Non nevica mai a settembre

21 Settembre 1944 mattina turno alleato
ad Arnhem vi sono solo minori aggiustamentti della linea del fronte nell'abitato, con una compagnia del 2° south Staffordshire alianti che va a rafforzare la sola compagnia rimansta del Tenenete Colonnello Frost al ponte.
A Nijmegen vi sono sviluppi importanti e la situazione è la seguente:

 

21 settembre 1944 mattina turno tedesco

 

21 sttembre 1944 pomeriggio turno alleato

Il tempo schiarisce nel pomeriggio del 21 e si possono aviolanciare i rifornimenti alle divisioni aviotrasportate che ancora validamente resistono nei tre settori nevralgici del campo di battaglia.
La riconquista di Elmond e l’occupazione del villaggio di Asten da parte di elementi dell’armata paracadutisti del Generale Student è un campanaello d’allarme per le forze alleate impegnate nell’opereazione.

La 1^ aviotrasportata, informata che la divisione delle guardie sarebbe in procinto di sfondare a nord di Nijmegen, si risolve a migliorare il più possibile le sue sistemazioni difensive: il battaglione dei piloti di alianti viene inviato in soccorso a Frost presso il ponte, e quello che rimane del 2° South Staffordshire viene inviato alla stazione ferroviaria in appoggio all’ancora arzillo 3° battaglione della 1^ brigata. L’11° battaglione 4^ brigata si sposta infine nei sobborghi orientali di Ooosterbeck, lasciando la periferia nord a due compagnie del 1° Borderers. In riserva di settore il 1° battaglione 1^ brigata.
Nessun cambiamento invece nel settore occidentale, dove i polacchi rimangono a difesa della linea Renkum-wolfeze, con l’appoggio di elementi sparsi dei Borderers, degli Scottish e del 10° battaglione 4^ brigata paracadutisti. Imperativo categorico, durare fino all’arrivo del XXX corpo che è oramai vicino.

 

I combattimenti nel settore dell’ “Isola” tra Nijmegen e Arnhem sono tra i più duri che si siano visti durante questa battaglia. Il XXX corpo a forze riunite attacca la 10^ divisione corazzata SS schierata nel triangolo Elst-Valburg-Bemmel. La resistenza dei Tedeschi è fanatica e si incentra naturalmente sui tre centri abitati.

La 138^ brigata della 43^ divisione inglese attraversano il Waal con l’aiuto del battaglione genieri del XXX corpo e danno l’assalto a Valburg, tenuto da da un battaglione di fanteria della 10^ SS e dal battaglione granatieri da ricognizione della 9^. Qui gli Inglesi rinunciano quasi subito per mancanza di slancio. Tremendi invece i combattimenti negli altri due paesini. A Elst interviene pesantemente l’aviazione alleata, dove il vecchio e sperimentato kampfgruppe Brinkmann, sostenuto dalla compagnia cannoni anticarro semoventi della 10 SS resiste oltre l’ultima cartuccia e l’ultimo uomo. La compagnia corazzata germanica è spazzata via, ma i panzer grenadieren di Brinkmann rimangono abbarbicati agli edifici occupati con la forza della disperazione, annientando nel processo un terzo dei carri delle guardie irlandesi. Tutti i reparti tedeschi nelle tre cittadine sanno che il cedimento di un caposaldo, determinerebbe la condanna degli altri due. A Bemmel, sotto un fuoco di artiglieria martellante, resiste il 22° reggimento panzer grenadieren sempre della 10^ divisone corazzata SS, appoggiato alla periferia ovest da una batteria di cannoni da 88. Questi ultimi vengono annientati fino all’ultimo equipaggio, mancando i veicoli per spostarli, da un attacco concentrico di carri dell’8^ brigata corazzata e delle guardie Coldstream corazzate a cui i Tedeschi provocano un sacco di perdite in carri. Alle fine della violentissima battaglia però, i tedeshi mantengono il possesso dell’abitato.

Nonostante questi evidenti successi difensivi, il generale Harmel comunica chiaramente al suo superiore Bittrich, che o la divisione riceve urgenti rinforzi, o di mantenere la difesa del dispositivo non se ne parla neanche. Le perdite dei tedeschi sono state infatti catastrofiche, e sebbene quelle degli alleati siano state altrettanto gravi, questi ultimi hanno più truppe da gettare nella lotta.

 

Schema delle manovre alleate al 21 settembre 1944 a sud per annientare il resto dell'armata paracadutisti tedesca ed assicurare la difesa del corridoio.
I Tedesch ihanno riguadagnato posizioni ad Asten (seccante) ed a Helmond (molto seccante). forze inglesi sono in movimento per riprendere queste località, ma ciò comporta necessariamente una dispersione di forze da trarre dallo sforzo principale.

 

21 settembre 1944 turno tedesco

 

Il Generale Bittrich comunica al suo superiore che la spinta degli alleati a nord di Nijmegen non può essere più mantenuta con le truppe disponibili e che lo sfondamento definitivo del XXX corpo verso Arnhem appare inevitabile. "Le perdite che abbiamo subito nella zona di Nijmegen" afferma il generale delle SS "sono troppo elevate per poter ancora garantire una difesa organica del settore"

 

I tedeschi tentano ancora disperatamente di tagliare la strada dei rifornimenti nella zona della 101^ e tentano di dirottare la 107^ corazzata a nord verso Grave, per combattere là la battaglia decisiva per una eventuale riconquista di Nijmegen. Se non si riesce a fermare la spinta alleata su Arnhem, la battaglia per i tedeschi è perduta.

 

21 settembre 1944 notte turno alleato

Il destino dell'operazione Market Garden si commpie in questo turno, con la brigata corazzata della divione delle guardie che sfonda decisamente in direzione di Arnhem spazzando via il Kampfgruppe Brinkmann e raggiungendo i paracadutisti della 1^ aviotrasportata al ponte stradale. I Tedeschi non hanno più forze per opporsi allo sfondamento da Nijmegen. 4 unità alleate saranno a nord del Reno nel prossimo turno, dando la vittoria per 11.5 a 5.5 agli alleati.

Questa partita dimostra come gli alleati, con un'accorta strategia nel mantenere il controllo della Hell's Highway avrebbe potuto risolvere la battaglia in maniera favorevole per loro. La ferrea concentrazione delle forze aviotrasportate su questo compito, esempio evitando la dispersione storica della 101^ a sud verso Eindhoven ed il deciso incessante attacco FIN DALL'INIZIO della 82^ a Nijmegen avrebbe potuto, come sostenne il generale Harmel in un'intervista concessa a Robert J. Kershaw, autore di "it never snows in september", consentire la vittoria agli alleati.

voglio ringraziare tutti quelli tra di voi che hanno seguito lo sviluppo di questa ricostruzione storica e darvi appuntamento alla prossima battaglia.

 

Mi spiace di non aver avuto modo di seguire con la dovuta attenzione questo AAR. Mi riprometto di leggerlo con calma quando avrò più tempo.
Ci tenevo, comunque, a ringraziarti per l'impegno profuso: gli AAR sono sicuramente uno dei punti di forza di questo forum.

 

Amadeus, ti ringrazio per le tue parole