Guerre coloniali italiane in Africa

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Caronte, 26 Aprile 2007.

  1. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Scusate ma non riesco a non intervenire.
    "La massa lo voleva?" In una dittatura che per venti anni ha propinato la lotta, la guerra, "il più forte vince e il debole soccombe" e ha rispolverato miti come il glorioso impero romano ecc ecc, cosa poteva volere la massa? Peace&Love siamo tutti fratelli, facciamo l'amore e non la guerra, fischiettando motivetti di Bob Dylan?
    Se io fin da bambino per un ventennio vengo educato e convinto dalla società in cui vivo che il nostro esercito è il più forte del mondo e che "spezzeremo le reni a chiunque" (beninteso che non è possibile affermare il contrario o dubitare della cosa, altrimenti mi malmenano), mi pare normale che non avrò proprio sentimenti altruistici verso i miei vicini di casa e alla prima occasione di dimostrare il mio "valore", mi scateno.
    Ma fin qui nulla di scandaloso. E' normale che una dittatura faccia largo uso della propaganda e del condizionamento psicologioc per reggersi in piedi. Succede anche in democrazia, figuriamoci in una dittatura.
    Poi però si presume che il dittatore o i governanti di turno si siedano con economisti e generali (professionisti che non dovrebbero ragionare da fanatici ma in maniera distaccata) davanti ad un tavolino e dicano: "CAZZATE DETTE AL POPOLINO A PARTE, che si fa seriamente? quali sono i costi e i benefici di questa o quella operazione?" "Quanto ci smeniamo se va male?".
    Insomma, non diamo la colpa al popolo che "lo pretendeva". In una dittatura poi - secondo me - c'é un solo responsabile per le decisioni prese e non ci sono se o ma. L'hanno consigliato male? Chi ha deciso la squadra?

    Ora, l'AOI non era proprio un posto ricchissimo. Si parla di Etiopia e Somalia "fertili" e ricche di materie prime, io ho parecchi dubbi, dato che - se uno va sul sito dell'OCSE e non di Playboy a cercare i dati, scarica i dati sul pil mondiale e da una rapida occhiata alla ricchezza pro capite, guardando in fondo alla classifica chi ci trova? Le colonie del nostro glorioso Impero!
    Forse negli anni 30 la situazione era diversa, oggi parlamo di due stati fra i PIU' POVERI DEL PIANETA, dove non ci sono due raccolti ma semmai un paio di carestie all'anno.
    Non mi sembra, pur ammettendo apertamente una certa ignoranza in materia, che siano proprio dei paradisi terrestri. Poi, con i dovuti investimenti, puoi avere un raccolto soddisfacente anche su Marte. Dipende sempre da quanto hai da spendere e se vale la pena.
    Credo che tra la fertilità dell'AOI e quella della valle del Nilo in Egitto ci sia una bella differenza, ma aspetto smentite supportate da dei DATI, non "me l'ha detto Tizio che l'ha letto non si sa bene dove".
    La Libia ERA uno scatolone di sabbia. Galleggiava sul petrolio ma non lo sapeva nessuno, quindi a tutti gli effetti il petrolio non c'era. L'abbiamo conquistata per ragioni di prestigio internazionale e per tutelare i nostri interessi nella zona, potevamo risparmiarci i soldi e le vite umane perse per la campagna di conquista e oggi non avremmo un Gheddafi che ci rompe i cabasisi (perdonate il francesismo) a ogni 3x2 con i debiti di guerra.
    Non so a quanto servano i dati finora pubblicati, si parla di Italia intera, occorrerebbe evidenziare la ricchezza creata in Libia (o Somalia ecc) dall'occupazione italiana (in termini di incrementi del PIL) e quanto di questa ricchezza si sia effettivamente trasferita da noi. Non so se ricerche di questo tipo esistano, resto cmq dubbioso sull'utilità ECONOMICA di occupare Paesi POVERI di materie prime.
     
  2. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    liberissimo di non crederci romulus,ripeto,sinceramente alla fin fine,che 2-3 persone credano o non credano alle mie affermazioni,o comunque che mi diano del bugiardo,non(detto nel mio dialetto)mene pò fregà de meno,ovviamente sei liberissimo di non crederci,anzi,per quanto riguarda gli errori,sai a 16 anni uno impara a scrivere abbastanza velocemente,e molte volte non si accorge degli errori che fa,mi sa che questo non è il tuo caso.
    io gia da 5-6 giorni prima del 1o maggio avevo letto la discussione,e mi ero fatto apposta una cartella "Per il Forum" dove avevo inserito immagini,documenti vari,e chiedendo a le poche persone che conosco di fornirmi se possibile qualche dato,che ho ricevuto,guardando ora il sito che tu mi hai dato mi accorgo,che è sono proiettili della 1a guerra mondiale,se poi mi dici come hai fatto a trovare tu delle immagini sulle dum dum "vecchio tipo" mi fai un favore perchè io sono stato ore a cercarle,ma con scarso risultato,e vari siti per provare quello che dico,ora tu non trovando motivo per attaccarmi,ti sei attaccato,ad un immagine,comunque io qui non mi debbo giustificare con nessuno,io mi sono sempre limitato ad esporre le mie idee,prima le difendevo,ora mi accontento di averle scritte,non pretendo di avere la verità assoluta,però ti invito,perfavore a moderare il tuo sarcasmo che può essere puntiglioso,e per una volta credo di aver ragione su questo dibattito,io sono partito esponendo le mie idee,mi sono chiarito con SPQR sia per i diverbi avuti tempo fa che per quelli di adesso,ed ora stavo parlando civilmente,non voglio giocarmi la partecipazione a Storia Militare solo per risponderti a tono,questo gioco a 2 che ti piace tanto,da ora diventà un solitario perchè da me non riceverai più risposte di ogni genere.
    Ciao

    a quasi dimenticavo di rispondere a Caronte,guarda il guadagno ottenuto dalla riconquista della libia,non fu diciamo così "materiale"ma fu un guadagno sulle spese militari,inquanto tutti gli anni venivano spesi molti milioni se non miliardi per i finanziamenti militari in libia,con un piccolo incentivo e la concentrazione di forze militari nella cirenaica sotto il comando di Graziani si riuscì ad eliminare il problema ribelli,addirittura si costrui una specie di vallo di adriano sul confine libico con l'egitto,questo per evitare l'afflusso,di nuove milizie arabe e di eventuali rifornimenti inglesi per i ribelli,ma soffermandoci un attimo sul metodo di riconquista lo si può forse definire cruento,e purtoppo anche dannoso per la gia povera economia libicia,inquanto la tattica della terra bruciata distrusse molti dei campi nella cirenaica,molti libici complici con i ribelli furono deportati(addirittura mi pare che alcuni furono deportati in carceri italiani)i campi di prigionia nel deserto in questo caso non erano fatti apposta per poter devastare le popolazioni prigioniere,purtroppo erano semplicemente inadeguati,con scarsi mezzi di sussistenza,in più molti sorgevano in mezzo al deserto,per il resto possiamo vantarci di essere stati i primi ad aver utilizzato il carro armato nel deserto(mi pare che nella guerra del Rif però gli spagnoli utilizzarono qualche Schneider?si scrive così?)poi ripeto l'impresa del reticolato con il confine fu titanica,furono utilizzati aerei nel deserto,i Ro.1 ed i caproni 101,furono usate truppe di nazionalità eritrea,insomma fu un operazione ben cordinata.
    una domanda,qualcuno mi sa dire oggi in somalia che risorse ci sono?intendo miniere ecc...
    Leonardo
     
  3. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    anzi visto che siamo stati richiamati(più volte),innazitutto debbo chiedere scusa(chiamatemi lecchino o come volete voi ma delle scuse le debbo)per aver scatenato con solo la mia presenza e qualche messaggio(spero stavolta di averli scritti in modo civile)una baraonda,proporrei di rientrare totalmente nel tema della discussione,e pongo io se posso la prima domanda,ed il primo argomento,non sono molto informato riguardo alla conquista italiana dell'eritrea e della somalia,ci sono varie versioni soprattutto per l'eritrea,i porti eritrei furono comprati,o con il disfacimento del regno d'egitto conquistato dall'inghilterra,l'Italia ha ottenuto la sua piccola fetta(eritrea)???per la somalia mi pare che l'Italia comperò svariati porti da sultanati locali e poi cominciò la colonizzazione.
    per l'argomento io invece proprorrei,sempre in tema di etiopia,come ha fatto l'Italia,un paese moderno e con un esercito abbastanza potente,a farsi battere durante la prima guerra d'etiopia?all'epoca si che gli etiopi non avevano ne dum dum ne fucili ne armi estere!mi pare che per un 90% l'esercito etiope fosse armato con armi bianche,le cause della sconfitta sono state per via dell'inferiorità numerica?:humm:
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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    santu sezzidu in dommo
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    Forse è il pensarla così che ti frega... Di quello che scrivi qui ti assumi la piena responsabilità. Se scrivi "panzane", come il 95% degli utenti crede, allora è inutile che stai a difendere le tue posizioni e ad esprimere le tue idee con i tuoi dati di terza mano, i tuoi siti e i tuoi "mi ricordo di averlo letto, ma non trovo il libro"... Perchè alla fine sarai visto sempre più come un "contapanzane" e la tua credibilità in caduta verticale. Saranno sempre meno coloro che risponderanno ai tuoi interventi e saranno sempre meno anche coloro che li leggeranno e presto o tardi ti troverai a parlare ad una platea vuota...

    Credo non serva a tanto lecchinare qui e lì, continuando su questa lunghezza d'onda il tuo destino sarà affidato sempre più ad un sottile filo di cotone, e la Lama monomolecolare dei moderatori si avvicina affamata a quel filo di cotone :sbav:
     
  5. Caronte

    Caronte

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    Cioè il fatto di stabilizzare la situazione di guerriglia permise di risparmiare dei soldi sulle spese future,ma non di portarne a casa più di quelli spesi. Se è così allora capisco.
    Mi piacerebbe però capire come mai il budget della difesa in Italia fosse così alto a paragone di quello di altri paesi,pur rimanendo grossi problemi ad affrontare un conflitto (gli Inglesi arrancavano col loro 10%,ma mi sembra che nel nostro caso fossimo al 40%, arrancando lo stesso).
     
  6. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    Gyjex,rispondero un ultima volta,qui siamo in un forum totalmente online,con persone che non conosco,una volta finito di scirvere il messaggio,io esco ho la mia vita,poi non vuoi credere che quell'immagine mi è stata inviata?e allora?cosa mi cambia a me?mangio bevo ed esco uguale a ieri.
    Caronte,io intedevo proprio quello,eliminare spese inutili,come quelle spese fino al 1930 per finaziare i soldati in libia,elimando questa spesa,arrivavorno un pò di soldini nelle tasche dello stato,comunque non ho capito,il nostro bugget per la difesa era del 40%? e quello inglese del 10%?
     
  7. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    Se mi permettete, stiamo mischiando troppi argomenti in un unico topic, bilanci coloniali, colonie, bilanci militari, risorse coloniali, etc...

    Provo a buttare un po' di dati quà e là.

    Secondo una ricerca dell'università di Siena naturalmente del dipartimento di storia, sfruttando anche le ricerche in ambito coloniale di Del Boca e di Ciasca (di idee politiche opposte tra loro) ha sfornato questo quadro generale.

    Colonialismo vantaggioso:
    "....Un primo indicatore potrebbe essere quello che definiremmo il tasso di colonizzazione del bilancio statale, misurato cioè sul rapporto tra bilanci per il ministero delle Colonie e bilancio dello stato. Si trattò ovviamente di spese molto basse per tutta la lunga prima fase dell’Italia liberale, spese che nel 1920 erano ancora dell’0,8% del totale, equivalenti in valore assoluto a 232 milioni. La percentuale crebbe con il fascismo, a territori coloniali sostanzialmente invariati (“riconquiste” a parte), passando nel 1925 all’1,9 e al 1930 al 2,4......."

    Nota: riconquiste è tra virgolette, perchè la Libia nel 1912 non era stata conquistata, si controllavano solo le coste, parzialmente, e le grandi città. La conquista vera e propia iniziò nel 1921.

    "......Il mutamento radicale quando avviene? Attorno al 1935-36, quando le spese coloniali balzarono al 19%, il che significa in valore assoluto 4 miliardi e 144 milioni. L’anno successivo “scesero” al 10,7%, ma il dato non deve ingannare perché in valore assoluto raddoppiarono (7 miliardi 199 milioni): le spese per la conquista dell’Etiopia furono fatte gravare su più esercizi finanziari. Le spese coloniali rappresentavano ancora nel 1939 il 17,2% dei bilanci statali, cioè più di 7 miliardi........"

    Quindi posso azzardare a dire che........ci stavamo rimettendo alla grande?

    Continuo:

    "...Un secondo indicatore, sino a oggi quasi completamente trascurato dalla storiografia eppure fondamentale per comprendere l’esternalizzazione dell’economia italiana, potrebbe essere quello che definiremmo, in analogia a quanto fatto sopra, il tasso di colonizzazione del commercio estero......"

    Insomma la bilancia dell'import/export. Quanto ci indebitiamo o ipoteticamente guadagnato dal commercio con i paesei esteri e con le colonie?

    "...l’analisi delle serie storiche del commercio estero italiano verso le colonie tende a ridimensionare alquanto l’enfasi posta al tempo dai circoli colonialisti sull’importanza dei possedimenti oltremare per l’economia nazionale. Sul totale del valore del commercio estero le medie quinquennali dell’importazione dalle colonie oscillano dallo 0,02 del 1896-1900 allo 0,11 di dieci anni più tardi per “raggiungere” lo 0,54 nel 1916-1920. Né oltrepassano lo 0,51 nel 1926-1930 (si tenga conto delle avvisaglie della grande crisi sul commercio internazionale) e lo 0,99 nel quinquennio precedente l’aggressione all’Etiopia. Solo fra il 1936 e il 1939 si assiste a un effettivo mutamento: ma si parla ancora del 2,36% del totale delle importazioni italiane."

    Se io fossi il mistro del tesoro a questo punto starei piangendo!!


    "Il terzo indicatore economico di cui proponiamo l’esame riguarda sempre il commercio estero e consiste nel confronto fra quello che abbiamo appena definito come il suo tasso di colonizzazione con il tasso che chiameremmo di africanizzazione del commercio estero stesso."

    In poche parole i commerci tra colonie italiane e paesi stranieri.

    "Da qui l’utilità di porsi domande come: quanta parte del commercio estero andava alle colonie e quanto ad altri paesi (a colonie di altre potenze) dello stesso continente africano? O in altre parole, per l’economia italiana del tempo, Africa significava colonie o qualcos’altro? "

    "Sarebbe troppo lungo in questa sede esaminare le diverse serie storiche, per le quali rinviamo altrove. Sarà per adesso sufficiente, in termini di mera indicazione del problema, utilizzare le cifre insolitamente dettagliate disponibili nelle statistiche economiche nazionali per l’anno 1933, un anno a buon ragione indicativo di una media. Per quell’anno, in valori assoluti, le medie del commercio estero coloniale indicavano 85 milioni per le importazioni dai territori oltremare e 348 per le esportazioni dalla madrepatria. (Per inciso, per avere un orientativo ordine di grandezza sull’interscambio Italia-colonie, sommando queste cifre si avrà un totale superiore di appena 30 milioni rispetto a quella del solo bilancio del ministero delle Colonie: come a dire che questo interscambio poco più che pareggiava i principali, ma non unici, costi vivi del mantenimento di quei possedimenti...) L’aspetto che volevamo mettere in evidenza è che, in quello stesso anno, verso solo sei di tutti gli altri paesi africani (anche se si tratta di alcuni fra quelli allora economicamente più importanti: Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Congo, Sudafrica) l’Italia esporta ben 264 milioni. E, a conferma di un legame economico che durava da molto tempo, si potrebbe ricordare che in quello stesso 1933 andavano in Italia il 19,6% delle esportazioni tunisine, il 6% di quelle marocchine e l’8% - con tutto ciò che questo significa in valore assoluto - di quelle egiziane. (Da notare peraltro che questo commercio più latamente italo-africano si presentava come meno squilibrato di quello italo-coloniale, con un rapporto reciproco esportazioni-importazioni più ravvicinato)."

     
  8. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    scusate i doppioni, mi è partito un doppio click :- )

    Riguardo al bilancio militare.

    Alcuni storici affermano che c'erano 2 modi per mantenere efficienti le forze armate di un paese.

    1) Ridurre gli effettivi ed investire in tecnologia.
    2) Mantenere una massa enorme scarsamente equipaggiata.

    Indovinate un po' quale scelse l'Italia?

    Manco a dirlo, l'industria militare italiana si fondava sulle commesse delle nostre forze armate, attuare un modello 1, avrebbe comportato il fallimento del 75% delle industrie italiane dell'area "militare". Inoltre questo rispecchiava in pieno l'idea di potenza militare necessaria alla propaganda del fascismo. (Vedasi 75 divisione binarie su 2 reggimenti invece di 50 divisioni efficienti su 3 reggiment etc.....).

    Insomma il modello vincente era l'1, ma era attuabile solamente da quei paesi che erano in grado una volta mobilitati di produrre tutto quello che gli altri avevano prodotto in molti anni. In brevissimo tempo (insomma USA e RUSSIA ed in parte l'Inghilterra), tutti gli altri Italia e Francia in testa usavano il 2° metodo, un esercito bello grosso, ma pochi investimenti in nuove tecnologie. Com'è andata la II G.M. lo sappiamo tutti.

    Si è salvata la germania a cui è riuscito un giochetto, una via di mezzo tra i 2 modelli.

    Tornando all'Italia.

    Il discorso soldi spesi per riconquistare la Libia uguale soldi non andati persi nella crisi, è in parte giusto (basti pensare che in america nel 29, per rimettere in moto l'economia si pagava la gente per raccogliere le foglie per strada, mentre altri venivano pagati per risparpagliarle).

    Il problema è il modo in cui venivano spesi i soldi. Una questione di priorità. C'erano cose molto più necessarie, dove investire i soldi a fondo perduto che vennero lasciate indietro, diciamo "guadagnandoci nel presente" ma rimettendoci alla grande alla lunga
     
  9. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    si SPQR,purtroppo le spese furono altissime,ma in qualche modo bisognava pur eliminare il problema ribelli,è anche vero che almeno una parte dei soldi spesi nelle operazioni militari poteva essere speso in altre opere,però come ho gia detto,questo problema andava risolto,la tripolitania era gia stata "riconquistata" ma la cirenaica no,è con un costante problema di ribellioni,si andava incontro ad un aggravarsi dei fatti,se il problema non fosse stato risolto,le cose sarebbero degenerate fino ad arrivare a chi sa dove,come dico sempre,meglio prevenire che curare:) ,magari aspettando qualche altro annetto i ribelli avrebbero dinuovo circondato le citta costiere,costringendo così lo stato italiano a dover investire molti più soldi per mettere a tacere il problema,e pensiamo poi alla figuara internazionale che avremmo fatto!
     
  10. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    Provo a fare un' analisi della situazione in generale.

    Allora le grandi potenza hanno un impero coloniale per 2 motivi. Indirizzare il surplus della popolazione e cuccarsi le risorse economiche delle colonie.

    Gli altri paesi, vogliono diventare grandi potenze, e si domandano come facciamo?
    Be allora l'inghilterra è una potenza e ha le colonie.

    Ottimo dobbiamo avere delle colonie anche noi!! Si ma dove?

    Allora questo se lo sono preso, questo pure, quest'altro anche.

    Ok rimangono liberi Tunisia, Eritrea, Somalia, Etiopia, parte dei territori dell'Impero Ottomano.

    Ok allora puntiamo alla tunisia, ci sono già 800.000 italiani, l'economia è buona, nelle altre non c'è niente.

    Ma ce la soffia la francia. Cavolicchi e adesso?

    E adesso ci sono 2 possibilità, lasciamo perdere, o seguiamo la moda del tempo, adesso vanno le Nike, i Levis, etc... allora andavano le colonie.

    DOBBIAMO Avere delle colonie.

    Parte la propaganda, la Libia è un paradiso......milioni di italiani invece di sparpagliarsi per il mondo finalmente avranno per loro tanta terra etc...etc......

    1911/1912

    Guerra alla turchia, occupiamo Tripoli, Bengasi, Tobruck ed un'altra decina di città sulla costa. La turchia si arrende, ok, ora per avere il possesso bisogna occupare il resto del territorio. Appena ci muoviamo verso l'interno però i ribelli ce le suonano.
    I militari: Servono altri fondi e altre truppe!!
    I politici: si e i soldi li prendiamo dal salvadanio?

    Quindi si rimane in stand-by e si tratta con i capi locali.

    Scoppia la guerra, e le colonie passano di modo, adesso da bravi risorgimentali dobbiamo riprenderci l'italianissima triste.

    Ari propaganda, ari spese etc......dopotutto và di modo l'irridentismo.

    La libia viene abbandonata, i presidi nell'entroterra si ritirano, dopotutto perchè lasciarceli c'è solo SABBIA!!!

    Finisce la IGM ci siamo indebitati fino al collo con l'Intesa.
    Se prima non avevamo i soldi, figuriamoci ora.

    Bene tocca decidere cosa fare? Che facciamo?
    Paese democratico 1921. Si discute, il tempo passa, e in libia si vivacchia, visto che c'è solo sabbia, perchè spendere altri soldi che ce ne facciamo?

    Dittatura 1922, Vincere Vincere Vincere, allora avevamo stanziato 200 milioni per costruire l'ospedale di Tizio e Caio? Serno per le nuove legioni in libia...........ma come? E la fabbrica di munizioni per artiglieria? Peccato i soldi non bastano per tutti e 2.
    E l'aeroporto di Catania? Lo facciamo più corto di 200 metri
    E i nuovi motori d'aereo più potenti? Vediamo l'anno prossimo eh?

    Si riconquista lo scatolone di sabbia. Ora la Libia è tornata sotto il dominio di Roma. Urrah Urahh

    finalemente i contadini della valle padana, potranno coltivare il grano in libia (ve la ricordate l'autarchia...la battaglia del grano? etc...)

    il contadino: ma il grano non cresce sulla sabbia? E l'acqua dove la prendo nel deserto?

    Il Gerarca: A Roma le cose si fanno in grande. Allora 900 milioni per l'acquedotto per la cirenaica, 200 milioni per i fertilizzanti.........

    Contadino e le case e le case?
    Gerarca: 100 milioni per le case!!!

    Contadino e la terra e la terra?
    Gerarca: allora tu abdulla, domani vai a vivere 200 km all'interno perchè la terra del gebel serve per i contadini italiani.

    Ribellione di Omar el Muktar, altri 10 anni di guerriglia.
    Altre spese militari.

    Nel frattempo in italia:

    Pilota Italiano: Hai visto gli inglesi hanno lo Spitfire che fà 500 km/h?
    Gerarca: Si ma noi abbiamo sui nostri biplani 2 ali!!!

    Pilota italiano: ma loro hanno il nuovo tettuccio blindato!!!
    Gerarca: Noi il tettuccio lo togliamo!! Così ci vedi meglio!!

    Carrista italiano: Hai visto il nuovo carro da 20 tonnellate?
    Gerarca: Il nostro pesa solo 7, ma nel deserto si muove meglio perchè è più leggero.

    La Libia è riconquistata!!!! 2000 contadini italiani si sono spostati in libia. Abbiamo speso 2 miliardi.

    Seconda guerra mondiale etc...etc..........

    Ora noi abbiamo la fortuna di sapere com'è finita e quindi è facile dire che scemi eh? Io avrei fatto così io colà.

    Giustissimo, ma torniamo indietro al punto di partenza.
    Allora dobbiamo scegliere tra la libia, la somalia, l'eritrea, e la nuova fabbrica di cannoni?

    Politico serio: Ma lo sai che ti dico? Al diavolo la moda, noi prima dobbiamo liberare il sacro suolo della patria e poi pensiamo alle mode, e poi hai visto, nelle filippine si sono ribellati, in marocco si sono ribellati, etc.... mi sà che ormai il tempo delle colonie è finito, meglio investrire nelle infrastrutture che mancano in italia.

    Politico italiana alla carlona: Allora oggi devo riessere eletto, và di moda il colonialismo, ok mi prendo quel pezzo di deserto, così sul curriculum ci metto........Impero coloniale munito.
    Domani và di moda quell'altro etc.................

    Lasciamo perdere la politica, guardiamo i fatti:
    Il politico alla carlona, si può riassumere con quello che ha fatto il fascismo, vanno di moda le colonie, via alle colonie. Cacchio però in patria nella pianura pontina si muore di malaria.
    Via bonifichiamo la pianura pontina!!! Ma i soldi non servivano per battere i ribelli? E vabbè li battiamo domani tanto stanno sempre lì no?
    Etc....etc.........

    Lasciar stare i ribelli avrebbe causato più danni?
    Si.

    Ma ne ha causati molti di più andarci ad impelagare nella conquista della libia, dell'etiopia?

    Ci fossero state miliardi di tonnellate di grano, vabbè pazienza, si tratta di mangiare o di morire. Ma andare a conquistare un paese, propaganda:" perchè sono incivili", o perchè la bibbia dice che ci sono montagne d'oro, dopotutto c'erano le miniere di salomone no? (purtroppo è vera pure questa, non mi ricordo quale ente fascista).

    Secondo te cos'era meglio?

    Tante volte il problema è nel modo in cui si fanno le cose. Poi i motivi possono essere più o meno giusti, quello è un discorso "politico", anche se fino ad un certo punto.

    Sul modo però c'è poco da politicizzare, hanno fatto ridere il mondo, e tu ti preoccupi della risondanza mondiale della notiza dell'abbandono della libia?

    Lo sai che gli USA dopo anni di guerriglia con i Filippini, hanno deciso di abbandonare le filippine? Quando si sono ritirati, hanno indetto le elezioni, hanno creato una repubblica, si sono accordati per basi, etc......hanno firmato trattati militari, commerciali etc......
    Insomma invece di rimetterci, c'hanno pure guadagnato.

    E le altre potenze invece di dire "non valgono niente hanno perso una colonia", sono rimasti stupiti dalla manovra abilissima?

    Noi invece stavamo ancora al credere obbedire combattere.....e invece di preoccuparci di cosa fosse (non dico giusto) ma meglio per noi, stavamo a pensare a quello che avrebbero detto gli altri se..........
     
  11. ange2222

    ange2222

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    Cito dalla canzone "Stornelli neri"

    "...Dai dai dai l'abissino vincerai Se il Negus non risponde
    E all'armi fa l'appello Noi gli farem gustar
    L'antico manganello Dai dai dai l'abissino vincerai
    E' una nazione grande Che ha molti quattrini
    Noi in compenso a Roma Abbiamo Mussolini..."


    Il popolo poteva pensare che l'Etiopia fosse un paese ricco, ma non lo potevano certo pensare i nostri pezzi grossi.

    Ricordo che Haile Selassie vinse uno scontro di piazza contro l'opposizione con l'appoggio di un FIAT 3000 guidato da due italiani.
    (Appena riesco cito la fonte.)


     
  12. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    Il fatto è riportato anche da Del Boca in uno dei suoi libri e dall'addetto diplomatico italiano di Addis Abeba.
     
  13. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    Si SPQR su la politica coloniale italiana hai ragione,però tu tralasci un fatto di enorme importanza,che figura avremmo fatto a livello internazionale?ma come l'inghilterra ha colonie in tutto il mondo,nella quale scoppiano ribellioni di ogni genere,eppure non si è mai arresa,e noi ci facciamo mettere in scacco da qualche contadino?fare una figura così,in campo militare,per l'epoca,sarebbe stato devastante,poi sul fatto che abbiamo sbagliato obbiettivi hai tutte le ragioni di questo mondo,però c'è anche da dire che eravamo una nazione giovane con poche colonie libere da prendere!poi per il fatto della tunisia credo che ci fosse gia stato un accordo internazionale,affinche la francia la occupasse,e nel mezzo cera anche l'Italia.
    scusa Ange2222,che fatto è questo del fiat 3000 utilizzato contro una ribellione?
    a ragazzi nessuno mi ha ancora rispoto sul fatto della somalia e dell'etitrea,su come le abbiamo conquistate.
     
  14. ange2222

    ange2222

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    mi son dimenticato di andare a controllare, quindi tiro fuori la vicenda dal buco nero della mia memoria, se scrivo cavolate perdonatemi:

    Haile Selassie doveva essere incoronato Negus, ma ad Addis Abeba ci furono scontri tra suoi seguaci e gruppi contrari alla sua incoronazione.
    Era presente ad Addis Abeba un Fiat 3000, dono dell'Italia, con un pilota del RE ed un 'capocarro' (in realtà un sottufficiale dei servizi segreti).
    Fu sufficiente mettere in strada il FIAT 3000 perché gli scontri finissero lasciando Haile Selassie vincitore.
     
  15. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    Forse tralasci un fatto fondamentale.
    Scoppia una ribellione in Sud Africa, l'Impero britannio si mobilita per soffocarla.
    Scoppia una ribellione in Malesia, l'Impero britannico si mobilita per soffocarla.
    etc....etc......

    Dal discorso che stai facendo credo che ti sei posto la domanda, e sei giunto alla conclusione che ci avrebbero rimesso in "prestigio".

    Io invece penso che alla Regina, importasse molto di più dei 250.000 kg di oro, platino,diamanti estratti del sudafrica. Delle 50.000 tonnellate di stagno che venivano estratte in Malesia, della gomma, caucciù etc....

    E fino a qui siamo 1 pari, io credo che lo facciano per interessi tu, per l'onore.

    Ora se guardiamo la campagna in afghanistan degli inglesi, vediamo che invadono e conquistano, poi gli afghani si ribellano e gli inglesi se ne vanno a casa.
    Come mai non difendono l'onore inglese?

    Secondo me perchè in afghanistan il gioco non valeva la candela, che se ne fanno di km e km di montagne incolte?

    Secondo te gli inglesi fino al 1950 non vollevano mollare l'India per un discorso di onore, perchè si erano affezionati, o perchè l'india importava il 50% dei prodotti industriali inglesi, perchè venivano estratte tonnellate di materie prime etc...?

    Ora rifacciamo il discorso per l'Italia? Che ci guadanamo a spendere soldi per sottomettere 2 contadini, facciamo pastori che è più adatto :) in libia?

    200km quadrati di deserto, ok se dobbiamo rifare le spiagge di rimini e riccione, la sabbia ci può tornare utile, abbiamo difeso l'onore e poi?

    Ti dirò di più.

    Sai perchè a Dogali, ad Adua, a Isandlwana, Khartoum etc... le potenze coloniali le hanno prese?
    Perchè non c'è bisogno di mandare un esercito per sconfiggere 4 "straccioni" armati di lance e scudi.

    Ora che onori guadagna un militare del 1930 armato di mitragliatrice, pistola, bombe a mano, a sconfiggere un contadino con una fionda?

    Allora se non si può fare una reputazione sconfiggento 2 pastori e 3 contadini, perchè ci dovrebbe rimettere la reputazione se decide che spendere 2 miliardi per tenersi un bel deserto non vale il gioco?

    L'hanno fatto tutti, tranne noi. Quando tirava un'ariaccia e c'era poco da guadagnare, hanno fatto tutti le valige e se ne sono andati, noi no.

    L'etiopia era l'unico stato non colonizzato in africa, insiem a Libia, Somalia ed Eritrea, tutti gli altri territori erano stati occupati, secondo te perchè? Perchè l'Etiopia non è stata occupata da Francia e Inghilterra prima che arrivasse l'Italia nel 1936?

    Allora la somalia non l'abbiamo conquistata, l'abbiamo comprata dal Sultato di Zanzibar. O meglio la società Filonardi ha affittato i porti della Migiurtina per tot anni pagando un affitto al sultano. Poi è subentrata la società del Benadir che ha preso in affitto anche i porti del nord della costa. A questi è subentrato il governo Italiano che ha rilevato i debiti (come al solito, tanto paga pantalone), della società del Benadir ed ha alzato la bandiera.
    A quel punto ha detto, la somalia è mia. Tutti le altre nazioni hanno riso sotto i baffi, ed hanno detto per me, fà un po' come ti pare.


    Discorso simile per l'Eritra, sul finire del 1800, in Sudan era scoppiata la rivolta del Mahdi, i dervisci si stavano spingendo verso sud dopo aver occupato Khartoum, e stavano distruggendo le guarnigioni del kedivè egiziano sulla costa del sudan, verso l'eritrea.

    Gli inglesi che erano riusciti a respingere i dervisci verso l'interno (temevano che una volta raggiunta la costa, trovassero qualcuno disposto a vedere armi ed altro), temevano che i dervisci respinti dal mare in sudan ci provassero, con le scarse guarnigioni egiziane in Eritrea.
    GLi Italiani cercavano una colonia, gli inglesi qualcuno che spendesse soldi al posto loro per evitare che i dervisci raggiungessero il mare. E ci siamo fatti infinocchiare per la seconda volta :mad:.

    Rubattino occupa la baia di assab comprandola dai "capi villaggio" locali, per farne uno scalo per il rifornimento di acqua e carbone per le navi italiane dirette in estremo oriente.
    Assab è un forno, e viene considerata poco adatta per fondare una colonia.
    Quando gli inglesi ci propongono di occupare Massaua, a noi sembra vantaggioso, quindi parte una spedizione dall'Italia, per qualche tempo convivono le autorità egiziane e quelle italiane, poi quelle egiziane si ritirano, e rimangono con gli italiani.

    Anche massaua è un forno, quindi gli italiani pensano bene di salire in quota per trovare un po' di aria fresca e puntano sull'asmara.
    Ma Asmara è la capitale del Tigrai una provincia Etiopica, e agli Etiopi non stà bene che questi nuovi arrivati facciano come gli pare a casa loro. Vengono firmati alcuni trattati, che poi l'italia non rispettera occupando altri territori, verso nord fino cassala, e verso l'interno. Prendendo batoste su batoste ogni volta che gli etiopi si spazientiscono (vedi Dogali).

    Poi un bel giorno un paio di avventurieri, che fanno da mercanti/diplomatici (uno poi diventerà ambasciatore) per l'italia, hanno la bella idea di fregare il negus. Fanno il trattato di Uccialli. Sulla versione italiana scrivono che l'etiopia diventerà un protettorato italiano su quella etiopica scrivono che l'etiopia PUO' servirsi dell'Italia per trattare con le altre nazioni. Poi la cosa degenera e si arriva ad Adua.

    Quindi di conquista c'è veramente poco.
     
  16. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    Purtroppo l'Onore è una cosa dalla quale non si trae tanto profitto.....
    ah se l'Italia fosse nata un pò prima!altro che libia....
    ah se l'Italia avesse trovato subito il petrolio!altro che debiti...
    purtroppo come mi hanno detto e ripetuto cento volte,la storia non si fa con i se o con i ma,le cose ovviamente sono andate in modo molto diverso:(
    comunque grazie per le informazioni su l'eritrea e la somalia,comunque queste colonie furono "comperate" o conquistate per poi utilizzarle come rampa di lancio verso l'etiopia.
    Certe volte tralascio il fatto puramente economico della situazione,quando come ho gia detto,l'onore(purtroppo)è una merce rara ma inutile.
     
  17. Principenero

    Principenero

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    Avevo già detto che si possono trovare mille e mille ragioni per ataccare certe decisioni di quel tempo.

    La dittattura è un regime che si BASA sul consenso,alto dissenso,molti partigiani,caduta del regime.
    Inoltre tu dici che dopo che un bambino viene educato con la testa di Mussolini sulla cattedra ,inevitabilmente appoggerà le sue decisioni,giustissimo,ma chi andava a combattere in Etiopia e che voleva l'Etiopia non usciva da così tanti anni di propaganda.Cmq dici anche tu nulla di scandaloso.

    Inoltre la squadra si preoccupava di occupare e conquistare quel territorio non di farlo diventare un paradiso.Serviva l'impero al momento.

    I dati per quanto mi riguarda spesso non li scrivo semplicemente perchè possono essere campati in aria tanto quanto i ricordi,le parole di un utente.....bastava guardare il dibattito di qualche mese fa tra Silvio e Romano......i miei dicono che siamo 3,ma se i miei dicono che siamo 6!

    Ma ciò che mi è dispiaciuto di più è stato essere canzonato(per non dire altro) da due membri dello staff di questo sito.......penso che qui si discuta e basta,il rispetto non dovrebbe mancare mai.....

    Darsky quando ha punito non ha offesso nessuno,ed era Darsky.....(nel senso che se lo poteva pure permettere essendo il capo)
     
  18. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    mi spiegheresti meglio quest'affermazione.

    grazie
     
  19. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    Sppungo che Principe intedesse che visto che all'epoca l'Italia(essendo nella top 4 delle nazioni europee)era l'unica a non avere un impero....pur non ricavandoci soldi,l'impresa dal punto di vista morale,serviva.
     
  20. GyJeX

    GyJeX

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    In questa Top 4 immagino ci fosse anche la Germania, che è noto a tutti quanto vasto fosse il suo impero coloniale...
     

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