C:MANO Mediterranean Fury 1: The Road to Byzantium

Ore 15.30Z – All’improvviso tutto prende vita. Tre miei MiG-23 si stanno avvicinando, a bassa quota, all’installazione radar di Pazar ma, a 5 sole miglia dall’obiettivo, vengono intercettati da degli F-104.
Un Tu-16P Badger da ricognizione, dall’altra parte del Mar Nero, viene attaccato da un Phantom turco apparso dal nulla e lotta per la sua sopravvivenza.
Infine 1 F-16 turco e 2 MiG-29 sovietici ingaggiano un duello poco distante dal Bosforo.
Sembra fatto apposta e gestire tutto insieme in una mappa così grande è davvero difficile.

Le cose vanno così così. L’installazione di Pazar viene distrutta, ma al prezzo di 2 MiG-23 abbattuti. Il Tu-16P viene pure abbattuto, mentre uno dei 2 MiG-29 che duellava con l’F-16 turco viene danneggiato gravemente e deve rientrare.
Un altro F-4 turco che si aggirava nei pressi della squadra navale guidata dall’Admiral Gorshkov viene abbattuto da un SAM, mentre il Phantom che ha abbattuto il Badger riesce a filarsela non prima di aver abbattuto anche un Be-12PL Mail in pattugliamento ASW.
Da una postazione in Crimea gli vengono sparati 2 SA-5c Gammon, che hanno un range di 155 miglia (si parla sempre di miglia nautiche), ma il velivolo nemico riesce ad allontanarsi a sufficienza.

Mi rifaccio poco dopo, abbattendo 2 F-16 turchi al largo del Bosforo, grazie a 2 missili SARH lanciati da altrettanti MiG-29A che poi sono costretto a portare lontano perché dalla terra ferma partono dei pericolosi Nike.

 

Ore 16.00Z – Importante messaggio FLASH


Sir, it appears that a group of Turkish Rebels have taken control of the Antalya Airport in southern Turkey. This seems to be spontaneous and to the best of our understanding is not sponsored by our political forces. The tone of the language is quite vehement against the Greeks, perhaps our political influence has had some affect.


These rebels are broadcasting on Military Guard frequencies for Air force units to join them. Our special purpose forces are being directed to encourage this dissension. We are inserting messages in this call for Turkish fighters to patrol the area above Ankara to protect the capital, and to patrol off the west coast to protect against the sworn enemies – the Greeks.


We are getting indications that this Turkish Rebel force may not be hostile to us – so caution is required not to engage them. It would be interesting if they turned hostile to the Greeks, we may see instances of Turks defending Greeks from other Turks.


Prima di ciò l’aviazione turca si lancia all’attacco. Dalla regione di Istanbul avvisto numerosi aerei in avvicinamento. Si tratta di F-5 ed A-7 che vengono però facilmente intercettati dai miei MiG-29 in CAP. Non meno di 5 F-5 e 7 A-7 vengono abbattuti senza perdite. Altri 4 A-7 vengono abbattuti dai SAM lanciati dal gruppo da battaglia guidato dall’incrociatore classe Slava Admiral Gorshkov. Per la cronaca, gli SA-N-7 Gadfly non rivelano essere molto affidabili. Ne lancio almeno una dozzina dai due incrociatori classe Sovremenny ma riescono ad abbattere un solo Corsair.

Perdite si registrano invece tra i miei MiG-23 di pattuglia al largo della costa settentrionale turca sul Mar Nero. Due vengono abbattuti ad opera di F-16 turchi.

 

Ore 16.25Z - vengono avvistate due unità navali turche, provenienti dal Bosforo. Si tratta di una corvetta classe FPB 57, dotata di 2 missili Harpoon e di una vecchia fregata ex-tedesca della classe Köln, degli anni ’60.

Ore 16.28Z - la corvetta RK 59 della classe Osa I viene colpita da uno dei due Harpoon (l’altro cade in mare senza esplodere) e affonda rapidamente.

Ore 16.30Z – altro messaggio flash

A dissenting radio station is broadcasting pro government messages and seems to be getting some unwanted attention. The station is located in the University complex in the northern suburbs of Istanbul. Moscow is requesting that we shut it down – within the hour if possible.

Per eseguire la missione dovrò mettere sicuramente in pericolo diversi velivoli, perché penetrare in territorio turco non sarà facile e non so bene da che parte cominciare.

 

Dopo un minuto un altro Harpoon colpisce ed affonda la corvetta RK 370 (classe Osa II), facente parte dello stesso gruppo della RK 59. Rimango un po’ sorpreso, perché la corvetta turca avvistata di Harpoon ne dovrebbe portare solamente due. Significa forse che ve ne è in giro un’altra.

Passano cinque minuti e la RK 84 (Osa II), viene colpita da un altro missile. Non faccio nemmeno in tempo a lamentarmi che anche la RK 161 (Osa II), viene colpita e affondata.

Proprio non riesco a capire da dove arrivino i missili nemici. All’improvviso mi viene in mente che potrebbe non trattarsi di Harpoon, ma di Tomahawk lanciati da sottomarini nemici. In effetti i missili non sono mai stati identificati prima che colpissero le mie navi. Sono io che ho dedotto fossero Harpoon per l’unità nemica avvistata. Anche se, in realtà, potrebbe comunque trattarsi di Harpoon, sempre lanciati da sottomarini. Fatto sta che delle 6 corvette facenti parte del Gruppo d’Intercettazione, ne rimangono a galla solamente due

 

Ma i turchi (o i loro alleati) non danno tregua. Arriva l’allarme siluro, subito seguito da un altro. Un sottomarino nemico ha attaccato il gruppo anfibio con a bordo le truppe appartenenti alla seconda ondata da sbarco. Per fortuna che il lancio avviene contro una corvetta classe Stenka (una derivazione delle Osa), in avanguardia alle unità anfibie. La piccola unità non ha scampo ed esplode all’impatto con il siluro.

Purtroppo in prossimità non ho velivoli ASW. I Be-12PL vengono richiamati a gran voce ma ci vorrà un po’ prima che possano indagare sul contatto acquisito. Inoltre nessun elicottero si trova a bordo delle unità navali nell’area.
E’ una grave mancanza la mia a cui cerco di rimediare, creando un’area di pattuglia ASW direttamente davanti alla rotta delle forze anfibie.
Prima di affondare, comunque, il comandante della corvetta riesce a lanciare un siluro in direzione del contatto in cui dovrebbe trovarsi il sottomarino nemico.

 

Mentre il mio siluro ancora cerca il battello nemico, la quinta delle sei unità facenti parte del Gruppo d’Intercettazione (una corvetta classe Matka), viene colpita e affondata da un ennesimo missile nemico.
Tre minuti più tardi, anche l’ultima corvetta facente parte della squadra (una classe Osa I), viene affondata.

Ore 16.50Z – Dopo aver valutato diverse opzioni, decido di far decollare dalla base aerea di Oktyabrskoye un bombardiere Tu-22M Backfire, dotato di 2 missili AS-4 Kitchen B, per attacco al suolo. Ritengo sia il modo più semplice per distruggere la stazione radio. Un altro Backfire fungerà da riserva.
In supporto a questa missione mando avanti anche 2 Tu-16K Badger G per lancio missili AS-5 Kelt contro una postazione di SAM Nike Hercules a sud di Izmit ed un altro badger G armato con 2 missili Kelt antinave da lanciare contro la fregata classe Köln che, alla fine, risulta essere ancora nel Mar di Marmara.
Accendo tutti i radar di ricerca di cui questi aerei sono dotati, al fine di localizzare con precisione i bersagli. Infine un Badger J accenderà i suoi trasmettitori ECM nel tentativo di oscurare le postazioni radar nemiche.

 

Ecco uno screen della situazione

 

Ore 17.00Z – avviene il lancio dei 2 AS-4 Kitchen da parte del Backfire, a 280 miglia di distanza dalla stazione radio.
Poi cambio idea e lancio uno dei missili antinave contro una corvetta turca classe FB57, che si trova al di qua del Bosforo. Il bersaglio non vale il missile, ma distrarrà le difese turche dai due Kitchen in arrivo.
Poco dopo avvisto un’altra corvetta turca classe FB57 in uscita dal Bosforo e decido di lanciare contro di lei il secondo AS-5 Kelt.

Alle ore 17.07Z i due AS-4 colpiscono la stazione radio, nonostante le difese turche abbiano cercato di intercettarli con il lancio di qualche SAM.
Ecco il messaggio che ricevo immediatamente.

Sir, we have received a phone call from Moscow, they are very pleased with the silencing of the ITU Radio station. This will surely assist in your briefing to the High Command this evening.

 

Mi sembrava di aver aggiornato l'AAR, anzi ne ero quasi sicuro....brutto segno....mi sa che sto invecchiando.

Fatto sta che lo scenario è finito da parecchio. Sono riuscito a distruggere la maggior parte delle postazioni di difesa costiera turche, (anti-aeree ed anti-nave) ed a sbarcare le truppe).

Le perdite tra le forze attaccanti sovietiche sono state considerevoli ma lo scopo è stato raggiunto.

Ora si passa al secondo scenario.