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GUADALCANAL Clemenza vs Qwetry

Discussione in 'Le vostre esperienze: AAR' iniziata da Clemenza, 31 Gennaio 2010.

  1. Clemenza

    Clemenza

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    Inverno, grazie della tua abituale sollecitudine. Ora aspetto la mossa di Qwetry per vedere che succede. Ho capito che la materia è complessa, quindi bisogna solo provare. Anche per questo gli scenari limitati sono interessanti, difatti si concentra l'attenzione più sui dettagli che nella Grande Campagna.
    Ti farò sapere cosa succede. Dai calcoli fatti le mie navi non saranno sufficienti a caricare tutti ma almeno qualcosa dovranno portar via.
    Ciaooooo!!!!!
     
  2. Clemenza

    Clemenza

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    27° TURNO 1 settembre 1942

    La giornata non incomincia bene e finirà peggio.
    Procedono distanziati di un paio di miglia in linea di fila 4 APD diretti a Tulagi con un carico di rifornimenti. Siamo 80mg. Sud di Lunga, la zona è territorio di caccia dei sommergibili Jap ma ci è stato assicurato che poche ore prima 2 cacciasommergibili di Tulagi hanno controllato la ns. rotta e risulta pulita. E’ giorno fatto da un paio di ore, in testa alla squadriglia governa a 15 nodi il McKean, in un mare colore acciaio e temporale imminente. Dal Little, che segue il collega, vedono un lampo sulla poppa del McKean, sembra un fulmine. Non è un fulmine, il rumore è quasi assente e lontano ma l’alta colonna d’acqua è la firma di un siluro. Un attimo e il vecchio caccia da 1.000 tonnellate è scosso da un’altra torpedine, ora verso prua. C’è appena tempo per raccogliere i naufraghi e constatare che il comandante Lcdr Lofberg è scomparso con la sua nave. Il killer questa volta è stato l’SSI-21 che ha sparato 6 siluri. L’attacco successivo del Little è inutile.
    Ma la più brutta notizia viene da Milne Bay. I giapponesi sono oltre 20.000 ed ora attaccano in massa e all’arma bianca la depressa guarnigione australiana. Jap AV=608 Australiani AV=136.
    Lo scontro sanguinoso costa ai Jap 1226 casualties, agli australiani 2545. La 7th Brigata e la 101st RAAF Base Force si ritirano lungo la costa verso Port Moresby.
    Che dire? di fronte ad uno spiegamento di forze così massiccio c’era da fare ben poco. Tutto sommato preferisco che il nemico si sia sfogato qui che alle Salomone, queste ultime sono, a mio parere, strategicamente molto più importanti. Comunque sarà fatto tutto il possibile per rendere la vita molto dura alle truppe di terra del Sol Levante. Logorandole e colpendo i rifornimenti.
     
  3. Clemenza

    Clemenza

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    28° TURNO 2 settembre 1942

    Dopo tanti scontri, oggi calma piatta. Da Port Moresby sono partite 2 navi cargo accompagnate dalla corvetta australiana Swan per cercare di recuperare i superstiti di Milne. All’operazione tiene molto il comando del LGen Rowell. La piccola Dunkirk deve avere buon esito. I superstiti tra l’altro saranno molto utili per rafforzare Port Moresby, ora che la base aerea è giunta a livello “5” e i giapponesi hanno assunto l’iniziativa..
    La caccia sorveglia il cielo sopra le navi e aerei pesanti giornalmente lanciano rifornimenti.
    Dai servizi di Intelligence c’è l’allerta ad una prossima offensiva nemica su Guadalcanal.
    La 7^ armata giapponese si sta predisponendo all’invasione.
    Proprio nelle prossime ore è atteso a Lunga un convoglio di rifornimenti per circa 12.000 tonnellate.
    Dal comando di Noumea del LGen DeWitt è giunto l’ordine perentorio di non porre indugi alle operazioni terrestri per la conquista di Tassafaronga.
     
  4. Clemenza

    Clemenza

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    29 TURNO 3 settembre 1942

    Arrivano conferme, dalle stazioni di decrittazione, che il nemico sta preparandosi ad un attacco a Guadalcanal. Certamente la facilità con cui hanno occupato Milne ha rafforzato nei giapponesi la convinzione che in questo momento sono più forti e possono sfruttare la situazione favorevole. Purtroppo hanno ragione.
    Rilevamenti inquietanti ad Est di Shortlands. Sono segnalate due TF dirette a Sud-Est. Una squadriglia di caccia da trasporto veloce precede una divisione navale di navi da battaglia ed incrociatori pesanti. Altre navi sono al largo di Namanatanai.
    Viene immediatamente informato il Capitano di Vascello Murray della Enterprise perché muova subito ad oriente. Si porterà 120mg. a Sud di Munda e da li vedrà il da farsi. Questa portaerei è quella più a oriente nel Mar dei Coralli ed ora trovasi a circa 120 mg. Sud-Sud-Ovest di Tagula.
    Hornet incrocia circa 240 mg. ad Ovest e Wasp incrocia tra Cooktown e Gili-Gili.
    Tutte e tre le portaerei si sono separate ieri dai loro incrociatori. Si è formata una divisione navale composta dalla corazzata Washington, da 6 incrociatori pesanti e 4 caccia che stanno muovendo su Milne Bay per bombardarla. Risulta che i giapponesi hanno già schierato almeno 1 squadriglia di Zero, sebbene l’aeroporto sia ancora pesantemente danneggiato. Se non ci sono imprevisti il raid sarà per la prossima notte, con luna nuova; speriamo ci sia molta ciccia da cucinare.
    Le operazioni di recupero della guarnigione di Milne procedono bene. E’ imbarcato tutto il Btg. “BF” ed ora dirigerà a Port Moresby. Il cargo Arkansan è stato dirottato su questa spiaggia e domani incomincerà ad imbarcare la 7^ Brigata australiana; probabilmente serviranno altre navi per evacuare tutti gli scampati.
    Ieri ha lasciato Noumea una squadra da battaglia con la corazzata North Carolina, 2 incrociatori pesanti e 6 caccia; andranno a bombardare Tassafaronga. E’ in corso l’imbarco del 72 Regt. di artiglieria USA per rafforzare Guadalcanal. Non si può dire se farà in tempo prima che arrivino i giapponesi.
    Nelle acque dell’isola Rennel 2 cacciasommergibili hanno scoperto ed attaccato il sommergibile SSI-21 che due giorni fa aveva affondato il McKean; è stato colpito con 2 hit e non dovrebbe passarsela molto bene.
    Scontri aerei sopra Milne tra 14 Zero e 7 P-39, cade 1 caccia per parte.
    Nel pomeriggio su Milne arrivano 3 B-17 dall’Australia, trovano 11 Zero, 2 caccia nipponici cadono e 2 B-17 tornano danneggiati, 1 hit sull’aeroporto.
    Al termine della giornata le perdite aeree sono:
    ALLEATI 4 aerei
    GIAPPONESI 5 aerei
     
  5. Clemenza

    Clemenza

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    30° TURNO 4 settembre 1942

    A Est dell’isola Rennel l’I-21 attacca con 4 siluri il cacciasommergibili SC-702 che riesce ad evitare l’impatto ma nulla può fare perché navigava con tutte le armi antisom esaurite.
    Il cacciasommergibili SC-701 in navigazione notturna intorno a Tulagi rileva una squadra da battaglia composta da 2 corazzate, 5 incrociatori e 9 caccia. Riesce ad allontanarsi miracolosamente.
    Subito dopo, la scarsa visibilità notturna, non salva il collega SC-701 che viene investito da 4 caccia nemici che lo disintegrano letteralmente con 21 Hit.
    Davanti a Lunga la squadra da battaglia giapponese intercetta 3 cacciasommergibili americani e la carneficina prosegue con l’affondamento del SC-705 ed il grave danneggiamento con 1 Hit ciascuno degli SC-699 e 700. La notte continua a portare alla Marina Imperiale una copiosa messe di successi. La flottiglia dei 4 caccia ora intercetta ancora davanti a Lunga un convoglio di rifornimenti proveniente da Sidney e del tutto ignaro del mortale destino che lo attendeva di li a pochi minuti dopo. Vengono sorpresi 3 trasporti ben carichi di rifornimenti e scortati da 2 caccia.
    Lo scontro notturno, ora con buona visibilità per una sottile falce di luna con cielo sereno, è una bazza per gli equipaggi giapponesi che menano la danza mortale. Affondano: il cargo AK Nabesna viene colpito con 4 cannonate ed 1 siluro, l’AK Willimoto con 8 cannonate ed 1 siluro, il caccia Farragut è devastato con 35 cannonate. La scampa il caccia McCall che si prende 4 cannonate ma riesce a colpire con 1 Hit il caccia Asagumo. Resta per ora a galla l’AK Manoa ma è in fiamme ed in grave pericolo dopo aver incassato 8 colpi.
    Nella stessa notte gli americani bombardano con una squadra pesante Milne Bay. Sono la corazzata Washington, gli incrociatori pesanti San Francisco, Astoria, New Orleans, Salt Lake City, Pensacola e Chicago. La tempesta di fuoco scatenata sulla base è devastante. Sull’aeroporto sono distrutti 3 Zero e 2 Babs, la base riceve 44 Hit, i depositi dell’aeroporto 38 Hit, il porto 2 Hit e i suoi depositi 1 Hit. Le truppe hanno 704 casualties.
    Rispondono i giapponesi a Lunga che dopo aver affondato le navi americane ora bombardano Henderson Field come da missione stabilita. Fanno parte le corazzate Haruna e Kongo, gli incrociatori pesanti Furutaka, Aoba, Chokai e gli incrociatori leggeri Tatsuta e Tenryu.
    Gli americani subiscono 373 casualties ma l’aeroporto è devastato: 3 Wildcat distrutti insieme a 2 Dauntless, Airbase 35 Hit, Airbase depositi 17 Hit, piste 110 Hit, porto 2 Hit.
    La notte continua ad essere movimentata; all’isola Russel gli americani sbarcano da 1 APD una compagnia di parà imbarcata a Tulagi. Gli uomini sono appostati in attesa di sferrare l’attacco decisivo per prendere l’isola ma sono privi di rifornimenti per il caos provocato dal raid delle navi giapponesi ed i rifornimenti non giungeranno prima di 24 ore.
    Al termine del bombardamento il nemico fa ancora “Bingo” ed affonda i 2 cacciasommergibili già colpiti poche ore prima. Poco dopo anche il caccia da trasporto Little, di ritorno dallo sbarco all’isola Russel, incappa nella squadra da battaglia giapponese.
    Il comandante del caccia è l’italo-americano LCdr Abbate che si destreggia magnificamente con la sua navetta. Il vetusto caccia americano del 1917 manovra in modo meraviglioso evitando tutti i siluri nemici. Incassa 4 colpi, si incendia ma continua a combattere ed a rispondere imperterrito al fuoco tanto da colpire con 2 colpi da 3 pollici nientemeno che l’incrociatore Aoba. Poi l’intrepido Little riesce a dileguarsi a Est di Tulagi.
    Seguendo un incredibile copione, fatto di infiniti colpi di scena, la notte di battaglia alle Salomone non è ancora conclusa. Le corazzate giapponesi ora sono al traverso di Tassafaronga e lì incrocia il sommergibile Grayling del caparbio LCdr Olsen. A Est verso Tulagi, già il cielo sta rapidamente schiarendo incontro al nuovo giorno. Il battello americano è a quota periscopica e sta inquadrando la sagoma scura di un caccia nemico che rapidamente sta diventando più grande e rumoroso. Nel silenzio del battello, sono scandite dall’operatore: distanza, velocità e rilevamento del bersaglio, ancora silenzio poi Olsen ordina “siluri 1-2-3-4-5-6 fuori!!!!”. Trascorrono eterni i secondi mentre le scie convergono sulla rotta del caccia ignaro. Passa 1 minuto e allora scoppiano le imprecazioni con tutta la rabbia e disperazione che solo i marinai possono avere; ancora una volta le spolette hanno fatto “Dud” ed ora il caccia Hamakaze ha improvvisamente accostato e dato forza con un gemito a tutta la potenza delle sue macchine. Il cielo è illuminato a giorno dai bengala e il Grayling si trova addosso 5 caccia nemici assetati del suo sangue.
    Il mare ribolle dalle esplosioni delle cariche di profondità ed il sommergibile non può trovare scampo nel fondale costiero, qui troppo basso. Sono 17 gli Hit che lo colpiscono nelle parti vitali, ma non è finita, il battello da aria ai cassoni per emergere e mettere in salvo l’equipaggio.
    I caccia nemici sono ormai lontani e l’equipaggio sta correndo in coperta per gettarsi a mare.
    Olsen è sottocoperta per affrettare lo sgombero e accertarsi che le cariche di autoaffondamento siano attivate. Pochi secondi e, tutto finisce in una terribile esplosione. Salta il Grayling con molti suoi marinai. Un beffardo destino ha voluto che l’I-19 fosse nei paraggi ed 1 suo siluro ha dato il colpo di grazia allo scafo martoriato. Olsen, ha portato ben 3 attacchi in questa campagna delle Salomone e mai è riuscito a vedere una torpedine esplodere, oggi paga con la vita il terzo incontro con la malasorte.
    Negli stessi minuti al largo dell’isola Rennel navigano 3 navi da guerra americane: sono l’incrociatore antiaereo Juneau con 2 caccia, il Case ed il Conyngham. Poche ore prima avevano lasciato Noumea per unirsi al gruppo Enterprise che incrocia più a Nord. L’ammiragliato voleva rinforzare la difesa contraerea della portaerei, attualmente priva dei suoi incrociatori, distaccati per il bombardamento su Milne Bay. Un siluro centra il Juneau che si incendia ed incomincia ad imbarcare acqua. L’incrociatore dirige ora verso sud accompagnato dal Case, lasciando al Conyngham l’incarico di attaccare il sommergibile. La caccia non riesce ma l’I-16, non pago di aver ferito l’incrociatore, lancia altri 6 siluri al caccia che riesce a salvarsi.
    Viene il giorno dopo una notte da incubi. Sul cielo di Lae giungono 9 Dauntless da Port Moresby.
    Sono segnalate molte navi jap in zona ma la caccia di scorta, che doveva accompagnare i novellini bombardieri a tuffo, è sparita. Ora i ns. ragazzi si trovano 23 Zero in CAP come comitato di accoglienza. Non è un bello spettacolo assistere al sacrificio di 3 bombardieri prima che gli altri riescano a trovare scampo nella fuga. A Milne Bay 3 B-17 cercano di completare il lavoro delle navi distruggendo 1 Zero al suolo e 5 Hit alle piste. Altre 3 fortezze volanti sbagliano a sganciare.
    A metà mattina Enterprise lancia un attacco al gruppo da bombardamento giapponese che dirige a tutta forza su Rabaul. A Sud di Shortland un cielo nuvoloso solo parzialmente consente di individuare le navi. L’attacco è portato con 29 Dauntless e 18 Wildcat. Contraerea molto intensa e precisa, cade 1 Dauntless ed altri 18 sono danneggiati. Gli attacchi mancano le navi maggiori. Solo l’ultimo gruppo di attacco riesce a centrare con 2 bombe da 1000lb. il caccia Asagumo che risulta fortemente compromesso.
    Ancora a Lae si accende una nuova battaglia aerea. Sono 10 Beaufighter e 3 P-39 che scortano 4 B-26. Li affrontano ancora 23 Zero.
    Zero 1 distrutto e 1 danneggiato
    Beaufighter 1 distrutto
    P-39 1 distrutto
    B-26 2 distrutti e 1 danneggiato
    Colpita xAK Tamahoko Maru con 1 bomba da 500 lb che la incendia e provoca 72 casualties a bordo.
    Nel pomeriggio nuovo attacco dei 5 Dauntless contro 13 Zero.
    Dauntless 3 distrutti
    Zero 1 danneggiato
    A Sud di Shortlands nel pomeriggio si replicano gli attacchi degli aerei imbarcati Enterprise.
    Partecipano 18 Wildcat, 11 Dauntless e 12 Avenger.
    5 Dauntless e 1 Avenger rimangono danneggiati
    Vengono colpiti:
    caccia Minegumo 2 bombe da 1000 lb, grave incendio
    caccia Natsugumo 4 bombe da “ “ “ “ e grave danneggiamento.
    All’isola Rennel il sommergibile I-4 lancia 4 siluri al caccia McCall unico scampato al combattimento notturno. Il caccia evita i siluri ma non trova tracce del nemico.
    Poco dopo, sempre all’isola Rennel, si compie il destino del Juneau. La nave, alla sua prima missione di guerra, non trova pace. Proseguendo nella penosa rotta di rientro verso Noumea è nuovamente silurata e colpita con 2 armi dall’I-16. La modernissima nave lentamente affonda ed al Conyngham non resta che raccogliere i naufraghi.
    La giornata si conclude amaramente per gli alleati. La prudenza predicata ed applicata nei giorni scorsi non è pusillanimità ma ragionevole comportamento, visto il superiore addestramento del nemico in mare e in cielo. In particolar modo è evidente il grande livello dei sommergibilisti nipponici, unito ad un’ottima efficienza dei mezzi di bordo. Nei cieli i Samurai ci surclassano in ogni campo ed anche l’aviazione di marina americana, potenziale fiore all’occhiello, ha dimostrato ancora una volta scarsa esperienza e precisione negli attacchi navali.
    Ora come non mai l’imperativo è di assumere l’iniziativa solo al realizzarsi di favorevolissimi rapporti di forza a ns. vantaggio.
    Per questo scenario, MIDWAY, è come se non fosse mai esistita.
     
  6. Clemenza

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    31° TURNO 5 settembre 1942

    Dopo una notte ed un giorno in cui è accaduto tutto quello che doveva accadere e ancora di più, ora si vive una tranquilla routine.
    Milne Bay è sotto la pressione anche oggi degli aerei americani che vogliono far pagare cara al nemico la sua conquista. Se tatticamente i danni arrecati al nemico sono trascurabili, strategicamente è molto importante rendere le sue piste inservibili ai velivoli nemici.
    Se così non fosse Port Moresby e le coste australiane sarebbero sotto la minaccia dei bombardieri del Sol Levante.
    In mattinata uno squadrone di 17 B-17 attacca da 6000 feet l’aeroporto: la airbase ha 1 hit, le piste 5 hit, 38 casualties tra il personale. Tornano in Australia 2 bombardieri danneggiati.
    Altri 6 B-17 sganciano da 5000 feet sull’aeroporto: air base 2 hit, piste 5 hit.
    Tocca a 15 A-20 Havoc con 3 Kittyhawk in scorta, rilasciano sotto pioggia battente da 5000 e portano 4 hit alle piste.
    In tarda mattinata 5 B-17 scendono a 4000 feet e su 40 bombe da 500 lb ne piazzano ben 18 ancora sulle piste.
    In coda a questo raid giungono 3 B-26 con 4 caccia da Port Moresby. Le “fabbricanti di vedove”, nick name affibbiato a questi bimotori robusti e versatili ma difficili da pilotare, fanno un ottimo lavoro, considerando che non scendono sotto i 9000 k. Colpiscono con 4 bombe le piste e distruggono a terra 1 Zero A6M3. A questo punto fa rabbia sapere dalla ricognizione che sopravvivono ancora aerei sulla base, nonostante l’aeroporto abbia il 95% di danni! I Giappi sono maestri nell’imboscare i loro aerei.
    Verso sera, al largo di Guadalcanal, il sommergibile I-157 intercetta una squadra da battaglia americana composta dalla corazzata North Carolina, dagli incrociatori Vincennes e Quincy e da 3 caccia. Per fortuna il battello è segnalato dal Wilson mentre cercava di portarsi in posizione di lancio. Il caccia Stack colpisce 3 volte il sommergibile. Poi la caccia si interrompe perché le navi devono bombardare Tassafaronga al calare delle tenebre. Notte di luna nuova.
     
  7. Blind Sniper

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    Complimenti per l'AAR :)

    Si può avere un'immagine delle perdite totali fino adesso?
     
  8. Clemenza

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    32° TURNO 6 settembre 1942

    Sempre intensa la guerra sottomarina; i giapponesi non danno tregua al traffico tra Noumea e le Salomone, onore al coraggio e alla perizia del nemico.
    Al largo di La Foa il caccia Gridley è fatto segno al lancio di 8 siluri dal I-174. L’americano manovra bene e se la scampa ma la successiva caccia non da esito.
    A Tassafaronga, in una notte nera, bombardano l’entroterra la corazzata North Carolina e gli incrociatori Vincennes e Quincy con la partecipazione di 5 caccia. Solo 19 casualties tra i giappi.
    La scarsezza di infrastrutture importanti ed il numero limitato di truppe nemiche comportano perdite trascurabilissime. Peccato perché è imminente l’attacco terrestre americano.
    Alle prime luci, il gruppo da bombardamento è al largo di Lunga e avvista l’SS I-171 in affioramento e pronto all’attacco. Per fortuna la scorta non si fa sorprendere e lo Stack attacca bene colpendo il battello con 2 hit molto precisi. I danni sono gravi ed il sommergibile emerge in preda alle fiamme ma cola a picco poco dopo. Resta il fatto che tra andata e ritorno gli agguati jap sono stati puntualissimi. Trascorrono 6 ore e adesso si avvista l’I-16, nuovo attacco della scorta. Partecipano il Wilson, ancora lo Stack e lo Steret. La caccia porta bene con 2 hit accertati ma il nemico non può essere finito perché solo al Wilson sono rimaste munizioni e la strada per Noumea è ancora lunga.
    I 2 radar SCR-270 di Henderson Field segnalano un sorvolo di 8 Zero a 10.000 feet ma la nostra caccia non si può levare per i danni alle piste. Vengono da portaerei? Non ci sono avvistamenti.
    Si propende per un volo da Rabaul con i serbatoi sganciabili ma dubbi atroci restano.
    Wasp ed Enterprise sono a 120 mg. a occidente dell’isola Rennell e la loro Cap non ha fatto incontri. Ora hanno rotta 210° per incontrare la petroliera Cuyama e rifornirsi tra circa 10 ore.
    In mattinata a Port Moresby una moderata pioggia batte sulle banchine dove è ormeggiato il cargo Utahan, ormai vuoto mentre il piroscafo Diomed con parte della 7^ brigata australiana reduce da Milne, sta avvicinandosi alla costa. La giornata sembra tranquilla come tutte le altre e la Cap oggi non è numerosa per il grosso logoramento di macchine ed equipaggi subito nei giorni scorsi.
    Ad un tratto, l’inferno. Da Nord-Nord-Est giungono 12 Betty provenienti da Lae.
    Da Nord-Est, forse da Buna, ecco la scorta di 11 Zero, puntuale come un cronometro svizzero!
    In Cap ci sono solo 9 caccia di 3 modelli diversi. Nel duello che si accende la scorta nemica riesce a tenere a bada i cacciatori dagli aerosiluranti che portano 2 siluri al cargo Utahan.
    Cadono 1 Beaufighter ed 1 Zero.
    A Lunga c’è un’incursione di 8 Betty che attaccano senza risultato il cacciasommergibile SC-738.
    Anche oggi attacchi su Milne Bay. Si susseguono tutta la mattina attacchi alle forze di terra ma quelli sull’aeroporto sono più numerosi ed efficaci. 31 B-17 in attacchi successivi mettono a segno 6 hit sulla base ed 11 bombe sulle piste e 5 casualties, 5 bombardieri vanno a casa danneggiati.
    Gli A-20 attaccano in 15 con 3 P-39 di scorta ma fanno solo 4 casualties.
    Sono una piacevole sorpresa 16 Wirraway al battesimo del fuoco. Sono impiegati nel mitragliamento delle piste a bassa quota. Portano a segno 5 hit e tornano a casa con qualche sforacchiatura ma tutti sani. Indubbiamente questo aereo, nettamente superato sotto molti aspetti, risulta ben adatto all’attacco al suolo alle bassissime quote. Utile esperienza.
    In tarda mattina anche il porto di Milne è attaccato da 3 B-26 che centrano 3 hit sulle banchine ed 1hit sui depositi portuali.
    Brutte notizie nel pomeriggio da Port Moresby per la replica dell’attacco aerosilurante della mattina. 11 Zero accompagnano 25 Betty ed a fronteggiarli ci sono solo 6 caccia! Cadono 2 Zero e 2 Betty sono danneggiati, gli australiani perdono 1 Kittyhawk. Ancora una volta l’attacco nipponico è preciso e mortale; il piroscafo Diomed con il suo carico umano prende 1 siluro, il cargo Arkansan è devastato da 4 siluri ed affonda subito, si prende un siluro anche il dragamine Ipswitch che scompare, 114 casualties tra il personale imbarcato.
    Evidentemente a Lunga i giapponesi aspettavano un convoglio americano perché attaccano ancora con 16 Betty, trovano solo 3 miserabili cacciasommergibili ed affondano con 1 siluro il SC-707, tornano a casa 7 Betty danneggiati dalla flak.
    A Tassafaronga incomincia il fuoco di preparazione all’imminente attacco terrestre americano ma senza risultato.
    La compagnia di Marines paracadutisti all’isola Russell, ora rifornita, passa all’attacco e conquista la base senza incontrare giapponesi.
    [allego screen sulle perdite]
     

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  9. Clemenza

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    Posto "BLIND SNIPER"
    Grazie per l'attenzione. Se vuoi avere altre videate, fammi sapere.
    Ciao:approved:
     
  10. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Se insiste...quali navi e aerei sono andati persi per entrambi :)
     
  11. Clemenza

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    33° TURNO 7 settembre 1942

    Oggi poco da registrare.
    A Milne Bay continua la pressione aerea alleata seppur molto ridotta. In tutta la giornata sono state portate 2 incursioni sull’aeroporto con 14 B-17 Airbase 1 hit, Airbase supply 1 hit, piste 19 hit con 23 casualties tra il personale. Nessun danno agli aerei.
    A Tassafaronga è iniziato il combattimento terrestre contro un nemico fortemente trincerato in un terreno ideale per la difesa. I giapponesi hanno 236 cas. I Marines 97 cas. Spero che il logoramento nemico si acceleri perché lo ritengo scarso a rifornimenti ma si sa che con un pugno di riso il soldato del Sol Levante combatte come un leone.
    [mando dettaglio perdite aeree e navali]
    :eek:fftopic:Ci sono 4 giorni di differenza tra i miei bollettini e la data del gioco. Eppure non ho saltato un giorno ma quando riuscirò ad averne voglia confronterò tutti i responsi del gioco con i miei comunicati per vedere come mai si è creata una simile discrepanza.:cautious:
     

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  12. Clemenza

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    34° TURNO 8 settembre 1942

    Sotto un cielo stellato, con la falce lunare crescente, la motonave Cambria procede verso nord con il suo prezioso carico di uomini e mezzi. A bordo c’è il 72nd Rgt. di artiglieria del LTC Kellogg con i suoi 610 ragazzi ed equipaggiato con 24 obici da 105mm.
    La nave inerme è circondata da ben 4 caccia di scorta che l’affiancano da prua a poppa e da sinistra a dritta. Sono scoccate da poco le ore 22 e stiamo attraversando la base del “Triangolo del Diavolo”; così lo chiamano i marinai che devono percorrerlo, la base corre tra l’isola Rennel e Kirakira, la punta è il porto di Lunga. E’ il tratto d’oceano più infestato di sommergibili giapponesi, il famigerato canale orientale di Noumea, al confronto, è uno zuccherino. Qui la prudenza non è mai troppa, dopo tutte le navi scomparse in queste acque infernali.
    Sono già 4 ore che il convoglio forza i 15 nodi, massima andatura che può tenere il Cambria.
    Il caccia Perkins fa da battistrada a mezzo miglio dalla prua del trasporto, a poppa segue alla stessa distanza il Maury, ai fianchi i vecchi caccia dragamine Zane e Southard. Si procederà a questa andatura fino a Guadalcanal che dista 120 mg. Ad unica discrezione del Perkins si vira improvvisamente a dritta o a sinistra; solo l’angolo dell’accostata è stabilito dalla partenza in 30°. L’oceano è calmo e tranquillo, se non ci saranno imprevisti tra 8 ore finalmente attraccheremo a Lunga. Siamo nel mezzo del canale, per Rennel Island a sinistra e le spiagge di Kirakira a dritta corrono una cinquantina di miglia. A bordo delle navi le vedette non staccano un solo attimo i binocoli dagli occhi. C’è timore di un attacco ed ansia di venirne fuori vivi. Solo sul Cambria gli artiglieri fanno un gran casino sul ponte di coperta.
    Un attimo dopo cambia tutto. Il Zane che naviga sulla dritta manda 2 colpi di sirena che significano “accostata immediata a sinistra per 90°”. Tutte le navi eseguono la manovra come in un’esercitazione. L’I-162 ha lanciato 8 siluri da dritta verso il Zane ma tutte le navi sono riuscite a mostrare la poppa in tempo agli ordigni ed a scamparla, per questa volta.
    Il Maury da poppa si stacca dalla formazione e si getta alla caccia del jappo, il resto del convoglio cerca di mettere più acqua possibile tra loro ed il sommergibile. Inutilmente il Maury lancia le bombe Mk6; poco dopo, a tutta forza rientra in formazione.
    Alle prime luci, finalmente appare la costa scura di Guadalcanal, non è finita. Da dritta arrivano 6 siluri verso il Perkins che li vede presto e manovra prontamente a sinistra, li evita, poi accosta a dritta si impenna e solca veloce le acque scure della baia, pochi minuti dopo si alzano alte colonne d’acqua intorno ed il cacciato diventa cacciatore, senza pietà. Tutte le armi ASW sono impiegate senza risparmio fino al loro totale esaurimento, poi quando il caccia decide di rientrare ecco emergere i poveri resti del battello nemico. Si tratta del RO-62 colpito a morte da 12 hit. E’ il sesto sommergibile giapponese ad andare perduto in poco più di un mese di campagna.
    Nel canale di Noumea è localizzato l’I-4 dai caccia Monaghan e Aylwin che pattugliano quelle acque. Il battello subacqueo è colpito da 4 hit ma il suo destino è sconosciuto.
    Al far del giorno gli americani hanno ulteriore conferma circa il sospetto che i giapponesi abbiano precise informazioni sul traffico dei convogli diretti a Guadalcanal.
    Dal 6 settembre compaiono sopra Lunga squadriglie di Zero in operazioni di sweep, seguite poi da incursioni di aerosiluranti Betty nelle acque circostanti. Il nemico intende sfruttare le precarie condizioni di Henderson Field per azzerare tutta la poca Cap americana e affondare i rifornimenti.
    Oggi però lo sparuto gruppo di Wildcat terrestri può contare sul supporto dei loro colleghi imbarcati su Enterprise. CPT Murray con la TF8 forte di Enterprise e Wasp incrocia 80 mg. a Sud di Kirakira con il preciso scopo di dare LRCAP sul convoglio del Cambria. Mossa felicissima. Ecco 9 Zero presentarsi sopra Guadalcanal a 16.000 feet ma questa volta li aspettano 12 Wildcat dello squadrone VF-6 Enterprise del Lt Gray. I nostri sono ragazzi ben addestrati al dogfight e determinati. Per i giappi si mette molto male: 4 Zero sono abbattuti e agli yankes nessun danno.
    Poco dopo arrivano 27 Betty con siluri assieme a 5 Zero in scorta. Solo 6 Wildcat riescono ad ingaggiarli: 1 Zero distrutto 9 aerosiluranti danneggiati. L’attacco in mare è verso la scorta del Cambria ma non ci sono danni.
    In Nuova Guinea a Milne Bay arrivano a far danni all’aeroporto 18 Wirraway in mitragliamento, 3 hit alle piste, 7 cacciabombardieri danneggiati.
    Seguono 4 B-17 con 11 P-39 in scorta: 1 Babs distrutto a terra ed 1 hit alla pista.
    Senza esito, come sempre, le incursioni aeree dei B-17 sulle truppe a Tassafaronga.
    Nel pomeriggio nuovo attacco agli ormeggi di Lunga. Arrivano 23 Betty con 3 Zero, li affrontano 10 Wildcat che abbattono 1 Zero e danneggiano 18 Betty. L’attacco alle navi è pericolosissimo perché viene presa di mira anche il Cambria, in piena operazione di sbarco. La giornata però porta buono e nessun siluro va a segno.
    Anche oggi a Tassafaronga i Marines attaccano le postazioni trincerate giapponesi. La lotta diventa sanguinosa, al termine i giapponesi contano 812 casualties contro 188 degli americani.
    Molti segnali fanno pensare ad un imminente nuovo bombardamento navale a Guadalcanal. Spero di sbagliarmi.
     
  13. Invernomuto

    Invernomuto -

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  14. blubasso

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    Molto bello quest'ultimo report, Clemenza :approved:
     
  15. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Buoni gli Zero abbattuti e i sottomarini affondati, ottimo invece lo stile di narrazione :)
     
  16. Clemenza

    Clemenza

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    35° TURNO 9 settembre 1942

    La conferma ad un’imminente incursione di navi da battaglia nelle acque delle Salomone viene dal SS Grayback in pattugliamento a Nord-Est della barriera corallina di Rekata Bay. Pochi minuti prima delle 21,00 il battello americano in emersione rileva ad una quindicina di miglia il passaggio a tutta forza di 7 navi da guerra tra cui 1 corazzata, 1 incrociatore pesante classe Myoko, 1 incrociatore leggero e 4 caccia. Sono in linea di fila e dirigono per SE; ben distinto si avverte il ronzio delle macchine spinte alla massima potenza mentre una scia luminescente di plancton nasce a poppa dell’ultimo caccia. Le sagome giapponesi sono ben visibili al chiarore della luna crescente. Non c’è tempo per ammirare lo spettacolo perché anche il nemico ci ha visto; 2 caccia lanciano bengala e accostano decisi verso il Grayback che chiude precipitosamente il portello della falsa torre e allaga con la rapida le casse. Fortunatamente i caccia non attaccano.
    E’ un’altra dimostrazione che quelle navi hanno interesse a condurre una missione più importante.
    A 80 mt. di profondità l’equipaggio del sommergibile attende lo scampato pericolo. Trascorrono 20’ di ansia, poi gli idrofoni di bordo tacciono. Il nemico è lontano. Il comandante Saunders ordina di dare aria alle casse e in pochi minuti i marinai respirano la brezza dell’oceano. Parte una comunicazione RT di allarme per le basi di Lunga e Tulagi alle Salomone. L’allarme rimbalza al HQ del contrammiraglio Ghormley a Noumea che quella notte aveva già deciso di passarla in piedi.
    Decisione immediata e paradossalmente coraggiosa. “Tutte le unità navali di stanza alle Salomone vanno allontanate a Sud”. Già nel pomeriggio i 2 squadroni di Catalina di Tulagi erano stati ritirati assieme a tutti gli aerei in grado di volare ad Henderson Field.
    Ora la AV Curtiss lascia Tulagi assieme alla squadriglia di cacciasommergibili di base.
    A 120 mg. a sud di Lunga viene dirottato un convoglio di rifornimenti ed il Cambria che stava sbarcando il 72nd Rgt. di artiglieria a Guadalcanal, leva precipitosamente gli ormeggi insieme alla scorta. Metà del reggimento resta purtroppo a bordo.
    Appena in tempo perché 2 ore dopo si scatena il bombardamento su Lunga con 2 corazzate 1 CA e 2 CL. Vengono distrutti 3 Wildcat e 2 Dauntless, le perdite di personale sono 238 cas. ma i danni maggiori sono alle infrastrutture: 27 hit Airbase, 14 Airbase supply, 197 hit alle piste e 3 hit al porto. Un’esplosione in mare, è il caccia Kagero che incappato in una mina, scompare nelle acque ancora oscure.
    Poco dopo a W dell’isola Russell l’SS Amberjack attacca il gruppo da battaglia giapponese in rientro verso Rabaul ma i 6 siluri che lancia sul Juntsu, come sempre, fanno cilecca. Il contrattacco della scorta giapponese fortunatamente non riesce.
    A Milne Bay si registra un bombardamento di 3 B-17 contrastato da 1 Zero. I giappi hanno 10 cas, e 2 hit alle piste, 2 bombardieri tornano a casa danneggiati.
    Al largo di Vella Lavella 2 B-17 attaccano da 6000 feet la Kongo mancandola, la flak abbatte una fortezza volante e l’altra la manda a casa malconcia.
    In mattinata gli americani vendicano l’attacco a Lunga a spese della Marina Imperiale.
    Dalla Hornet a 120mg, a Sud dell’isola Rossel parte un attacco su un gruppo di navi da guerra ad Ovest di Shortland. Sono 15 Dauntless e 12 Avenger che inquadrano gli incrociatori Takao e Atago, quest’ultimo riceve 2 bombe da 1000 lb che lo mandano in fiamme. Cade 1 Dauntless, 11 sono danneggiati assieme a 4 Avenger. Nel pomeriggio a Est dell’isola Rennel si spingono 10 Betty in cerca di navi da affondare.
    Ma la giornata non porta buono per loro; vigilano sul traffico navale a Sud di Guadalcanal 16 Wildcat della Wasp e della Enterprise ed in breve 6 aerosiluranti giapponesi cadono in mare.
    Le statistiche di fine giornata segnalano 12 Betty caduti ma resta il fatto che il nemico ha pagato a caro prezzo queste incursioni.
    Tornano nel pomeriggio gli aerei della Hornet a completare il lavoro. L’attacco è condotto da 26 Dauntless che centrano con altre 3 bombe l’Atago, praticamente semidistrutto. Poi tocca al Takao subire 3 bombe che lo incendiano gravemente.
    Pochi minuti dopo un attacco con 3 B-17 sulla corazzata Haruna non va a segno.
    Nel pomeriggio un Catalina di Port Moresby segnala 2 portaerei fortemente scortate da navi da battaglia al largo di Vella Lavella con rotta SE.
    Una presenza aeronavale così massiccia impone al Contrammiraglio Ghormley di richiamare a Noumea le 3 portaerei nel Mar dei Coralli. Queste navi sono scortate solo dai cacciatorpediniere che non possono garantire sufficiente copertura di fuoco antiaereo contro gli attacchi di aerei imbarcati giapponesi. Bisogna rassegnarsi e portare la pelle a casa.
    La giornata si conclude con il rapporto dei combattimenti ancora in corso a Tassafaronga. La lotta è molto sanguinosa per le due parti. Tra i Marines ci sono 202 cas, tra i Jap 297. E’ ora di interrompere gli attacchi per recuperare le forze visto che la lotta sta costando troppo.
     
  17. Clemenza

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    Grazie dell'attenzione da parte di voi tutti; la vostra lettura mi gratifica e mi spinge a raccontare meglio questa storia che, grazie alla bontà di AE, assomiglia ad un film degli anni '50.:love:
     
  18. santa72

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    Ancora,ancora,ancora....troppo entusiasmante!!!:approved:
     
  19. Clemenza

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    36° TURNO 10 settembre 1942

    L’evacuazione delle unità e gruppi navali dal settore Salomone è stato diramato nella prima mattina di ieri. Al dispaccio radiotelegrafico inviato in codice cifrato riservatissimo doveva seguire il “ricevuto” da ogni destinatario. Al termine della giornata il maggiore Lawson dell’ufficio RT di Noumea ha un brutto presentimento. Tutti hanno dato “ricevuto” meno il convoglio TF55, nome in codice “Blue Bell”. Si tratta di un convoglio neozelandese formato a Sidney da 2 cargo, 2 dragamine classe Kiwi e 3 caccia americani che lo hanno rafforzato a metà strada.
    Le navi dirigevano su Lunga e Tulagi per scaricare rifornimenti molto importanti. Ora ci si domanda con inquietudine perché Blue Bell non ha ancora dato “Roger”.
    Purtroppo disposizioni di sicurezza impongono di non replicare mai il messaggio lanciato per evitare confusione. Succede, anche se raramente, che le onde lunghe incontrino perturbazioni atmosferiche o magnetiche tali da ritardare di molte ore la ricezione se non la perdita del segnale.
    Lawson spera che il segnale non pervenuto sia il “ricevuto” di Blue Bell, non il dispaccio di Noumea!
    Intanto nella notte gli agguati dei sommergibili giapponesi non mancano mai.
    Sempre ad Ovest di Kirakira il convoglio TF36 codice Squirrel (scoiattolo) è fatto segno al lancio di 8 siluri dal SS I-162. Anche Squirrel portava 13.000 tonnellate di rifornimenti per Guadalcanal e Tulagi ma da molte ore aveva invertito la rotta. Lo compongono 2 grossi trasporti di oltre 6.000 t., 7 cacciasommergibili, destinati alla flottiglia di Tulagi e 2 caccia.
    La reazione della scorta è pronta ed efficace con l’Henley e 2 cacciasommergibili che anche in questa occasione si dimostrano più efficaci dei caccia. Il giapponese prende 2 hit.
    A Tassafaronga 8 navi da guerra giapponesi tra cui 2 corazzate portano un bombardamento sui Marines provocando 43 cas. Poco dopo il ns. sommergibile Sculpin vede le navi giapponesi risalire lo Slot 80 miglia NW di Tassafaronga ma non riesce ad attaccarle.
    In mattinata giunge notizia ufficiale dell’affondamento dell’incrociatore pesante Atago.
    Sul cielo di Milne Bay 5 P39 abbattono 1 Zero che aveva provato a decollare dalla pista devastata.
    A Sud di Lunga il convoglio Blue Bell è in vista della meta, purtroppo ignaro di tutto. Da molte ore le portaerei americane si sono allontanate e la copertura aerea è assente. Le navi sono attaccate da 6 Betty ma la contraerea navale abbatte 2 aerosiluranti ed altri 3 ne danneggia. E’ andata bene, speriamo basti.
    A Milne Bay il compito di mantenere devastata la pista dell’aeroporto è ancora una volta affidato ai 16 Wirraway di Port Moresby. Cade 1 caccia e 5 restano danneggiati ma il lavoro di mitragliamento e spezzonamento è egregio: 1 hit alla base e 16 hit alle piste.
    Nel pomeriggio a Sud di Lunga tornano i Betty ma questa volta ne sono 11, maledizione; hanno fiutato l’odore della preda. La flak fa tutto il possibile danneggiandone 8 ma questa volta i cargo sono spacciati: Santa Rita prende 2 siluri, Steel Maker 3 siluri e affonda subito, l’altro poche ore dopo. Così si è compiuto il destino di questo convoglio, l’unico che ignaro aveva sfidato gli aerei giapponesi. Neanche 1 quintale di rifornimenti è arrivato a destino!
    Nelle prossime ore l’AV Curtiss cercherà di creare una base di Catalina a Ndeni per poter tenere sotto controllo le navi del Sol Levante. E’ il momento di subire.
     
  20. Clemenza

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    37° TURNO 11 settembre 1942

    Appena scesa la notte, nella baia di Noumea, appaiono le sagome imponenti di due portaerei americane attorniate dai cacciatorpediniere. Wasp ed Enterprise finalmente hanno concluso la lunga crociera a sud delle Salomone. Appena farà giorno le grandi gru della base isseranno gli aerei da rimpiazzare, già disposti sulla banchina. Non c’è un minuto da perdere perché le basi alle Salomone e la Marina Imperiale non devono sfuggire troppo a lungo alla sorveglianza di queste “Capital Ship”.
    Enterprise è in banchina per alcuni lavori, tempo previsto 3 giorni.
    Questa notte, proprio al largo della base, c’era il sommergibile I-4 in posizione di agguato per la Task Force delle portaerei. Provvidenziale è stato il pattugliamento antisom che quattro caccia fanno perennemente nel canale di Noumea. Il caccia Dewey, grazie al chiaro di luna ed al cielo sereno, ha visto il battello nemico che si è subito immerso. Alla caccia si sono uniti l’Aylwin ed il Monaghan ma solo quest’ultimo riesce a cogliere l’eco e ad attaccarlo pesantemente. Il cacciatore è un DD classe Farragut da 1400 t., la preda una brutta bestia da 2000 t. L’americano scarica in mare tutto quello che ha, fino ad esaurimento, solo 2 cariche colpiscono il sommergibile ma sono mortali. Rottami e poveri resti accertano l’affondamento.
    Nelle stesse ore passa nel Triangolo della Morte, a Ovest di Kirakira, l’APD Little diretto a Luganville. SSI-21 è lì per fargli la festa. Il giappo però non ha fatto i conti con la buona sorte della nave e del suo comandante, Capitano di Corvetta Frank Abbate; questi italoamericani, broccolini, non li frega nessuno!
    Sei siluri lo cercano ma non lo trovano. Questo rugginoso ferrovecchio classe 1917 ha sostenuto la scorsa settimana un epico scontro notturno con varie navi da battaglia del Sol Levante restituendo colpo su colpo, mai domo. Dopo si è leccato le ferite a Tulagi ed ora dirigendo al sicuro verso Luganville, solo perché gli è stato ordinato, non manca di dribblare in piena notte sei siluri dei musi gialli; comandante ed equipaggio da proporre al contrammiraglio Ghormley per doverosa onorificenza.
    Su Milne Bay i giapponesi, come formiche instancabili, lavorano ad aggiustare la pista. Lo dimostra da qualche giorno la presenza in volo di qualche Zero. Oggi 7 Kittyhawk intercettano 2 Zero che sanno il fatto loro. Prima che i giapponesi si ritirino un caccia australiano è perduto.
    La strada però ora è aperta per 14 Wirraway che con il consueto mitragliamento raso terra portano 1 hit su Airbase, 1 sui supply, 3 sulle piste, 1 cacciabombardiere cade e 5 rientrano danneggiati.
    Tocca a 12 B-17 scortati da 4 caccia australiani ma colpiscono solo 6 cas. sulla fanteria giapponese.
    Al largo di Port Moresby il convoglio 65 sta portando a casa i superstiti della 7^ Brig. Australiana.
    Fanno parte il piroscafo Murada e 2 dragamine australiani con la nave Asphalion inglese.
    Nonostante il tempo coperto l’aviazione nemica è informatissima e tempestiva. Oggi però ai giapponesi qualcosa va storto perché si presentano 9 Betty non scortati, le navi hanno l’ombrello di 16 P-39 a cui si unisce 1 Kittyhawk della CAP di Port Moresby. Cadono 5 aerosiluranti e gli altri fuggono.
     

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