i pregi di war in the pacific

Ho registrato Witp il 15/12/2005 (AE il 29/07/2009) e da quel momento non è più esistito altro wargame per PC (anche se adesso sono entrato nella grande avventura di WiF ): non riesco nemmeno ad immaginarmi quanti soldi ho risparmiato )))) !!!!!!!!!!

 

World in Flames

 

mi scuso con peterpan per essere arrivato dopo e avergli copiato (involontariamente) l'avatar: è che volevo un dauntless e ho scelto quella foto senza rendermi conto che, tempo prima, l'avevi già usata tu.

 

se usi una Trilli ignuda son sicuro che peterpan ti perdona

 

mo' la cerco

 

Cambio?

 

Beh,
in questi giorni sto girando a vedere un pò di altri wargames, e mi viene naturale fare un confronto. Sarà pieno di difetti, WITP, uno l'ho trovato perfino io, ma quel che conta sono sempre non i valori assoluti, ma relativi, cioè i confronti.
Al di là della diversa scala, a ben pensarci, il vero punto di forza di WITPae è la cosa per me più importante: la libertà.

Nessun altro wargame, che io ricordi, a qualsiasi scala e in qualsiasi ambientazione, consente tale libertà di gioco. Il giocatore può fare veramente tutto ciò che vuole, cambiare idea, attaccare qui o li, pianificare con mesi di anticipo, muoversi in un teatro immenso, fare come nella storia o meno, nessuna ambientazione è già stabilita a priori. Hai così tante cose da fare, che puoi perfino prenderti il lusso di non fare qualcosa, o (per assurdo) di non fare nulla, e divertirti comunque.
Il senso di libertà che mi dà WITP, quando si apre la schermata di gioco dopo il caricamento, la sua immensità, non riesce a trasmettermela niente altro.

Per ora...

 

infatti è fondamentalmente un wargame 'strategico'

più scendi verso il basso nella scala più quella che chiami 'libertà' sarà ovviamente limitata ...

 

Eh, vuol dire che allora io sono per gli strategici.
Beh, però, a ben pensarci, steel panther, che è un tattico, e quindi di almeno due scale più basse (ho studiato, eh, grande operazionale, operazionale, grande tattico, tattico) mi consente un livello altissimo di libertà (dozzilioni di scenari, editorone come piace a me APDS (a prova di scemo), libera composizione del mio battaglione in email, cinque anni di guerra e non solo tre mesi in un teatrino, ecc. ecc.).

E poi, sarai d'accordo con me che la scala non è sinonimo sempre di libertà controllata e realistica. Da banotto giocavo ad Axis and Allies, poi me lo sono ritrovato su pc (orrore), e anche in HOI ho conquistato fino all'India coi tedeschi, che Alessandro Magno me lo son giocato di tacco, ma scala strategica e libertà non vuol dire libertà di fare minchiate.

WITPae è il simulacro, l'altare, il sacro sepolcro della libertà di fare, data la realtà storica.

 

ma io ho detto 'quella che tu chiami libertà'

SP ti da una grandissima flessibilità nella creazione di scenari; ma una volta creato, lo scenario è tattico, non è che puoi dare libero sfogo ad idee particolarmente brillanti : sei confinato in quei (al massimo) 10x8 km ...

 

@duettoalfa : cambio il mio avatar, ormai mi aveva un po' stufato ... )

 

l'importante è che rimani dalla parte illuminata del mondo

 

Ma certo!!

 

Vi devo ringraziare di cuore. Affascinato dalle vostre disussioni, ho comprato WITP AE. Il gioco è veramente splendido e regala momenti di gioia. Grazie!

 

Benvenuto! Se hai domande da fare non esitare, siamo pochi ma buoni...che un buon vento la accompagni, Ammiraglio @Vortiporio ! Viva l'Impero! (quando ci vuole ci vuole...in pratica sempre). Cos'hai pensato al primo impatto, una volta vista la mappa sullo schermo?

 

Benvenuto nel tunnel! Hai già deciso se stare coi cattivi imperialisti gialli criminali di guerra assetati di sangue innocente o con gli angeli bianchi che portano la luce della democrazia nel mondo oscurato dalla guerra voluta dagli altri? (Noi non volevamo. Ci hanno costretto a entrare in guerra: noi non volevamo!)
spero di non aver influenzato la tua scelta...

 

i

ehi. Quale impero e impero?

 

Quello di Renzi?

PS. mi intriga quella i isolata prima del quote...sei criptico

 

Per carità. Sono al mare. Fammi pensare solo alla spiaggia e al mio libro biografico su Berlinguer.