diplomatico tedesco, come minimo, verso la Svezia. Guardiamo però come era nata l'idea. Era il momento della guerra seduta e gli Alleati non potevano assolutamente accettare l'inazione. In particolare il governo francese era nella disperazione di fare qualcosa. Il morale stava crollando e questo spiega molte folli idee circolate a Parigi (ma anche a Londra). Ecco allora l'idea di "aggirare strategicamente" l'avversario. La Norvegia era ideale (almeno: lo era sulla carta): vicino all'Inghilterra e alla FRancia, lontana geostrategicamente dalla Germania (sempre sulla carta), vicina alla Svvezia abbastanza da portarle un severo ammonimento, vicina alla Finlandia e all'epoca questa era una nazione "buona" contro i nazi-comunisti cattivi. E' chiaro che il ragionamento non stava in aria ma nel clima di autoillusione e disperazione di quei giorni si capisce come possano esser nate simili idee. Per sbarcare in Normandia gli Alleati si preparavano in due anni ma Hitler pensava di poter sbarcare in Inghilterra in poche settimane (e da Pollio a Mussolini noi si pensava di poter sbarcare in Provenza in una sola settimana!), dunque non è strano che in quei giorni si sia sottovalutata enormemente la difficoltà di una simile scelta.
     

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