Dipende cosa si intende per forza: una grande massa di cittadini (vedi rivoluzione francese o americana) o una entità soprannaturale? Poi è anche vero che i grandi uomini sono descritti dalla storia: se vincesse l'ISIS contro i raid e conquisterà effettivamente l'Europa, parleremo del Califfo come un grande personaggio storico.
Le forze prive di volontà della storia, come l'evoluzione europea che portò allo sviluppo della borghesia da cui nacquero i bisogni che portarono alle rivoluzioni. A tutti i grandi eventi, in cui gli uomini sono stati coinvolti, servivano delle condizioni di partenza. La Rivoluzione francese non poteva avvenire in Cina, ma nemmeno in Spagna o e nemmeno nella Francia del secolo prima. Queste condizioni di partenza sono il risultato di processi storici lunghissimi, a loro volta scaturiti da altri processi storici lunghissimi. In questi processi storici i grandi uomini possono avere un'influenza diversa dalle forme meramente esteriori o, in caso di vera grandezza, accelerazioni o rallentamenti? Io penso di no. NB: si sta parlando della storia sociale, economica, culturale, quella per cui nell'Ottocento conta dire solo che si passò dall'antico regime alla democrazia borghese con quel che ne consegue. La storia politica è ovviamente molto influenzata dagli uomini, senza Napoleone non abbiamo l'impero francese e la cartina d'Europa non si sarebbe tinta di blu, perlomeno a quella maniera.