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La Battaglia di Gaudo e Matapan

Discussione in 'Wargames - Generale' iniziata da Luigi Varriale, 7 Settembre 2019.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    28 marzo 0000-0600

    Situazione:

    L'Ammiraglio Iachino ha preso la sua decisione, ed è una decisione audace. Da qui la simulazione si discosta decisamente dalla realtà. Con il grosso delle sue forze l'ammiraglio entrerà nell'Egeo passando a nord di Creta. Iachino calcola di intercettare il convoglio AG-9 e di devastarlo con i grossi calibri incontrandolo durante le ore diurne del 28 o del 29 marzo. A partire dal prossimo turno conta finalmente di riuscire ad ottenere l'appoggio della Luftwaffe e dell'Aeronautica Egeo per localizzare il nemico e farsi un'idea più precisa della situazione. A tale scopo ordina:

    Che la I divisione incrociatori "Pola" si unisca al suo gruppo da battaglia, insieme alla sua scorta di CT

    Che l'VIII e la III divisione incrociatori si spingano a sud di Creta per eventualmente localizzare ed impegnare il nemico che cercasse di tagliare la via del ritorno al gruppo da battaglia Vittorio Veneto via Canale di Creta - Isola di Cerigotto.

    Per il momento gli dice bene perché la squadra incrociatori di Pridham Wippel non pressa il contrasto alle forze italiane, preferendo invece continuare il ricongiungimento con le forze da battaglia principali inglesi.

    Nello stesso tempo la Forza A di Cunnigham continua a navigare a sud di Creta divisa in due forze principali: schermo dei caccia (Forza D e forza di copertura principale dei CT, seguiti dalla portaerei Formidable e attardate le lente corazzate della Forza A.

    Considerazioni:

    Cerchiamo qui di simulare l'audace ed intraprendente Iachino storico, che più volte aveva auspicato un impiego aggressivo e spregiudicato della squadra navale, almeno in condizioni di superiorità numerica. Ora, il nostro non sa che in questa battaglia la superiorità numerica non ce l'ha, così come non è sicuro dell'esatta composizione delle forze inglesi effettivamente in mare. Sa che il porto di Alessandria è vuoto da parecchie ore e quindi può presumere che tutto quello che gli Inglesi hanno sia in mare. Ma il punto è: cosa effettivamente hanno?!

    Da ultimo è chiaro che a partire da questo momento, Iachino ha dato l'impronta strategica alla missione e che molto probabilemente questa battaglia non si chiamerà più "di Capo Matapan" perché verrà presumibilmente combattuta in un posto diverso.
    mm.jpg
     
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  2. Iscandar

    Iscandar

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    Quello non può essere iachino
     
  3. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Mi riferivo al fatto che si oppose alla strategia della pura fleet in being propugnata da "Chiavica" Cavagnari, proponendo una condotta della guerra più aggressiva. Poi che durante la battaglia di Matapan abbia fatto la sua sporta di cazzate, nessuno lo nega. Occorre anche dire che l'intera operazione non stava in piedi strategicamente e fu attuata per compiacere quel pazzo scatenato di Reader che usava le navi maggiori di superficie come fazzoletti usa a getta, a partire dalle sue.
     
  4. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Si quello intendevo. Vassal?
     
  5. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    no una piccola app chiamata "Avalonpro" dove ti disegni le pedine e le puoi spostare su un file bmp di una mappa.
     
  6. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    28 marzo 0600-1200

    28 marzo primo turno diurno e l'aviazione inglese si scatena sulla flotta italiana. Il primo a farsi vedere è il solito Sunderland da Alessandria che arriva immancabilmente a controllare i progressi fatti dalla squadra italiana. Sorvola fastidioso come una zanzara il margine sud est della formazione e poi, cercando di individuare il grosso della stessa si deve avvicinare abbastanza per essere preso sotto il fuoco dei cacciatorpediniere di scorta. Coraggiosamente il Sunderland fa il suo lavoro con molto sangue freddo e riesce a battere la posizione della corazzata italiana la cui presenza era già stata segnalata nel turno precedente.

    Cunningham decide quindi di ordinare il decollo del suo squadrone di Albacore dalla portaerei Formidable. Gli aerosiluranti inglesi si presentano da sud est con l'idea di dirigersi sulla vittorio Veneto. Vengono avvistati con largo anticipo dall'anello di scorta dei CT da Recco e Granatiere, i quali aprono un preciso fuoco di sbarramento nei confronti del nemico. Il Granatiere colpisce ed abbatte un Albacore e gli altri invertono la rotta e se ne tornano alla loro porrtaerei.

    Cunninghma imbufalito, prima di spedire alla corte marziale i suoi piloti navali, ordina ai Blenheims di Creta di reiterare l'attacco sulla corazzata italiana. 14 Bombardieri si presentano sul cielo della formazione oramai all'erta a causa dell'attacco precedente. Lo sbarramento è ancora più fitto di quello che ha colpito gli Albacore, in quanto assai più concentrato. I Blenheims riescono a penetrare lo schermo di protezione dei CT, ma il loro attacco si infrange contro un muro di fuoco della Vittorio Veneto, alcuni proiettili della quale esplodono a quota sufficiente da abbattere due velivoli nemici. Anche questa incursione è abortita e gli aerei nemici se ne tornano a Creta.

    Mattinata assai fruttuosa per la squadra italiana che paga il suo successo contro le forze aeree nemiche rinunciando a progredire verso l'Egeo per questo turno. Le manovre infatti l'anno tenuta più o meno nella stessa posizione in cui si trovava all'inizio del turno.

    Gli Inglesi, assai scornati in questo turno, avvicinano le corazzate della Forza A alla Formidable e progrediscono di un ulteriore esagono verso la Grecia con il convoglio AG-9.

    Considerazioni:

    Turno molto fortunato per gli Italiani, con i dadi contraerei che dicono bene. Tra le perdite subite in precedenza e quelle di questo turno, il gruppo Blenheim è al secondo dei tre colpi che può subire prima di andarsene al diavolo. Gli Albacore sono a 1 su 3. Nel prossimo turno presumibilmente Cunnigham metterà in offensiva anche gli Swordfish, che finora aveva tenuto in ricognizione per reagire ad eventuali movimenti italiani scoperti dalle sue forze. Oserei dire che questo turno ha spostato la bilancia della speranza un certo che a favore degli Italiani. Vedremo.

    L'aviazione italo tedesca continua a latitare e quindi Iachino continua ad essere all'oscuro sulla composizione e posizione delle forze nemiche.
    vv.jpg
     
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  7. Sir Matthew

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    ah interessante! non la riesco a trovare però, hai per caso un link?
     
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  8. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    L'ho cercata anche io senza successo.
    Ma chi decide/tira i dadi per gli inglesi? Sempre tu?
     
  9. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    sempre io.

    Non mi pare ci sia più un link attivo di questa cosa. L'avevo scaricata molti e molti anni fa. Non è altro che un piccolo programma che permette di disegnare pedine e farle muovere su una mappa che copio da google maps catturando lo schermo. Non è un vero e proprio gioco.
    Il regolamento da usare ce lo dovete già avere, come i dadi e tutto il resto.
     
  10. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Per i dadi credo non ci siano problemi. Per il resto sarebbe bello avere quella app...o almeno il regolamento. Non è che hai il link almeno di quest’ultimo (anche se a pagamento)?
     
  11. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    non è questione di pagamento; lìapplicazione era gratuita; è che non c'è più nessun link.
     
  12. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    ma era per pc? ho provato a cercare qualcosa ma le uniche cose che trovo sono generatori di mappe, ma niente che generi pedine o simili
     
  13. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    28 marzo 1941 1200-1800

    Fase di assegnazione delle unità:
    Inglesi
    Squadrone silurante Swordfish: offensiva
    Considerazione: in intercettazione gli Swordfish hanno ancora troppo poca possibilità di intervenire in intercettaione navale in quanto il contatto diretto tra le navi di superficie è ancora piuttosto saltuario.
    Squadrone silurante Albacore: offensiva
    Gruppo caccia imbarcato Fulmar: intercettazione
    Sezione Ricognizione strategica Sunderland: offensiva
    Squadrone bombardieri in quota Blenheim: offensiva

    Asse
    Sezione siluranti Buscaglia: offensiva
    Flieger Gruppe Ju-88: offensiva
    Considerazione: sperando che finalmente riescano ad intervenire.

    Segmento di azione 1
    Fase di determinazione dell'iniziativa
    L'iniziativa torna all'asse che l'ha strappata nello scorso turno infliggendo all'avversario almeno il doppio delle perdite subite.

    Prima fase di determinazione del movimento navale
    Asse: Tiro dado d8=1!! Nessuna unità navale
    GB: Tiro dado d11=10 5 unità navali

    Prima fase movimento giocatore con l'iniziativa
    Tiro d10 per attivazione Flieger Gruppo Ju-88=2. I bombarideri tedeschi si attivano e partono per una missione di osservazione aerea alla volta del Mediterraneo Orientale.
    Considerazione: è ormai imperativo per Supermarina avere notizie di consistenza e posizione della flotta nemica, che si sa, essere in mare.
    Gli Junkers decollano dalla Calabria e volano per rotta 120 gradi arrivano a contatto con la Forza B di Pridham Wippel e provano a localizzarla tenendosi fuori dal raggio della contraerea. Tiro d10=8 nessun avvistamento (occorreva 4). Gli Junkers tornano alla base senza avere avvistato nulla e con una sortita spesa per questo turno.
    Non avendo nessun bersaglio da attaccare, la sezione aerosiluranti Buscaglia rimane nel suo aerodromo di Rodi.

    Prima fase movimento giocatore di reazione
    Il convoglio Ag-9 naviga ancora un esagono a nord verso il suo obiettivo Atene, consumando due movimenti navali (c'è anche il movimento del suo cane da guardia l'incrociatore contraereo Carlisle).
    Con i tre rimanenti movimenti navali, Cunnigham decide di mandare in avanscoperta la flottiglia di cacciatorpediniere "Ilex" per localizzare ancora una volta la squadra italiana, allo scopo di mandargli contro gli aerosiluranti.
    Considerazione: il grosso delle forze di superficie britannico è ancora lontano e non ha senso impegnare l'intera forza B con il rischio di essere impegnati da cannoni di maggiore calibro.
    L'Ilex ha due possibilità: incrociare nella zona nord della squadra italiana con la speranza di entrare ancora in contatto visivo con la Vittorio Veneto oppure gravitare verso sud con l'idea di localizzare la divisione di incrociatori leggeri italiani "Abruzzi". La prima ipotesi è la più rischiosa dal momento che la via è sbarrata dallo schermo CT della XIII squadriglia "Granatiere", ma l'ammiraglio delle forze leggere inglesi decide per questa soluzione: vale pur la pena di rischiare un caccia per localizzare la corazzata italiana e mandargli contro tutto il potenziale aereo della Formidable (ricordiamo che in questo turno tutti e due gli squadroni siluranti sono in offensiva, anche se gli Swordfish sono all'estremo limite del loro raggio d'azione di 8 esagoni). L'Ilex naviga quindi fino all'esagono del Granatiere, dal quale viene individuato automaticamente a distanza 0 i due caccia aprono il fuoco contemporaneamente (reciproca localizzazione automatica). Tiro d10 per l'Ilex=3, un danno inflitto al Granatiere. Tiro localizzazione danno d5=1 Artiglieria principale ridotta a 1. Pezzi prodieri fracassati dalla salva del CT britannico. Il Granatiere risponde ancora a piena forza perché il tiro era contemporaneo Tiro d10=8 colpo mancato. A questo punto Ilex tenta di localizzare il Vittorio Veneto ad un esagono di distanza, nonché il da Recco che pure gli sta ad un esagono per 240 gradi. La corazzata ha invece rilevamento 300 gradi. d10=5, mancata l'identificazione del da Recco, e d10=1! Localizzato il Vittorio Veneto nitido e chiaro sull'orizzonte.
    Il da Recco è fuori gittata con i suoi 120, ma la corazzata apre il fuoco a distanza 1 forte della localizzazione operata dal Granatiere. d10=4 sul 4 minimo che serviva data la distanza. L'Ilex viene danneggiato dal fuoco della corazzata italiana d5=3 nell'armamento antisottomarino, ridotto a 1.
    Considerazioni: Il caccia britannico ha usato tutto il suo fattore movimento di 4 per muovere tre esagoni e sparare una volta. Per il resto del turno sarà immobilizzato nella sua posizione attuale. E imperativo che qualche nave inglese vada ad appoggiarlo o potrebbe trovarsi in serio pericolo. Però il Vittorio Veneto è localizzato.
    Dalla Formidable decollano tutti e due gli squadroni di aerosiluranti con l'idea di far passare a Iachino lo stesso brutto quarto d'ora che l'italiano passò nella battaglia reale. Gli apparecchi decollano, sorvolano la costa meridionale cretese e si presentano sul cielo della squadra, dove vengono per prima cosa presi sotto il fuoco AA del Granatiere, che si sta ancora leccando le ferite dello scontro con l'Ilex. d10=8, gli inglesi passano indenni; arrivano sull'esagono del Vittorio Veneto, dove le batterie antiaeree fittissime della corazzata li prendono a loro volta di mira. d10=2 Ancora una volta il fuoco antiaereo disturba in maniera decisiva l'incursione. Due punti in meno rispetto al necessario 4. I due gruppi di aerosiluranti nemici incassano un danno a testa ed abortiscono la missione. La corazzata italiana rimane localizzata ma illesa.
    Considerazione: grandissima prestazione della contraerea del Littorio che fino adesso ha fatto vacillare la dottrina che vede le corazzate alla mercé dell'aviazione. Vedremo se e quanto durerà. Del resto anche il Littorio Storico diede parecchio filo da torcere agli aerosiluranti inglesi, e solo un siluro fortunoso lanciato da uno Swordfish che fu peraltro abbattuto in contemporanea al lancio, riuscì ad andare a segno.
    Adesso gli Albacore hanno 2 danni su 3 e gli Swordfish 1 su 3 ed ancora nessun danno irreparabile per la squadra italiana.
    Come secondo movimento navale la Forza B "Orion" si porta a nord di Creta, dal momento che la posizione della squadra italiana parecchio vicina alla latitudine del Peloponneso fa decisamente sospettare che quest'ultima potrebbe voler introdursi nell'Egeo. La speranza di Pridham Wippell è di riuscire a recuperare i suoi cacciatorpediniere.
    Per quanto riguarda i rimanenti 3 movimenti navali, le corazzate della forza A si fanno sotto al gruppo portaerei navigando alla massima velocità di 2 esagoni.

    Seconda fase determinazione movimento navale
    Asse: Tiro d8=4 2 movimenti navali
    GB:Tiro d11=1 nessun movimento navale

    Seconda fase movimento giocatore con l'iniziativa
    Ora gli Italiani hanno l'opportunità di attaccare a fondo l'Ilex e di progredire verso l'Egeo. Devono coordinare bene i movimenti perché comunque possono muovere solo due navi.
    Il Granatiere ha l'artiglieria quasi inservibile, ma rimane comunque come scorta antiaerea al Vittorio Veneto. Apre il fuoco sull'Ilex con poche speranze: d10=1!! E colpisce! Uno era l'unico tiro per colpire. il Caccia britannico incassa un altro danno, e con due danni su tre adesso è messo male. Questa volta è coòpito nei locali macchie e caldaie, e la velocità crolla da 4 a 1.
    L'Ilex risponde al fuoco sempre in contemporanea d10=5 colpo mancato. Sfilando lungo la sinistra del rottame, il Vittorio Veneto apre il fuoco a sua volta a distanza ravvicinata d10=5, e l'Ilex affonda oramai semidistrutto. Il Granatiere rimane localizzato in quanto in vista della forza incrociatori "Orion", ma il Vittorio Veneto si eclissa di nuovo a sud del Peloponneso in quando non è in visuale di nessuno.
    Considerazione: l'avvicinamento dell'Ilex è stato un errore. Questo è un lavoro che va lasciato alla ricognizione aerea. Certo che se fossi stato io al comando degli Inglesi nella battaglia vera, avrebbero vinto gli Italiani.
    Tentativo di attivazione del Flieger Gruppe Ju-88 d10=10 fallimento critico. A terra per tutto il rimanente turno.

    Seconda fase movimento giocatore di reazione
    In questa seconda fase gli Inglesi hanno zero movimenti navali. Tentano quindi di attivare i Blenheim per una ricognizione sul Vittorio Veneto che viene avanti da solo con la sua scorta verso l'Egeo. d10=8. I Blenheim sono troppo impegnati a riparare i buchi subiti nel turno precedente. Fallimento critico, a terra per il resto del turno.
    Tentativo di attivazione per gli Albacore, che avendo due danni non hanno più l'attivazione automatica dei gruppi imbarcati di aviazione navale. d10=6 mancata per un pelo (5). Di localizzato c'è il Granatiere, ma non spendo una missione di aerosiluranti per un caccia. Con zero movimenti navali l'Orion non può ingaggiare il granatiere e andiamo quindi alla terza fase movimento.

    Terza fase di determinazione del movimento navale
    Asse: d8=1!! Sfiga solare, zero movimenti navali
    GB: d11=9 4 movimenti navali.

    Terza fase di movimento del giocatore con l'iniziativa.
    Movimenti navali nulla; l'Orion è localizzato. Gli mandiamo contro una missione della sezione di aerosiluranti di Buscaglia. Gli SM 79 decollano da Rodi con rotta 270. Le missioni di questa sezione sono sempre delicatissime perché la pedina ha un solo punto danno essendo costituita da due soli apparecchi. L'incrociatore inglese tira d10=5 e non individua gli aerosiluranti italiani prima che possano sganciare. Il tiro dei siluri è d10=8 e mancano il bersaglio; quando la contraerea inglese entra finalmente in azione tira un d10=7 e tutti se ne vanno illesi.
    Considerazione: la pedina degli SM-79 ha un fatotre siluristico di 3 contro 4 dell'aviazione navale britannica. o considerato che i nostri siluratori erano ancora in fase di sperimentazione ed addestramento.

    Terza fase di movimento del giocatore di reazione
    In questo turno gli Inglesi acquisiscono la certezza che almeno parte della squadra italiana si dirige nell'Egeo. Si approntano gli ordini relativi: la Formidable e la 10 squadriglia CT della Forza A ricevono l'ordine di invertire la rotta e portarsi a nord di Creta passando da levante.
    Si tenta ancora una volta di attivare i Blebheim per una missione di osservazione aerea all'imbocco dell'Egeo dove si presume ci sia la corazzata nemica che ha distrutto l'Ilex. d10=4 attivazione riuscita. Il tragitto è breve; si tratta di sorvolare Creta verso ponente. I Blenheim giungono nell'esagono a sud del Vittorio Veneto che tira per l'avvistamento d10=8 non avvedendosi del nemico. Gli apprecchi britannici tirano d10=9 e devono tornare alla base riferendo che nel tratto di mare interessato dalla missione non c'è nessuna unità navale italiana. Cunningham e scettico ed ordina una seconda missione di ricognizione questa volta con il gruppo imbarcato di Albacore. L'attivazione è d10=9 e non si riesce a farli decollare.
    Si ricorre quindi all'ultima carta, quella dei Sunderland, che erano stati dimenticati ad Alessandria. Improvvisamente mi ricordo che ci sono anche loro e la loro attivazione è d10=3 e quelli si mettono in rotta per il Peloponneso per andare a localizzare la corazzata nemica che DEVE essere in zona. I Sunderland percorrono i 13 esagoni che li separano dalla nave italiana e con un d10=4 finalmente sono in grado di battere il segnale di scoperta alla Forza A che predispone immediatamente una missione silurante di Swordfish. Senonché anche questi adesso devono attivare con 6 o meno in quanto hanno un danno, anzi 5 o meno perché sono alla loro seconda missione del turno. d10=1 e partono per la loro missione. Vedete cosa vuol dire avere un'efficiente aviazione navale. Si può fare più di una sortita per turno anche con la pedina danneggiata. Gli Swordfish arrivano sull'esagono del Vittorio Veneto dal lato scoperto della scorta CT. Il Vittorio Veneto tira per l'avvistamento d10=3. Può aprire il fuoco prima che quelli lancino. d10=4!!! Miracoloso il Vittorio. Abbatte ancora qualche aereo nemico per un danno di 1 alla pedina di Swordfish che adesso ha anche lei due danni su tre, e fa ancora una volta abortire la missione. Cunningham nell'apprendere la notizia dà in escandescenzae ipotizzando tra le urla che gli Italiani impieghino una contraerea segreta di nuovo tipo.
    vv.jpg
     
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  14. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    28 marzo 1800-2400

    Torna il buio e con il buio il marcato vantaggio del nemico.

    Fase di assegnazione delle unità asse
    Flieger Gruppe Ju-88 Offensiva
    Sezione Sm-79 Offensiva

    Fase di assegnazione delle unità inglesi
    Sqadron Blenheim Offensiva
    Squadron Sunderland Offensiva
    Air Fleet Group Fulmar Intercettazione
    Air Fleet Group Albacore Offensiva
    Air Fleet Group Swordfish Offensiva

    Considerazioni
    Il contingente aereo britannico in questa battaglia è fortemente indebolito. In questo turno la ricognizione aerea dovrà essere affidata ai Sunderland equipaggiati con radar di ricerca.

    Fase di determinazione dell'iniziativa: rimane all'asse

    Prima Fase d'azione

    Determinazione del movimento navale: asse d8=1 zero movimenti navali, Inglesi d11=6 tre movimenti navali

    Fase di movimento del giocatore con l'iniziativa
    Nulla per gli italiani in quanto la ricognizione aerea per loro di notte non è attivabile e non hanno movimenti navali.

    Fase di movimento del giocatore di reazione
    Il Convoglio AG-9 avanza un altro esagono con rotta 360, passando una trentina di miglia a levante della base aerea di Rodi.
    L'Ammiraglio Pridham Wippel poi si mette in testa di porre termine alla battaglia con un'incursione notturna di vendetta per l'affondamento del suo caccia di scorta Ilex. L'idea è quella di sgusciare non visto tra Creta ed il gruppo Vittorio Veneto, prendere la corazzata di sorpresa dopo averla identificata al radar ed eventualmente impegnarla in condizioni di vantaggio sia pure con la nave di gran lunga meno potente. A tale scopo il gruppo incrociatori leggeri "Orion" naviga un esagono per 240° totalmente non visto dal Granatiere e prova a localizzare il Vittorio Veneto con rilevamento 300 rispetto alla sua posizione d10=7 l'Orion non individua nulla. A questo punto con due punti movimento rimanenti per il gruppo incrociatori, le alternative sono due: ritirarsi non visti verso la Formidable o pressare la ricerca rimanendo in zona con il rischio di essere individuato ed affondato dal Vittorio Veneto. Già sappiamo qual'è la mentalità degli ammiragli inglesi, per cui Pridham Wippel opta per entrare nell'esagono del Vittorio Veneto ed impegnarlo in un'azione notturna dalla quale la squadriglia caccia di scorta "Granatiere" sarà esclusa per motivi di distanza. Non appena l'Orion entra nell'esagono del Vittorio Veneto, vi è un nuovo tentativo di scoperta, questa volta reciproca. Orion d10=5 ed individua al radar la corazzata. Vittorio Veneto d10=7 ed occorrendo un 4 il tentativo fallisce. A questo punto telemetrata la corazzata italiana, il gruppo Orion ingaggia a distanza zero esagoni con i suoi modesti 152. 5 o meno per fare male: d10=10 Fallimento critico, L'orion va anche a corto di munizioni. A questo punto l'Orion è localizzato ed il Vittorio Veneto sorpresissimo, risponde al fuoco come può, considerando che normalmente le navi italiane non combattono di notte e non presumono di ritrovarsi l'avversario a portata a qualche migliaio di metri, di notte. Comunque tiro del Vittorio Veneto d10=2, registra un danno sull'incrociatore nemico, colpito nell'apparato propulsore, che perde un esagono di velocità. Decisamente lo Iachino digitale ha un culo rimarchevole, considereate le caratteristiche tecniche dei suoi mezzi. Comunque l'Orion secondo me da quest'avventura non esce vivo; danneggiato ed a tiro dell'intera squadra navale, o come minimo del gruppo Vittorio Veneto e del gruppo Pola. Ho forse confidato troppo nella superiorità notturna dei britannici?
    Comunque il Vittorio Veneto è localizzato. Tempo di scatenargli contro quello che rimane dei gruppi imbarcati siluranti. Sia gli Swordfish, che gli Albacore decollano dalla Formidable per attaccare la nave italiana. Iachino che già sa cosa lo aspetta, fa accendere tutti i proiettori notturni per la contraerea. Di notte sarà più dura abbattere gli apparecchi nemici.
    Il Vittorio Veneto non riesce questa volta ad avvistare gli aerosiluranti inglesi prima che questi arrivino al lancio e quindi sia gli Albacore che gli Swordfish procedono con il rilascio dei propri ordigni. Swordfish d10=3, un colpo a segno sulla corazzata ed Albacore d10=9, colpo miseramente fallito. Il danno inferto al Vittorio veneto dal siluro a segno dello squadrone Swordfish, riduce la velocità della corazzata di 1 esagono oltre a provocare un danno strutturale di 1 sui 6 incassabili dalla nave. Per quanto riguarda il fuoco contraereo d10=6 non riesce questa volta a provocare perdite tra gli aggressori, che quindi se ne tornano trionfanti a rifornire di armi e carburante sulla Formidable, per poter sperabilmente sferrare un altro attacco durante la serata. A questo punto la corazzata ha lo stesso livello di danni di quelli che subì storicamente.
    Si tenta un'attivazione dei Blenheim per un bombardamento in quota ma l'attivazione è un fallimento critico ed i Blenheim sono a terra per l'intero turno.

    Seconda fase d'azione

    Determinazione del movimento navale: asse d8=1 Pazzesco!! Ancora zero movimenti navali. Inglesi d11=4 due movimenti navali. questo salverà il gruppo Orion dai guai in cui sono riuscito a cacciarlo.

    Fase movimento giocatore di iniziativa.
    Nulla per gli italiani in quanto la ricognizione aerea per loro di notte non è attivabile e non hanno movimenti navali.

    Fase di movimento del giocatore di reazione.

    Il Vittorio Veneto continua ad essere localizzato. I due gruppi aerosiluranti tirano il dado di attivazione per la seconda sortita. Swordfish d10=6 fallisce ed Albacore d10=6 fallisce anche lui. Mi sa che alla fine dei conti il culo dei dadi nel lungo periodo si bilancia e quello che conta alla fine sono le idiozie commesse da chi comanda. Gli Italiani impossibilitati ad estricare la corazzata, almeno non devono in questa seconda fase subire attacchi aerei.
    Per quanto riguarda i due movimenti navali inglesi, abbiamo le rimanenti flottiglie di CT della Forza A che vanno a rafforzare la protezione della Formidable. Come ammiraglio inglese di stupidaggini ne ho già fatte anche troppe; è il momento della prudenza.

    Terza Fase d'azione

    Determinazione del movimento navale: asse d8=2 un movimento navale, Inglesi d11=5 due movimenti navali

    Fase di movimento del giocatore di iniziativa.
    Il Vittorio Veneto inverte la rotta e si mette in rotta verso l'Italia alla massima velocità consentitale dai danni subiti (2 esagoni) a questo punto non è più localizzata. Notare che il movimento navale singolo ha costretto ad abbandonare a sé stessa la squadriglia CT Granatiere, che però si spera possa cavarsela visto che mantiene intatta la sua velocità.

    Fase di movimento del giocatore di reazione
    Benché danneggiato L'Orion riceve l'ordine di mantenere il contatto con la corazzata italiana zoppicante, quindi muove un esagono per 300 gradi. Un esagono solo; ciò consente di mantenere il contatto radar e di non entrare nel raggio di scoperta dell'intera squadra nemica. L'incrociatore leggero prontamente riacquisisce al radar il Vittorio Veneto. Come secondo movimento nevale viene mossa di un esgono verso ponente la Formidable per mantenere gli Swordfish in raggio d'azione sul nemico.
    Essendo stato il Vittorio Veneto riacquisito, si può tentare ancora una volta l'attivazione degli squadroni aerosiluranti. Albacore d10=3 e si attiva; Swordfish d10=6 e non si attiva. La missione degli Albacore, i pochi rimasti, si dirige sulla corazzata con cui la forza B "Orion" tiene il contatto. Si tiene ben a sud dell'ultima posizione nota della XIII squadriglia "Granatiere" e giunge poco prima della mezzanotte nei pressi del Vittorio Veneto, che adesso si ritrova in coda alla squadra, nell'attesa che Iachino riorganizzi la formazione per dare protezione all'ammiraglia. il Tentativo di avvistamento preventivo della corazzata, momentaneamente senza schermo di CT, è d10=10 fallimento e quindi gli Albacore attaccano senza contrasto immediato. d10=3. Il Vittorio Veneto è colpito di nuovo a poppa. Questa volta per miracolo di Padre Pio si registra solo danno strutturale senza colpi critici. La corazzata ha due danni su sei. La contraerea risponde rabbiosa, ma al buio è fortemente limitata. d10=7, nessun colpo a segno. Con questo si chiude il 28 marzo. Infausto nella realtà ed anche in questa ricostruzione.

    Considerazioni: La battaglia comincia ad assomigliare sempre di più a quella combattuta 78 anni fa. L'ammiraglia della flotta, individuata, fatta segno di attacchi siluranti a più riprese è sulla affannosa via del ritorno. La differenza fondamentale è che il resto della squadra non si è ancora impegnato a fondo come fu storicamente con lo scontro di Gaudo e conseguentemente si trova più a ponente di quanto lo fu nella battaglia vera. Questo potrebbe agevolare la ritirata che a questo punto mi pare inevitabile come lo fu a suo tempo. Il piano è quello di mettere la divisione incrociatori Pola e la sua scorta tra il nemico ed il Vittorio Veneto, eventualmente recuperare la squadriglia Granatiere e filare verso casa. Se mi sentissi particolarmente ambizioso e temerario, potrei provare ad infilare il gruppo Pola sotto il naso del nemico per provare a raggiungere il convoglio; ma è un grosso rischio. Dopotutto, a fronte dei colpi subiti dal Vittorio Veneto, abbiamo al nostro attivo l'affondamento dell'Ilex e l'abbattimento di un cospicuo numero di apparecchi nemici. Quindi la missione, anche avendo fallito il suo scopo strategico, ha registrato qualche successo tattico.

    Gli Inglesi dal canto loro, adesso hanno lo stesso tipo di problema che ebbero nella realtà. Se gli Italiani non fanno nessuna particolare idiozia, non riusciranno a raggiungere la squadra nemica in ritirata con le loro lente corazzate. La loro unica speranza è mantenere il contatto con la Forza incrociatori leggeri e continuare ad attaccare con l'arma aerea nella speranza di azzoppare fatalmente qualche grossa nave italiana, raggiungerla con i grossi calibri e finirla definitivamente. Ora, in questa ricostruzione i reparti aerei inglesi sono stati come abbiamo visto molto indeboliti da una striscia particolarmente positiva di fuochi antiaerei della corazzata italiana e quindi dovrebbero essere forse usati con più prudenza. Ma nella foga della battaglia, nella speranza di arrecare danni irreparabili al nemico, si sa che spesso la prudenza viene gettata alle ortiche.

    Ricordo a tutti i lettori che vostri suggerimenti su come proseguire la battaglia sono sempre molto graditi. La situazione la conoscete, sono sicuro che avete i vostri pareri, soprattutto gli esperti navali del forum.

    A 4 esagoni dalle coste calabre, considererò la squadra italiana come in sicurezza sotto l'ombrello protettivo della caccia italiana basata a terra. Non credo che gli aerosiluranti inglesi si avventurerebbero a cuor leggero in quell'area con la scorta risicata dei 12 Fulmar in dotazione alla Formidable.
    gg.jpg
     
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  15. Angiel

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    Ancora una volta complimenti per l'AAR.

    Il programma che usi tu (Avalonpro) non si trova ma per chi lo volesse può usare CyberBoard che più o meno fa le stesse cose. E' simile a Vassal ma secondo me più facile da usare.
    https://cyberboard.brainiac.com/index.html ( è free)
     
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  16. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Stavo cercando di studiare come aiutare i nostri amici, ma tu hai trovato la soluzione. Grazie mille!
    Grazie anche per l'apprezzamento mi sto proprio divertendo con questa battaglia aeronavale e spero che valga anche per chi legge.
     
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  17. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    grazie mille, lo proverò subito!
     
  18. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Direi di fare di corsa ritorno in patria, potresti sacrificare qualche unità leggera e contrastare il convoglio britannico con l'aiuto delle forze aeree. O semplicemente, far rientrare tutte le unità navali e provare ad arrecare qualche danno al nemico con le sole unità aeree.
     
  19. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    forse una ritirata di tutte le forze di corsa potrebbe non essere la soluzione migliore. daresti campo completamente libero alle forze inglesi di inseguirti e attaccare quando vogliono loro. certo, la ritirata è l'unica strada, meglio prendersi le piccole vittorie tattiche e prepararsi a combattere un altro giorno, quindi eviterei di mandare navi verso il convoglio, sarebbe letteralmente una missione suicida. però forse potresti distaccare il vittorio veneto e le navi messe troppo male e ritirare quelle, mentre lasciare le forze ancora in piedi un po' più indietro, per rallentare l'inseguimento degli inglesi
     
  20. Iscandar

    Iscandar

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    Incrociatori contro corazzate? mmmm seppur vecchie sono sempre dei calibri in più...
     

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