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ITALIA 1933 - AAR

Discussione in 'Darkest Hour' iniziata da alberto90, 25 Giugno 2015.

  1. alberto90

    alberto90

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    E come faccio a rischierare le brigate?
     
  2. Carlos V

    Carlos V

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    Sulla schermata di ogni divisione c'è un pulsante con una B sopra. Premi quello per aggiungere o togliere una brigata a quella divisione. Ricorda che una brigata tolta da una divisione ha bisogno di un po' di tempo prima di poter tornare nuovamente in servizio. Potrai compiere quest'operazione solo se le truppe si trovano nel tuo territorio.
     
  3. alberto90

    alberto90

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    ah grazie.
     
  4. Djmitri

    Djmitri

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    Si in effetti anchio non avrei fatto divisioni di cavalleria (almeno fino a quando non saranno motorizzate) e tantomeno con brigate di artiglieria...
    Io sono per i blindati! :cool:
     
  5. alberto90

    alberto90

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    1938
    Il completamento del successo
    Roma, 30 dicembre 1937

    Il Duce è al settimo cielo per la nostra vittoria in Spagna. Le perdite umane da parte nostra sono state alte ( si parla di poco meno di 100.000 uomini ), ma tra un paio d' anni esse saranno già ampiamente riparate.
    Ho già dato ordine di arruolare sei nuove divisioni di fanteria, tre potenziate da brigate di fucilieri e tre da blindati leggeri. Entro la fine di ottobre esse saranno disponibili per le future campagne di conquista.


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    Roma, 4 febbraio 1938

    Ieri la Germania ha pubblicamente mostrato la sua sfacciataggine al Mondo. Hitler, continuando nella sua sfida al Trattato di Versailles, ha inviato reparti dell' esercito ad occupare l' Austria. E gli austriaci, non si sa perchè, hanno votato all' unanimità per l' annessione alla Germania.
    Prevedo per il futuro altri foschi eventi oltralpe e il Duce, che non ama i tedeschi, teme che la Germania punti a creare un nuovo " impero " che renda l' Europa sua vassalla. Dobbiamo fare qualcosa per impedirlo e inglesi e francesi la pensano come noi. Forse potremmo creare un cordone difensivo per imbrigliare i tedeschi e impedire il crollo totale del sistema continentale uscito dalla Prima guerra mondiale.

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    Roma, 15 giugno 1938

    Come hanno potuto pensare che avremmo ceduto alle loro assurde richieste? questi nazionalisti sono veramente degli ingenui e forse anche un pò sfacciati.
    Il governo di Leon ha osato pretendere dal nostro governo la restituzione di alcune provincie spagnole che abbiamo conquistato con le armi ai repubblicani.
    Il Duce ha naturalmente cacciato i rappresentanti nazionalisti e subito dopo mi ha ordinato di comunicare tramite telegrafo al comando militare a Madrid, di tenere pronte le divisioni ancora dislocate in Spagna. Ha deciso di farla finita con i nazionalisti.

    Roma, 20 giugno 1938

    La guerra al governo di Leon è stata dichiarata ufficialmente a partire dalla mezzanotte di oggi. Tra un paio d' ore le nostre truppe procederanno all' invasione della Galizia e dell' Andalusia meridionale. Sappiamo che questa guerra sarà breve e quasi sicuramente vittoriosa, dunque otterremo tutto ciò che resta delle colonie spagnole in Africa.

    Ancora una volta Graziani cessa di scrivere per poter seguire con più attenzione lo svolgimento del conflitto in Spagna.

    28 giugno: Alle 4 del mattino 24 divisioni italiane varcano il confine con la Spagna Nazionalista puntando su Leon e Oviedo. Di fronte a loro una sola divisione nazionalista a difesa della capitale, Leon.
    1 luglio: I nazionalisti sono sbaragliati. 7.500 spagnoli restano sul campo assieme a 1.800 italiani. Leon è perduta.
    27 luglio: Cadute Leon e Oviedo gli italiani precedono verso La Coruna e Vigo. A difesa della Coruna i nazionalisti fanno accorrere tutte le loro divisioni dai territori coloniali, ma questo apre la strada al massacro che costa oltre 20.000 morti agli spagnoli e quasi 18.500 italiani.
    4 agosto: I superstiti della battaglia della Coruna si radunano a Vigo e li, accerchiati e impossibilitati a fuggire, sono massacrati. 4.800 spagnoli perdono la vita contro meno di mille italiani.
    9 agosto: Cadute anche Coruna e Vigo, i nazionalisti si asserragliano nelle campagne dove sono scovati e massacrati fino all' ultimo uomo. 9.500 sono le vittime spagnole, 4.700 quelle italiane.
    14 agosto: Dopo aver conquistato senza perdite Cadice e Malaga, gli italiani sbarcano nel Marocco Spagnolo e prendono Tangeri, puntando poi su Nadbor.
    Intanto, nel Mare di Alboran, la squadra dei sottomarini italiani intercetta e affonda la corazzata Epagne provocando la morte di oltre 1.100 uomini dell' equipaggio.
    16 settembre: caduta Nadbor il 21 agosto gli italiani cominciano le trattative col governo nazionalista per concludere la pace e solo dopo 20 giorni, nonostante la sconfitta militare acclarata, i nazionalisti si rassegnano alle condizioni imposte dai vincitori.
    L' annessione diviene fatto compiuto alle 23.59 del giorno stesso. La Spagna non esiste più

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    Roma, 21 ottobre 1938

    Ora che controlliamo lo Stretto di Gibilterra ( in collaborazione con gli inglesi di Gibilterra ) e che disponiamo di tutte le colonie spagnole in Africa, il Duce ha deciso di cominciare a tessere una rete di alleanze balcaniche per bloccare l' avanzata diplomatica tedesca nella zona.
    Ieri abbiamo ottenuto il primo risultato di questa politica balcanica. Il regno di Bulgaria ha accettato di unirsi a noi. In cambio dell' alleanza abbiamo promesso ai bulgari alcune conquiste militari quando sarà il momento di intervenire con le armi nei Balcani.

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    Roma, 30 ottobre 1938

    Il nostro esercito continua a crescere. Le perdite subite nella guerra con la Spagna sono ormai quasi del tutto rimpiazzate ed entro il prossimo gennaio supereremo la quota del milione e centomila uomini.
    Intanto ho dato ordine di arruolare altre sei divisioni, tre di fanteria e tre di cavalleria e tre nuovi trasporti. Le divisioni di fanteria riceveranno una brigata di artiglieria pesante in supporto.

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  6. Carlos V

    Carlos V

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    Ben fatto! :)
    Adesso conquista l'Arabia Saudita per prenderti il suo petrolio e dire addio, almeno per un po', ai problemi di rifornimento. Attenzione che in Arabia c'è un solo punto di sbarco e non tutte le zone desertiche sono collegate tra loro, per cui pianifica bene l'invasione.
    Per il resto continua così!
     
  7. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Devi avere un bel po' di dissenso con tutte queste invasioni.
     
  8. alberto90

    alberto90

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    In realtà no ... zero zero zero. Il popolo è con me.
     
  9. alberto90

    alberto90

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    1939
    L' Europa alle armi
    Roma, 8 febbraio 1939

    La sete di conquista di Hitler non ha fine. Alla fine dello scorso anno ha preteso ed ottenuto ( con l' ignominiosa e tacita approvazione di inglesi e francesi ) che i cechi cedessero al Reich la regione montuosa dei Sudeti dove, la popolazione di lingua tedesca è la maggioranza.
    E ieri, con un colpo di mano assolutamente prevedibile, i tedeschi si sono impossessati di quel che restava della repubblica cecoslovacca. Al Reich sono state annesse Boemia e Moravia, mentre la Slovacchia si è proclamata indipendente con la protezione ( o meglio, il protettorato ) della Germania.
    Dopo l' Austria, un' altra nazione nata dalla dissoluzione dell' Impero asburgico, è stata cancellata dalla faccia della terra.
    Il Duce è sempre più preoccupato e sta premendo con Francia e Regno Unito per creare un cordone attorno alla Germania e tentare in tal modo di bloccarne le vie di espansione. Ormai non restano che Polonia, Ungheria e Jugoslavia, agli immediati confini del Reich con cui trattare. Domani Ciano partirà per una missione diplomatica a Varsavia, Budapest e Belgrado col compito di legare quanto più possibile le tre repubbliche al nostro regno. Se la missione avrà successo potremmo far sapere ai tedeschi che se proveranno ad aggredire uno qualsiasi dei nostri alleati, l' Italia sarà pronta ad intervenire contro di loro al fianco di Francia e Regno Unito.

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    Roma, 10 giugno 1939

    Purtroppo Ciano ha fallito. Ne i polacchi, ne gli ungheresi e neppure gli jugoslavi hanno accettato di legarsi all' Italia in funzione antitedesca ( anche se gli ungheresi seguono più o meno la nostra linea politica ). Inoltre, rotte le relazioni con l' Albania dopo che re Zog si è rifiutato di abdicare e consegnare il suo paese a re Vittorio Emanuele, abbiamo saputo che gli albanesi hanno stretto un patto di alleanza con Hitler, che poi ha legato a se anche l' Ungheria. Il Duce è furioso e minaccia di intervenire contro i tedeschi comunque, anche senza motivi di alleanza con la Polonia o la Jugoslavia.
    Ma sono riuscito a fargli capire che senza il sostegno di Francia e Regno Unito avremmo ben poche speranze di farcela contro le armate tedesche, benchè il nostro esercito sia ormai forte di oltre un milione e centomila uomini, più gli 82.500 che il nostro alleato bulgaro ci metterebbe a disposizione in caso di guerra.
    Il futuro si prospetta fosco. Temo una nuova guerra mondiale ....

    Roma, 8 luglio 1939

    Ci siamo. Il momento di decidere da che parte stare è giunto, forse prima di quanto si pensasse. Ieri la Germania ha aggredito la Polonia, incappando nella scontata dichiarazione di guerra franco-inglese. La Polonia è spacciata, e lo sanno tutti, ma la notizia che gli alleati occidentali sono già in guerra con i tedeschi rassicura un pò il Duce, che non era così certo del loro intervento.
    Ora, se riusciamo a stringere migliori rapporti diplomatici con loro e magari entrare nella loro alleanza ( per ora sembra impossibile, viste le differenze enormi di politica che ci dividono ), potremmo impedire alla Germania di schiacciare l' Europa.

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    Roma, 8 agosto 1939

    La Polonia è caduta. Nel giro di un mese i tedeschi hanno annientato i coraggiosi polacchi e ora hanno spartito quel che prima era il territorio polacco con i comunisti russi. Il Duce, quanto l' ha saputo, a momenti ci resta secco. Ma come .. Hitler il nazista che fa accordi con i comunisti che ha sempre detestato? A che punto siamo arrivati???
    Questi tedeschi sono pazzi, bisogna fermarli prima che sia tardi ... ammesso che non sia già troppo tardi.

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    Roma, 13 novembre 1939

    Sul fronte occidentale non vi sono movimenti di terra, solo qualche occasionale attacco aereo alleato che più che altro consuma le energie franco-inglesi senza produrre grandi danni alle industrie tedesche.
    Il Duce ha dato ordine di continuare con l' arruolamento di uomini, in modo da non farci trovare impreparati il giorno in cui l' Italia dovrà scegliere da che parte stare nel grande conflitto che è già iniziato.
    Altre sei divisioni di fanteria saranno quindi pronte entro la prossima estate.

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  10. Carlos V

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    La situazione si sta facendo tesa, anzi, la scintilla è già scoppiata!
    Se desideri entrare negli Alleati è fattibile, anche senza necessariamente diventare democratico. Ti basta migliorare le relazioni con il Regno Unito (o con la Francia, comunque con il capo dell'alleanza, che in questo momento non ricordo chi sia) e dovrebbero accoglierti senza problemi. Probabilmente dovrai abbandonare la Bulgaria e sciogliere l'alleanza che hai siglato con lei.

    Stai reclutando solo divisioni di fanteria o stai costruendo anche navi e aerei?
     
  11. alberto90

    alberto90

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    mi sto concentrando su truppe di terra. Al momento ho un flotta abbastanza forte da poter dominare il mediterraneo ( naturalmente resterò così forte sul mare fino a quando sarò neutrale ) ....
    Comunque al momento ho relazioni stabili con gli alleati ( più o meno + 50 sia con gli inglesi che con i francesi ) .. sto cercando di diventare più democratico anche per convincere Hitler che non potrà contare su di me, casomai gli venisse voglia di provare a contattarmi.
     
  12. alberto90

    alberto90

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    1940-1941
    Duello all' ultima conquista
    A partire dal 1940 il diario di Graziani cessa di fornire informazioni.
    E intanto la Germania, dopo l' offensiva in Polonia, riprende le aggressioni volgendo le sue mire all' occidente del Continente. All' inizio di marzo i nazisti dichiarano guerra alla Norvegia, tre giorni dopo tocca alla Danimarca. Gli inglesi, nonostante la soverchiante superiorità navale, non intervengono per impedire l' invasione del piccolo regno che infatti si arrende dopo una decina di giorni, finendo inglobato nel Reich. La Norvegia invece, protetta dallo Stretto dello Skaggerak e dalla marina britannica, riesce ad evitare l' invasione e diventa una base avanzata per l' aviazione di Sua Maestà, che in tal modo può colpire fin nel cuore della Germania correndo meno rischi.

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    Due mesi più tardi, in maggio, i tedeschi aprono ufficialmente il fronte occidentale invadendo contemporaneamente Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo.
    Nonostante i rinforzi inviati dai francesi gli olandesi cedono quasi subito ai panzer tedeschi e così i belgi. Il Lussemburgo si arrende nel giro di 48 ore. Il 4 giugno i Paesi Bassi sono annessi al Reich mentre la regina Guglielmina parte per l' esilio nelle colonie del Pacifico, due giorni dopo, caduto anche il Belgio europeo, gli inglesi prendono possesso delle colonie belghe africane con il consenso del re Leopoldo, per impedire ai tedeschi di impossessarsene.

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    La Francia, alle prese ora con l' invasione tedesca su tutto il fronte, si batte con valore e disperazione per mesi, mentre gli inglesi tentano tramite l' aviazione, di rallentare l' invasione, senza successo.
    Alla fine di agosto la Francia continentale è ormai completamente occupata dai nazisti ma il governo di Parigi, rifiutandosi di cedere alle richieste di Berlino, si trasferisce in Africa e da li continua a combattere, sopratutto contro le continue ribellioni delle popolazioni locali fomentate da agenti tedeschi.
    A metà settembre, con l' Europa centrale ormai nelle mani di Hitler, Mussolini e il governo italiano, sentendo il fiato minaccioso della Germania anche sul confine occidentale, decidono di fare qualcosa per impedire che i nazisti possano allungare ulteriormente le loro grinfie sui Balcani ( i governi filotedeschi governano già in Albania, Ungheria, Romania e Slovacchia ). Sanno bene che se i Tedeschi si impossessano della Jugoslavia, l' Italia rimarrebbe accerchiata e quindi costretta a unirsi ad Hitler per evitare l' isolamento politico, oppure affrontare l' invasione schierandosi con gli alleati, che al momento paiono in gravi difficoltà.
    Mussolini invia quindi il ministro Ciano a Belgrado con una richiesta formale al governo jugoslavo di cessione all' Italia della Dalmazia, antica terra appartenente alla Repubblica Veneta e terra irredenta dai tempi di Versailles.
    La prima richiesta formale viene rifiutata sdegnosamente il 26 agosto. Ne viene fatta una seconda un mese dopo e ancora una volta la Jugoslavia rifiuta.
    Il 30 settembre Graziani ordina l' arruolamento di altre sei divisioni di fanteria, mentre l' esercito italiano conta ormai un milione e centosessanta mila uomini.

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    Dieci giorni dopo, ottenuto ormai il casus belli desiderato, Mussolini dichiara guerra alla Jugoslavia ( dopo aver ottenuto da Londra e dal governo francese in esilio il permesso e l' autorizzazione ). Le 17 divisioni schierate in Friuli e in Istria passano subito all' offensiva avanzando su Lubiana e Karlovac.

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    L' attacco italiano ottiene subito i suoi effetti. Nel giro di 11 giorni cadono Lubiana, Karlovac e Maribor al prezzo di circa 3.000 morti italiani e oltre 7.000 jugoslavi.
    Agli inizi di novembre, affluite nuove divisioni, gli italiani procedono con l' offensiva in Dalmazia puntando su Bihac, Spalato e Travnik, mentre altre truppe minacciando Zagabria e Bjelovar dalla Slovenia.
    Al 30 novembre gli italiani occupano l' intera Dalmazia, la Slovenia, Bihac e Bjelovar e avanzano su Zagabria. A sud intanto i bulgari, che sperano di ottenere grandi conquiste, hanno sfondato il fronte serbo-macedone occupando Kumanovo, Pirot, Nis e Bor, minacciando seriamente persino la capitale jugoslava.
    A metà dicembre Ciano, inviato d' urgenza a Sofia da Mussolini, convince i bulgari a ritirarsi entro i loro confini prebellici, chiedendo loro di distrarre il maggior numero di divisioni jugoslave e promettendo in cambio la cessione della Macedonia una volta sconfitta la Jugoslavia. I bulgari accettano, ripiegano entri i loro confini e si limitano a brevi attacchi mirati per tenere bloccate sui loro confini almeno 15 divisioni jugolsave.
    Alla fine di dicembre gli italiani, che hanno continuato ad avanzare nonostante la resistenza jugoslava, occupano anche la Croazia e la Slavonia e ora puntano sulla Bosnia e la Serbia settentrionale.
    Le perdite, seppure più pesanti rispetto ai conflitti precedenti, sono facilmente rimpiazzabili e questo permette al governo italiano di procedere nell' offensiva nonostante i rigori dell' inverno balcanico.
    Alla fine di febbraio del 1941 la Bosnia è occupata e ai primi di marzo si avanza nel Kosovo e nella Serbia centro-settentrionale, mentre viene dato il via libera ai bulgari per l' invasione della Macedonia.
    A metà aprile, caduta Belgrado, il governo jugoslavo comincia le trattative di pace, offrendo all' Italia la Dalmazia e la Slovenia e alla Bulgaria la Macedonia. Ma Mussolini, che teme un successivo intervento tedesco in Serbia, Bosnia, Slavonia e Kosovo, rimaste indipendenti, pretende la completa annessione. Alla fine, il 22 aprile 1941, gli jugoslavi accettano le richieste italiane, firmano la pace e dichiarano l' annessione al regno italiano.

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    Tre giorni dopo, bulgari e italiani si ritrovano a Belgrado per il passaggio di consegne. Ai bulgari sono consegnate la Macedonia e la regione di Pirot, gli italiani tengono il resto ( Slovenia, Serbia, Slavonia, Dalmazia, Bosnia e Montenegro ).
    Vittorio Emanuele assume i titoli di re di Jugoslavia e principe di Montenegro, mentre l' erede al trono, oltre al titolo onorifico di principe di Piemonte, assume anche il titolo di principe di Serbia e duca di Bosnia.

    All' inizio di settembre Graziani ordina un nuovo arruolamento, altre sei divisioni di cui tre di fanteria e tre motorizzate, pronte entro l' estate del 42.
    L' esercito regio intanto, riparate le perdite subite nella guerra di Jugoslavia ( all' incirca 15.000 uomini ), conta circa un milione e trecentocinquanta mila uomini.

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  13. alberto90

    alberto90

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    1942-1943
    L' Italia affila le unghie,
    falce e martello contro svastica
    Nel 1942 non accade nulla. I tedeschi continuano a tenere l' Europa centrale sotto la sferza del nazismo, gli inglesi radunano tutti i mezzi militari degli alleati nel tentativo di distruggere il potenziale bellico germanico ma senza ottenere altro che deboli e costosi raid che rallentano pochissimo la produzione bellica di Hitler.
    Mentre l' Europa viva ore di terrore e gli occidentali cercano con ogni mezzo di contrastare efficacemente la bestia tedesca, l' Italia continua l' armamento che, secondo i piani di Mussolini deve portare l' esercito alla quota di un milione e mezzo di uomini entro il 1943.
    Proseguono anche i colloqui con il primo ministro inglese e il governo francese in esilio per consentire all' Italia fascista ( che già dal 1941 sta poco per volta smettendo i panni di una dittatura per assumere quelli di nazione democratica ) di contribuire attivamente alla distruzione di una Germania che, a detta di Mussolini, rischia di ridurre l' Italia ad un burattino, se lasciata libera di agire magari contro i russi.
    Gli inglesi, che non amano gli italiani più di quanto stimino di nazisti, hanno capito che, nonostante tutti i difetti di un sistema autocratico come quello fascista, l' Italia ha il potenziale bellico per dare un tremendo colpo di frusta alla tigre tedesca e che lasciarla da sola nella lotta contro i tedeschi significherebbe certamente o quasi il dominio assoluto di Hitler sull' Europa.
    I francesi, che al pari degli inglesi, temono Mussolini quanto Hitler, sono molto più restii all' idea di accogliere i fascisti nell' alleanza occidentale, ma si rendono anche conto che solo l' Italia ormai, Russia esclusa, può combattere ad armi quasi pari con la Germania e che dunque è necessario quantomeno incoraggiare il governo di Roma a proseguire nello sforzo di democratizzazione.
    Mussolini si dichiara disposto a qualche aggiornamento in seno al suo governo, con l' ingresso di uomini estranei al fascismo, pur di farsi amici francesi e inglesi. I secondi soprattutto sarebbero vitali in quanto finanziatori e fornitori di molte materie prime necessarie allo sforzo bellico che l' Italia dovrebbe compiere.
    Alla fine di settembre del 1942 vengono dunque messe in addestramento altre 4 divisioni ( una motorizzata pronta entro novembre del 42, tre di fanteria pronte entro luglio del 43 più due nuovi quartieri generali, pronti entro l' agosto del 43 ).

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    Gli sforzi di democratizzazione auspicati e sostenuti da inglesi e francesi, portati avanti dall' Italia, portano il 17 aprile del 1943 all' abolizione del termine " fascismo " per quanto riguarda lo schieramento politico dell' Italia e all' ingresso nel governo di Mussolini del democristiano Alcide de Gasperi, che va a sostituire il troppo fascista conte Ciano, da tempo non più nelle grazie di Mussolini per motivi famigliari.

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    Un mese dopo, all' improvviso, una notizia clamorosa, irrompe all' interno dell' aula del Senato, dove si sta tenendo un discorso del Capo di Stato Maggiore Grazioli.
    - La Russia ha attaccato la Germania - grida un senatore democristiano sventolando una testata giornalistica inglese - si è aperto il Fronte orientale -

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    Per un attimo una ventata di entusiasmo e ottimismo invade l' aula e persino Mussolini ( che è risaputo, detesta i russi al pari dei tedeschi ), si apre ad un sorriso di soddisfazione. La Germania dovrà per forza sguarnire i confini con l' Italia per rafforzare quello orientale e quindi sarà molto più fragile, quando l' Italia deciderà ( perchè il governo vuole la guerra con i tedeschi ) di attaccare la Germania.
    Subito si aprono nuove trattative con Londra per discutere di questa decisione ma Mussolini fa chiaramente intendere agli inglesi che l' Italia non sarà pronta fino alla primavera del 1944, almeno e che dunque bisogna fare in modo che i russi consumino quanto più possibile le armate tedesche in modo da facilitare le cose agli alleati.
    Ma le speranze italiane e inglesi resteranno ben presto deluse. I tedeschi, aiutati da romeni, ungheresi, slovacchi e finlandesi, nonostante la sorpresa iniziale, passano quasi subito all' offensiva su tutto il fronte, travolgendo le armate russe ovunque e avanzando rapidamente in quella che era la Polonia orientale prima del 1939.
    L' avanzata tedesca è così rapida che a Roma già si teme il crollo dei comunisti e l' accerchiamento dell' Italia, a metà agosto, quando il governo italiano da ordine di arruolare altre 9 divisioni ( 6 di fanteria e 3 motorizzate ) i tedeschi sono già penetrati profondamente in Ucraina, i romeni hanno occupato tutta la Moldavia e sono arrivati alle porte di Odessa, a nord Leningrado è già minacciata da tedeschi e finlandesi, che hanno raggiunto anche le sponde del Lago Onega.

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    Al primo di settembre sono cadute anche Kiev e Minks. La strada di Mosca sembra aperta e gli alleati occidentali, col contributo italiano, decidono di inviare ai russi rifornimenti, armi e denaro, per tenere alto il morale dell' armata rossa nel momento più critico forse della sua storia.

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  14. alberto90

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    1944
    Italia, l' ora del coraggio e della gloria
    E' l' alba del 1 giugno 1944. Un carro armato italiano, aggregato ad una divisione di fanteria schierata sul confine pirenaico ad Hendaye, spara un colpo che va a colpire con precisione un posto di guardia tedesco appena oltre il confine, in territorio già francese.
    Alla risposta tedesca, che probabilmente pensa ad un attacco di rivoltosi francesi ad un attacco navale inglese, rispondono tutti i mezzi corazzati italiani aggregati alla divisione.
    Cinque minuti dopo, alle ore 4.50 del giorno stesso, la dichiarazione di guerra italiana alla Germania è ufficialmente consegnata dal ministro degli esteri italiano, de Gasperi, all' ambasciatore tedesco a Roma.
    L' Italia è infine scesa in campo.

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    A mezzogiorno il regno d' Italia entra ufficialmente nella schiera degli alleati occidentali che iniziano subito a spostare negli aeroporti italiani in Spagna, Italia settentrionale e nel Balcani ( compresa la Bulgaria, che onorando il patto di alleanza militare mette a disposizione degli alleati i suoi 150.000 uomini ) velivoli di ogni sorta ( caccia, cacciabombardieri, intercettori e bombardieri ). I porti del Mediterraneo si riempiono subito di navi battenti ogni bandiera del mondo ( inglesi, francesi, brasiliane, cilene, portoghesi, americane, norvegesi etc etc ).
    Gli italiani partono forte, fin troppo forse. Sfondano ovunque su ogni fronte ( pirenaico, gestito dal QG iberico, alpino occidentale e alpino orientale, gestiti dal QG italiano, e ungaro-romeno-albanese, gestito dal QG balcanico ) avanzando senza grossi problemi nella Francia meridionale, in Savoia e in Provenza, nel Tirolo, in Stiria e Carinzia, in Ungheria e nell' Albania settentrionale, mentre i bulgari fanno contenimento contro i romeni e i tedeschi lungo il Danubio.

    upload_2015-7-10_5-56-9.png upload_2015-7-10_5-56-23.png upload_2015-7-10_5-56-42.png upload_2015-7-10_5-56-54.png
    L' Albania è la prima alleata della Germania a cedere, il 7 luglio e firmare l' annessione all' Italia, che ne frattempo è arrivata ad occupare Tolosa, Perpignano, Pau, Beziers, Mont-de-Marsan, Tolone, Grenoble mentre i bulgari hanno preso Chambery.

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    Il 10 luglio i tedeschi riescono a bloccare momentaneamente l' avanzata italiana impedendo alle divisioni regie di entrare in Bordeaux, infliggendo peraltro perdite ingentissime alle forze italiane. Ma l' offensiva prosegue ovunque, l' Austria è interamente occupata alla fine di luglio e le forze italo-bulgare-portoghesi lottano per congiungersi sul Rodano. Nel mese di agosto gli italiani penetrano in Baviera occupando Augsburg, invadono l' Ungheria catturando Budapest e quasi tutto il paese ( tranne le regioni che prima erano romene ) e si annettono ( 17 agosto ) la Slovacchia, togliendo alla Germania il secondo alleato nella regione.

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    Anche sul mare i tedeschi cominciano a sentire il peso del rinnovato attacco degli alleati, perdendo il 4 agosto nella baia di Setubal ben 4 navi ( di cui tre portaerei e una portaerei di scorta con tutti i loro velivoli ).
    Mentre le perdite italiane continuano a salire ma restano ben inferiori a quelle tedesche, il governo ordina di arruolare altre 7 divisioni che saranno pronte entro il maggio del 1945 e che contribuiranno allo sforzo immane che l' Italia ha intrapreso.

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    Tra agosto e settembre gli italo-bulgari cominciano concretamente l' offensiva contro la Romania e nel giro di un mese e mezzo ai romeni non restano che i vecchi territori russi della Moldavia.
    Il 2 ottobre l' Ungheria si arrende e viene annessa all' Italia. La Germania combatte ormai quasi da sola.

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    Entro la fine del 1944 i bulgari sono ormai padroni di quel che resta della Romania ( cioè la Moldavia ) e gli italiani sono attestati oltre la Loira e in Slesia, nella Polonia meridionale, in Baviera e ai confini con l' Alsazia, mentre i russi, bloccata finalmente l' offensiva tedesca, hanno ripreso gran parte dell' Ucraina e ora lentamente muovono sui paesi baltici, in Bielorussia e in Finlandia.
    In pochi mesi di guerra la Germania ha già perso un bel pò di terreno e sembra più debole anche se ancora temibile, ma ora, grazie alla formidabile spallata data dagli italiani, la fortezza tedesca non è più impenetrabile e le sue difese cominciano a vacillare. Un buon segno per il futuro, anche se sembra ancora lontano il giorno della disfatta di Hitler.

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  15. Carlos V

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    Fantastica questa partita! :)
    Adesso dovresti puntare alle città industrializzate della Germania (Amburgo, Francoforte, la stessa Berlino), sia per togliere preziosa PI ai Tedeschi, che in questo modo non saranno in grado di produrre alcunché, sia per tagliare alla base le linee di rifornimento dirette verso la Russia.
    E occupare subito tutta la Germania sarà anche un'abile mossa politica perché quando inizierà la Guerra Fredda ci saranno meno probabilità che l'Europa o la stessa Germania vengano divise in blocchi, rientrando tutte nell'ambito degli Alleati. ;)

    Se in futuro vorrai liberare le nazioni conquistate come fantocci, avrai degli stati cuscinetto per l'inevitabile guerra contro l'Unione Sovietica; nel caso invece tu volessi creare un Impero Italiano inizia a reclutare le guarnigioni + brigate di polizia per sopprimere le attività partigiane con cui inevitabilmente dovrai fare i conti nei territori conquistati.
     
  16. alberto90

    alberto90

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    Tranquillo Carlos ... il 1945 svelerà tutto il futuro dell' Europa ......
     
  17. alberto90

    alberto90

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    P.S ho dimenticato di scrivere che gli USA hanno lanciato una bomba atomica su Berlino. Che ormai non serve più nemmeno come prestige point.
     
  18. Carlos V

    Carlos V

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    Sì, gli USA ricorrono spesso alle bombe atomiche sulle principali città nemiche per porre fine velocemente alla guerra e scelgono il loro obiettivo in base alla sua priorità strategica. Si vede che la caduta della Germania era, nei piani statunitensi, più importante di quella del Giappone.
    Comunque meglio per te, le bombe atomiche comportano gravi malus a chi le riceve (dissenso, fabbriche distrutte, truppe annientate, ecc.) e sconfiggere la Germania dovrebbe essere ancora più semplice. In ogni caso, punta sempre verso Berlino per quel discorso di geopolitica che ti ho fatto prima, non vorrai lasciare quella regione in mano ai Sovietici, vero? ;)

    Tu, invece, a che punto sei con le ricerche sulla bomba atomica? Sei vicino a scoprirla? L'Italia diventerà una potenza nucleare entro pochi anni? :)
     
  19. alberto90

    alberto90

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    Purtroppo no. Sto puntando tutto sui miglioramenti per fanteria, artiglieria e corazzati, navi e aerei. Finita la guerra magari mi darò da fare per diventare potenza atomica ... così la Russia farà mano paura.
     
  20. alberto90

    alberto90

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    1945
    Italia, trionfo in solitaria ( o quasi )
    Per oltre 4 mesi le armate italiane e le truppe alleate con lei attive in Europa ( portoghesi e bulgare sopratutto ), restano in attesa sui confini, ricaricando le energie e riparando le perdite prima di sferrare il colpo decisivo al vacillante impero nazista. I russi poco a poco respingono i tedeschi verso occidente mentre francesi e inglesi, che pure hanno ormai ripreso totale controllo delle loro colonie dopo un periodo di disordini tremendi, restano immobili a guardare la battaglia che vede coinvolte quelle che al momento sono le maggiori potenze militari in Europa ( Italia, Russia e Germania ).
    Con l' arrivo della primavera gli italiani tentano di riprendere l' offensiva generale ma i tedeschi, ormai sulla difensiva e in patria, vendono carissima la pelle, riuscendo spesso anche a riconquistare città e regioni cadute in mano agli italiani.
    Quando però la Bretagna viene liberata gli inglesi si decidono finalmente ad intervenire sbarcando alcune divisioni e lo stesso fanno i francesi che riprendono poco a poco il controllo della patria metropolitana ormai libera grazie agli italiani.

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    Fino alla metà di maggio l' offensiva italiana è molto rallentata dalla feroce resistenza tedesca che va però rapidamente sgretolandosi quando gli alleati entrano prima in Parigi, poi in Strasburgo, poi accerchiano e distruggono 5 divisioni tedesche in Normandia, altre 4 sono distrutte ai confini tra Baviera e Baden e sopratutto a partire dal momento in cui gli italiani, assunto il controllo militare del' aviazione portoghese, brasiliana, bulgara e francese, comincia a lanciare sulle linee difensive tedesche ondate sempre più numerose di bombardieri tattici e strategici che, con raid di massimo 5 giorni, creano spaventose falle tra le divisioni germaniche ormai stremate. Le città sono colpite ogni giorno, fabbriche, stazioni, porti e aeroporti devastati, basi militari rase al suolo, interi nuclei urbani cancellati dalla faccia della terra.
    A partire dal mese di giugno l' offensiva alleata diventa inarrestabile. Cadono rapidamente il Belgio anteguerra, l' Olanda, il Lussemburgo, sono invasi la Saar e la Ruhr, da sud gli italiani sfondano finalmente il fronte bavarese penetrando fino in Sassonia e in Assia, mentre i russi dilagano in Polonia correndo a più non posso verso Berlino, che però cade nelle mani italiane in settembre. Purtroppo gli italiani non riescono a conquistare Stralsund e bloccare la marcia dei sovietici in Germania,come era stato espressamente ordinato dal Duce.
    In ottobre gli italiani sono ormai padroni della Germania, tranne di che di alcuni settori del Brandeburgo e di gran parte della Pomerania, occupate dai russi. L' ultima impresa è la liberazione della Danimarca, completata tra il 3 novembre e il 12 dicembre.
    Il giorno di Natale il nazismo è ormai sconfitto. Il 28 dicembre la pace tra la Germania, la Russia e l' Italia ( in vece degli alleati occidentali ) è cosa fatta. L' Italia si annette tutto il territorio nazionale tedesco conquistato con le armi e lo stesso fanno i russi, mentre è confermata l' annessione all' Italia di tutti gli ex alleati balcanici del Reich ( Albania, Ungheria, Slovacchia e Romania, quest'ultima spartita tra Italia e Bulgaria ).

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