C'è di meglio, ma si fanno leggere bene e velocemente, la sobrietà la fà da padrone nei suoi libri...
Vi consiglio di cercare i Pocket della Longanesi....alcuni titoli sono molto interessanti.L'ultimo libro letto, sinceramente mi e' piaciuto molto,e' "La flotta tradita"che tratta sulla Regia Marina durante la seconda guerra mondiale.
Qualcuno ha letto "La seconda guerra mondiale" di John Keegan?:sbav: Quale impressione ne ha ricavato?
Personalmente, in tema di storia militare, starei alla larga da libri scritti da giornalisti come Petacco, Carell etc. Soprattutto quelli scritti da giornalisti che si improvvisano storici (magari con un'agenda più o meno evidente nel cassetto) e non quelli dei giornalisti che "si trovavano li". Saluti
Posso giudicarlo poco perché non ho mai letto nulla di lui. Ma se (mi corregga qualcuno se sbaglio) è quello che sostiene di avere assistito personalmente ad un test nucleare tedesco a fine guerra ed a sostegno di questo c'è solo la sua parola e nient'altro... ciao
Ho visto un documentario dove c'è anche la testimonianza di una anziana signora che racconta di una luce accecante ed era convintissima fosse un'arma americana, poi ci sono alzune foto prese da un ricognitore inglese su rugen dove si vede chiaramente un cratere largo diverce centinaia di metri e i valori radioattivi molto sballati in quell'area... Tutte cose confutabili, come la testimonianza di quel capitano giapponese catturato dai russi in Corea che affermava di far parte del programma atomico giapponese e di aver fatto sparire un'intera isola in un test il 10 agosto '45, nella zona sono stati ripescate parti di una centrifuga e di un sincrotrone da una spedizione americana... Romersa non parla mai di Atomica, ma di "bomba disgregatrice"... Una cosa comunque è certa, il giro tra i centri di ricerca tedeschi l'ha fatto per davvero, la sua missione è abbondantemente documentata, ha persino l'ordine originale di Benito e il lasciapassare di Goebbles...
Su Carell il mio giudizio è questo: perché andarsi a leggere i resoconti romanzati di un ex SS che ha lavorato nel settore propaganda del ministero degli esteri del III Reich e che non è uno storico di professione né un reduce né uno "che c'era" (al fronte, intendo), quando c'è disponibile tanta roba scritta da storici, memorialisti e testimoni oculari? Su Romersa, come ho detto, non posso giudicare perché non ho letto. Certo è che, fino a prova contraria, vale il detto testis unus, testis nullus. ciao
Be' visto che Carell si vede spesso in libreria il megacofanetto Barbarossa + Terra Bruciata, al posto di questo consiglierei i due volumi di Erickson (The Road to Stalingrad, The Road to Berlin). Un testo di riferimento standard sul fronte orientale, anche se un po' datato e magari da integrare con When Titans Clashed di Glantz. Come resoconti giornalistici di chi c'era, suggerirei Russia at War di Alexander Werth, come memorialistica... la disponibilità è sterminata: dalle memorie di Otto Carius a quelle di Dmitrij Loza non c'è che l'imbarazzo della scelta. Se poi si vuole a tutti i costi qualcosa in italiano, si può sempre acquistare "Russia in Guerra" di Overy. Non è iperdettagliato né è esente da imprecisioni ma è a mio avviso la migliore storia generale del fronte orientale disponibile in lingua italiana. Al mimite poi si può anche acquistare qualcosa di Beevor, che comunque non è che mi abbia entusiasmato alla follia. ciao
Sottoscrivo per quanto riguarda Carell alcuni passi dei suoi libri sono veramente insopportabili. Overy non è male, l'ho letto è molto generico (visione molto strategica) ma ben fatto. Devo dire che a me i libri di Beevor sono piaciuti parecchio, anche se ritengo i libri di Glantz una specie di bibbia per quel che riguarda il fronte orientale. Ho anche molti libri sulle singole divisioni (4 sulla leibstandarte, altrettanti sulla grossdeutschland e Das Reich) sono praticamente i diari di guerra e di conseguenza decisamente di parte, ma utili alle volte per avere l'esatta dislocazione della divisione in un preciso momento. I consiglii di lettura sono comunque The Battle of Kursk Colossus Reborn When Titan Clashed Tutti di Glantz.
vi consiglio anche La Seconda Guerra Mondiale di Raymond Cartier. A me è piaciuto molto e poi, chissà, le parole di un francese, forse si situano nel mezzo tra vincitori e sconfitti.
Non mi sono letto tutti i post di questo thread, sicché non so se era già stato indicato Cartier, cmq ho appena finito di leggere "Un esercito all'alba" di Rick Atkinson, sulla campagna dell'Africa nord-occidentale. Molto critico sia nei confronti degli americani che dei britannici. Un ottimo lavoro, lo consiglio a tutti.
L'ho letto anche io e non è male, anche se a volte molto superficiale. Se cerchi in giro è mediamente poco quotato come testo... ma l'ho scoperto dopo averlo comprato.
Io, cmq non sono di questo parere. Intanto ha scritto 2 volumi e quindi di cose ne dice parecchie. Hart ha scritto un libro solo e, per esempio, tratta in modo molto superficiale la preparazione di Overlord, uno dei capitoli più controversi della 2 gm. Questione di punti di vista.
Ho quasi finito Barbarossa di Carrell, ma è diventato un poco noioso per lo stile dell'autore (sempre coraggiosi tedeschi che sconfiggo i più numerosi e fetenti russi anche quando il clima e i loro generali gli danno dietro). Volevo chiedere se qualcuno ha letto la storia della X MAS (dalle origini all'armistizio) scritta da Borghese: merita o l'autore si autocelebra troppo?
Ho appena preso in libreria "La guerra del pacifico" di Bernard Millot, mi è sembrato un buon testo, voi che ne dite? C'è di meglio sulla guerra nel pacifico?